Parliamo di guerra

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

littlewood
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 14 apr 2025 19:48

bobbisolo ha scritto:nessuna risposta, quanto invece la solita trita e ritrita ironia da 4 soldi e un po' di character assassination... prevedibile...

insomma per sta tizia, qual'è l'alternativa che implicitamente sta suggerendo col suo scritto-lamentela?

Vorrei leggerlo a chiare lettere :D

Ma come? Ti arrabbi ora che sono d'accordo con quello che sostieni da 3 anni??? Boh!
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bobbisolo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 15 apr 2025 15:39

tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:"lamentela" è un termine assolutamente improprio


:lol:


l'altro giorno ho letto un articolo lamentela che ricordava i partigiani fucilati dai fascisti


pappapero? :roll:
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bobbisolo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 10:41

tenente Drogo ha scritto:"lamentela" è un termine assolutamente improprio


Capisco che non vedi l’articolo come una lamentela, ma piuttosto come una riflessione sulla realtà della situazione.
Ciò che mi interessa davvero è capire dove si vuole arrivare con questa analisi.
Non basta dire che la resistenza è l’unica via, o criticare chi cerca una soluzione diplomatica, se poi non si indica una strategia pratica per affrontare il conflitto.
La domanda è sempre: quale alternativa proponiamo, concretamente?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 11:35

tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
littlewood ha scritto:
bobbisolo ha scritto:https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/03/28/luciano-canfora-la-guerra-ce-ma-non-si-dice-e-chi-dissente-va-intimidito/7931072/

sottoscrivo anche le virgole :lol: :lol: :lol:
che grande sto Signore :wink:

...e te pareva che non fossi abbonato a quel pezzo di carta buono forse per incartare il pesce...adesso si capiscono tante cose..da dove derivano certe tue teorie.....complimenti vivissimi!


ma leggete l'articolo e smettete di rompere i coglioni...

luciano canfora non è il fatto quotidiano, infatti stiamo parlando al massimo di un'intervista del fatto quotidiano a luciano canfora... una persona, luciano canfora, che non basterebbero un milione di tenente, di littlewood e di Bobbi per tenergli testa... altroché parsi :lol:


non posso leggerlo perché non sono abbonato, comunque le opinioni di Canfora sull'attualità sono piuttosto note



“Il ceto intellettuale ogni tanto viene coinvolto solo per dimostrare che siamo democratici e abbiamo ragione”

Siamo in un chiaro clima di psicosi delle élite. La narrazione militarista ormai triennale che voleva la Russia sconfitta dall’Ucraina aiutata dalla Nato ha fallito, sconfitta dal principio di realtà. L’urgenza del riarmo europeo, da ottenere indebitandoci per complessivi 800 miliardi a scapito della spesa sociale dei singoli Paesi, non è avvertita come tale dall’opinione pubblica. Ciò genera un panico da impotenza che si trasforma in un senso di onnipotenza. Ne parliamo col professor Luciano Canfora, storico e filologo.

Professore, lei avverte una recrudescenza del clima grazie al quale il sistema mediatico ci propina propaganda bellica, eticizzando il riarmo ed estetizzando la guerra, e i dissidenti sono trattati come disertori?

Da quando si è passati dalla guerra nascosta, quella dell’Ucraina contro il Donbass, alla Guerra palese, quella della Russia contro l’Ucraina in difesa del Donbass, è scattata una macchina informativa e disinformativa molto ben congegnata. Già il 25 febbraio 2022 i grandi giornali, su 50 pagine, ne avevano 25 sulla guerra. In capo a pochi giorni circa 4 milioni di ucraini scapparono in Austria, Germania, Svizzera, Francia, Italia, e l’accoglienza fu immediata. Mentre 50 migranti sono un problema epocale per cui auspicare che vadano sott’acqua nel Mediterraneo, 4 milioni di ucraini hanno trovato subito le strutture per accoglierli. Questo significa che la guerra era già preparata, e quando c’è la guerra, scatta immediatamente la censura contro chi eccepisce.

C’è un’aria di emergenza, di decisioni che vanno prese all’istante, il che naturalmente esclude il dibattito democratico.

Non mi stupisco, ma dico: visto che avete preparato e attuato la guerra, state esercitando la censura. La risposta è: ma non siamo in guerra. Non bisogna dirlo, altrimenti l’opinione pubblica, per quanto drogata, addormentata, rimbambita, viene improvvisamente a svegliarsi e dice: scusate, siete entrati in guerra senza chiederci nulla? Bisogna dire che la guerra non c’è, però ci si comporta in relazione al fatto che c’è e chi eccepisce viene malmenato.

Una commissaria per le crisi della Ue posta un video su come sopravvivere a un’emergenza, si suppone bellica o nucleare: riempie la “borsa della resilienza” con acqua, cibo in scatola, coltellini svizzeri…

Lei forse non ricorda il ministro Forrestal. Era il segretario di Stato degli Stati Uniti al tempo di Truman. Convintosi che la Russia stesse per scatenare la Terza guerra mondiale, si buttò dalla finestra e morì.

Ma i governanti di adesso fingono o ci credono veramente?

L’uno e l’altro, perché si trovano il lavoro già fatto. Macron è la caricatura, non dico di De Gaulle, ma di qualunque altro presidente arrogante della Repubblica francese. Forse manderà la Legione straniera, come facevano in Indocina, in Algeria. Lui è convinto, e qualcheduno gli va dietro, che prima o poi dovrà prendere “l’ultimo treno”. O andiamo a fare la guerra con Macron armato fino ai denti, o è la fine. Fanno il loro mestiere, sono pagati per quello.

