Parliamo di guerra

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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Travolta
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 17 feb 2025 21:16

Travolta ha scritto:Riguardo l'approdo giusto Russo o Cinese dove avrei mai scritto cio'? Premettendo che sei quello a cui riconosco maggior onesta' intellettuale e conoscenza sugli argomenti nei quali non concordiamo ( su altri concordiamo) da dove hai tratto questa conclusione?
Ho solo scritto ,e lo ribadisco ,che per il "nostro" mondo occidentale ritengo piu' pericoloso Trump ,la sua politica e la sua banda di scalcinati ministri rispetto a Putin e Xi ma questo secondo te vuole dire che io automaticamente vorrei vivere a Mosca o a Pechino ? Dopodiche' vorrei mi spiegassi la grande differenza tra l'avere rapporti commerciali con Russia e Cina oppure con la Turchia


Nel momento in cui non sostieni la posizione occidentale pre-carotiana, per forza della situazione del teatro politico (e non delle leggi della dialettica, ma proprio per quanto succede nel mondo) ti trovi a giustificare (voglio concederti un "involontariamente") l'occupazione russa. Questa guerra impone una posizione binaria, di qui o di là. Non c'è terzietà possibile.
[/quote]

Non concordo e non ti posso accontentare. Non mi piace la Russia putiniana ma non puoi impormi per questo di simpatizzare con l'Ucraina banderista .Sorry :D
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 17 feb 2025 21:38

Travolta ha scritto:
Travolta ha scritto:Riguardo l'approdo giusto Russo o Cinese dove avrei mai scritto cio'? Premettendo che sei quello a cui riconosco maggior onesta' intellettuale e conoscenza sugli argomenti nei quali non concordiamo ( su altri concordiamo) da dove hai tratto questa conclusione?
Ho solo scritto ,e lo ribadisco ,che per il "nostro" mondo occidentale ritengo piu' pericoloso Trump ,la sua politica e la sua banda di scalcinati ministri rispetto a Putin e Xi ma questo secondo te vuole dire che io automaticamente vorrei vivere a Mosca o a Pechino ? Dopodiche' vorrei mi spiegassi la grande differenza tra l'avere rapporti commerciali con Russia e Cina oppure con la Turchia


Nel momento in cui non sostieni la posizione occidentale pre-carotiana, per forza della situazione del teatro politico (e non delle leggi della dialettica, ma proprio per quanto succede nel mondo) ti trovi a giustificare (voglio concederti un "involontariamente") l'occupazione russa. Questa guerra impone una posizione binaria, di qui o di là. Non c'è terzietà possibile.


Non concordo e non ti posso accontentare. Non mi piace la Russia putiniana ma non puoi impormi per questo di simpatizzare con l'Ucraina banderista .Sorry :D[/quote]
Ma che centra bandera??? Ma la sai la storia? Sei senza vergogna! Ma da chi ti abbeveri per avere certe idee!! Dio non sai neppure chi era Bandera.....probabilmente pensi sia un comico..
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 17 feb 2025 21:44

E' come dire che l' italia attuale e' mamelista o mazziniana...ma come si fa?? Quanto male fa l' ignoranza e l' ideologia? Come si fa a etichettare un paese che sta' avendo migliaia di morti per colpa dell,' imperialismo russo in questo modo?? E' assurdo! Assurdo!!!!!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 17 feb 2025 22:10

Tanto per essere chiari Bandera e' un nazionalista ucraino il cui unico obbiettivo era l' indipendenza dall' influenza russa e polacca dell' ucraina. Le sue alleanze possono essere state quanto meno discutibili se viste nell,' ottica odierna ma la storia deve essere sempre contestualizzata nell' epoca in cui si e' svolta altrimenti si dicono pagliacciate come fa qualcuno.in uno stato giovane cone l' attuale ucraina e' comprensibile se la si guarda senza occhiali ideologici che uno degli esempi di persone che hanno contribuito alla nascita della nazione sia indicato Bandera. Tra questo e definire banderista( sottinteso filonazista) l' attuale ucraina ci vuole una dose di malafede e di ignoranza lunga da qui a mosca!!!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 17 feb 2025 23:26

Ed ecco come (anche) conduce la sua guerra all'Occidente quel gran bastardo di Putin.
La Gabanelli oggi:

UN’ONDATA DI NOTIZIE FALSE SUL VOTO TEDESCO: DA DOVE VIENE?
SCOPERTI 102 SITI-DOPPIONI LEGATI A RUSSIA E ESTREMA DESTRA USA - L’EFFETTO MOLTIPLICATORE E IL RUOLO DI MUSK A FAVORE DELL’AFD

