Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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Re: Bollettino AVR - "I Gusti di Jossik" da pag.75

Messaggioda alexer3b » 06 apr 2010 11:11

JohnnyTheFly ha scritto:Chianti Classico 2007 - Rocca delle Macìe
Vino corretto.

Con la sambuca ?

Alex
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Re: Bollettino AVR - "I Gusti di Jossik" da pag.75

Messaggioda JohnnyTheFly » 06 apr 2010 11:15

Palma ha scritto:
JohnnyTheFly ha scritto:
Palma ha scritto:- Vigneronne Cantilonne

Correggi subito.,,,,,,, :lol:

Corretto, non che fosse un gran errore (scappata una e in più) ed onestamente non me ne curo troppo.

Sei sicuro di aver corretto bene? :P
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Re: Bollettino AVR - "I Gusti di Jossik" da pag.75

Messaggioda JohnnyTheFly » 06 apr 2010 11:18

alexer3b ha scritto:
JohnnyTheFly ha scritto:Chianti Classico 2007 - Rocca delle Macìe
Vino corretto.

Con la sambuca ?

Alex

No, l'ho bevuto liscio in modalità "tutto pasto".
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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda JohnnyTheFly » 06 apr 2010 11:25

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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda Palma » 06 apr 2010 13:20

Qualche giudizio, da prendere con le molle visto che ieri non ero proprio lucidissimo e che le zampanelle non aiutano. Bella bevuta di vini che pur senza stupire od emozionare si bevono bene.

- Chamapgne cuvéè de reserve GC Pierre Peters: certamente molto migliore al naso che in bocca, dove il vino scivola via troppo velocemente, c'è abbastanza acidità, ma manca il corpo. 80/100
- Soave Classico Vigna Turbian 2008 Nardello: bella conferma per questo vino che così bene ci aveva impressionato in terra veneta. Dopo un'apertura quasi bananosa assume un registro più rigoroso ed anche in bocca risulta ben bilanciato. Ideale per un buona bevuta non troppo impegnativa. 83/100
- Chablis 1er cru Mont de Milieu 2008 D. Race: davvero molto indietro, ma tutto sommato mi è piaciuto. Il naso è al momento dominato direi ancora da sentori primari (quelli dovute alla fermentazione, pare), ma comunque si avverte una bella freschezza e qualche tocco di balsamico-aromatico. In bocca è ancora tutto da farsi, l'acidità è notevole, ma non la definirei disturbante, nel complesso si beve piuttosto bene. 87/100
- Orcia rosso Frasi 2006 Podere Sedime: bella sorpresa per me che non conoscevo questo vino. Decisamente sopra le mie aspettative, un vino di buona potenza e dalla gradazione alcolica assai elevata (14°), ma che si mantiene sempre molto serio e risulta sufficientemente appagante. 86/100
- Pian del Ciampolo 2006: stesso uvaggio, ma con meno struttura del precedente, eppure, pur essendo stato servito dopo, non ne soffre. La bevibilità rimane la sua arma migliore, ma certamente non è un vino che si possa definire semplice. 87/100
- Hautes Cotes de Nuits 2002 Jayer Gilles: premio Don Chuck.
- Barolo Rocchette 2001 Accomasso: fiorse la miglior bottiglia bevuta finora di quest'annata. il naso, pur non essendo l'emblema della pulizia, è stavolta esente dai problemi più grossi, volatile nei limiti, un filo di alcol in eccesso. In bocca è certamente un buon vino, anche se forse ci si potrebbe aspettare una struttura superiore. In miglioramento, da risentire più avanti. 85/100
- Cervesia Dupont: buona birra rinfrescante
- XX Biterr: si conferma la miglior birra del mondo
- Chouffe Houblon: buona birra, per tutte le occasioni
- Vigneronne Cantillon: ottima per pulire il palato. Notevole l'acidità, ma non certo ai massimi livelli per la tipologia. Infatti perde.
- Chablis 1er cru Beauroy 2008 Tribut: me lo sono sognato alla notte. Terrificante. Inizia distruggendo i denti e finisce attorcigliando le budella. Eppure sono quasi certo che sia stato il vero vincitore della giornata e l'unico vino che possa puntare ad un over 90 o giù di lì. Ora comunque procedo a nascondere le altre bottiglie in modo che non mi salti in testa l'idea balzana di aprirne ancora nel prossimo lustro. Al momento sv, ma mai bevuto un vino così incazzato.
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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda pippuz » 06 apr 2010 14:39

