E' risaputo che il 25 aprile il compagno Boston festeggia con somma felicità l'avvenuta liberazione dell'Italia dall'oppressione fascista(
), daltronde da un predappiese questo è il minimo che ci si aspetta.
Secondariamente si festeggiava anche il terzo, o la terza, creatura figlia del nosto.....complimenti, ora sei in minoranza in famiglia, sarà dura.
Ogni ringraziamento sarebbe quasi riduttivo per esprimere quanto bene si sta in compagnia con una banda di alcolizzati come voi.
MA passiamo ai vini......
Prima bettria, i Sangiovese:
Brunello di Montalcino 1999 - Biondi-Santi : Il naso non è che sia proprio nitido e pulitissimo ma si avverte splendidamente che si tratta di Sangiovese, il cuoio e la frutta bianca sembrano predominanti, e fanno da viatico ad una bevibilità fuori dal comune.
Il vino, pur essendo giovane, ha una bella materia e in bocca garanitesce una perfetta pulizia e una più che dignitosa persistenza.
Vino di una classe sopraffina, davvero ben fatto, compagno del cibo eccelso. 91/100
Sangiovese di Romagna Ronco della Simia 1991 - Castelluccio : Cosa dire se non chapeau oppure porcaccia eva che peccato.... (che questi vini in Romagna non si fanno più)...
Una leggera volatile scopare quasi subito e lascia subito il campo a sentori di carruba e alla fine anche frutta bianca, anguria e melograno.
Un Sangiovese davvero di eleganza sopraffina, sembra quasi un Nebbiolo per l'eleganza che ostenta........
Davvero una bella conferma per i vini degli anni passati di questa cantina, la bevibilità è il suo punto di forza ma non lesina lunghezza e persistenza. 91-92/100
Percarlo 1997 - San Giusto a Rentennano : Parte con note smaltate al naso, di vernice e acetone, si pulisce progressivamente senza mai però far emergere quel bel frutto croccante del Sangiovese. Anche in bocca alterna momenti in cui il talento delle uve sembra prevalere ma poi alla fine la chiusura amara ed asciugante hanno una parte di rilievo.
Non un cattivo vino per carità ma l'impressione è sempre quella di un affinamento un po ingombrante.
Probabilmente sono io che non sono in grado di capire al meglio questo vino, sarà un mio limite. 84/100
Passiamo ai Nebbiolo.
Barolo Falletto riserva 1985 - Bruno Giacosa : All'inizio sembra veramente troppo in là con l'evoluzione, poi con l'ossigenazione si riprende.
Non convince comunque, e dal blasone e dall'annata ci si aspetta davvero di più.
Un vino sostanzialmente ben fatto ma privo di ogni slancio vitale, pulito ed etereo in bocca ma nulla più, senza mordente. 85-86/100
Barolo riserva Rocchette 1989 - Cav. Accomasso : Di una giovninezza imbarazzante, stappato con qualche ora di anticipo ci mette un po a smaltire qualche nota ridotta.
Poi si esprime su note di carne e rosa macerata, non pulitissimo ma piuttosto interessante.
In bocca non ha persistenza infinita ma bella coerenza e pulizia, durerà ancora parecchio ed è già oggi un gran bel bere, ha impressionato un po tutti. 90+/100
Barolo ris Granbussia 1989 - Aldo Conterno : Piuttosto terziarizzato ma dal naso ipnotico, tabacco da pipa, fiore secco e fogliame.
In bocca mostra la nobilità che lo contraddistingue, è di un'eleganza straordinaria ma riesce ad elargire un tannino presente abbinato ad una persistenza davvero fuori scala.
Il vino della giornata è questo, senza troppe discussioni, la sua classe è cristallina. 95/100
Ottimo anche il recioto di Dal Forno 1997, devvero di ottima materia ma gestita perfettamente, senza essere pesante sa essere un vino molto ricco, perfetto per concludere una giornata splendida.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)