A gennaio in Germania vengono diffusi sulle piattaforme social due video: la villa da 90 milioni di euro del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Hollywood prima che il rogo di Los Angeles la incenerisse, e pure quella della presidente dei Verdi tedeschi,
Franziska Brantner, con tanto di mappa di Google Earth. Il messaggio è: «Loro guadagnano milioni tradendo gli interessi della
gente comune». Sono fake news create ad arte, ma con milioni di visualizzazioni.
Un’ondata di fake news ha preso di mira la politica tedesca: manca una settimana alle elezioni e il voto in Germania è uno stress test della democrazia senza precedenti. In cui è entrato a gamba tesa il vicepresidente Usa Vance che confonde Mosca con l’Europa accusandola di «censurare e mettere in prigione gli avversari».
La fabbrica russa Nel mare della disinformazione i pesci in acqua sono piccoli e grandi. Ma trattandosi della Germania, i russi—intesi proprio come Stato — hanno un ruolo particolare. Si deve ai giornalisti investigativi della testata indipendente Correctiv se almeno una di queste campagne è venuta alla luce. Si tratta di 102 siti, collegati fra loro e all’apparenza portali di notizie che servono da base ai russi.
Il Threat Analysis Center di Microsoft, che ha permesso di individuarli, ha definito questa galassia «Storm 1516». Sono siti doppioni: uno è quasi identico allo Spiegel, altri hanno nomi come Andere Meinung o Klartext, altri ancora riprendono i nomi di testate giornalistiche defunte, come il Berliner Tageblatt. Riassumono principalmente contenuti di giornali d’estrema destra tedesca (Report 24, Philosophia Perennis, Compact) e della tv russa RT, bandita nell’Ue.
Chi la gestisce La galassia è riconducibile a John Mark Dougan, ex marine e vicesceriffo di Palm Beach, attivista del movimento di estrema destra Usa «Alt-Right», che ha ottenuto asilo politico a Mosca. Ha un buon training militare, conosce i sistemi della polizia Usa, insomma un asset prezioso per Mosca. Il Washington Post gli ha dedicato un lungo profilo, sostenendo
che è pagato direttamente dal Gru, il servizio militare di Putin. Lui, in una e-mail, ha risposto così: «È tutto inventato. In realtà, trovo il governo russo piuttosto idiota, un mucchio di burocrati incapaci di concludere alcunché».
Inizialmente i siti, che utilizzano l’intelligenza artificiale, si appoggiavano su server localizzati nella Silicon Valley; ora transitano su quelli che gli ha messo a disposizione il nuovo «zar» della disinformacija putiniana: Valery Korovin. E Korovin è il
capo del Center for Geopolitical Expertise (CPE) di Mosca, che ha preso il posto della fabbrica di troll di San Pietroburgo, la famigerata IRA, fondata da Yevgeny Prigozhin, il capo della milizia Wagner morto nell’esplosione del suo aereo. Siamo, in altre parole, nel cuore del potere del Cremlino.
Quanto a Korovin, il 31 dicembre 2024, il Tesoro Usa l’ha messo sotto sanzioni per aver «tentato di influenzare le elezioni americane».

Come è organizzata la macchina della disinformazione si può vedere attraverso notizie che si sono molto diffuse, e di cui Korrectiv ha individuato l’origine. «Un gigolò africano ha fornito prestazioni sessuali alla ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock durante un viaggio ufficiale in Africa». La notizia si basa sul video-racconto di un africano occidentale, che in realtà è un attore. Il video viene postato sul sito nigeriano Daily Post, e a prima vista sembra una notizia, invece è un’inserzione a pagamento. Il 31 luglio è ripresa da Zeitgeschenen.de, uno dei 102 siti dell’armata di Dougan con il titolo: «Dove vanno a finire le tasse tedesche?». Da qui viene rilanciata da siti pro-Cremlino, poi da influencer e diventa virale, tanto che il ministero degli Esteri tedesco è costretto a smentirla, dichiarando che «è falsa» e diffusa da «portali di disinformazione filorussi». Ma ormai ha raggiunto milioni di persone. Il 17 dicembre 2024 il sito keniota Tuko.co.ke, in un altro testo pubblicato a pagamento, scrive che «sulla base di un accordo stabilito a inizio anno dal presidente keniota William Ruto e da Scholz, 1,9 milioni di lavoratori kenioti si recheranno in Germania per ricoprire ruoli in settori che registrano forte carenza
di manodopera». Queste tre righe diventano la base per un articolo su Presseneu.de (uno dei 102 di Dougan), poi replicato dai siti fratelli e ripreso da influencer filorussi fino a scatenare un dibattito politico che dura 5 giorni. In Italia, viene rilanciato come una notizia anche della stampa tradizionale. La verità però è un’altra: canali legali aperti per poche migliaia di lavoratori qualificati, in cambio il Kenya accetta il rimpatrio dei migranti illegali. Quindi totale manipolazione di un fatto vero, infilato nel ventilatore della propaganda.

