CRONACHE D'OSTERIA

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
ZEL WINE
Messaggi: 7799
Iscritto il: 06 giu 2007 16:36

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda ZEL WINE » 06 ott 2009 15:02

:shock:
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
davidef
Messaggi: 7788
Iscritto il: 06 giu 2007 17:23
Località: Vicenza

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda davidef » 06 ott 2009 15:09

ZEL WINE ha scritto: :shock:
concordi o "discordi " ? :lol:
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14439
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda l'oste » 06 ott 2009 16:25

vinogodi ha scritto:... potrei dare il mio contributo , ma rischia di rimanere una parentesi del tutto personale : Le Rocche di Falletto 1998 bevuto stasera del cosiddetto "maestro " ( ma quanti ormai si possono fregiare di questo titolo? Per me ne rimane solo uno , indiscusso : Valentini ... con il vecchio Bepi a reggergli degnamente il palcoscenico) ... piaciuto un cazzo (ma non lo trovo nella scala di Andrea , quindi anch'esso puo' risultare figlio di un empirismo soggettivo poco classificabile). Divinizziamolo fin che vogliamo , pur con momenti indimenticabili ed elegiaci quali Falletto 1996 e , ancor piu' , Asili 1996 barbaresco inarrivabile dai piu' ma che rondine mai piu' svolazzante in nessuna primavera successiva ; in realta' da Giacosa ho avuto piu' delusioni che momenti di esaltazione . Mi taro pero' sulle poche emozioni che mi ha dato , davvero splendide . E in quel ricordo continuo a comprare e bere , in maniera quasi compulsiva , ma sempre piu' raramente con momenti di vero trasporto ed emozione . Anche nelle ultime , celebratissime , annate , dal 2001 , al 2004 al da poco , strapremiato , 2005 . Aspettero' con pazienza , dote che mi ha sempre contraddistinto , come avete gia' avuto modo di constatare dalle bicchierate in Bue House ...

A costo di prendermi contro i cori della curva giacosiana, a mio parere empirico, a partire dal 1991 la tipologia in cui Giacosa è capoclassifica assoluto in Italia è il barbaresco (Gaja sta dietro di un'incollatura, facendo media con il pre-Angelo e la produzione più recente).
Non mi accontento delle sparute grandi versioni bevute di Rocche, Rocche del Falletto o qualche più rara white label barolo basic; questo lo dico considerando appunto anche le troppe altre annate piaciute pochino ma comprate allo stesso prezzo e soprattutto molto più care di altri produttori a mio modo meno "assoluti" ma più costanti.
Come produttore di barolo e come barolo bevuti post 1991, Giacosa entra solo nella top ten e non ai primissimi posti.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
Il Comandante
Messaggi: 5946
Iscritto il: 11 giu 2007 13:51

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda Il Comandante » 06 ott 2009 16:31

l'oste ha scritto:A costo di prendermi contro i cori della curva giacosiana, a mio parere empirico, a partire dal 1991 la tipologia in cui Giacosa è capoclassifica assoluto in Italia è il barbaresco (Gaja sta dietro di un'incollatura, facendo media con il pre-Angelo e la produzione recente).
Non mi accontento delle sparute grandi versioni bevute di Rocche, Rocche del Falletto o qualche più rara white label barolo basic; questo lo dico considerando appunto anche le troppe altre annate piaciute pochino ma comprate allo stesso prezzo e soprattutto molto più cari di altri produttori a mio modo meno assoluti ma più costanti.
Come produttore di barolo e come barolo bevuti post 1991, Giacosa entra solo nella top ten e non ai primissimi posti.


No, anzi, direi che è piuttosto condivisibile.
Io correggerei due cosette:

- Giacosa è il re di Barbaresco e Gaja, se si considera solo l'etichetta Barbaresco (quindi fuori i Sorì), è ben lungi dall'essere il secondo, IMHO. Parafrasando la tua frase, è nella top ten a fatica e più che altro perché i produttori di Barbaresco di valore sono pochi

- Giacosa resta comunque con Falletto e Rocche saldamente nella top five di Barolo, IMHO, si può discutere se sul podio o meno
AKA J. L. Picard
"Lungi da me fare la vittima" - unadomanda (ketto reloaded)
Avatar utente
l'oste
Messaggi: 14439
Iscritto il: 06 giu 2007 14:41
Località: campagna