Palma ha scritto:- Chablis 1er cru Mont de Milieu 2008 D. Race: davvero molto indietro, ma tutto sommato mi è piaciuto. Il naso è al momento dominato direi ancora da sentori primari (quelli dovute alla fermentazione, pare), ma comunque si avverte una bella freschezza e qualche tocco di balsamico-aromatico. In bocca è ancora tutto da farsi, l'acidità è notevole, ma non la definirei disturbante, nel complesso si beve piuttosto bene. 87/100
- Chablis 1er cru Beauroy 2008 Tribut: me lo sono sognato alla notte. Terrificante. Inizia distruggendo i denti e finisce attorcigliando le budella. Eppure sono quasi certo che sia stato il vero vincitore della giornata e l'unico vino che possa puntare ad un over 90 o giù di lì. Ora comunque procedo a nascondere le altre bottiglie in modo che non mi salti in testa l'idea balzana di aprirne ancora nel prossimo lustro. Al momento sv, ma mai bevuto un vino così incazzato.

Per ora ho assaggiato solo i due Chablis village 2008 sia di Race che di Tribut. Il primo ha una acidità molto alta, il secondo ha un acidità al limite dell'imbevibile.
In divenire grandi vini, e sono i due base. Quindi pur non avendolo ancora assaggiato capisco il tuo giudizio su Beauroy 2008 di Tribut e sicuramente sarà un grande vino.
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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda manichi » 06 apr 2010 15:04

Vigna Turbian era il 2007 .
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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda Palma » 06 apr 2010 15:47

Una domanda per Luca Mazzoleni o chiunque altro conosca questi produttori. Race e Tribut fanno legno? io non l'ho minimamente avvertito, se come penso la risposta è sì, per quanto tempo ed in che tipo di botti? E soprattutto Tribut non teme che il vino gli corroda le botti stesse?
Ed ancora, quale processo può portare, con il tempo, ad equilibrare un'acidità del genere?
Grazie.
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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda MCSE » 06 apr 2010 16:51

Palma ha scritto:Una domanda per Luca Mazzoleni o chiunque altro conosca questi produttori. Race e Tribut fanno legno? io non l'ho minimamente avvertito, se come penso la risposta è sì, per quanto tempo ed in che tipo di botti? E soprattutto Tribut non teme che il vino gli corroda le botti stesse?
Ed ancora, quale processo può portare, con il tempo, ad equilibrare un'acidità del genere?
Grazie.


Tribut
Acciaio fermentazione e legno affinamento


Race
Acciaio per entrambe le fasi

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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda Luca Mazzoleni » 06 apr 2010 16:58

MCSE ha scritto:
Palma ha scritto:Una domanda per Luca Mazzoleni o chiunque altro conosca questi produttori. Race e Tribut fanno legno? io non l'ho minimamente avvertito, se come penso la risposta è sì, per quanto tempo ed in che tipo di botti? E soprattutto Tribut non teme che il vino gli corroda le botti stesse?
Ed ancora, quale processo può portare, con il tempo, ad equilibrare un'acidità del genere?
Grazie.


Tribut
Acciaio fermentazione e legno affinamento


Race
Acciaio per entrambe le fasi

ciao


scheda tecnica RACE

scheda tecnica TRIBUT

se devo essere sincero non ricordo un'acidità così fuori dal normale nei 2008 di Tribut, in particolare poi il Beauroy tende da giovane ad avere un po' più di ciccia sulle ossa rispetto al Cote de Léchet. Ho provato quest'ultimo, 2008, poche settimane fa e sebbene assai fresco e tutt'altro che molle...non mi è parso un mostro di acidità, al naso aveva appena il più lontano ricordo di amido di riso da batonnage e di confetto/radice-di-liquirizia da affinamento in botte. Sicuramente un Lechet 2008 ben promettente, con tutte le cosine a posto per evolvere bene in bottiglia, freschezza acida compresa, ma non mi è parso una limonata.
Non voglio assolutamente mettere in dubbio il vostro acume sensoriale in fase di assaggio (specie se Tribut è stato assaggiato dopo le birre... :mrgreen: :wink: ) ma non è possibile che abbiate scambiato per acidità la grande salinità di questo vino?
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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda Palma » 07 apr 2010 16:32

