CRONACHE D'OSTERIA

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littlewood
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda littlewood » 27 dic 2024 12:59

l'oste ha scritto:
littlewood ha scritto:
l'oste ha scritto:Siamo al paradosso oltre il surreale.
Ovunque io scriva, anche per le bottiglie bevute in famiglia alla vigilia, arriva lo stalker livoroso per attaccare personalmente, mandarla in caciara, senza consecutio.
Magari spera, con questo metodo fascio-barista di zittire chi scrive. Illusion.
D'altronde c'è chi vive di piaceri e di condivisione e chi invece di ossessioni.

Sai omuncolo...ale ha ragione ma tu non sai nulla di me non mi hai mai visto non sai la mia storia e t permetti di darmi del fascista? Ma chi cxxo ti credi di essere?

Come ti dice giustamente Alessandro, tu invece puoi dare del comunista e impestare con le tue pseudobattute le bevute natalizie degli altri, senza parlare di vino, solo attacchi personali, denigrando, giudicando, un metodo appunto usato dai destroidi intolleranti che hanno sempre ragione loro.
Anche tu non mi conosci, ti ho già chiesto educatamente di girarmi al largo, invece continui a fare lo stalker rendendoti ridicolo.

Ma guardati allo specchio! Appena discuto con uno della tua conventicola intervieni subito con la tua saccenza di chi ne' sa' una pagina piu' del libro..sei un buffone e nemmeno te ne' accorgi!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 27 dic 2024 13:16

littlewood ha scritto:
l'oste ha scritto:
littlewood ha scritto:
l'oste ha scritto:Siamo al paradosso oltre il surreale.
Ovunque io scriva, anche per le bottiglie bevute in famiglia alla vigilia, arriva lo stalker livoroso per attaccare personalmente, mandarla in caciara, senza consecutio.
Magari spera, con questo metodo fascio-barista di zittire chi scrive. Illusion.
D'altronde c'è chi vive di piaceri e di condivisione e chi invece di ossessioni.

Sai omuncolo...ale ha ragione ma tu non sai nulla di me non mi hai mai visto non sai la mia storia e t permetti di darmi del fascista? Ma chi cxxo ti credi di essere?

Come ti dice giustamente Alessandro, tu invece puoi dare del comunista e impestare con le tue pseudobattute le bevute natalizie degli altri, senza parlare di vino, solo attacchi personali, denigrando, giudicando, un metodo appunto usato dai destroidi intolleranti che hanno sempre ragione loro.
Anche tu non mi conosci, ti ho già chiesto educatamente di girarmi al largo, invece continui a fare lo stalker rendendoti ridicolo.

Ma guardati allo specchio! Appena discuto con uno della tua conventicola intervieni subito con la tua saccenza di chi ne' sa' una pagina piu' del libro..sei un buffone e nemmeno te ne' accorgi!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 dic 2024 13:36

Natale con i miei e la fidanzata ufficiale di un figlio infiltrata, sette beventi.
Menu supertradizionale con antipasti, laqualunque sottolio, panettone a tramezzini terra e mare, i due patè, cappelletti in brodo di gallina, tacchina ripiena con patate e mele arrosto, tutto fatto in casa.
Formaggi di capra senza confini, Italia, Svizzera, Francia.

Champagne Consulat Pravat Cuvèe Prestige, portate dalla suocera e aperte due bottiglie. Un naso dritto, agrumi e un vago funghetto, non credo pesante nel dosaggio, un NM onesto, in bocca con gli antipasti fa il suo dovere di "lavatrice" resetta-palato. Piaciuto abbastanza.

.... -2023 - Nord Piemonte (BL), vino "di famiglia", nebbiolo in purezza, 1650 bottiglie prodotte, seconda annata dopo la prima non etichettata. Lascio da parte il lato emotivo e l'onore per aver visto nascere la vigna e il progetto e il lavoro pesante fatto in assoluto dallo "zio", iron man e da un enologo giovane ma già apprezzato.
Profumi puliti, ancora ovviamente predominante il frutto rosso chiaro, si percepiscono però già i tratti aromatici del nebbiolo del nord Piemonte, zona Lessona, Bramaterra. C'è la radice dolce, leggermente terrosa, non scura come nei Gattinara, poi fiori secchi e anche una cipria fuggente ed elegante. Al palato è di corpo medio, saporito, lascia una scia affumicata in retrogusto. Tannino gentile, acidità molto ben controllata (rispetto alla prima annata), plus l'equilibrio naso/bocca a la beva golosa. Potrebbe invecchiare bene ed evolvere almeno per dieci quindici anni. Seccate due bottiglie. Piaciuto (obbiettivamente) Adorato (emotivamente)