Che differenza c’è tra chiamare il piano ReArm Europe della Von der Leyen col nome più sbarazzino di “Readiness 2030”, prontezza, e l’“Operazione militare speciale” di Putin per non dire “guerra”?

Ricordo un video: aprile 2017, tre anni dopo la Crimea. Si vede il nostro presidente della Repubblica accanto a Putin che si compiace col presidente della Repubblica federativa russa, dicendogli che sorveglierà il mantenimento della pace e il controllo delle crisi in quelle aree. Un passato azzerato, per cui la storia incomincia il 24 febbraio del 2022. Se da parte russa ci fosse stata l’intenzione di fare una vera guerra, non saremmo alle prese con Zaporizhzhia sì o no. Una guerra a 18 carati sarebbe stata di gran lunga più invasiva, distruttiva, tragica. La scelta è stata a bassa intensità. Un lessico può essere felice o infelice, sbagliato, reticente; distinguere i termini in riferimento all’oggetto definito è una cosa giusta. Ora tutti gli Adriani Sofri del mondo cominceranno a strillare “Canfora agente russo”, pazienza.

Si dirà: in Russia si è arrestati se si dice “guerra”. Qui non si arresta chi parla di riarmo.

Veramente succede di tutto alle manifestazioni pro-Palestina, andiamoci calmi a vantarsi di essere sempre più bravi.

Forse hanno capito di avere sempre meno consenso presso i popoli?

Il consenso non è richiesto. Viviamo in regimi che si auto-definiscono democratici, ma hanno portato il Paese in guerra più volte, nel ’99 contro la Federazione jugoslava, questa volta addirittura in una coalizione non confessata ma operante vastissima, senza menomamente porsi il problema se le persone normali fossero o meno d’accordo. Non ne hanno bisogno.

A che serve allora la propaganda?

A intimidire le voci che eventualmente possano dissentire. Giornali e telegiornali, anche TeleKiev di La7, sono fruiti da una piccolissima parte della popolazione. Qual è l’obiettivo di quella robaccia? Intimidire il ceto intellettuale, chiamiamolo così, che potrebbe dissentire e che però bisogna ogni tanto coinvolgere per dimostrare che siamo democratici e abbiamo anche ragione.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 16 apr 2025 11:38

mi sono fermato dopo poche righe "la guerra nascosta dell'Ucraina contro il Donbass"

non so se sia ignoranza o malafede ma è una schifosa menzogna che qualifica chi la ripete

d'altronde poteva il Fatto Putiniano esimersi dal ridiffondere una classica bufala della propaganda russa?
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 12:35

tenente Drogo ha scritto:mi sono fermato dopo poche righe "la guerra nascosta dell'Ucraina contro il Donbass"

non so se sia ignoranza o malafede ma è una schifosa menzogna che qualifica chi la ripete

d'altronde poteva il Fatto Putiniano esimersi dal ridiffondere una classica bufala della propaganda russa?


se leggesse il tuo inutile commento Canfora, probabilmente ti risponderebbe... oppure no

PS: io le vostre "perle" copia-incollate le leggo tutte integralmente... poi parlo.

cosa più importante, stai facendo una citazione fallace, incompleta e volutamente indirizzata a sviare il discorso sul fatto che "già sapevo le opinioni di quel rincoglionito di canfora": questa si che è malafede... altrochè... non mi stupisco
Ultima modifica di bobbisolo il 16 apr 2025 12:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 16 apr 2025 12:43

bobbisolo ha scritto:
PS: io le vostre "perle" copia-incollate le leggo tutte integralmente... poi parlo.

Ma cosa ti aspetti da chi si abbevera ciecamente da quel che scrive un trombone prezzolato e incoerente come Ferrara, l'azionista sionista.
Vedi il suo editoriale propagandista di oggi. Il più cretino collettivo (cit.) è proprio lui.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 16 apr 2025 12:50

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
littlewood ha scritto:
bobbisolo ha scritto:https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/03/28/luciano-canfora-la-guerra-ce-ma-non-si-dice-e-chi-dissente-va-intimidito/7931072/

sottoscrivo anche le virgole :lol: :lol: :lol:
che grande sto Signore :wink:

...e te pareva che non fossi abbonato a quel pezzo di carta buono forse per incartare il pesce...adesso si capiscono tante cose..da dove derivano certe tue teorie.....complimenti vivissimi!


ma leggete l'articolo e smettete di rompere i coglioni...

luciano canfora non è il fatto quotidiano, infatti stiamo parlando al massimo di un'intervista del fatto quotidiano a luciano canfora... una persona, luciano canfora, che non basterebbero un milione di tenente, di littlewood e di Bobbi per tenergli testa... altroché parsi :lol:


non posso leggerlo perché non sono abbonato, comunque le opinioni di Canfora sull'attualità sono piuttosto note



“Il ceto intellettuale ogni tanto viene coinvolto solo per dimostrare che siamo democratici e abbiamo ragione”

Siamo in un chiaro clima di psicosi delle élite. La narrazione militarista ormai triennale che voleva la Russia sconfitta dall’Ucraina aiutata dalla Nato ha fallito, sconfitta dal principio di realtà. L’urgenza del riarmo europeo, da ottenere indebitandoci per complessivi 800 miliardi a scapito della spesa sociale dei singoli Paesi, non è avvertita come tale dall’opinione pubblica. Ciò genera un panico da impotenza che si trasforma in un senso di onnipotenza. Ne parliamo col professor Luciano Canfora, storico e filologo.