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda l'oste » 06 ott 2009 16:42

Il Comandante ha scritto:
l'oste ha scritto:A costo di prendermi contro i cori della curva giacosiana, a mio parere empirico, a partire dal 1991 la tipologia in cui Giacosa è capoclassifica assoluto in Italia è il barbaresco (Gaja sta dietro di un'incollatura, facendo media con il pre-Angelo e la produzione recente).
Non mi accontento delle sparute grandi versioni bevute di Rocche, Rocche del Falletto o qualche più rara white label barolo basic; questo lo dico considerando appunto anche le troppe altre annate piaciute pochino ma comprate allo stesso prezzo e soprattutto molto più cari di altri produttori a mio modo meno assoluti ma più costanti.
Come produttore di barolo e come barolo bevuti post 1991, Giacosa entra solo nella top ten e non ai primissimi posti.


No, anzi, direi che è piuttosto condivisibile.
Io correggerei due cosette:

- Giacosa è il re di Barbaresco e Gaja, se si considera solo l'etichetta Barbaresco (quindi fuori i Sorì), è ben lungi dall'essere il secondo, IMHO. Parafrasando la tua frase, è nella top ten a fatica e più che altro perché i produttori di Barbaresco di valore sono pochi

- Giacosa resta comunque con Falletto e Rocche saldamente nella top five di Barolo, IMHO, si può discutere se sul podio o meno

Il secondo posto di Gaja ho detto che è frutto della media tra pre-Angelo e oggi.
Altrimenti senza dubbi, da sempre sostengo i grandi atout (prezzo, varietà di cru, tipicità) dei Produttori di Barbaresco.
Nella top five di barolo bevuti, se considero il dopo Collina Rionda, non ho bottiglie di Giacosa nei primi 5. Dettagli dei gusti.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
ZEL WINE
Messaggi: 7799
Iscritto il: 06 giu 2007 16:36

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda ZEL WINE » 06 ott 2009 18:20

davidef ha scritto:
ZEL WINE ha scritto: :shock:
concordi o "discordi " ? :lol:


biscardi :mrgreen:
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
Avatar utente
paolo72
Messaggi: 2304
Iscritto il: 06 giu 2007 17:01
Località: Hong Kong

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda paolo72 » 07 ott 2009 10:13

Ketto ha scritto:io qualche volta ho definito giacosa "maestro", riferendomi appunto a quando LUI faceva i vini.. con l'arrivo di dante scaglione le cose iniziano a cambiare.. e dal 96 il peggioramento a mio avviso c'è, ed è piuttosto evidente.. pur restando "l'azienda" una delle migliori per quantità e qualità dei vini prodotti.

le bottiglie da me bevute vanno indietro al 61.. e fino al 96 ho avuto molte più soddisfazioni che delusioni (quasi assenti), a prescindere dal colore delle etichette..
il fatto che dal 97 in poi ci sia stato un netto peggioramento l'ho detto già molte volte.. suscitando numerose polemiche.. l'ultima degustazione fatta a casa mia però credo sia stata piuttosto indicativa.. aver beccato alla cieca tra le 12 bottiglie di giacosa degustate, quali fossero pre o post 96, non può essere stato un caso.. quindi qualsiasi sia la scala dell'oste, a partire dal piaciuto.. io andrei verso il basso per descrivere le sensazioni datemi dai vini della "nuova" era giacosa.. a parte rarissime eccezioni.

Ma questa certezza assiomatica mi spieghi da cosa deriva?
Dalle tue parole si evince CHIARAMENTE (e non girarci intorno) che hai la certezza matematica che Scaglione sbagliava tutto.
Mi dici quale divinità infallibile ti ha rivelato questa cosa per cortesia?
Non ci possono essere altri fattori alla base di una rilevazione EMPIRICA (e quindi frutto anche di eventuali errori) fatta su bottiglie di vino magari chissà come conservate?
I cook with wine, sometimes I even add it to the food.
Avatar utente
paolo72
Messaggi: 2304
Iscritto il: 06 giu 2007 17:01
Località: Hong Kong

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda paolo72 » 07 ott 2009 11:01

Marco, non è una questione di polemica, è una questione di coerenza.
Ketto ha scritto: con l'arrivo di dante scaglione le cose iniziano a cambiare.. e dal 96 il peggioramento a mio avviso c'è, ed è piuttosto evidente..
il fatto che dal 97 in poi ci sia stato un netto peggioramento l'ho detto già molte volteio andrei verso il basso per descrivere le sensazioni datemi dai vini della "nuova" era giacosa.. a parte rarissime eccezioni.