Brabaresco 2021 Cantina Vignaioli di Treiso , colore rosso chiaro e luminoso, un naso pulito, rosolio, gelatina di fragolina, spezie e in bocca conferma i profumi, un'acidità rinfrescante, finale non di persistenza potente, più nel genere eleganza "femminile". Un vino leggiadro ma non leggero. Piaciuto.

Barolo Sarmassa 2012 - Brezza colore rosso riflessi mattone, naso scuro di fiori secchi, cenere, frutto lontano, più evoluto e pigro della sorella bevuta un annetto fa. In bocca ha ancora un discreto impatto, un po' stanco e non colonizza il palato in modo ampio, è più orizzontale che verticale. Piaciutino-ino

Bourgogne 2011 - De Montille, ultima bottiglia in cantina dopo tante bevute, soprattutto del 1er Pezerolles, probabilmente la punta massima del Domaine. Quella di ieri, anche se è il base, ha profumi che dimostrano dieci anni in meno, lampone, cola, erbe aromatiche, bocca leggera da village ma non cede un centimetro in grip, dopo piu di vent'anni. Che ricordo in bottiglia, il grande Hubert De Montille, uno degli incontri più emozionanti di quando ero un giovanotto cercatore di vini. Piaciuto.

Brunello di Montalcino V.V. 2011 le Ragnaie come mi capita con i sangiovese importanti non giovanissimi, ci mette dieci minuti ad aprirsi dopo un esordio terroso e di ciliegia sottospirito. Poi esce il vento balsamico e il vino "si rinfresca", si illumina. In bocca ha molta profondità, esplora tutto il palato, lo senti ovunque con quel buon sapore di frutto dolce, erbe e terra. Piaciuto un bel po'
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Ziliovino » 27 dic 2024 18:23

l'oste ha scritto:

Champagne brut Gaston Ochar, in onore del grande Roland, bollicina base, sempre equilibrata e piacevole bevuta ai fornelli. Piaciuto


Che sia un altro Gaston? o è Sciambagn de Lebanon? :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 dic 2024 18:36

Ziliovino ha scritto:
l'oste ha scritto:

Champagne brut Gaston Ochar, in onore del grande Roland, bollicina base, sempre equilibrata e piacevole bevuta ai fornelli. Piaciuto


Che sia un altro Gaston? o è Sciambagn de Lebanon? :mrgreen:

Hai ragione, lapsus assoluto.
Lo Champagne di Roland era di Bernard Gaucher.
Devo aver scritto Hochar, sbagliando pure a scriverlo, perché i due cognomi suonano simili e forse mi girava ancora in testa (e tra i maroni) un Musar rouge 2001 tappatissimo che ho aperto un paio di settimane fa.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Ziliovino » 27 dic 2024 18:52

l'oste ha scritto: e forse mi girava ancora in testa (e tra i maroni) un Musar rouge 2001 tappatissimo che ho aperto un paio di settimane fa.


azz... ci credo, mi sa che era buono questo...

Comunque magari può essere che gli esca bene pure un Brut, a Gaston Hochar... abbinamento obbligato Khlav Kalash
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 dic 2024 22:34

Santo Stefano, ultima tappa della tre giorni natalizia. Crostini con fois gras, prosciutto di oca e marmellata di fichi (home), petto d'anatra all'arancia con burro, vaniglia e polvere di caffè, poi con il Sauternes roquefort e gorgonzola, torta al limone (home)
Aperto un Cartizze di riscaldamento, buonino, ma non ricordo il nome, sempre se l'ho letto.