Professore, lei avverte una recrudescenza del clima grazie al quale il sistema mediatico ci propina propaganda bellica, eticizzando il riarmo ed estetizzando la guerra, e i dissidenti sono trattati come disertori?

Da quando si è passati dalla guerra nascosta, quella dell’Ucraina contro il Donbass, alla Guerra palese, quella della Russia contro l’Ucraina in difesa del Donbass, è scattata una macchina informativa e disinformativa molto ben congegnata. Già il 25 febbraio 2022 i grandi giornali, su 50 pagine, ne avevano 25 sulla guerra. In capo a pochi giorni circa 4 milioni di ucraini scapparono in Austria, Germania, Svizzera, Francia, Italia, e l’accoglienza fu immediata. Mentre 50 migranti sono un problema epocale per cui auspicare che vadano sott’acqua nel Mediterraneo, 4 milioni di ucraini hanno trovato subito le strutture per accoglierli. Questo significa che la guerra era già preparata, e quando c’è la guerra, scatta immediatamente la censura contro chi eccepisce.

C’è un’aria di emergenza, di decisioni che vanno prese all’istante, il che naturalmente esclude il dibattito democratico.

Non mi stupisco, ma dico: visto che avete preparato e attuato la guerra, state esercitando la censura. La risposta è: ma non siamo in guerra. Non bisogna dirlo, altrimenti l’opinione pubblica, per quanto drogata, addormentata, rimbambita, viene improvvisamente a svegliarsi e dice: scusate, siete entrati in guerra senza chiederci nulla? Bisogna dire che la guerra non c’è, però ci si comporta in relazione al fatto che c’è e chi eccepisce viene malmenato.

Una commissaria per le crisi della Ue posta un video su come sopravvivere a un’emergenza, si suppone bellica o nucleare: riempie la “borsa della resilienza” con acqua, cibo in scatola, coltellini svizzeri…

Lei forse non ricorda il ministro Forrestal. Era il segretario di Stato degli Stati Uniti al tempo di Truman. Convintosi che la Russia stesse per scatenare la Terza guerra mondiale, si buttò dalla finestra e morì.

Ma i governanti di adesso fingono o ci credono veramente?

L’uno e l’altro, perché si trovano il lavoro già fatto. Macron è la caricatura, non dico di De Gaulle, ma di qualunque altro presidente arrogante della Repubblica francese. Forse manderà la Legione straniera, come facevano in Indocina, in Algeria. Lui è convinto, e qualcheduno gli va dietro, che prima o poi dovrà prendere “l’ultimo treno”. O andiamo a fare la guerra con Macron armato fino ai denti, o è la fine. Fanno il loro mestiere, sono pagati per quello.

Che differenza c’è tra chiamare il piano ReArm Europe della Von der Leyen col nome più sbarazzino di “Readiness 2030”, prontezza, e l’“Operazione militare speciale” di Putin per non dire “guerra”?

Ricordo un video: aprile 2017, tre anni dopo la Crimea. Si vede il nostro presidente della Repubblica accanto a Putin che si compiace col presidente della Repubblica federativa russa, dicendogli che sorveglierà il mantenimento della pace e il controllo delle crisi in quelle aree. Un passato azzerato, per cui la storia incomincia il 24 febbraio del 2022. Se da parte russa ci fosse stata l’intenzione di fare una vera guerra, non saremmo alle prese con Zaporizhzhia sì o no. Una guerra a 18 carati sarebbe stata di gran lunga più invasiva, distruttiva, tragica. La scelta è stata a bassa intensità. Un lessico può essere felice o infelice, sbagliato, reticente; distinguere i termini in riferimento all’oggetto definito è una cosa giusta. Ora tutti gli Adriani Sofri del mondo cominceranno a strillare “Canfora agente russo”, pazienza.

Si dirà: in Russia si è arrestati se si dice “guerra”. Qui non si arresta chi parla di riarmo.

Veramente succede di tutto alle manifestazioni pro-Palestina, andiamoci calmi a vantarsi di essere sempre più bravi.

Forse hanno capito di avere sempre meno consenso presso i popoli?

Il consenso non è richiesto. Viviamo in regimi che si auto-definiscono democratici, ma hanno portato il Paese in guerra più volte, nel ’99 contro la Federazione jugoslava, questa volta addirittura in una coalizione non confessata ma operante vastissima, senza menomamente porsi il problema se le persone normali fossero o meno d’accordo. Non ne hanno bisogno.

A che serve allora la propaganda?

A intimidire le voci che eventualmente possano dissentire. Giornali e telegiornali, anche TeleKiev di La7, sono fruiti da una piccolissima parte della popolazione. Qual è l’obiettivo di quella robaccia? Intimidire il ceto intellettuale, chiamiamolo così, che potrebbe dissentire e che però bisogna ogni tanto coinvolgere per dimostrare che siamo democratici e abbiamo anche ragione.

Cazxo ma quando leggi questa roba ci credi veramente? No non ti sto a perculare stavolta te lo chiedo seriamente: credi sul serio a quello che ha detto sto' figuro?? E' la tecnica goebbels ripetere all' infinito una balla alla fine questa verra' percepita come verita'! Lo vanno ripetendo continuamente senza un dato senza una prova ed e' inutile debancare ste balle con prove foto testimonianze documenti non serve....avanti sempre con le stesse balle! Vuoi crederci? Io credo sia inutile discutere perche' per certa gente questa e' la loro verita' non importa se e la verita' l' importante e, ' che si confermi che la colpa e' dell' occidente brutto guerrafondaio e cattivo e che la russia e buona e ha solo voluto difendersi lei e i poveri indifesi russofoni del dombass! Bene!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 12:52

l'oste ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
PS: io le vostre "perle" copia-incollate le leggo tutte integralmente... poi parlo.