Ketto ha scritto: NON lo ritengo l'artefice di un cambiamento negativo..
non mi interessa molto fare processi..


Queste due frasi non stanno assieme.

Come del resto non si sposano con questa:

Ketto ha scritto:le tue interpretazioni le lascio a te..


perchè non è una mia interpretazione: tu sei stato ASSOLUTO nel tuo giudizio iniziale.

Non ti ha mai sfiorato la mente che se per caso qualcosa è cambiato è cambiato perché dal 93 in avanti Giacosa non ha più lavorato con la Vigna Rionda, e per esempio sia Asili che Falletto sono state COMPLETAMENTE reimpiantate e si sia dovuto quindi lavorare con impianti giovani o giovanissimi? Non ti ha sfiorato la mente che (argomento già trito e ritrito) dagli anni 90 fino almeno al 2000 (fortunatamente oggi le cose sono parecchio cambiate in meglio) vi sia stato un comportamento generale in Langa che abbia OBBLIGATO all'utilizzo in vigna ed in cantina di maggiori interventi coadiuvanti la fermentazione e l'affinamento? Non ti ha mai sfiorato l'idea che per SCELTA di BRUNO GIACOSA proprio in quel periodo la cantina abbia optato per un passaggio di produzione da 100 a quasi 6-700.000 bottiglie prodotte l'anno? Qui non stiamo parlando di matematica e/o di errore umano, caro ketto, qui stiamo parlando di una miriade di variabili.
I cook with wine, sometimes I even add it to the food.
Avatar utente
pippuz
Messaggi: 20287
Iscritto il: 06 giu 2007 11:05
Località: MilanoMilano

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda pippuz » 07 ott 2009 12:27

Ketto ha scritto:del fatto che giacosa sia passato dal fare 100 ad oltre mezzo milione di bottiglie ne ho anche già parlato io.. stranamente tu non l'hai quotato.. fra l'altro a mio avviso questo passaggio è FONDAMENTALE, perchè uno dei primi insegnamenti che ricordo del buon Bartolo fu proprio questo.. un viticultore NON può gestire un'azienda che produce oltre 100.000 bottiglie (che già sono troppe). oltre un certo numero di ettari.. perdi il controllo..

Con tutto il rispetto per Bartolo, forse è proprio questa mentalità il problema della viticultura italiana
over the mountain watching the watcher
breaking the darkness waking the grapevine
one inch of love is one inch of shadow
love is the shadow that ripens the wine
Avatar utente
paolo72
Messaggi: 2304
Iscritto il: 06 giu 2007 17:01
Località: Hong Kong

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda paolo72 » 07 ott 2009 12:35

pippuz ha scritto:
Ketto ha scritto:del fatto che giacosa sia passato dal fare 100 ad oltre mezzo milione di bottiglie ne ho anche già parlato io.. stranamente tu non l'hai quotato.. fra l'altro a mio avviso questo passaggio è FONDAMENTALE, perchè uno dei primi insegnamenti che ricordo del buon Bartolo fu proprio questo.. un viticultore NON può gestire un'azienda che produce oltre 100.000 bottiglie (che già sono troppe). oltre un certo numero di ettari.. perdi il controllo..