Un ruolo chiave spetta infine agli influencer che postano questi contenuti sui social. Secondo l’analisi di Correctiv, tra i più importanti in Germania ci sono Alina Lipp (Telegram), Michael Wittwer (politico estremista di Pro Chemnitz), Jovica Jovic, Alena Dirksen (ristoratrice, molto attiva). Assomiglia a una versione aggiornata dei vecchi manuali del Kgb. Non a caso queste notizie prendono di mira i politici più anti-putiniani, come Baerbock e Habeck. E quando il veleno delle fake entra in circolo, è indistinguibile dal normale flusso dell’informazione.

Il sostegno dell’uomo più ricco del mondo e proprietario della piattaforma X ad Alternative für Deutschland è stato un game changer. Musk (217 milioni di follower su X) ha sviluppato un’ossessione maniacale per la Germania, permettendo ai contenuti dell’AfD di raggiungere un pubblico mai visto. La clip dell’intervista ad Alice Weidel in cui dichiara che «Hitler era un comunista», non contestata da Musk, ha fatto 20 milioni di visualizzazioni. Il modello algoritmico di X, spiega Newsguard a Dataroom, privilegia i contenuti ad alto engagement (interazione), spingendo i post più estremisti. L’esperto di comunicazione Johannes Hillje parla di un vero e proprio effetto accelerazione impresso da Musk all’AfD. L’europarlamentare AfD Marc Jongen l’ha riconosciuto: c’è «un cambiamento radicale di cui stiamo beneficiando e Musk è un grande partner ».

Statistiche alla mano, la gente è consapevole del problema. Secondo un sondaggio Bitkom, l’88% dei tedeschi teme la manipolazione elettorale. I più sospettati sono la Russia (45%), gli Usa (42%), la Cina (26%). L’80% chiede che il governo se ne occupi, il 71% vorrebbe un ministero indipendente «con risorse e mezzi» per contrastarla. In Germania, l’Ufficio per la protezione della Costituzione ha istituito una task force pre-elettorale per i social. Inoltre, il governo ha creato il Centro
per il rilevamento della manipolazione dell’informazione straniera, situato a Berlino, con uno staff di 12 persone, ma loro stessi ammettono di non essere riusciti a mettere a punto tutte le contromisure. Infine, molti partiti sono corsi ai ripari. I Verdi, primo obiettivo dei russi, hanno un team interno che aiuta i deputati sotto attacco. Il primo consiglio? Non intervenire se la notizia falsa ha poco seguito, perché agitarsi troppo non fa che amplificarla. Ovviamente, in Germania, la questione principale è la convergenza tra le fake news filo-russe e la propaganda dell’estrema destra: in larga parte, si alimentano a vicenda. Come scrisse con grande lucidità la storica Hannah Arendt cinquant’anni fa, lo scopo delle fake news non è far credere che siano vere, bensì generare diffidenza verso le istituzioni, rendendo indistinguibile il vero dal falso. Nel caso della
«campagna di Russia», gli obiettivi politici sono chiari: indebolire il sostegno all’Ucraina, creare divisioni sfruttando temi come immigrazione e crisi economica, e rafforzare i populisti anti-establishment. In sostanza rendere fragile l’anello forte dell’Europa.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 17 feb 2025 23:40

littlewood ha scritto:
Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
Travolta ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Quindi vorresti dire che, solo per pragmatico realismo, dovremmo consegnare l'Ucraina a Putin (che sta attaccando l'Occidente a piccoli passi, come da tradizione russa già pre-sovietica, dal 2007) e stare zitti e buoni e riaprire le frontiere commerciali, Franza o Russia purché se magna?
Che fine farebbe la tanto vantata tradizione del pensiero occidentale, tremila anni di riflessioni, visto soprattutto che abbiamo sperimentato democrazie, oligarchie e dittature e quindi abbiamo l'esperienza per giudicare come si stia meglio?
Davvero pensi che i cittadini russi non sarebbero felici di non dovere guardarsi alle spalle ogni volta che anche solo pensano un pensiero lievemente antigovernativo?
Davvero pensi che un regime monocratico come quelli russo e cinese siano il nostro giusto approdo?


Il realismo era riferito al fatto di prendere atto della situazione odierna e ne avessimo preso coscienza prima senza additare a Putiniano chiunque la pensasse diversamente forse ( ipotesi non certezza) l'Ucraina avrebbe potuto trattare condizioni migliori in un ambito piu' favorevole a loro che quello attuale e cosa per me piu' importante si sarebbe risparmiato un bel po' di sangue ucraino e russo di poveracci mandati a crepare al fronte.
Riguardo l'approdo giusto Russo o Cinese dove avrei mai scritto cio'? Premettendo che sei quello a cui riconosco maggior onesta' intellettuale e conoscenza sugli argomenti nei quali non concordiamo ( su altri concordiamo) da dove hai tratto questa conclusione?
Ho solo scritto ,e lo ribadisco ,che per il "nostro" mondo occidentale ritengo piu' pericoloso Trump ,la sua politica e la sua banda di scalcinati ministri rispetto a Putin e Xi ma questo secondo te vuole dire che io automaticamente vorrei vivere a Mosca o a Pechino ? Dopodiche' vorrei mi spiegassi la grande differenza tra l'avere rapporti commerciali con Russia e Cina oppure con la Turchia


questa è pura fantascienza: l'Ucraina che trattava condizioni migliori
ma dove? quando?

se l'Ucraina non resisteva faceva la fine della Bielorussia


Ti sei dimenticato il "forse" ma tu sicuramente sai come sarebbe finita.
Beato te che di volta in volta ,fino a quando non svaniscono davanti alla realta', vivi di granitiche certezze .