Chateau de Pelerin - Pomerol 1988, solo un ricordino al naso, un tabacco misto a cenere, polvere di mirtillo, ma in bocca niente, evaporato, ei fu

Chateau de Pelerin - Pomerol 1982, più vecchio del precedente moribondo ma molto più giovane, durerà ancora. Tabacco dolce, cioccolata scura, mirtillo quasi candito. Qui l'annata speciale ha fatto il massimo, anche al palato tiene presa su tutte le pareti, cremoso e serio, zero ruffianeria da "merlottato", robe elegante e rustica. Piaciuto

Chianti vigneto Bellavista 1999 - Castello di Ama colore rubino scuro ma luminoso, i profumi di frutto ancora presenti, fragole e ciliege, avvolte dal velo di un fantasma balsamico, aromatizzato di erbe, che porta qualcosa di esotico. In bocca è una sfera di velluto, godurioso, gentile nel tannino e medicale per acidità e sapore. Piaciuto proprio

Sauternes Raymond Lafon 1986, è il vicino confinante a nord con Yquem, colore dorato sull'ambra, tenuta del tappo e livello perfetti. Dai profumi durerà ancora, scorza di albicocca candita, zafferano, datteri, zucchero filato all'arancia. In bocca tripudio di sapori, colluttorio divino, cremoso, c'è anche la punta di un venticello fresco, esotico e sapido in mezzo a tanto dolce. Piaciuto molto
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda simba » 01 gen 2025 14:00

E' tanto tempo che ti leggo e che volevo ringraziarti.
Buon Anno.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda fabrizio leone » 01 gen 2025 15:36

Bevute mix feste, degne di nota:

Ferrari Perle 2017: Un vino che mi ha davvero impressionato. È stata la seconda bottiglia bevuta a distanza di un anno e devo dire che è migliorato notevolmente. Il classico Ferrari che conosco e apprezzo (bevo i suoi vini da 20 anni). L’abbinamento a tavola con il salame di nostra produzione e vari antipasti con sapidità spinta è stato eccellente.

Champagne Grand Cru Digitale Yannick Olivier (sboccatura 2022)
: Un vino che mi è piaciuto molto. Al naso, ricorda la frutta matura, i canditi e la pasticceria. In bocca, invece, si distingue per una discreta freschezza. Una bolla importante che ha incontrato perfettamente i miei gusti.

Tenuta Regaleali Almerita Brut - 2019
: Una bella sorpresa, questa è stata la mia prima esperienza con questo vino. Penso che l'invecchiamento in cantina abbia sicuramente contribuito a migliorarne la qualità. Un buon brut, che mi ha soddisfatto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 gen 2025 16:58

simba ha scritto:E' tanto tempo che ti leggo e che volevo ringraziarti.
Buon Anno.

Grazie a te per gli auguri che ricambio sinceramente. Mi prendo come un regalo immeritato anche i tuoi ringraziamenti.
Buon 2025 e oltre.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 22 feb 2025 16:46

Cenetta di ieri con solo vini bianchi e un rosato, evento per me raro.
Dopo un antipastino di gamberi rossi crudi su stracciatella e filo di miele al tartufo, Pasticcio di baccalà in dose da caserma (pirofila in forno 200° per 18 minuti con pasta sfoglia sul fondo, baccalà a striscioline per l'80% e 20% dadini di salmone affumicato sockey tutto irrorato con panna fresca condita con parmigiano e prezzemolo, a coprire patate "a nuvola" dallo schiacciapatate, sale, olio, pepe, parmigiano e sopra striscioline di pasta sfoglia, botta di grill finale per crosticina). Per finire, stesi, un caciocavallo podolico calabrese e una mezza caciotta pugliese misto vacca e pecora. Crostata con marmellata di fichi home. In due coppie:

Brut Ferrari bolla portata dagli amici già fredda e subito sacrificata. Una buona bolla entry, fa il suo dovere educatamente con cenni di pasticceria. Piaciutino

Chavignol rosè 2021 Pascal Cotat rosato anomalo, alla cieca quasi un rosso, da pinot nero di Loira, quindi niente a che vedere con altre zone nemmeno il varietale. Qui c'è sapidità salina, un vago e piacevole guscio di conchiglia, una discreta arancia come frutto. Paga un po' in bocca dove resta bi-corde (frutto e acidità), un po' cortino ma è un rosato. Piaciuto abbastanza

Fiano Clos d'Haut 2019 - Villa Diamante al naso è subito uno sballo, dal limone candito, ai fiori, alle erbe quasi sulfuree, più che piriche qui le note sono esplosive. Non sembra un vino del sud, è algido e ha la mineralità nordica (sarà per l'altezza a 500 m. slm della vigna) anche se ovviamente vulcanica. Cambia in continuazione mantenendo tutti i profumi in ordine, puliti. In bocca è giovanissimo, tira come un arco, apre il palato, persistenza lunga, dolcezza agrumata come ultima traccia sulla lingua. Piaciuto molto