Con tutto il rispetto per Bartolo, forse è proprio questa mentalità il problema della viticultura italiana

Non mi troverai mai d'accordo caro Filippo.
Allora espiantiamo anche Chateaux Margaux (o Lafite o Haut Brion) che fa 400.000 bottiglie di Margaux sempre di altissimo livello e altrettante di Second Vin.
Se hai il territorio, le persone ed il manico sei benissimo in grado di gestire produzioni medie o medio-grandi.
La soglia fisiologica che discrimina il vino di qualità da quello di bassa qualità è un altra, è il costo di produzione. Se poi vogliamo parlare di artigianalità e prestigio esclusivo che da esso ne deriva, questo è un altro discorso.
I cook with wine, sometimes I even add it to the food.
Avatar utente
paolo72
Messaggi: 2304
Iscritto il: 06 giu 2007 17:01
Località: Hong Kong

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda paolo72 » 07 ott 2009 12:49

Ketto ha scritto:ora chiunque abbia un minimo di dimestichezza con una cantina sa che le cose non cambiano completamente dall'oggi al domani, che una collaborazione con qualsiasi enologo in genere non porta ad immediati stravolgimenti.. specie se l'enologo inizia a collaborare con un "maestro".. e che ci sono, come tu giustamente fai notare, mille altre variabili che incidono..

il discorso è quindi molto semplice.. se si ha voglia di parlarne con serenità.. si può discutere dei re-impianti, trattamenti, vinificazioni, e di tante altre cose.. senza polemica ma con sincero interesse.. penso che ciascuno possa apportare molte informazioni interessanti..
tu ad esempio parli di re-impianti.. ma allora ti chiedo, quando la vigna falletto è stata reimpiantata? non certo nel 93 immagino.. altrimenti non si spiega il 96 monumentale.. o quantomeno, se la vigna è stata re-impiantata nel 93, a 3 anni ha dato vita ad un barolo a di poco entusiasmante.. a mio parere il miglior falletto degli ultimi 20 anni assieme all'89
del fatto che giacosa sia passato dal fare 100 ad oltre mezzo milione di bottiglie ne ho anche già parlato io.. stranamente tu non l'hai quotato.. fra l'altro a mio avviso questo passaggio è FONDAMENTALE, perchè uno dei primi insegnamenti che ricordo del buon Bartolo fu proprio questo.. un viticultore NON può gestire un'azienda che produce oltre 100.000 bottiglie (che già sono troppe). oltre un certo numero di ettari.. perdi il controllo..

Per tua conoscenza, la vigna appena reimpiantata da risultati SBALORDITIVI (anche in termini di longevità) proprio nei primi anni di vendemmia, ed è particolarmente soggetta alle differenze qualitative climatologiche delle diverse annate. Successivamente ai primi anni ha una curva qualitativa discendente per altri 5-6 anni per poi riprendere la curva positiva in seguito. Questo te lo dico per esperienza diretta con alcuni prodotti visti nascere con i miei occhi e per il confronto con gli enologi.
Successivamente il discorso quantità, che pure è una variabile, non è minimamente imputabile a Dante Scaglione, che ha preso ed eseguito la decisione di Bruno Giacosa, direi anche con grandissima professionalità.
I cook with wine, sometimes I even add it to the food.
Avatar utente
pippuz
Messaggi: 20287
Iscritto il: 06 giu 2007 11:05
Località: MilanoMilano

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda pippuz » 07 ott 2009 12:51

paolo72 ha scritto:
pippuz ha scritto:
Ketto ha scritto:del fatto che giacosa sia passato dal fare 100 ad oltre mezzo milione di bottiglie ne ho anche già parlato io.. stranamente tu non l'hai quotato.. fra l'altro a mio avviso questo passaggio è FONDAMENTALE, perchè uno dei primi insegnamenti che ricordo del buon Bartolo fu proprio questo.. un viticultore NON può gestire un'azienda che produce oltre 100.000 bottiglie (che già sono troppe). oltre un certo numero di ettari.. perdi il controllo..

Con tutto il rispetto per Bartolo, forse è proprio questa mentalità il problema della viticultura italiana

Non mi troverai mai d'accordo caro Filippo.
Allora espiantiamo anche Chateaux Margaux (o Lafite o Haut Brion) che fa 400.000 bottiglie di Margaux sempre di altissimo livello e altrettante di Second Vin.
Se hai il territorio, le persone ed il manico sei benissimo in grado di gestire produzioni medie o medio-grandi.
La soglia fisiologica che discrimina il vino di qualità da quello di bassa qualità è un altra, è il costo di produzione. Se poi vogliamo parlare di artigianalità e prestigio esclusivo che da esso ne deriva, questo è un altro discorso.