Ma cosa ti aspetti da chi si abbevera ciecamente da quel che scrive un trombone prezzolato e incoerente come Ferrara, l'azionista sionista.
Vedi il suo editoriale propagandista di oggi. Il più cretino collettivo (cit.) è proprio lui.



Ora tutti gli Adriani Sofri del mondo cominceranno a strillare “Canfora agente russo”, pazienza.

e infatti.... cvd/qed
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 12:55

littlewood ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
littlewood ha scritto:...e te pareva che non fossi abbonato a quel pezzo di carta buono forse per incartare il pesce...adesso si capiscono tante cose..da dove derivano certe tue teorie.....complimenti vivissimi!


ma leggete l'articolo e smettete di rompere i coglioni...

luciano canfora non è il fatto quotidiano, infatti stiamo parlando al massimo di un'intervista del fatto quotidiano a luciano canfora... una persona, luciano canfora, che non basterebbero un milione di tenente, di littlewood e di Bobbi per tenergli testa... altroché parsi :lol:


non posso leggerlo perché non sono abbonato, comunque le opinioni di Canfora sull'attualità sono piuttosto note



“Il ceto intellettuale ogni tanto viene coinvolto solo per dimostrare che siamo democratici e abbiamo ragione”

Siamo in un chiaro clima di psicosi delle élite. La narrazione militarista ormai triennale che voleva la Russia sconfitta dall’Ucraina aiutata dalla Nato ha fallito, sconfitta dal principio di realtà. L’urgenza del riarmo europeo, da ottenere indebitandoci per complessivi 800 miliardi a scapito della spesa sociale dei singoli Paesi, non è avvertita come tale dall’opinione pubblica. Ciò genera un panico da impotenza che si trasforma in un senso di onnipotenza. Ne parliamo col professor Luciano Canfora, storico e filologo.

Professore, lei avverte una recrudescenza del clima grazie al quale il sistema mediatico ci propina propaganda bellica, eticizzando il riarmo ed estetizzando la guerra, e i dissidenti sono trattati come disertori?

Da quando si è passati dalla guerra nascosta, quella dell’Ucraina contro il Donbass, alla Guerra palese, quella della Russia contro l’Ucraina in difesa del Donbass, è scattata una macchina informativa e disinformativa molto ben congegnata. Già il 25 febbraio 2022 i grandi giornali, su 50 pagine, ne avevano 25 sulla guerra. In capo a pochi giorni circa 4 milioni di ucraini scapparono in Austria, Germania, Svizzera, Francia, Italia, e l’accoglienza fu immediata. Mentre 50 migranti sono un problema epocale per cui auspicare che vadano sott’acqua nel Mediterraneo, 4 milioni di ucraini hanno trovato subito le strutture per accoglierli. Questo significa che la guerra era già preparata, e quando c’è la guerra, scatta immediatamente la censura contro chi eccepisce.

C’è un’aria di emergenza, di decisioni che vanno prese all’istante, il che naturalmente esclude il dibattito democratico.

Non mi stupisco, ma dico: visto che avete preparato e attuato la guerra, state esercitando la censura. La risposta è: ma non siamo in guerra. Non bisogna dirlo, altrimenti l’opinione pubblica, per quanto drogata, addormentata, rimbambita, viene improvvisamente a svegliarsi e dice: scusate, siete entrati in guerra senza chiederci nulla? Bisogna dire che la guerra non c’è, però ci si comporta in relazione al fatto che c’è e chi eccepisce viene malmenato.

Una commissaria per le crisi della Ue posta un video su come sopravvivere a un’emergenza, si suppone bellica o nucleare: riempie la “borsa della resilienza” con acqua, cibo in scatola, coltellini svizzeri…

Lei forse non ricorda il ministro Forrestal. Era il segretario di Stato degli Stati Uniti al tempo di Truman. Convintosi che la Russia stesse per scatenare la Terza guerra mondiale, si buttò dalla finestra e morì.

Ma i governanti di adesso fingono o ci credono veramente?

L’uno e l’altro, perché si trovano il lavoro già fatto. Macron è la caricatura, non dico di De Gaulle, ma di qualunque altro presidente arrogante della Repubblica francese. Forse manderà la Legione straniera, come facevano in Indocina, in Algeria. Lui è convinto, e qualcheduno gli va dietro, che prima o poi dovrà prendere “l’ultimo treno”. O andiamo a fare la guerra con Macron armato fino ai denti, o è la fine. Fanno il loro mestiere, sono pagati per quello.

Che differenza c’è tra chiamare il piano ReArm Europe della Von der Leyen col nome più sbarazzino di “Readiness 2030”, prontezza, e l’“Operazione militare speciale” di Putin per non dire “guerra”?

Ricordo un video: aprile 2017, tre anni dopo la Crimea. Si vede il nostro presidente della Repubblica accanto a Putin che si compiace col presidente della Repubblica federativa russa, dicendogli che sorveglierà il mantenimento della pace e il controllo delle crisi in quelle aree. Un passato azzerato, per cui la storia incomincia il 24 febbraio del 2022. Se da parte russa ci fosse stata l’intenzione di fare una vera guerra, non saremmo alle prese con Zaporizhzhia sì o no. Una guerra a 18 carati sarebbe stata di gran lunga più invasiva, distruttiva, tragica. La scelta è stata a bassa intensità. Un lessico può essere felice o infelice, sbagliato, reticente; distinguere i termini in riferimento all’oggetto definito è una cosa giusta. Ora tutti gli Adriani Sofri del mondo cominceranno a strillare “Canfora agente russo”, pazienza.