Breg bianco 2009 - Gravner tra il giallo e l'orange ma senza ossidazione prevalente. Ci sono tanti frutti canditi, albicocca, pera, con un affumicato balsamico a cornice. Al palato arriva caldo, carico, sembra oleoso in alcuni momenti, ma forse avevo bevuto troppo.
Sembra più del sud rispetto al Villa Diamante ed è comunque un'esperienza unica che avevo già provato con la sua 2001. Vino fuori da ogni schema. Abbinato bene sia al baccalà che alla crostata. Ne resta un quartino di bottiglia, stasera riassaggio. Piaciuto
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Nexus1990 » 24 feb 2025 11:18

l'oste ha scritto:Fiano Clos d'Haut 2019 - Villa Diamante al naso è subito uno sballo, dal limone candito, ai fiori, alle erbe quasi sulfuree, più che piriche qui le note sono esplosive. Non sembra un vino del sud, è algido e ha la mineralità nordica (sarà per l'altezza a 500 m. slm della vigna) anche se ovviamente vulcanica. Cambia in continuazione mantenendo tutti i profumi in ordine, puliti. In bocca è giovanissimo, tira come un arco, apre il palato, persistenza lunga, dolcezza agrumata come ultima traccia sulla lingua. Piaciuto molto

In effetti l’Irpinia non è certo un terroir “sudista”, nè in bianco nè tantomeno in rosso
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 11 apr 2025 12:38

Uno degli aspetti che piacciono a noi enomaniaci è quando si organizza e prepara la bevuta.
Si scelgono con maniacale pazienza bottiglie importanti, annate, la boccia di riserva, il line up ideale, l'ordine di servizio, l'abbinamento col cibo.
È un bellissimo rito che aggiunge un valore emotivo e conferisce importanza solenne e quasi sacralità al bere vino.
A volte però capita che ti vengano a trovare, senza organizzazione di lungo preavviso, un paio di amici tipo "ci beviamo un bicchiere in giardino", due fettine di salumi, due risate.
Senza alcun rituale, né organizzazione, vai in cantina e prendi due bottiglie che sarebbero state buone comunque ma quell'atmosfera easy, musica in sottofondo (Elvis Costello, Oasis) affettando salumi, formaggi, focaccia, spizzicando olive e acciughe in compagnia, le ha rese ancora più "allegre" e da ricordare.

Chianti Classico Ama 2021 - Castello di Ama
Gattinara 2019 - Antoniolo
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 12 mag 2025 15:37

"A cosa serve una cantina,
se non stappi le bocce
prima che siano flocce
e viaggi verso la sessantina"
(cit. Pezzo punk indipendente di campagna)

Visto che venerdi pioveva come a novembre, in famiglia ho cotto l'ultimo, si spera, brasato di stagione. Taglio della manza il pesce, con purea di patate vere, verdure grigliate (peperoni, cipollotti).
Dopo formaggi di capra e pecora con marmellata di zucca (home made 2024) e composta di cipolla rossa Tropea.
Bottiglie del secolo scorso rigorosamente, incidenza del cadavere tutto sommato bassa, di 1 su 4 stappate. In tre bevitori :

Barbaresco Martinenga 1978 - Marchesi Gresy lapidario. Ei fu.

Barbaresco Martinenga 1982 - Marchesi Gresy insisto e faccio bene. Colore bordo granata con riflessi bordeaux, profuma di autunno, fiori secchi, castagne, funghi, un frutto ancora percepibile di fragoletta matura. In bocca è la crema, i tannini che scivolano, il palato si riempie di sapore, di tempo passato, di vino. Piaciuto proprio

Barbaresco 1983 Produttori del B. più scuro del Martinenga, sembra più denso alla vista. Frutto più scuro, evidente cenere di legna e un accenno delicato di pino balsamico. In bocca meno ricco, piuttosto esile con frutto e tannino distrattamente all'erta ma comunque il minuto di persistenza lo raggiunge. Piaciuto abbastanza

Barolo Bartolo Mascarello 1999 luminoso e molto più giovane del previsto, profumi del nebbiolo di Bartolo, sembrano chiusi poi si svelano piano; è tradizione, radici, un vecchio amico. In bocca ha ancora decenni davanti, scalpita con un tannino fine ma serio, persistenza notevole. Piaciuto proprio
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