Leggi meglio ... stavo dicendo la stessa cosa. :wink:
over the mountain watching the watcher
breaking the darkness waking the grapevine
one inch of love is one inch of shadow
love is the shadow that ripens the wine
Avatar utente
paolo72
Messaggi: 2304
Iscritto il: 06 giu 2007 17:01
Località: Hong Kong

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda paolo72 » 07 ott 2009 12:53

pippuz ha scritto:
paolo72 ha scritto:
pippuz ha scritto:
Ketto ha scritto:del fatto che giacosa sia passato dal fare 100 ad oltre mezzo milione di bottiglie ne ho anche già parlato io.. stranamente tu non l'hai quotato.. fra l'altro a mio avviso questo passaggio è FONDAMENTALE, perchè uno dei primi insegnamenti che ricordo del buon Bartolo fu proprio questo.. un viticultore NON può gestire un'azienda che produce oltre 100.000 bottiglie (che già sono troppe). oltre un certo numero di ettari.. perdi il controllo..

Con tutto il rispetto per Bartolo, forse è proprio questa mentalità il problema della viticultura italiana

Non mi troverai mai d'accordo caro Filippo.
Allora espiantiamo anche Chateaux Margaux (o Lafite o Haut Brion) che fa 400.000 bottiglie di Margaux sempre di altissimo livello e altrettante di Second Vin.
Se hai il territorio, le persone ed il manico sei benissimo in grado di gestire produzioni medie o medio-grandi.
La soglia fisiologica che discrimina il vino di qualità da quello di bassa qualità è un altra, è il costo di produzione. Se poi vogliamo parlare di artigianalità e prestigio esclusivo che da esso ne deriva, questo è un altro discorso.

Leggi meglio ... stavo dicendo la stessa cosa. :wink:

sòrrete. :mrgreen:
I cook with wine, sometimes I even add it to the food.
Avatar utente
meursault
Messaggi: 5665
Iscritto il: 06 giu 2007 11:55

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda meursault » 07 ott 2009 13:11

Ketto ha scritto:però allora mi sorge un altro dubbio.. se dopo i primi anni (ma quanti?) si ha una curva "discendente" di 5/6 anni.. allora perchè non re-impiantare.. visto l'irrisorio costo delle barbetelle.. ??


Piglia la calcolatrice e fai due conti, si fa presto a capire perchè.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
Avatar utente
gremul
Messaggi: 12641
Iscritto il: 06 giu 2007 14:01
Località: Lainate (MI), Comabbio (VA)

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda gremul » 07 ott 2009 13:15

scusate ma ricordo male io o per i primi 3 anni non si produce vino?

una vigna di 4/5 anni è meglio di una di 10/15 in termini di qualità?

dove dire onestamente che questa giunge nuova anche a me
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
SIAMO TUTTI STRANIERI
Avatar utente
de magistris
Messaggi: 4495
Iscritto il: 14 lug 2007 13:33

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda de magistris » 07 ott 2009 13:16

meursault ha scritto:
Ketto ha scritto:però allora mi sorge un altro dubbio.. se dopo i primi anni (ma quanti?) si ha una curva "discendente" di 5/6 anni.. allora perchè non re-impiantare.. visto l'irrisorio costo delle barbetelle.. ??


Piglia la calcolatrice e fai due conti, si fa presto a capire perchè.


non c'è che dire, laurea meritata. :D
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
Avatar utente
gianluca1975
Messaggi: 2192
Iscritto il: 10 apr 2008 10:38

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda gianluca1975 » 07 ott 2009 13:16

meursault ha scritto:
Ketto ha scritto:però allora mi sorge un altro dubbio.. se dopo i primi anni (ma quanti?) si ha una curva "discendente" di 5/6 anni.. allora perchè non re-impiantare.. visto l'irrisorio costo delle barbetelle.. ??


Piglia la calcolatrice e fai due conti, si fa presto a capire perchè.

