Velocissimo resoconto.
Abbiamo voluto indagare l'annata 2004 e tutto sommato la serata non è andata affatto male.
- Bienvenue Batard Montarchet Ramonet: gran, gran bel vino e netto vincitore della serata. Naso da favola, nessun accenno di legno, uno spettro aromatico di rara ampiezza, molto ben amalgamati si avvertono pietra focaia, gran mineralità rocciosa, fiori vari in gran quantità (a riconoscerli...), cenni balsamici, sentori di mandorla ed altro ancora in una continua e bellissima progressione, la bocca avrebbe forse ancora bisogno di un po' di tempo per rendere al massimo, ma comunque, dopo un attimo di bicchiere risulta già assolutamente godibile, di buona materia, con una sferzante acidità finale e bella persistenza. L'unico vero limite è risultata l'eccessiva bevibilità che ha impedito di seguirne come si doveva l'evoluzione nel tempo

92+/100
- Clos de Lambrays: sempre più convinto che sia il meno grande tra i grand cru di Borgogna. Alla fine risulta il più 2004 del gruppo, partenza quasi verdunesca (china e rabarbaro) al naso, con bocca troppo esile e verdolina. Ha il grande merito di migliorare molto col tempo, esce di più il fruttino rosso ed anche al palato si assesta parechhio, risultando nel complesso un buon vino, ma da un Grand Cru mi assetto altro. 86/100
- Clos de Vougeot vv Chateau de Latour: più che discreta prova di questo vino, che certamente in altre annate è riuscito meglio, ma che non mostra (almeno non in maniera davvero evidente) quei caratteri verdi dell'annata. Il naso è la parte migliore, assai complesso, con toni mentolati, naturalmente fruttini rossi e verso il finale tutti abbiamo colto un accenno di tabacco dolce. La bocca è buona, ma manca un po' di polpa ed il finale vorrebbe più lungo. 90/100
- Chambertin Rossignol Trapet: pur essendo molto diverso, fa praticamente partita patta con il Vougeot. Coerentemente col cru, presenta un naso di grande austerità, ma comuqnue molto bello, anche se è l'unico a non migliorare col tempo nel bicchiere, bocca di discreta potenza con un bel tannino che mena, ma dalla bella bevibilità. 90/100