vinogodi ha scritto:- Franciacorta "Orfano" Brut Nature Terre Rosse 2014 Riserva Corte Fusia ( finalmenten un Franciacorta bevibile)
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ne molto bello ...
Per me azienda top della zona, bevuto da poco un saten 014 veramente finissimo e gustoso
vinogodi ha scritto:- Franciacorta "Orfano" Brut Nature Terre Rosse 2014 Riserva Corte Fusia ( finalmenten un Franciacorta bevibile)
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ne molto bello ...
vinogodi ha scritto:...bella bevuta
- Tinto Valbuena 1991 Vega Sicilia![]()
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...uno dei più grandi Sirah mai prodotti in Italia...l'oste ha scritto:Syrah 1999 Collezione De Marchi colore scuro come i profumi, c'è ancora frutto leggermente "sciroppato" poi un mulinello notevole di pepe e spezie. Il palato è subito scosso da un'acidità serpigna, tannino "gessato", ritorna il pepe e un finale medio lungo. Abbinamento al ramen perfetto. Piaciuto proprio
ferrari federico ha scritto:Negli anni ‘90, quando vivevo a Sondrio e bazzicavo il mondo del vino molto più di oggi, tra i tanti incontri interessanti avevo conosciuto questo Marcel Zanolari, svizzero poschiavino che proprio allora iniziava con la sua casa vinicola La Torre un percorso per l’epoca assolutamente inedito di sperimentazioni con vitigni internazionali (ricordo che aveva cominciato con Merlot e Syrah) in terra di nebbiolo come sono i terrazzamenti valtellinesi e quei pochi restati all’inizio della Val Poschiavo, già in territorio elvetico).
Recentemente ho letto in qualche vecchio messaggio del forum note positive su questo Pinot Nero Alpi retiche Igt che Zanolari produce in Italia (ma imbottigliato in Svizzera) in biodinamica e mi sono incuriosito, per cui mi sono fatto spedire questo 2017.
Colore e profumo parlano chiaramente di una fase terziaria già iniziata: granato chiaro con luci mattone, un po’ diluito non solo all’unghia; il bouquet, che a bottiglia appena aperta faceva meglio sperare, con una intensa “botta” di frutto (ribes rosso e fragoline di bosco), con pochi minuti nel bicchiere ha virato decisamente sul sottobosco, sulla limatura di ferro e su una nota esotica a sfondo amaro che ricorda il patchuly (ma il frutto è svanito del tutto…). Areando il vino con movimenti di bicchiere esce fuori la prugna secca californiana ma si accentua purtroppo anche la sensazione amara.
La beva richiama, fortunatamente in modo più sommesso rispetto all’olfatto, la punta amara. Corpo e grado alcolico esili, persistenza media.
Il vino appare quasi alla fine del suo percorso e, dati i tannini quasi inesistenti, si sostiene - forse ancora per non più di uno o due anni - con una discreta acidità. Non so se la bottiglia fosse stata ben conservata, certo il Pinot è difficile…
vinogodi ha scritto:...uno dei più grandi Sirah mai prodotti in Italia...l'oste ha scritto:Syrah 1999 Collezione De Marchi colore scuro come i profumi, c'è ancora frutto leggermente "sciroppato" poi un mulinello notevole di pepe e spezie. Il palato è subito scosso da un'acidità serpigna, tannino "gessato", ritorna il pepe e un finale medio lungo. Abbinamento al ramen perfetto. Piaciuto proprio
l'oste ha scritto:vinogodi ha scritto:...uno dei più grandi Sirah mai prodotti in Italia...l'oste ha scritto:Syrah 1999 Collezione De Marchi colore scuro come i profumi, c'è ancora frutto leggermente "sciroppato" poi un mulinello notevole di pepe e spezie. Il palato è subito scosso da un'acidità serpigna, tannino "gessato", ritorna il pepe e un finale medio lungo. Abbinamento al ramen perfetto. Piaciuto proprio
Non dirlo ad alta voce che finché non arriverà il Parker di turno a mollare un 100/100, i vini di Isole e Olena si possono ancora comprare a cassetta da sei senza svenarsi, sono buoni da giovani (al netto dell'uso e dell'assorbimento del legno) e durano parecchio. Questo Syrah alla cieca dimostrerebbe una decade in meno. Ho memoria anche di più annate bevute con soddisfazione notevole del Cabernet e dei Chianti. Paolo De Marchi secondo me è stato uno dei principali "modernizzatori" del Chianti Classico dopo Sergio Manetti.
Curioso che questa azienda qui nel forum non se la fili quasi nessuno. Il Cepparello poi secondo me è un'interpretazione moderna ma tipica della zona di Barberino Val d'Elsa che tendenzialmente offre vini freschi con accenni minerali, frutto leggero, fragoline di bosco, sentori di viola e quasi mai di grande struttura, anche se i cambiamenti climatici li hanno un pelino "ingrassati".