Complimenti Dottore, dopo aver letto la tua firma capisco perchè non vedo più Valino nel forum, devono averlo rinchiuso in qualche ospedale psichiatrico... e si sa, nei primi 2-3 anni il computer non glielo fanno mica usare... :D
... Se l'insegnamento dell'enologia deve cominciare dalla degustazione, l'insegnamento della degustazione deve contemplare necessariamente delle lezioni sulla costituzione del vino e sulla sua elaborazione. ...
Avatar utente
paolo72
Messaggi: 2304
Iscritto il: 06 giu 2007 17:01
Località: Hong Kong

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda paolo72 » 07 ott 2009 13:52

Ketto ha scritto:
gremul ha scritto:scusate ma ricordo male io o per i primi 3 anni non si produce vino?

dici che forse sono questi i risultati sbalorditivi?? :shock: :lol:

p.s. Paolo si fanno 2 battute in attesa che tu intervenga..

la vigna SE fa l'uva al primo (secondo) anno, non si fanno interventi particolari di diradamento e abbattimento delle rese (che per la vigna giovane sono deleteri, si potrebbe aprire una parentesi infinita), e l'annata è buona, di solito fa un vino eccellente.
Quando sono stato in Gulfi per 5 anni ho visto almeno due effetti prodigiosi: la vigna del carricante che impiantata nel 1999 ha dato un 2000 ancora ad oggi STREPITOSO ed irripetuto, e quella del Cerasuolo di Vittoria, che ha fatto lo stesso nell'annata 2005.
Per Giacosa è stata la stessa cosa, la vigna di Falletto (non la parte Rocche) è stata reimpiantata nel 94 (in cui non ha prodotto il vino) ed il 95 (prodotto non incredibile ma corretto) è stata la prima annata dopo il reimpianto. Per l'Asili (non sono sicuro dell'annata) dovrebbe essere la stessa cosa.
I cook with wine, sometimes I even add it to the food.
Avatar utente
vignadelmar
Messaggi: 20873
Iscritto il: 06 giu 2007 11:44
Località: Monopoli
Contatta:

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda vignadelmar » 07 ott 2009 13:56

Secondo me in questa discussione si riflette molta partigianeria....e per me non è un dato negativo !!!

Mi ricorda il coro semi univoco di disappunto e profetizzante immense sciagure enologiche quando si seppe che Giacosa aveva sostituito Scaglione con un nuovo enologo.
In moltissimi dissero peste e corna dei vini a venire di Giacosa, precognizzando risultati ben più che scadenti.

A mio modo di vedere invece la realtà è che non si possano suddividere le annate di produzione in quando c'era quello, in quando non c'era l'altro, in quando non c'era caio ma c'era tizio e così via.

Le annate vanno valutate singolarmente con le tante variabili che si portano dietro. Variabili climatiche ma anche umane, non so quanto importanti le une sulle altre.....si, lo so, ho omesso tante altre variabili, era per semplificare il discorso.

Ciao

.
Pigigres 20/09/'10 "A me è capitato con il Tildin....ho capito Nebbiolo turbomodernista. Poi usando un pò di cervello.... ho detto Gaja."
Tessera n.1 e Presidente Lenin Fans Club
Tessera n°0 e Presidente Circolo Conviviale Colonna Pugliese
Nebbiolino
Messaggi: 7032
Iscritto il: 06 feb 2008 21:53

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda Nebbiolino » 07 ott 2009 13:59

vinogodi ha scritto: in realta' da Giacosa ho avuto piu' delusioni che momenti di esaltazione


Ah, ecco.

No, perchè io ho detto giusto ieri una cosa simile, peraltro anche in considerazione del costo (argomento valido per le ER, ma molto, molto di più per le EB), e ho finito col sentirmi un pò come se fossi chiuso nel District 9... :lol:
Per me Giacosa è uno dei grandi di langa, indubbiamente.
Ma porcaccia la eva, non è mica l'unico... e gli altri non stanno a guardare.
Per la mia ristretta esperienza, Asili e Rocche hanno davvero un marchio di fabbrica piuttosto unico, ma sul resto, boh. Anche riguardo all'essere re di barbaresco, ecco... mi copro in anticipo il capo di cenere, ma... il discorso riesco a condividerlo limitatamente ad asili.
Castello di Neive e Gresy, giusto per dirne due, non è che facciano vinellini.
Poi per carità, i gusti sono tali ed è giusto che ognuno abbia i propri, ma di produttori incriticabili penso che non ce ne siano.
Avatar utente
gianluca1975
Messaggi: 2192
Iscritto il: 10 apr 2008 10:38