Luca Mazzoleni ha scritto:
MCSE ha scritto:
Palma ha scritto:Una domanda per Luca Mazzoleni o chiunque altro conosca questi produttori. Race e Tribut fanno legno? io non l'ho minimamente avvertito, se come penso la risposta è sì, per quanto tempo ed in che tipo di botti? E soprattutto Tribut non teme che il vino gli corroda le botti stesse?
Ed ancora, quale processo può portare, con il tempo, ad equilibrare un'acidità del genere?
Grazie.


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scheda tecnica RACE

scheda tecnica TRIBUT

se devo essere sincero non ricordo un'acidità così fuori dal normale nei 2008 di Tribut, in particolare poi il Beauroy tende da giovane ad avere un po' più di ciccia sulle ossa rispetto al Cote de Léchet. Ho provato quest'ultimo, 2008, poche settimane fa e sebbene assai fresco e tutt'altro che molle...non mi è parso un mostro di acidità, al naso aveva appena il più lontano ricordo di amido di riso da batonnage e di confetto/radice-di-liquirizia da affinamento in botte. Sicuramente un Lechet 2008 ben promettente, con tutte le cosine a posto per evolvere bene in bottiglia, freschezza acida compresa, ma non mi è parso una limonata.
Non voglio assolutamente mettere in dubbio il vostro acume sensoriale in fase di assaggio (specie se Tribut è stato assaggiato dopo le birre... :mrgreen: :wink: ) ma non è possibile che abbiate scambiato per acidità la grande salinità di questo vino?


Grazie per le risposte.
No, non avrei dubbi sull'acidità molto elevata del vino di Tribut, che se non si è capito, mi è comunque sembrato un signor vino. L'ho bevuto dopo le birre, ma dopo qualche ora, quindi il palato era stanco ma a posto. Certo che poi sull'acidità ci ho un po' romanzato sopra, ma è stato il primo Chablis a farmi realmente provare quelle sensazioni di cui tante volte avevo sentito parlare. Sono più che soddisfatto di questo acquisto.
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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda Palma » 07 apr 2010 17:13

Mi giunge notizia che 20067 e 2009 siano ancor più incazzati. Bene, bene, mi preparo alla sfida :D
Riformulo una domanda: spesso si dice che l'acidità col tempo non rientri ed in effetti ci sono dei vini che muoiono acidi, però è un dato di fatto che molti vini che da giovani presentano un'acidità assai scorbutica, trovano col tempo un perfetto equilibrio e sono certo sia il caso anche di questi Chablis. Io tecnicamente sono un gnrorante, quindi mi chiedo quale sia il processo che fa avvenire questa trasformazione?
Ultima notazione: sto diventando sempre più ghiotto di vini bianchi, sui quali ultimamente riesco più facilmente a trovare tratti davvero interessanti. Vabbè c'è Guigal, ma quella è un'altra storia....
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Re: Bollettino AVR - "Pasquetta 2010" da pag.76

Messaggioda alexer3b » 07 apr 2010 17:49

Palma ha scritto:Mi giunge notizia che 20067 e 2009 siano ancor più incazzati. Bene, bene, mi preparo alla sfida :D

Soprattutto il primo , pare come se non fosse ancora uscito ! :D

Alex
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Re: Bollettino AVR - "A Luigi" da pag.77

Messaggioda JohnnyTheFly » 11 apr 2010 12:40

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Re: Bollettino AVR - "A Luigi" da pag.77