Forse ste balle asino! Le sai le condizioni che aveva posto la Russia? Se non le conosci studia prima di scrivere le tue puttanate!


lui dice che gli ucraini sono nazisti e poi sono io che ho le certezze
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 18 feb 2025 00:44

tenente Drogo ha scritto:
littlewood ha scritto:
Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
Travolta ha scritto:
Il realismo era riferito al fatto di prendere atto della situazione odierna e ne avessimo preso coscienza prima senza additare a Putiniano chiunque la pensasse diversamente forse ( ipotesi non certezza) l'Ucraina avrebbe potuto trattare condizioni migliori in un ambito piu' favorevole a loro che quello attuale e cosa per me piu' importante si sarebbe risparmiato un bel po' di sangue ucraino e russo di poveracci mandati a crepare al fronte.
Riguardo l'approdo giusto Russo o Cinese dove avrei mai scritto cio'? Premettendo che sei quello a cui riconosco maggior onesta' intellettuale e conoscenza sugli argomenti nei quali non concordiamo ( su altri concordiamo) da dove hai tratto questa conclusione?
Ho solo scritto ,e lo ribadisco ,che per il "nostro" mondo occidentale ritengo piu' pericoloso Trump ,la sua politica e la sua banda di scalcinati ministri rispetto a Putin e Xi ma questo secondo te vuole dire che io automaticamente vorrei vivere a Mosca o a Pechino ? Dopodiche' vorrei mi spiegassi la grande differenza tra l'avere rapporti commerciali con Russia e Cina oppure con la Turchia


questa è pura fantascienza: l'Ucraina che trattava condizioni migliori
ma dove? quando?

se l'Ucraina non resisteva faceva la fine della Bielorussia


Ti sei dimenticato il "forse" ma tu sicuramente sai come sarebbe finita.
Beato te che di volta in volta ,fino a quando non svaniscono davanti alla realta', vivi di granitiche certezze .


Forse ste balle asino! Le sai le condizioni che aveva posto la Russia? Se non le conosci studia prima di scrivere le tue puttanate!


lui dice che gli ucraini sono nazisti e poi sono io che ho le certezze


Se sei ridotto oltre a stravolgere e banalizzare il pensiero altrui anche a cercare sponda di un essere del genere, schifato e compatito da chiunque abbia mezzo neurone nel cervello, che mi quoti e quindi mi costringi a leggere dopo che sai che l'ho bellamente "ignorato" visti i suoi continui e persistenti insulti ( che per me sono medaglie il problema sarebbero i complimenti ) verso altri utenti ,ti bei della sua approvazione e gli "reggi il sacco" significa che sei arrivato davvero alla frutta.Nel caso come ho letto nel passato qui sopra tu fossi davvero un moderatore del Forum anche se mi pare tu lo negasti la cosa sarebbe poi incommentabile.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 18 feb 2025 09:39

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
littlewood ha scritto:
Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
questa è pura fantascienza: l'Ucraina che trattava condizioni migliori
ma dove? quando?

se l'Ucraina non resisteva faceva la fine della Bielorussia


Ti sei dimenticato il "forse" ma tu sicuramente sai come sarebbe finita.
Beato te che di volta in volta ,fino a quando non svaniscono davanti alla realta', vivi di granitiche certezze .


Forse ste balle asino! Le sai le condizioni che aveva posto la Russia? Se non le conosci studia prima di scrivere le tue puttanate!


lui dice che gli ucraini sono nazisti e poi sono io che ho le certezze


Se sei ridotto oltre a stravolgere e banalizzare il pensiero altrui anche a cercare sponda di un essere del genere, schifato e compatito da chiunque abbia mezzo neurone nel cervello, che mi quoti e quindi mi costringi a leggere dopo che sai che l'ho bellamente "ignorato" visti i suoi continui e persistenti insulti ( che per me sono medaglie il problema sarebbero i complimenti ) verso altri utenti ,ti bei della sua approvazione e gli "reggi il sacco" significa che sei arrivato davvero alla frutta.Nel caso come ho letto nel passato qui sopra tu fossi davvero un moderatore del Forum anche se mi pare tu lo negasti la cosa sarebbe poi incommentabile.

