lafacciazza ha scritto:PS
Bottiglia aperta con diverse ore di anticipo, non scaraffata ma solo leggermente scolmata e lasciata in cantina.
A San Giusto questo è stato ormai sopranominato "metodo Wineduck" ma credo che faccia profondamente torto al vero ideatore, colui da cui ho imparato a preparare il Percarlo, ovvero l'espertissimo Kira. Lui è una vita che spiega pacatamente che deve essere fatto ossigenare molto lentamente, senza usare il decanter; si può osare di tutto, anche aprirlo il giorno prima... un vino che non conosce il processo di ossidazione (v. esperienza con bottiglia tappata di 1998 con vino integro dopo 5 giorni come ho raccontato dettgliatamente nelle pagine precedenti di questo thread).
lafacciazza ha scritto:Il 90 sono riuscito a resistere alla tentazione di non finirlo durante il pranzo e lo riassagiai nelle succesive 48 ore tappandolo soltanto e non usando il vacuvin; ovviamente era migliorato.Per quello che vale e per chi ha presente il tipo di vino, la potenza che esprime il Percarlo e certe sensazioni gusto olfattive me lo fanno avvicinare all' Hommage a J. Perrin di Beaucastel.
Ora posso tranquilalmente andare sulla gogna, in croce a aff ....![]()
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scegliete voi
Grande Roberto!

Quando ho bevuto Hommage 95 ho avuto la stessa sensazione.... un vino-blocco, uno scrigno che contiene bellezze assolute e che si apre solo a chi ha la pazienza di saperlo aspettare...