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda gianluca1975 » 07 ott 2009 14:00

paolo72 ha scritto:
Ketto ha scritto:
gremul ha scritto:scusate ma ricordo male io o per i primi 3 anni non si produce vino?

dici che forse sono questi i risultati sbalorditivi?? :shock: :lol:

p.s. Paolo si fanno 2 battute in attesa che tu intervenga..

la vigna SE fa l'uva al primo (secondo) anno, non si fanno interventi particolari di diradamento e abbattimento delle rese (che per la vigna giovane sono deleteri, si potrebbe aprire una parentesi infinita), e l'annata è buona, di solito fa un vino eccellente.
Quando sono stato in Gulfi per 5 anni ho visto almeno due effetti prodigiosi: la vigna del carricante che impiantata nel 1999 ha dato un 2000 ancora ad oggi STREPITOSO ed irripetuto, e quella del Cerasuolo di Vittoria, che ha fatto lo stesso nell'annata 2005.
Per Giacosa è stata la stessa cosa, la vigna di Falletto (non la parte Rocche) è stata reimpiantata nel 94 (in cui non ha prodotto il vino) ed il 95 (prodotto non incredibile ma corretto) è stata la prima annata dopo il reimpianto. Per l'Asili (non sono sicuro dell'annata) dovrebbe essere la stessa cosa.

per quanto ne so io, di solito, per i primi tre anni non si vendemmia e non si produce vino... per esempio, il solaia lo stanno producendo in un altro appezzamento in quanto nell'originario sono state reimpiantate le barbatelle circa 2 anni fa, se non sbaglio... francamente è la prima volta che sento dire quello che hai scritto... ne prendo atto, si imparano sempre cose nuove...
... Se l'insegnamento dell'enologia deve cominciare dalla degustazione, l'insegnamento della degustazione deve contemplare necessariamente delle lezioni sulla costituzione del vino e sulla sua elaborazione. ...
Avatar utente
gremul
Messaggi: 12641
Iscritto il: 06 giu 2007 14:01
Località: Lainate (MI), Comabbio (VA)

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda gremul » 07 ott 2009 14:02

gianluca1975 ha scritto:
paolo72 ha scritto:
Ketto ha scritto:
gremul ha scritto:scusate ma ricordo male io o per i primi 3 anni non si produce vino?

dici che forse sono questi i risultati sbalorditivi?? :shock: :lol:

p.s. Paolo si fanno 2 battute in attesa che tu intervenga..

la vigna SE fa l'uva al primo (secondo) anno, non si fanno interventi particolari di diradamento e abbattimento delle rese (che per la vigna giovane sono deleteri, si potrebbe aprire una parentesi infinita), e l'annata è buona, di solito fa un vino eccellente.
Quando sono stato in Gulfi per 5 anni ho visto almeno due effetti prodigiosi: la vigna del carricante che impiantata nel 1999 ha dato un 2000 ancora ad oggi STREPITOSO ed irripetuto, e quella del Cerasuolo di Vittoria, che ha fatto lo stesso nell'annata 2005.
Per Giacosa è stata la stessa cosa, la vigna di Falletto (non la parte Rocche) è stata reimpiantata nel 94 (in cui non ha prodotto il vino) ed il 95 (prodotto non incredibile ma corretto) è stata la prima annata dopo il reimpianto. Per l'Asili (non sono sicuro dell'annata) dovrebbe essere la stessa cosa.

per quanto ne so io, di solito, per i primi tre anni non si vendemmia e non si produce vino... per esempio, il solaia lo stanno producendo in un altro appezzamento in quanto nell'originario sono state reimpiantate le barbatelle circa 2 anni fa, se non sbaglio... francamente è la prima volta che sento dire quello che hai scritto... ne prendo atto, si imparano sempre cose nuove...