Sei un' essere incommentabile per fortuna gente come te e' stata vomitata dalla storia!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 18 feb 2025 09:48

zampaflex ha scritto:Ed ecco come (anche) conduce la sua guerra all'Occidente quel gran bastardo di Putin.
La Gabanelli oggi:

UN’ONDATA DI NOTIZIE FALSE SUL VOTO TEDESCO: DA DOVE VIENE?
SCOPERTI 102 SITI-DOPPIONI LEGATI A RUSSIA E ESTREMA DESTRA USA - L’EFFETTO MOLTIPLICATORE E IL RUOLO DI MUSK A FAVORE DELL’AFD

.....




poi dice che sono io che sono fissato con la Russia
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 18 feb 2025 12:06

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
littlewood ha scritto:
Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
questa è pura fantascienza: l'Ucraina che trattava condizioni migliori
ma dove? quando?

se l'Ucraina non resisteva faceva la fine della Bielorussia


Ti sei dimenticato il "forse" ma tu sicuramente sai come sarebbe finita.
Beato te che di volta in volta ,fino a quando non svaniscono davanti alla realta', vivi di granitiche certezze .


Forse ste balle asino! Le sai le condizioni che aveva posto la Russia? Se non le conosci studia prima di scrivere le tue puttanate!


lui dice che gli ucraini sono nazisti e poi sono io che ho le certezze


Se sei ridotto oltre a stravolgere e banalizzare il pensiero altrui anche a cercare sponda di un essere del genere, schifato e compatito da chiunque abbia mezzo neurone nel cervello, che mi quoti e quindi mi costringi a leggere dopo che sai che l'ho bellamente "ignorato" visti i suoi continui e persistenti insulti ( che per me sono medaglie il problema sarebbero i complimenti ) verso altri utenti ,ti bei della sua approvazione e gli "reggi il sacco" significa che sei arrivato davvero alla frutta.Nel caso come ho letto nel passato qui sopra tu fossi davvero un moderatore del Forum anche se mi pare tu lo negasti la cosa sarebbe poi incommentabile.


mi tocca ripetere per l'ennesima volta che non sono moderatore ma cancellatore di spam, faccio lo spazzino non il vigile urbano, ripulisco non dirigo il traffico

per quanto riguarda "la sponda" e "reggere il sacco" capita semplicemente che su molte cose siamo d'accordo, come te con bobbisolo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 18 feb 2025 12:48

tenente Drogo ha scritto:
Travolta ha scritto:
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littlewood ha scritto:
Travolta ha scritto:
Ti sei dimenticato il "forse" ma tu sicuramente sai come sarebbe finita.
Beato te che di volta in volta ,fino a quando non svaniscono davanti alla realta', vivi di granitiche certezze .


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lui dice che gli ucraini sono nazisti e poi sono io che ho le certezze


Se sei ridotto oltre a stravolgere e banalizzare il pensiero altrui anche a cercare sponda di un essere del genere, schifato e compatito da chiunque abbia mezzo neurone nel cervello, che mi quoti e quindi mi costringi a leggere dopo che sai che l'ho bellamente "ignorato" visti i suoi continui e persistenti insulti ( che per me sono medaglie il problema sarebbero i complimenti ) verso altri utenti ,ti bei della sua approvazione e gli "reggi il sacco" significa che sei arrivato davvero alla frutta.Nel caso come ho letto nel passato qui sopra tu fossi davvero un moderatore del Forum anche se mi pare tu lo negasti la cosa sarebbe poi incommentabile.


mi tocca ripetere per l'ennesima volta che non sono moderatore ma cancellatore di spam, faccio lo spazzino non il vigile urbano, ripulisco non dirigo il traffico

per quanto riguarda "la sponda" e "reggere il sacco" capita semplicemente che su molte cose siamo d'accordo, come te con bobbisolo


dire "suora, mi ha mangiato la minestra" al tuo compare o dire sono d'accordo con quello che dici son due cose ben diverse...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 18 feb 2025 13:53

Ma il fidanzato della Salis non aveva giurato di non intervenire più in questa sezione?
Girafrittata :lol: :lol:
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 18 feb 2025 15:13

lode al compagno Occhetto

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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 19 feb 2025 10:37

intanto Trump come un Travolta o un Travaglio qualsiasi ha detto che è stata l'Ucraina a iniziare la guerra
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 19 feb 2025 11:46

tenente Drogo ha scritto:lode al compagno Occhetto


sarebbe stato bello se l'avessi citato anche nelle altre precedenti puntate di questo thread... ora che dice per la prima volta una cosa allineata al tuo pensiero, gli riservi l'encomio
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 19 feb 2025 11:49

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:lode al compagno Occhetto


sarebbe stato bello se l'avessi citato anche nelle altre precedenti puntate di questo thread... ora che dice per la prima volta una cosa allineata al tuo pensiero, gli riservi l'encomio


perché, che ha detto?
guglando trovo cose che condivido
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 19 feb 2025 15:45

Giuliano Ferrara, traumatizzato da un'infanzia in Russia al seguito del padre, dirigente del PCI, poi extraparlamentare di sinistra, berlusconiano, ateo devoto antiabortista, persino informatore della CIA, insomma tutte queste cose qua, eppure una delle menti più brillanti del giornalismo italiano che è un piacere leggere

----------------

Cosa può fare di diverso l'Europa sbertucciata dai traditori illiberali dell’occidente

Giuliano Ferrara 19 feb 2025

Oltre che mettersi in mutande e prendere bacchettate la variante europea non fa. Raccontatela meglio, la favola della sovranità europea e dell’ambiguità strategica e del legame speciale. A chi tradisce l’Europa non si chiedono “garanzie di sicurezza”, ma si oppongono politiche combattive. 