Si dirà: in Russia si è arrestati se si dice “guerra”. Qui non si arresta chi parla di riarmo.

Veramente succede di tutto alle manifestazioni pro-Palestina, andiamoci calmi a vantarsi di essere sempre più bravi.

Forse hanno capito di avere sempre meno consenso presso i popoli?

Il consenso non è richiesto. Viviamo in regimi che si auto-definiscono democratici, ma hanno portato il Paese in guerra più volte, nel ’99 contro la Federazione jugoslava, questa volta addirittura in una coalizione non confessata ma operante vastissima, senza menomamente porsi il problema se le persone normali fossero o meno d’accordo. Non ne hanno bisogno.

A che serve allora la propaganda?

A intimidire le voci che eventualmente possano dissentire. Giornali e telegiornali, anche TeleKiev di La7, sono fruiti da una piccolissima parte della popolazione. Qual è l’obiettivo di quella robaccia? Intimidire il ceto intellettuale, chiamiamolo così, che potrebbe dissentire e che però bisogna ogni tanto coinvolgere per dimostrare che siamo democratici e abbiamo anche ragione.

Cazxo ma quando leggi questa roba ci credi veramente? No non ti sto a perculare stavolta te lo chiedo seriamente: credi sul serio a quello che ha detto sto' figuro?? E' la tecnica goebbels ripetere all' infinito una balla alla fine questa verra' percepita come verita'! Lo vanno ripetendo continuamente senza un dato senza una prova ed e' inutile debancare ste balle con prove foto testimonianze documenti non serve....avanti sempre con le stesse balle! Vuoi crederci? Io credo sia inutile discutere perche' per certa gente questa e' la loro verita' non importa se e la verita' l' importante e, ' che si confermi che la colpa e' dell' occidente brutto guerrafondaio e cattivo e che la russia e buona e ha solo voluto difendersi lei e i poveri indifesi russofoni del dombass! Bene!


se leggi tutto quello che hai scritto nell'intervista riportata... ti ricordo la trave che hai nell'occhio, visto che sostieni che non posso capire un cazzo in nessun ambito

dovresti tornare a scuola ma ormai è troppo tardi, sei troppo vecchio per imparare, figuriamoci cambiare
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 16 apr 2025 12:57

bobbisolo ha scritto:
littlewood ha scritto:
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tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
ma leggete l'articolo e smettete di rompere i coglioni...

luciano canfora non è il fatto quotidiano, infatti stiamo parlando al massimo di un'intervista del fatto quotidiano a luciano canfora... una persona, luciano canfora, che non basterebbero un milione di tenente, di littlewood e di Bobbi per tenergli testa... altroché parsi :lol:


non posso leggerlo perché non sono abbonato, comunque le opinioni di Canfora sull'attualità sono piuttosto note



“Il ceto intellettuale ogni tanto viene coinvolto solo per dimostrare che siamo democratici e abbiamo ragione”

Siamo in un chiaro clima di psicosi delle élite. La narrazione militarista ormai triennale che voleva la Russia sconfitta dall’Ucraina aiutata dalla Nato ha fallito, sconfitta dal principio di realtà. L’urgenza del riarmo europeo, da ottenere indebitandoci per complessivi 800 miliardi a scapito della spesa sociale dei singoli Paesi, non è avvertita come tale dall’opinione pubblica. Ciò genera un panico da impotenza che si trasforma in un senso di onnipotenza. Ne parliamo col professor Luciano Canfora, storico e filologo.

Professore, lei avverte una recrudescenza del clima grazie al quale il sistema mediatico ci propina propaganda bellica, eticizzando il riarmo ed estetizzando la guerra, e i dissidenti sono trattati come disertori?

Da quando si è passati dalla guerra nascosta, quella dell’Ucraina contro il Donbass, alla Guerra palese, quella della Russia contro l’Ucraina in difesa del Donbass, è scattata una macchina informativa e disinformativa molto ben congegnata. Già il 25 febbraio 2022 i grandi giornali, su 50 pagine, ne avevano 25 sulla guerra. In capo a pochi giorni circa 4 milioni di ucraini scapparono in Austria, Germania, Svizzera, Francia, Italia, e l’accoglienza fu immediata. Mentre 50 migranti sono un problema epocale per cui auspicare che vadano sott’acqua nel Mediterraneo, 4 milioni di ucraini hanno trovato subito le strutture per accoglierli. Questo significa che la guerra era già preparata, e quando c’è la guerra, scatta immediatamente la censura contro chi eccepisce.

C’è un’aria di emergenza, di decisioni che vanno prese all’istante, il che naturalmente esclude il dibattito democratico.

Non mi stupisco, ma dico: visto che avete preparato e attuato la guerra, state esercitando la censura. La risposta è: ma non siamo in guerra. Non bisogna dirlo, altrimenti l’opinione pubblica, per quanto drogata, addormentata, rimbambita, viene improvvisamente a svegliarsi e dice: scusate, siete entrati in guerra senza chiederci nulla? Bisogna dire che la guerra non c’è, però ci si comporta in relazione al fatto che c’è e chi eccepisce viene malmenato.

Una commissaria per le crisi della Ue posta un video su come sopravvivere a un’emergenza, si suppone bellica o nucleare: riempie la “borsa della resilienza” con acqua, cibo in scatola, coltellini svizzeri…

Lei forse non ricorda il ministro Forrestal. Era il segretario di Stato degli Stati Uniti al tempo di Truman. Convintosi che la Russia stesse per scatenare la Terza guerra mondiale, si buttò dalla finestra e morì.