Messaggioda Palma » 13 apr 2010 14:22

In ritardo e di corsa.
Essendo una serata in tributo di un grande produttore che non c'è più i giudizi non possono essere troppo precisi, né a maggior ragione metterò alcun punteggio.
Conferma per il Rocche Rivera 2004, forse in altre occasioni era più aperto al naso, ma certamente rimane un vino dalla pericolosa bevibilità nonostante un tannino ben presente che soprattutto nel finale si fa sentire e di estrema pulizia. Bella bevuta davvero.
Il Rionda 2004 è indietro come i meloni a Iola, inizialmente il legno si avverte con eccessive note di vaniglia, ma poi la grande materia del vino esce e si prospetta davvero un gran vino. Da aspettare ancora qualche anno.
Il Rionda 2001 è forse il più debole del lotto, non che abbia nulla fuori posto, ma non ha neppure la struttura degli altri fratelli.
Il Rionda 1999 torna a fornire una grande prestazione e si conferma uno dei migliori barolo dell'annata. già buonissimo ora e con un roseo futuro davanti.
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Re: Bollettino AVR - "A Luigi" da pag.77

Messaggioda MCSE » 13 apr 2010 14:42

Palma ha scritto:In ritardo e di corsa.
Essendo una serata in tributo di un grande produttore che non c'è più i giudizi non possono essere troppo precisi, né a maggior ragione metterò alcun punteggio.
Conferma per il Rocche Rivera 2004, forse in altre occasioni era più aperto al naso, ma certamente rimane un vino dalla pericolosa bevibilità nonostante un tannino ben presente che soprattutto nel finale si fa sentire e di estrema pulizia. Bella bevuta davvero.
Il Rionda 2004 è indietro come i meloni a Iola, inizialmente il legno si avverte con eccessive note di vaniglia, ma poi la grande materia del vino esce e si prospetta davvero un gran vino. Da aspettare ancora qualche anno.
Il Rionda 2001 è forse il più debole del lotto, non che abbia nulla fuori posto, ma non ha neppure la struttura degli altri fratelli.
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Re: Bollettino AVR - "A Luigi" da pag.77

Messaggioda Palma » 13 apr 2010 14:47

MCSE ha scritto:
Palma ha scritto:In ritardo e di corsa.
Essendo una serata in tributo di un grande produttore che non c'è più i giudizi non possono essere troppo precisi, né a maggior ragione metterò alcun punteggio.
Conferma per il Rocche Rivera 2004, forse in altre occasioni era più aperto al naso, ma certamente rimane un vino dalla pericolosa bevibilità nonostante un tannino ben presente che soprattutto nel finale si fa sentire e di estrema pulizia. Bella bevuta davvero.
Il Rionda 2004 è indietro come i meloni a Iola, inizialmente il legno si avverte con eccessive note di vaniglia, ma poi la grande materia del vino esce e si prospetta davvero un gran vino. Da aspettare ancora qualche anno.
Il Rionda 2001 è forse il più debole del lotto, non che abbia nulla fuori posto, ma non ha neppure la struttura degli altri fratelli.
Il Rionda 1999 torna a fornire una grande prestazione e si conferma uno dei migliori barolo dell'annata. già buonissimo ora e con un roseo futuro davanti.


Grazie :wink:


Prego :wink:
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Re: Bollettino AVR - "Intermezzo" da pag.77

Messaggioda JohnnyTheFly » 18 apr 2010 11:53

Intermezzo

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Re: Bollettino AVR - "Intermezzo" da pag.77

Messaggioda Palma » 18 apr 2010 18:15

Leggo spesso commenti entusiastici sui vini di Massa Vecchia, io ancora invece la luce non l'ho vista. Il bianco :?: di ieri sera si è rivelato un vino assolutamente interessante e che una volta ogni tanto (forse meglio dire ogni poco) si beve anche volentieri, ma siamo proprio al limite del difetto tecnico. Ok il vino del contadino, ma non esagererei. Come pregio devo sottolineare una discreta acidità che ne facilita la beva. Certamente meglio in bocca che al naso.
Benino oggi un Barolo 1999 della Spinona, naso inizialmente davvero affascinante, estremamente floreale (naturalmente rosa, ma non solo) ed in secondo piano un bel frutto bianco, col tempo però tende a chiudersi più che ad acquistare complessità, Bella beva, ma in bocca serviva un po' più di materia. Non un'emozione, ma un vino assolutamente corretto e che fa ampiamente il suo dovere in relazione al prezzo.
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Re: Bollettino AVR - "Intermezzo" da pag.77