Una combriccola di mascalzoni, truffatori, venditori di fumo travestiti da uomini di stato e portavoce del popolo e della pace, gentaglia dedita agli aspetti meno onorevoli del nobile commercio di umani e terre rare, candidati alla comminazione del premio Nobel e dell’Oscar dell’improntitudine, si è impadronita per la via più pericolosa, quella elettorale o plebiscitaria, del potere a Washington. Ora, mentre lavorano per smantellare la Costituzione americana e la divisione dei poteri, mentre prendono a bacchettate sulle dita gli alleati di quasi ottant’anni di storia transatlantica, vincitori con loro della Guerra Fredda contro il mondo sovietico, intendono molestare e umiliare un popolo coraggioso che da tre anni si batte per la sua sopravvivenza e identità politica, per la tutela di un pezzo di sovranità europea. Con un milione di caduti sul terreno. Con tre lunghi inverni al freddo, sotto minaccia di una potenza dieci volte superiore, male armati e sottoposti a linee rosse anti escalation debilitanti. Questi cosacchi hanno fatto per l’Europa più di Jean Monnet e soci, infinitamente più degli imbelli partecipanti al summit di Parigi che chiede ossequiosamente alla combriccola, riunita in Arabia Saudita con il tiranno di Mosca, “garanzie per la sicurezza”. Si ripete: garanzie per la sicurezza. Dopo un cessate il fuoco che sarà travestito da pace giusta e da recupero della prosperità mondiale, previa estrazione di terre rare a compenso degli stanziamenti in armi del Congresso di Washington e dei sostegni della presidenza Biden, verso un nuovo ordine mondiale caratterizzato dalla convergenza tra una democrazia illiberale occidentale e le grandi autocrazie euroasiatiche.

Nominate le cose per quel che esse sono, resta da capire se ci saranno una variante ucraina e una variante europea, in questo gioco in sé fragile, meschino, potenzialmente irrilevante, per deviare e invertire il corso della storia. Anzi, la variante ucraina c’è già stata. Si chiama Zelensky. Il presidente per caso che non accettò di essere trasferito in esilio negli Stati Uniti e chiese armi e munizioni per difendere la patria. Quando i russi, in assenza di deterrenza e consapevoli della condizione vassalla e mercificata della controparte europea, si erano pappati già la via di Kyiv con i loro carri e i loro galeotti e mercenari e puntavano all’en plein mentre lasciavano sul terreno le stragi di Bucha e la capitale al buio. Dunque una variante ci fu. E potrà manifestarsi di nuovo, come dimostra la poca voglia del presidente ebreo e attore comico di fare una danza yiddish al cospetto dei superpotenti d’Arabia. Nel tempo Zelensky è divenuto la testimonianza di un tentativo di riscossa occidentale ed europea, poi logorato e costretto a una specie di petulanza accattona dalla malmostosa inefficacia della volontà di potenza riluttante degli alleati occidentali, oggi sfidato a presentarsi alle elezioni come il presidente guerriero che ha perso il combattimento e che deve levarsi di torno, previa nuova bacchettata sulle dita, per fare largo ai soliti pupazzi che girano attorno alle cupole d’oro della Piccola Russia dai tempi del Maidan.  


Mentre da Bin Salman arriva il negoziatore dei fondi russi pronto a nuovi affari sulla pelle degli ucraini e degli ignavi che li hanno tenuti al fronte senza dargli la possibilità di vincere in loro stessa difesa. Quelli stessi che ora si fanno un vanto di riunirsi in vertice informale e straordinario, di dividersi tra resistenti a chiacchiere e mediatori a chiacchiere, e mentre mollano l’Europa dell’est e la credibilità dell’Unione e della Nato, mentre si apprestano a fare da corifei al ritorno della pace demoniaca, chiedono appunto garanzie di sicurezza, manco fossero tutti statuine di Chamberlain e Daladier. 