Ma i governanti di adesso fingono o ci credono veramente?

L’uno e l’altro, perché si trovano il lavoro già fatto. Macron è la caricatura, non dico di De Gaulle, ma di qualunque altro presidente arrogante della Repubblica francese. Forse manderà la Legione straniera, come facevano in Indocina, in Algeria. Lui è convinto, e qualcheduno gli va dietro, che prima o poi dovrà prendere “l’ultimo treno”. O andiamo a fare la guerra con Macron armato fino ai denti, o è la fine. Fanno il loro mestiere, sono pagati per quello.

Che differenza c’è tra chiamare il piano ReArm Europe della Von der Leyen col nome più sbarazzino di “Readiness 2030”, prontezza, e l’“Operazione militare speciale” di Putin per non dire “guerra”?

Ricordo un video: aprile 2017, tre anni dopo la Crimea. Si vede il nostro presidente della Repubblica accanto a Putin che si compiace col presidente della Repubblica federativa russa, dicendogli che sorveglierà il mantenimento della pace e il controllo delle crisi in quelle aree. Un passato azzerato, per cui la storia incomincia il 24 febbraio del 2022. Se da parte russa ci fosse stata l’intenzione di fare una vera guerra, non saremmo alle prese con Zaporizhzhia sì o no. Una guerra a 18 carati sarebbe stata di gran lunga più invasiva, distruttiva, tragica. La scelta è stata a bassa intensità. Un lessico può essere felice o infelice, sbagliato, reticente; distinguere i termini in riferimento all’oggetto definito è una cosa giusta. Ora tutti gli Adriani Sofri del mondo cominceranno a strillare “Canfora agente russo”, pazienza.

Si dirà: in Russia si è arrestati se si dice “guerra”. Qui non si arresta chi parla di riarmo.

Veramente succede di tutto alle manifestazioni pro-Palestina, andiamoci calmi a vantarsi di essere sempre più bravi.

Forse hanno capito di avere sempre meno consenso presso i popoli?

Il consenso non è richiesto. Viviamo in regimi che si auto-definiscono democratici, ma hanno portato il Paese in guerra più volte, nel ’99 contro la Federazione jugoslava, questa volta addirittura in una coalizione non confessata ma operante vastissima, senza menomamente porsi il problema se le persone normali fossero o meno d’accordo. Non ne hanno bisogno.

A che serve allora la propaganda?

A intimidire le voci che eventualmente possano dissentire. Giornali e telegiornali, anche TeleKiev di La7, sono fruiti da una piccolissima parte della popolazione. Qual è l’obiettivo di quella robaccia? Intimidire il ceto intellettuale, chiamiamolo così, che potrebbe dissentire e che però bisogna ogni tanto coinvolgere per dimostrare che siamo democratici e abbiamo anche ragione.

Cazxo ma quando leggi questa roba ci credi veramente? No non ti sto a perculare stavolta te lo chiedo seriamente: credi sul serio a quello che ha detto sto' figuro?? E' la tecnica goebbels ripetere all' infinito una balla alla fine questa verra' percepita come verita'! Lo vanno ripetendo continuamente senza un dato senza una prova ed e' inutile debancare ste balle con prove foto testimonianze documenti non serve....avanti sempre con le stesse balle! Vuoi crederci? Io credo sia inutile discutere perche' per certa gente questa e' la loro verita' non importa se e la verita' l' importante e, ' che si confermi che la colpa e' dell' occidente brutto guerrafondaio e cattivo e che la russia e buona e ha solo voluto difendersi lei e i poveri indifesi russofoni del dombass! Bene!


se leggi tutto quello che hai scritto nell'intervista riportata... ti ricordo la trave che hai nell'occhio, visto che sostieni che non posso capire un cazzo in nessun ambito

dovresti tornare a scuola ma ormai è troppo tardi, sei troppo vecchio per imparare, figuriamoci cambiare

Ti rifaccio la domanda: tu credi a quello che ha detto??
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 12:59

te la riformulo... sai comprendere un testo?
Più semplice, sai leggere?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 16 apr 2025 12:59

bobbisolo ha scritto:te la riformulo... sai comprendere un testo?
Più semplice, sai leggere?

Io l' ho letto..ma ti ripeto tu credi a quello che ha scritto?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 16 apr 2025 13:01

tutte le persone in buona fede e bene informate sanno che la guerra civile in Donbass è stata scatenata da agenti infiltrati russi

il resto sono chiacchiere su pezzi di carta buoni per incartare il pesce
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 13:08

tenente Drogo ha scritto:tutte le persone in buona fede e bene informate sanno che la guerra civile in Donbass è stata scatenata da agenti infiltrati russi


fallacia logica macroscopica... le persone in buona fede e bene informate non dibattono su cause tutte da dimostrare o indimostrabili

e per riportare la discussione sulla terra e nel merito, nell'articolo in questione che tu non hai letto non si dibatte sulle cause scatenati la guerra
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 16 apr 2025 13:09

l'oste ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
PS: io le vostre "perle" copia-incollate le leggo tutte integralmente... poi parlo.