Gianluca mi devi 7 euro senza se e senza ma!
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
SIAMO TUTTI STRANIERI
Massimiliano Nicli
Messaggi: 2520
Iscritto il: 10 giu 2007 17:22
Località: �?rzig e Weissenkirchen

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda Massimiliano Nicli » 07 ott 2009 14:03

p.s. Paolo si fanno 2 battute in attesa che tu intervenga..[/quote]
la vigna SE fa l'uva al primo (secondo) anno, non si fanno interventi particolari di diradamento e abbattimento delle rese (che per la vigna giovane sono deleteri, si potrebbe aprire una parentesi infinita), e l'annata è buona, di solito fa un vino eccellente.
Quando sono stato in Gulfi per 5 anni ho visto almeno due effetti prodigiosi: la vigna del carricante che impiantata nel 1999 ha dato un 2000 ancora ad oggi STREPITOSO ed irripetuto, e quella del Cerasuolo di Vittoria, che ha fatto lo stesso nell'annata 2005.
Per Giacosa è stata la stessa cosa, la vigna di Falletto (non la parte Rocche) è stata reimpiantata nel 94 (in cui non ha prodotto il vino) ed il 95 (prodotto non incredibile ma corretto) è stata la prima annata dopo il reimpianto. Per l'Asili (non sono sicuro dell'annata) dovrebbe essere la stessa cosa.[/quote]

Capita la stessa cosa con i nuovi impianti di Riesling e Gruner Veltliner in Valle Isarco.
Quei vini che tu definisci "pure espressioni di sangiovese" per me sono invece "pure espressioni di Gambelli" (della sua ricetta, del suo standard, chiamalo come vuoi)."L'anatra del vino"
Avatar utente
paolo72
Messaggi: 2304
Iscritto il: 06 giu 2007 17:01
Località: Hong Kong

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda paolo72 » 07 ott 2009 14:03

gianluca1975 ha scritto:per quanto ne so io, di solito, per i primi tre anni non si vendemmia e non si produce vino... per esempio, il solaia lo stanno producendo in un altro appezzamento in quanto nell'originario sono state reimpiantate le barbatelle circa 2 anni fa, se non sbaglio... francamente è la prima volta che sento dire quello che hai scritto... ne prendo atto, si imparano sempre cose nuove...

Era quello che pensavo anche io, e che fino a un ventennio fa si usava fare.
Da un 15-20 anni a questa parte si è capito questo concetto.
Poi anche qui non è semplice generalizzare, perché per le vigne meccanizzate o per le pergole, il concetto rimane ancora quello.
I cook with wine, sometimes I even add it to the food.
Avatar utente
Wineduck
Messaggi: 5216
Iscritto il: 06 giu 2007 15:16

Re: CRONACHE D'OSTERIA pag.47 - Il primo brasato stagionale

Messaggioda Wineduck » 07 ott 2009 14:04

paolo72 ha scritto:
Ketto ha scritto:
gremul ha scritto:scusate ma ricordo male io o per i primi 3 anni non si produce vino?

dici che forse sono questi i risultati sbalorditivi?? :shock: :lol:

p.s. Paolo si fanno 2 battute in attesa che tu intervenga..

la vigna SE fa l'uva al primo (secondo) anno, non si fanno interventi particolari di diradamento e abbattimento delle rese (che per la vigna giovane sono deleteri, si potrebbe aprire una parentesi infinita), e l'annata è buona, di solito fa un vino eccellente.
Quando sono stato in Gulfi per 5 anni ho visto almeno due effetti prodigiosi: la vigna del carricante che impiantata nel 1999 ha dato un 2000 ancora ad oggi STREPITOSO ed irripetuto, e quella del Cerasuolo di Vittoria, che ha fatto lo stesso nell'annata 2005.
Per Giacosa è stata la stessa cosa, la vigna di Falletto (non la parte Rocche) è stata reimpiantata nel 94 (in cui non ha prodotto il vino) ed il 95 (prodotto non incredibile ma corretto) è stata la prima annata dopo il reimpianto. Per l'Asili (non sono sicuro dell'annata) dovrebbe essere la stessa cosa.


Confermo quanto riporta Paolo con una testimonianza: quando a febbraio abbiamo fatto l'orizzontale dei Merlot 1998, Luca Martini Cigala ci ha stupiti tutti con una bottiglia di La Ricolma 1993 assolutamente strepitoso (bevuto totalmente alla cieca, non sapevamo cosa diavolo fosse, tantomeno che fosse un suo vino). La vigna de La Ricolma è stata impiantanta nel 1991 ed il '93 è stata la prima annata vinificata.... :shock:
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton

Torna a “Vino&Co.: polemiche e opinioni”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 191 ospiti