Messaggioda manichi » 21 apr 2010 16:32

Visto che il Direttore minaccia di licenziarmi metto due impressioni sulla tre giorni di langa dello scorso week end .
Visite :
Rizzi : molto interessante l'assaggio da botte/cemento delle annate 2007-2008-2009 : l'ultima pur dando l'impressione di essere una annata ricca di struttura rimane ancora un pochino indecifrabile , il 2008 pare annata classica , molto buoni sia Pajorè che Nervo-Fondetta , la 2007 conferma l'impressione di una annata tendenzialmente calda nonostante le buone acidità , il più intessante in prospettiva mi pare Boito .
Da bottiglia le impressioni migliori vengono da Pajorè 2006 che unisce al solito naso di grande fascino una maggiore struttura in bocca e da Boito 2004 che pare iniziare ad esprimersi al meglio , credo che l'idea di Enrico di posticiparne l'uscita facendone una riserva sia azzeccata .
Castello di Verduno : dopo l'assaggio di Basardone 2009 non pienamente convincente, passiamo al barbaresco Rabajà 2004 ed è veramente una grande versione : naso finalmente di grande pulizia unito alla solita possenza al palato , piaciuto molto , Massara 2004 pur buono mi pare soffrire decisamente il confronto .
Guido Porro : dopo la bella impressione data dai 2004 anche con i 2005 si conferma uno dei giovani produttori più interessanti di Serralunga , Vigna Santa Caterina è più elegante al naso e con tannini già più civilizzati ma Lazzairasco è forse più affascinate , ha un tannino fittissimo , in questa fase ancora graffiante , ma promette assai bene .
La Barbera Santa Caterina 2009 ha tutto quello che ti aspetti da una barbera , frutto , bella definizione aromatica , acidità rinfrescante beva quasi compulsiva , piaciuta parecchio .
Prezzi veramente competitivi su tutta la linea .
Bottiglie sparse qua e là ( oltre a quelle n+12 aperte da Francesco di cui al topic sul Piemonte )
Barbaresco Montestefano riserva 2004 Luigi Giordano : barbaresco tradizionale che mostra una certà rusticità e manca di allungo al palato , certo visto il prezzo qualche difettuccio si può perdonare
Barbaresco Riserva Bricco 2004 Dante Rivetti piuttosto deludente soprattutto per una nota di prugna matura che sul nebbiolo giovane sopporto assai poco e per una certa staticità nel bicchiere
To be continued ...
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Re: Bollettino AVR - "Intermezzo" da pag.77

Messaggioda Palma » 21 apr 2010 17:23

Ecco, però spero che nella mia cassettina mista la barbera non ci sia :D
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Re: Bollettino AVR - "Intermezzo" da pag.77

Messaggioda manichi » 21 apr 2010 19:59

Palma ha scritto:Ecco, però spero che nella mia cassettina mista la barbera non ci sia :D

Tranquillo mi sono ricordato che preferisci il Dolcetto 8)
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Re: Bollettino AVR - "Intermezzo" da pag.77