Ludi ha scritto:l'oste ha scritto:vinogodi ha scritto:...uno dei più grandi Sirah mai prodotti in Italia...l'oste ha scritto:Syrah 1999 Collezione De Marchi colore scuro come i profumi, c'è ancora frutto leggermente "sciroppato" poi un mulinello notevole di pepe e spezie. Il palato è subito scosso da un'acidità serpigna, tannino "gessato", ritorna il pepe e un finale medio lungo. Abbinamento al ramen perfetto. Piaciuto proprio
Non dirlo ad alta voce che finché non arriverà il Parker di turno a mollare un 100/100, i vini di Isole e Olena si possono ancora comprare a cassetta da sei senza svenarsi, sono buoni da giovani (al netto dell'uso e dell'assorbimento del legno) e durano parecchio. Questo Syrah alla cieca dimostrerebbe una decade in meno. Ho memoria anche di più annate bevute con soddisfazione notevole del Cabernet e dei Chianti. Paolo De Marchi secondo me è stato uno dei principali "modernizzatori" del Chianti Classico dopo Sergio Manetti.
Curioso che questa azienda qui nel forum non se la fili quasi nessuno. Il Cepparello poi secondo me è un'interpretazione moderna ma tipica della zona di Barberino Val d'Elsa che tendenzialmente offre vini freschi con accenni minerali, frutto leggero, fragoline di bosco, sentori di viola e quasi mai di grande struttura, anche se i cambiamenti climatici li hanno un pelino "ingrassati".
da amante del Rodano concordo: il Syrah Collezione De Marchi rappresenta quanto di meglio l'Italia possa ottenere da questo vitigno.
zampaflex ha scritto:Solo la 2020, il resto è molto toscano.
zampaflex ha scritto:
Chiedo a tutti e tre: questa considerazione vale anche per le annate recenti?
Ci sono dei tempi minimi da attendere per poterlo bere con soddisfazione?
Io di loro bottiglie vecchie ne avrò bevute un paio, anni fa, e con conservazioni non garantite, perciò il mio vissuto potrebbe essere inesatto.
Però i due vini di Amerighi nella 2020, sia base che Apice, sono stati veramente di alto livello. Solo la 2020, il resto è molto toscano.
Ziliovino ha scritto:![]()
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Faro 2015 - Palari. E' come bere un nebbiolo anni 90, tutto sottobosco, cortecce, balsami ed incensi. Bisognoso di aria per aprirsi, dopo un oretta arriva anche qualche nota più fruttata. indubbiamente di fascino. Abbinamento: nebbia, il freddo di gennaio, una singolare polenta viola e formaggi a volontà...
zampaflex ha scritto:Ludi ha scritto:l'oste ha scritto:vinogodi ha scritto:...uno dei più grandi Sirah mai prodotti in Italia...l'oste ha scritto:Syrah 1999 Collezione De Marchi colore scuro come i profumi, c'è ancora frutto leggermente "sciroppato" poi un mulinello notevole di pepe e spezie. Il palato è subito scosso da un'acidità serpigna, tannino "gessato", ritorna il pepe e un finale medio lungo. Abbinamento al ramen perfetto. Piaciuto proprio
Non dirlo ad alta voce che finché non arriverà il Parker di turno a mollare un 100/100, i vini di Isole e Olena si possono ancora comprare a cassetta da sei senza svenarsi, sono buoni da giovani (al netto dell'uso e dell'assorbimento del legno) e durano parecchio. Questo Syrah alla cieca dimostrerebbe una decade in meno. Ho memoria anche di più annate bevute con soddisfazione notevole del Cabernet e dei Chianti. Paolo De Marchi secondo me è stato uno dei principali "modernizzatori" del Chianti Classico dopo Sergio Manetti.
Curioso che questa azienda qui nel forum non se la fili quasi nessuno. Il Cepparello poi secondo me è un'interpretazione moderna ma tipica della zona di Barberino Val d'Elsa che tendenzialmente offre vini freschi con accenni minerali, frutto leggero, fragoline di bosco, sentori di viola e quasi mai di grande struttura, anche se i cambiamenti climatici li hanno un pelino "ingrassati".
da amante del Rodano concordo: il Syrah Collezione De Marchi rappresenta quanto di meglio l'Italia possa ottenere da questo vitigno.
Chiedo a tutti e tre: questa considerazione vale anche per le annate recenti?
Ci sono dei tempi minimi da attendere per poterlo bere con soddisfazione?
Io di loro bottiglie vecchie ne avrò bevute un paio, anni fa, e con conservazioni non garantite, perciò il mio vissuto potrebbe essere inesatto.