Ma cosa ti aspetti da chi si abbevera ciecamente da quel che scrive un trombone prezzolato e incoerente come Ferrara, l'azionista sionista.
Vedi il suo editoriale propagandista di oggi. Il più cretino collettivo (cit.) è proprio lui.


cioè, chi legge Il Foglio sarà d'accordo sempre al 100% su quello che scrive Ferrara e dunque non può criticare la propaganda russa diffusa dal Fatto

non fa una piega
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 16 apr 2025 13:15

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:tutte le persone in buona fede e bene informate sanno che la guerra civile in Donbass è stata scatenata da agenti infiltrati russi


fallacia logica macroscopica... le persone in buona fede e bene informate non dibattono su cause tutte da dimostrare o indimostrabili

e per riportare la discussione sulla terra e nel merito, nell'articolo in questione che tu non hai letto non si dibatte sulle cause scatenati la guerra

Ci sono foto prove testimonianze ma non frega nulla vero? Non importa se gli stessi russi lo dichiarano. Non importa nulla! La verita' e' che la nato aveva preparato la guerra contro la russia e gli ucraini sono solo burattini acefali nelle mani degli americani bideriani e dei suoi accoliti!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 13:30

littlewood ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:tutte le persone in buona fede e bene informate sanno che la guerra civile in Donbass è stata scatenata da agenti infiltrati russi


fallacia logica macroscopica... le persone in buona fede e bene informate non dibattono su cause tutte da dimostrare o indimostrabili

e per riportare la discussione sulla terra e nel merito, nell'articolo in questione che tu non hai letto non si dibatte sulle cause scatenati la guerra

Ci sono foto prove testimonianze ma non frega nulla vero? Non importa se gli stessi russi lo dichiarano. Non importa nulla! La verita' e' che la nato aveva preparato la guerra contro la russia e gli ucraini sono solo burattini acefali nelle mani degli americani bideriani e dei suoi accoliti!



stai parlando di una cosa diversa... cita il commento corretto...
questo commento vuole evidenziare la fallacia logica disonesta applicata dal tenente e segnalare che si sta uscendo dall'argomento dell'intervista riportata.

è faticoso, ma da voi due in particolare non mi faccio prendere per il culo :lol:

mi rispondete con "di tutto" tranne ciò di cui si parla nell'intervista: rileggere.
Per chi ha qualche problema posso fare un riassunto.
In alternativa te lo fa chatgpt.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 16 apr 2025 13:55

GUADAGNI ----- PERDITE

ALTA -->95% di probabilità ----- 95% di probabilità
PROBABILITA' -->di vincere € 10.000 ----- di perdere € 10.000
---------------------------- Paura della delusione ----- Speranza di evitare la perdita
Effetto Certezza -->AVVERSIONE AL RISCHIO ----- PROPENSIONE AL RISCHIO
------------------------ Accettazione di accordo sfavorevole ----- Rifiuto di accordo favorevole
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
GUADAGNI ----- PERDITE |
BASSA --> 5% di probabilità ----- 5% di probabilità
PROBABILITA' --> di vincere € 10.000 ----- di perdere € 10.000
----------------------------- Speranza di ingente guadagno ----- Paura della delusione
Effetto Possibilità --> PROPENSIONE AL RISCHIO ----- AVVERSIONE AL RISCHIO
--------------------------- Rifiuto di accordo favorevole ----- Accettazione di accordo sfavorevole

Lo schema a quattro celle
Lo schema a quattro celle delle preferenze è considerato uno dei principali successi della prospect theory. Tre delle quattro celle sono note; la quarta (in alto a destra) era nuova e inaspettata.
• La cella in alto a sinistra è quella che prese in esame Bernoulli: le persone sono avverse al rischio quando considerano delle opzioni con una notevole probabilità di vincere un’ingente somma. Sono disposte ad accettare meno del valore atteso di un’opzione di rischio per assicurarsi un guadagno sicuro.
• L’effetto possibilità, nella cella in basso a sinistra, spiega perché le lotterie sono popolari. Quando la vincita massima è molto grande, gli acquirenti dei biglietti paiono indifferenti al fatto che la loro probabilità di vincere sia infinitesima. Un biglietto di lotteria è il massimo esempio di effetto possibilità. Senza un biglietto non si può vincere, con un biglietto si ha una possibilità, e che la probabilità sia infinitesima o solo piccola importa poco. Certo, quello che la gente acquista con un biglietto è qualcosa di più della possibilità di vincere: è il diritto di cullarsi nel sogno di vincere.
• La cella in basso a destra è quella in cui si compra l’assicurazione. La gente è disposta a pagare l’assicurazione molto più del valore atteso, ed è così che le compagnie assicurative coprono i costi e realizzano i profitti. Ancora una volta, le persone comprano qualcosa di più della protezione da improbabili disastri: eliminano una preoccupazione ottenendo così la tranquillità d’animo.

La cella in alto a destra illustra molte, sfortunate situazioni umane. È qui che le persone che si trovano davanti a opzioni pessime fanno scommesse disperate, accettando un’alta probabilità di peggiorare le cose in cambio di una piccola speranza di evitare una grossa perdita.


*** tratto dal saggio "Pensieri lenti e veloci" di Daniel Kahneman ***
Di cui, in altra sezione, consigliai la lettura.



PS: scusate lo schema di cui sopra, comunque se lo cercate in rete, lo trovate nettamente più comprensibile
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 16 apr 2025 14:06

non vedo fallacie logiche nel criticare Canfora
ritengo sia una perdita di tempo commentare le parole di uno che per qualche motivo (malafede o nostalgia dell'URSS, chissà) crede alla propaganda russa

un esperto tedesco ha identificato 17 regole della disinformazione russa: in Italia ci cascano (o vengono pagati per farlo) in parecchi:



------------

Le 17 regole della propaganda russa.

Pubblicate in Germania dall'esperto Dietmar Pichler:

1- Negare tutto: indipendentemente dal problema, che si tratti dell'abbattimento del volo MH17, dell'avvelenamento degli Skripal o dell'imminente invasione dell'Ucraina, è meglio negare tutto all'inizio. In seguito si può sempre sostenere di essere stati citati erroneamente o che la verità sia diversa.

