Messaggioda balrog » 22 mag 2010 09:32
..............................................................0...........................................................................
Bene, cuori nerazzurri, è arrivato. Finalmente è arrivato.
Una vita che lo aspetto ed oggi è qui.
Ci sarà tempo domani per i serti di gloria o per le recriminazioni , per le gioie sfrenate o per la cupa tristezza ma adesso è il momento dell'amore .
Di sentirlo e di dimostrarlo quando la Sorte tiene ancora in mano il dado del destino.
Questo giorno è solo nostro, lasciamo ad altri la pochezza e meschineria di altri sentimenti.
L'Inter è una malattia. La più bella malattia che esista.
Che fa soffrire e star bene allo stesso tempo.
Una maledizione benedetta, una felicità che , come tale, non può e non deve essere perfetta , altrimenti che felicità è......
Alcune volte nasce per contagio, qualche amico ve la attacca, altre per una cotta improvvisa ( come è successo a me).
Ma questo fenomeno misterioso si manifesta per molte altre vie , tanto che la Scienza oggi è troppo modesta per identificarle tutte.
Una malattia divina , una benedizione che comporta , come la vita,grandi passioni, gioie , dolori e delusioni .
Ma sempre in maniera artistica mai ovvia.
Sempre uno scatto di classe , un cambio di passo, una capriola del destino, una sorpresa !
Soffriamo molto noi interisti ma vuoi mettere che emozioni !
La pazzia dell'Inter.
Chissà se solo quelli un po' matti arrivano a tifare nerazzurro , come per un codice genetico......un segno divino come credevano gli antichi.
Ma questa non è una malattia , è un incantesimo, una magia.
La stessa che ammanta gli occhi quando vedono i colori nero e azzurro spiccare sul verde del prato.
Così eccoci inesorabilmente incantati.
Anche se le sfighe nerazzurre sono infinite: casini , polemiche,spogliatoi bollenti,errori difensivi, arbitraggi, sorteggi, opinionisti ( quante ne abbiamo viste) noi non ci si cambierebbe mai con nessun altro......abbiamo sempre avuto , per esempio , presidenti tifosi e snceramente innamorati.
Siamo fieri del nostro blasone e di un nome che tutto il mondo rispetta senza eccezione.
Fieri che la squadra si chiami Internazionale e che il fondatore sia un pittore.
Siamo interisti un po' nati per soffrire , un po' per ridere e molto per gioire.
Siamo in buona compagnia e ci divertiamo anche quando brontoliamo.
Non abbiamo luci a Marsiglia che ci illuminano la Storia o coppe sventolate al cielo in notti di tragedia.....al massimo una piccola lattina.
Nella nostra pazzia interista , lo sappiamo, è compreso il gusto di lottare, la grinta , la voglia di non mollare mai.
Tanto che sono gli Oriali , i Kalle ,gli Ince , i Cambiasso , gli Zanetti quelli a cui S. Siro riserva gli applausi più sinceri .
Chi di noi non pensa fno al'ultimo che un risultato si possa ribaltare anche dopo uno schifo di partita ?!
Noi nerazzurri lo sappiamo che può accadere perchè è già accaduto.
Che questo giorno vi sia lieve , amici miei.Domani parleremo del resto che è e sarà sempre meno importante