Però i due vini di Amerighi nella 2020, sia base che Apice, sono stati veramente di alto livello. Solo la 2020, il resto è molto toscano.
supersonic76 ha scritto:L’attuale Collezione Privata li vale gli 80 euri?
zampaflex ha scritto:Ludi ha scritto:l'oste ha scritto:vinogodi ha scritto:...uno dei più grandi Sirah mai prodotti in Italia...l'oste ha scritto:Syrah 1999 Collezione De Marchi colore scuro come i profumi, c'è ancora frutto leggermente "sciroppato" poi un mulinello notevole di pepe e spezie. Il palato è subito scosso da un'acidità serpigna, tannino "gessato", ritorna il pepe e un finale medio lungo. Abbinamento al ramen perfetto. Piaciuto proprio
Non dirlo ad alta voce che finché non arriverà il Parker di turno a mollare un 100/100, i vini di Isole e Olena si possono ancora comprare a cassetta da sei senza svenarsi, sono buoni da giovani (al netto dell'uso e dell'assorbimento del legno) e durano parecchio. Questo Syrah alla cieca dimostrerebbe una decade in meno. Ho memoria anche di più annate bevute con soddisfazione notevole del Cabernet e dei Chianti. Paolo De Marchi secondo me è stato uno dei principali "modernizzatori" del Chianti Classico dopo Sergio Manetti.
Curioso che questa azienda qui nel forum non se la fili quasi nessuno. Il Cepparello poi secondo me è un'interpretazione moderna ma tipica della zona di Barberino Val d'Elsa che tendenzialmente offre vini freschi con accenni minerali, frutto leggero, fragoline di bosco, sentori di viola e quasi mai di grande struttura, anche se i cambiamenti climatici li hanno un pelino "ingrassati".
da amante del Rodano concordo: il Syrah Collezione De Marchi rappresenta quanto di meglio l'Italia possa ottenere da questo vitigno.
Chiedo a tutti e tre: questa considerazione vale anche per le annate recenti?
Ci sono dei tempi minimi da attendere per poterlo bere con soddisfazione?
Io di loro bottiglie vecchie ne avrò bevute un paio, anni fa, e con conservazioni non garantite, perciò il mio vissuto potrebbe essere inesatto.
Però i due vini di Amerighi nella 2020, sia base che Apice, sono stati veramente di alto livello. Solo la 2020, il resto è molto toscano.
kubik ha scritto:zampaflex ha scritto:Ludi ha scritto:l'oste ha scritto:vinogodi ha scritto:...uno dei più grandi Sirah mai prodotti in Italia...
Non dirlo ad alta voce che finché non arriverà il Parker di turno a mollare un 100/100, i vini di Isole e Olena si possono ancora comprare a cassetta da sei senza svenarsi, sono buoni da giovani (al netto dell'uso e dell'assorbimento del legno) e durano parecchio. Questo Syrah alla cieca dimostrerebbe una decade in meno. Ho memoria anche di più annate bevute con soddisfazione notevole del Cabernet e dei Chianti. Paolo De Marchi secondo me è stato uno dei principali "modernizzatori" del Chianti Classico dopo Sergio Manetti.
Curioso che questa azienda qui nel forum non se la fili quasi nessuno. Il Cepparello poi secondo me è un'interpretazione moderna ma tipica della zona di Barberino Val d'Elsa che tendenzialmente offre vini freschi con accenni minerali, frutto leggero, fragoline di bosco, sentori di viola e quasi mai di grande struttura, anche se i cambiamenti climatici li hanno un pelino "ingrassati".
da amante del Rodano concordo: il Syrah Collezione De Marchi rappresenta quanto di meglio l'Italia possa ottenere da questo vitigno.
Chiedo a tutti e tre: questa considerazione vale anche per le annate recenti?
Ci sono dei tempi minimi da attendere per poterlo bere con soddisfazione?
Io di loro bottiglie vecchie ne avrò bevute un paio, anni fa, e con conservazioni non garantite, perciò il mio vissuto potrebbe essere inesatto.
Però i due vini di Amerighi nella 2020, sia base che Apice, sono stati veramente di alto livello. Solo la 2020, il resto è molto toscano.
Per quanto vale, bevuta solo la 2003 poco tempo fa senza nessuna aspettativa, anzi, siamo rimasti meravigliati dalla bontà e integrità di questo syrah, chapeau.
l'oste ha scritto: secondo me il valore di un vino non dipende dal prezzo.
Il Masseto vale 800€?
ferrari federico ha scritto:Alpi Retiche Igt Nebbiolo Clandestino 2020
Il produttore è Società Agricola Pozzolo, un nome che sinceramente non conoscevo. Qualcuno mi sa dire qualcosa di più su questo produttore ?
maxer ha scritto:ferrari federico ha scritto:Alpi Retiche Igt Nebbiolo Clandestino 2020
Il produttore è Società Agricola Pozzolo, un nome che sinceramente non conoscevo. Qualcuno mi sa dire qualcosa di più su questo produttore ?
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che sia l' amichetto del sottosegretario Delmastro, quel Pozzolo, deputato di Fratelli d' Italia, che a Capodanno '23 sparò (clandestinamente ...) con il suo pistolino ferendo un partecipante alla festa ?![]()
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