Manca la variante europea. Tutti forse pensano che sia il momento di non muovere le acque, di riflettere con ponderazione, di aggiustare un meccanismo che il bambino capriccioso e narcisista espressione dell’opinione pubblica maggioritaria in America ha spaccato e ridotto in pezzi. Forse molti sono inquieti per via di Vance e Peter Thiel, credono che i tech-ottimisti, alla Milei, abbiano la forza anche politica di imporsi a un mondo che non si riconosce più in sé stesso, in una storia predigitale, fatta di lezioni e libri, di trattati e ambascerie, di politica secondo la vecchia scuola, di aristocrazie del potere imperiale e del denaro e di patti che promuovono il progresso sociale e l’inserimento ordinato delle masse nello stato, che generano le istituzioni liberali della democrazia e le proteggono. Invece il bluff dei pokeristi di Washington e dei torvi potenti di Mosca va chiamato. La variante europea è in una leadership che si faccia avanti dicendo che, quando si stracciano i patti, i patti vanno considerati in disuso o rivisti, che se si gioca con le alleanze e sui confini di un’area come quella dell’Europa, liberi tutti. In casi come questi si convocano gli ambasciatori e si mobilitano le Forze armate, ci si intromette con simmetrica violenza nella politica americana o in quel che ne resta, si mandano segnali di combattività politica, si impegnano spese e armi, non si chiedono ai traditori di Europa e occidente garanzie di sicurezza. Questo lasciatelo fare a chi ha paura della propria ombra e affoga nell’ipocrisia. Il povero Starmer a Washington a farsi fare la ramanzina dall’amico di Musk, che lo vuole in galera per complicità in stupro. Ma raccontatela meglio, la favola della sovranità europea e dell’ambiguità strategica e del legame speciale. Germania, Regno Unito, Francia, perfino quella povera Italia che sopporta un vicepresidente del Consiglio con la maglietta di Putin, sputtanato da un sindaco di destra ai confini polacchi, possono fare qualcosa di diverso dal corteggiare un re nudo, sculacciato con la copertina di Forbes, mettendosi in mutande. 
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Tex Willer » 20 feb 2025 08:20

Per Trump insomma è stata l'Ucraina a causare la guerra, Zelenski è un dittatore ed un comico che non fa ridere nessuno.Il futuro premio Nobel per la pace(cit. M. Salvini)ha chiarito come intende porre fine a questa guerra.
Si lamenta dei soldi pagati per aiutare l'Ucraina(e si dimentica che la gran parte è rientrata in USA sotto forma di commesse militari)e abbandona l'Europa in mano alla superpotenza imperialista russa.
Europa quanto mai divisa ed in bilico, tra agire come unione o andare per la propria strada. Ma almeno Trump ha portato(a sua insaputa)a prendere posizione,dopo anni di mezze frasi e cose non dette: Salvini e Conte in queste ore hanno buttato giù la maschera e si sono apertamente schierati contro Zelenski ed a favore delle politiche di Trump in questa regione. La stessa Meloni tace. Tutto questo preoccupa molto, occore che l'Europa diventi una entità politica compatta e con una sola voce,oggi è una banderuola che va dove la porta il vento.
ps: ho letto che qualcuno da noi vuole riprendere ad esportare in Russa e Bielorussia ed il governo compatto approva.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 20 feb 2025 21:23

Francia e UK - potenze nucleari - sembrano pronte a inviare truppe in Ucraina, pochi uomini, con l'obiettivo della deterrenza

secondo me a breve seguiranno i paesi scandinavi e la Polonia

spiace che il paese di Badoglio per l'ennesima volta farà il pesce in barile
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 21 feb 2025 09:54

Abbiamo i gialloverdi apertamente pro Trump e quindi pro Putin (o viceversa) ed il partito nero nero con contorcimenti intestinali potentissimi, vorrebbero tanto affiancarsi agli uomini forti ma solo un minimo di antisovietismo della cucurbitacea li trattiene.
Insomma, solo i resti dell'Ulivo e la salma di Forza Italia sono autenticamente atlantisti e antidittatoriali.
Stanno cadendo le maschere.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 21 feb 2025 11:54

zampaflex ha scritto:Abbiamo i gialloverdi apertamente pro Trump e quindi pro Putin (o viceversa) ed il partito nero nero con contorcimenti intestinali potentissimi, vorrebbero tanto affiancarsi agli uomini forti ma solo un minimo di antisovietismo della cucurbitacea li trattiene.
Insomma, solo i resti dell'Ulivo e la salma di Forza Italia sono autenticamente atlantisti e antidittatoriali.
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Mah che i gialloverdi siano sempre stati putiniani bastava avere gli occhi per vedere. I post sul web del loro leader storico di ballista sono rivoltanti e peggio sono i commenti dei suoi cagnolini adoranti e gli editoriali del direttore del loro giornale di partito sono la fiera delle menzogne che penso arrivino anche al villipendio imputabile! Sul cazzaro Verde e la sua corte non c' e' neanche da spendere parole quanto e' goffa la sua imitazione di trump..e poi si ammantano di pacifintismo....senza vetgogna
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 22 feb 2025 19:03