2- Accusare gli altri di ciò che si sta facendo: incolpare gli altri per le proprie azioni, come accusare l'Ucraina di pianificare un attacco su larga scala o di aver abbattuto il volo MH17.

3- Demonizzare la vittima: dipingere l'avversario come un cattivo, usando esempi inventati o esagerati a supporto delle proprie affermazioni. Questo può portare a una diminuzione della solidarietà con la vittima e persino della simpatia per l'aggressore.

4- Fare la vittima, anche se sei l'aggressore: afferma di essere stato tradito dall'Occidente, che l'Ucraina è diventata anti-russa e che nessuno rispetta i tuoi interessi di sicurezza. Questa narrazione serve a giustificare le tue azioni e a relativizzare la sofferenza della vittima.

5- Conosci il tuo pubblico di riferimento: adatta la tua propaganda a gruppi specifici, come estremisti di destra o radicali di sinistra. Usa argomenti come "valori tradizionali" o "lotta all'imperialismo occidentale" per fare appello a questi gruppi.

6- Se non riesci a convincere, crea confusione: inonda lo spazio informativo con realtà alternative, rendendo difficile per le persone distinguere la realtà dalla finzione.

7- Diffondi non una sola bugia, ma molte: crea una moltitudine di false narrazioni, rendendo difficile per le persone seguire la verità.

8- Motiva gli altri a diffondere le tue bugie: incoraggia gli altri a diffondere la tua propaganda, usando i social media per renderla "virale". È fondamentale avere fonti credibili che diffondano il tuo messaggio, anche se ciò significa pagarle.

9- Amplifica le voci che condividono la tua propaganda: una volta identificati gli "idioti utili" o pagati per diffondere la tua narrativa, offri loro una piattaforma per raggiungere un pubblico più ampio.

10- Rendi le storie ridicole più plausibili: diffondendo affermazioni stravaganti, puoi far sembrare più credibili, al confronto, anche le bugie più sottili.

11- Quando è difficile negare, gioca la carta del "whataboutism": distrai dalla questione in questione sollevando argomenti non pertinenti, come "E l'Iraq?" o "E la crisi dei missili cubani?". La famosa fallacia logica dell'argomento fantoccio.

12- Ripeti la tua narrazione finché il tuo pubblico di riferimento non la impara a memoria: assicurati che il tuo messaggio venga ripetuto frequentemente, in modo che si radichi nella mente delle persone.

13- Sii consapevole che le persone meno informate sono più suscettibili alla disinformazione: chi ha una conoscenza limitata di un argomento è più propenso a credere a informazioni false.

14- Se i tuoi contenuti inventati suscitano emozioni, si diffonderanno più ampiamente: usa storie sensazionalistiche ed emozionanti per catturare l'attenzione delle persone e rendere la tua propaganda più condivisibile.

15- Trasmetti al tuo pubblico di riferimento la sensazione di far parte di qualcosa di speciale: falli credere di far parte di un gruppo elitario che vede oltre le bugie dei "media mainstream" e ha accesso a informazioni "alternative".

16- Usa la storia alternativa come arma: distorci o manipola gli eventi storici per supportare la tua narrazione, facendola apparire come la verità.

17- Quando non puoi più negare, nega di aver negato: se vieni colto in flagrante, afferma di non aver mai detto ciò di cui sei accusato o di essere stato citato erroneamente.

-----------

e mo' ci darei un taglio: chi voleva capire ha capito, chi non vuole capire non ha capito (e si tenga Travaglio, Orsini, Canfora, Rovelli, Caracciolo, Barbero e via dicendo)
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 14:24

tenente Drogo ha scritto:non vedo fallacie logiche nel criticare Canfora


ferma ferma, se critichi canfora senza usare la fallacia logica che hai utilizzato "tutte le persone in buona fede e bene informate sanno che la guerra civile in Donbass è stata scatenata da agenti infiltrati russi"... è un conto...

ma qui: usi una fallacia disonesta prima e poi vuoi nascondere di aver usato questa retorica fallace, con questo messaggio?

Ma poi, parlare nel merito degli argomenti espressi nell'intervista riportata... ancora una volta non lo prendi in considerazione e vai un po' a sentimento
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 14:25

tenente Drogo ha scritto:ritengo sia una perdita di tempo commentare le parole di uno che per qualche motivo (malafede o nostalgia dell'URSS, chissà) crede alla propaganda russa



tutto questo non si legge da nessuna parte nè traspare nell'intervista riportata.

Che tu NON hai letto, ma giudichi e commenti... a caso.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 14:29

tenente Drogo ha scritto:
Le 17 regole della propaganda russa.



c'è anche un esperto che parla delle 17 regole della propaganda eu?
oppure delle 17 regole della propaganda usa?

Chiedo, magari non c'è... e se non c'è, in occidente esiste almeno la propaganda?
Oppure è solo un' azione propria dei regimi dittatoriali?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 16 apr 2025 14:31

tenente Drogo ha scritto:
e mo' ci darei un taglio: chi voleva capire ha capito, chi non vuole capire non ha capito (e si tenga Travaglio, Orsini, Canfora, Rovelli, Caracciolo, Barbero e via dicendo)


bravo va, porta via il pallone, ma vedi di non mangiartelo

(il solito calderone dove buttiamo chiunque, travaglio e barbero, la maionese con la cioccolata... manca belzebù ovviamente)
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 16 apr 2025 15:03

e mo' ci ho dato un taglio (repetita juvant)
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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