Messaggioda manichi » 21 apr 2010 20:29

Mauro Sebaste : l'approccio vinicolo di Mauro Sebaste si potrebbe sintetizzare come la tecnologia al servizio della tradizione : cantina molto tecnologica , nulla o quasi è lasciato al caso ma vini che sono fedele trasposizione del terroir di provenienza ; dal 2007 verrà commercializzato un barolo di assemblaggio "I tre sorì" che rappresenta un ritorno al passato, le uve proverranno in maggior parte da Monvigliero e Prapò e l'idea di mixare il naso verdunesco con la struttura di serralunga mi pare intrigante ; altro nuovo nato frutto di una recente acquisizione sarà un nuovo barolo cru proveniente da un piccolo vigneto vicino al Prapò ; l'assaggio dei Barolo 2005 propone un Monvigliero dal bel naso di frutta e spezie ma un tantino esile in bocca , Prapò evidenzia come logico una struttura superiore ma anche una bella pulizia nei profumi ed un tannino ben estratto , ottima riuscita , Brunate uscira solo come riserva nell'autunno .
Comm . Burlotto : la visita da Fabio è sempre un piacere sia per livello dei vini che la sua cortesia , oltre due ore e mezza passate tra vini e chiacchere senza nemmeno accorgersene ; veramente molto buona tutta la linea con alcune punte ( alcune delle quali non ancora in commercio che ci "obbligheranno" a tornare presto ) dopo il piacevole rosato Elatis vdt dalla vendemmia 2009 apriamo la serie dei rossi con il Pelaverga 2009 veramente molto buono : naso note di rosa e pepe bianco , bocca di bella succosità e acidità rinfrescante ; poi il Langhe Nebbiolo 2008 che sembra veramente un piccolo barolo quindi il Barolo Acclivi 2005 naso di grande fascino ed eleganza bocca molto misurata ma di grande precisione , quindi una piccola anteprima di quelli che saranno i Barolo 2006 con Acclivi e Cannubi e il primo è veramente un gioiellino elegante come il 2005 ma un surplus di struttura ed allungo in bocca , anche Cannubi è molto buono senza quella grande maturità di frutto che caratterizza altri vini di questo cru , pare comunque più pronto dell'Acclivi .
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Re: Bollettino AVR - "Intermezzo" da pag.77

Messaggioda manichi » 21 apr 2010 20:41

Chiudiamo le visite con Giovanni Viberti a Vergne : dopo una visita ai vigneti passiamo in cantina che presenta un mix tra uso di tecnologia ed affinamento tradizionale in tini ; quanto ai vini proviamo dapprima un chardonnay 2009 che risulta un po' troppo fermo su note di mela verde , quindi il Dolcetto 2008 pulito ma piuttosto semplice , si sale decisamente con la Barbera superiore 2007 da vigne di cinquantanni che accanto ad una maturità di frutto al naso evidenzia una bella freschezza in bocca ; sui barolo proviamo prima il Buon padre 2005 buona pulizia al naso mentre in bocca il tannino è ben addomesticato ma risulta un tantino corto , chiudiamo con la Riserva San Pietro 2003 al naso apre con un alcool molto evidente , meglio in bocca dove chiude con una certa dolcezza che risulta accentuata dal retronasale , insomma non male considerata l'annata ma da qui a considerarlo vino eccellente con 18,5/20 come la guida espresso ce ne corre . A mio avviso un pochino discutibile la scelta di vendere in cantina a prezzi superiori a quelli praticati on line .
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Re: Bollettino AVR - "Intermezzo" da pag.77

Messaggioda andrea » 22 apr 2010 10:39

manichi ha scritto:Comm . Burlotto : la visita da Fabio è sempre un piacere sia per livello dei vini che la sua cortesia , oltre due ore e mezza passate tra vini e chiacchere senza nemmeno accorgersene ; veramente molto buona tutta la linea con alcune punte ( alcune delle quali non ancora in commercio che ci "obbligheranno" a tornare presto ) dopo il piacevole rosato Elatis vdt dalla vendemmia 2009 apriamo la serie dei rossi con il Pelaverga 2009 veramente molto buono : naso note di rosa e pepe bianco , bocca di bella succosità e acidità rinfrescante ; poi il Langhe Nebbiolo 2008 che sembra veramente un piccolo barolo quindi il Barolo Acclivi 2005 naso di grande fascino ed eleganza bocca molto misurata ma di grande precisione , quindi una piccola anteprima di quelli che saranno i Barolo 2006 con Acclivi e Cannubi e il primo è veramente un gioiellino elegante come il 2005 ma un surplus di struttura ed allungo in bocca , anche Cannubi è molto buono senza quella grande maturità di frutto che caratterizza altri vini di questo cru , pare comunque più pronto dell'Acclivi .

Monvigliero?
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina

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