Se fossi in Zelenski mi toglierei almeno lo sfizio di convocare la stampa e mandare Trump a quel paese in diretta mondiale :x

a meno che Zelenski non sia una pedina consapevole di questo grande affare per il riciclaggio internazionale e l'industria bellica che è la guerra in Ucraina e continua a stare al gioco : non posso pensare che gli Stati Europei che hanno mandato armi davvero credessero di poter fermare l'avanzata russa, qualunque governante assennato avrebbe dovuto dal primo momento spingere per una trattativa .. ma a quanto pare ci sono lobby che contano più di tutti i governi, e l'industria delle armi è certamente uan di queste.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda littlewood » 22 feb 2025 22:07

fly666 ha scritto:Se fossi in Zelenski mi toglierei almeno lo sfizio di convocare la stampa e mandare Trump a quel paese in diretta mondiale :x

a meno che Zelenski non sia una pedina consapevole di questo grande affare per il riciclaggio internazionale e l'industria bellica che è la guerra in Ucraina e continua a stare al gioco : non posso pensare che gli Stati Europei che hanno mandato armi davvero credessero di poter fermare l'avanzata russa, qualunque governante assennato avrebbe dovuto dal primo momento spingere per una trattativa .. ma a quanto pare ci sono lobby che contano più di tutti i governi, e l'industria delle armi è certamente uan di queste.

Tu hai mai provato a parlare con uno che non ti vuol ascoltare?? Trattare cosa? Perche' questa ti pare una trattativa? E' un tradimento di un popolo coraggioso con in piu' il tentativo vampiresco di depredarlo! Trump non sta trattando con Putin gli sta dando tutto a spese dell' ucraina. Le lobby che vedete ad ogni angolo non centrano una beata cippa!
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 22 feb 2025 23:57

Matteo Marchesini sul suo profilo Facebook

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Putin ha lavorato a lungo per comprare non soltanto i capi politici, ma soprattutto l’opinione pubblica europea. Gli effetti si vedono; moltiplicati in Italia da alcuni fattori storici di lungo periodo, e anche da equivoci non innocenti come quelli di “Limes”, rivista reazionaria che ha formato le ultime generazioni di lettori ‘progressisti’. Dunque, viste le spese russe e filorusse, questa opinione pubblica qualcosa vale, qualcosa conta. Infatti, al contrario, avrebbe molto contato in questi anni una sua continua mobilitazione antiputiniana: nelle piazze, nei media, nelle sedi dei partiti. Qualcosa sarebbe cambiato, perfino a Mosca. Invece pochi di noi si sono riuniti a piccoli gruppi sotto le bandiere ucraine. Eppure oggi chi, con la sua ignavia e la sua disinformazione, ha contribuito allo sfacelo, osa chiamare "nazionalisti" o “bellicisti” coloro che hanno tentato l’unica azione degna dei nonviolenti. La cosa più infame è che molti di questi accusatori si dicono devoti alla Resistenza italiana; e la cosa più ridicola è che gridano “aveva ragione Orsini”. No, sapete: malgrado i tentativi cinici di far avverare le profezie, i tipi come Orsini e Caracciolo hanno avuto e mantenuto sempre un torto insieme morale, politico e analitico: basta ripercorrere le loro dichiarazioni per accorgersi che non ne hanno azzeccata una, avendo dato l’Ucraina per persa dopo due giorni dall’attacco russo. Chi invoca la pace doveva prepararla; e non la si prepara senza giustizia. La spartizione ignobile che si profila non significa vita pacifica per gli ucraini (e nemmeno per noi): significa invito a nuovi massacri, dopo quelli che Putin ha condotto a termine nell’ultimo quarto di secolo; e via libera a nuove deportazioni e oppressioni immediate per chi rimane sotto il diretto controllo russo. I cosiddetti ‘realisti’ non sono mai stati tali. Intanto perché partono da un presupposto irreale: immaginano di essere loro nelle stanze dei bottoni, mentre sono in un talk show o in un condominio romano; e poi perché, come di consueto, oscillano tra il cinismo e un utopismo fumoso (“ora facciamo pace con Putin; un giorno faremo la rivoluzione economica mondiale”). La verità è che noi persone comuni abbiamo avuto e abbiamo un solo potere: mostrare ai Putin del mondo che, mentre non dimentichiamo gli enormi difetti delle nostre liberaldemocrazie, sappiamo difenderle contro chi ci offre come unica alternativa la sopraffazione pura e senza regole del più forte. Quanto ai dirigenti politici, io continuo a sperare in Raphaël Glucksmann.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 23 feb 2025 09:27

Limes rivista reazionaria???
Manco per le balle! È un gruppo di analisti pragmatici che esamina le situazioni geopolitiche non attraverso la lente dell'ideologia ma cercando esclusivamente di attenersi a storia passata e probabili sviluppi futuri.
Sta al lettore, in base al suo bagaglio di volontà, più o meno vacue, trasformare queste analisi in indicazioni operative.
Se fossi Caracciolo lo querelerei per essere stato affiancato ad Orsini (pagliaccio e burattino).
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