Chianti

[Il Parente]

Grazie a tutti...
E Le Chiuse sia!

Chiedigli pero' se ti vende qualcosa, perche' gia' quando siamo andati noi ci ha dato solo due bottiglie di Brunello a testa e ci andiamo (o meglio siamo in contatto) da 4 anni. Comunque visita bella, anche se San Polino fra quelle di Montalcino e' stata per me meglio.

Per gli acquisti, a prezzi giusti, passa da Dalmazio

Sì sì assolutamente, li chiamo prima
Sennò a sto punto vado dal Dalmazio e cari saluti...
Grazie emigrato!

[Nexus1990]

Grazie a tutti...
E Le Chiuse sia!

Chiedigli pero' se ti vende qualcosa, perche' gia' quando siamo andati noi ci ha dato solo due bottiglie di Brunello a testa e ci andiamo (o meglio siamo in contatto) da 4 anni. Comunque visita bella, anche se San Polino fra quelle di Montalcino e' stata per me meglio.

Per gli acquisti, a prezzi giusti, passa da Dalmazio

Sì sì assolutamente, li chiamo prima
Sennò a sto punto vado dal Dalmazio e cari saluti...
Grazie emigrato!

Però la visita a Le Chiuse è sempre bella per il valore storico di cui sopra. Inoltre il RdM de Le Chiuse è uno dei migliori di tutta la denominazione, quindi vale la pena pure comprare solo quello

[bobbisolo]

il RdM de Le Chiuse è uno dei migliori di tutta la denominazione

annamo bene...

[Nexus1990]

il RdM de Le Chiuse è uno dei migliori di tutta la denominazione

annamo bene...

Non ti piace?

[alì65]

il RdM de Le Chiuse è uno dei migliori di tutta la denominazione

annamo bene...

[Nexus1990]

il RdM de Le Chiuse è uno dei migliori di tutta la denominazione

annamo bene...

Perché ridi di bobbi? È un bravo ragazzo, solo ha battuto la testa da bambino. Come tanti altri qui, d’altronde

[innoz89]

Con altri amici milanesi abbiamo fatto una panoramica di CC (per quanto possibile), di 5 diverse zone e 6 diverse annate (2 bott provenivano da Radda). In più una bottiglia extra totalmente a caso e portata a sorpresa, ma sempre CC.
Regole di ingaggio: bottiglie coperte, numerate e servite alla cieca. Ognuno stilava la propria classifica, sommando i punti alla fine per ogni rispettivo vino.
I protagonisti in ordine di servizio:

- I Fabbri 18
- Badia a Coltibuono 17
- Montebernardi Retromarcia 21
- Val delle Corti 19
- Castellare di Castellina 22
- Livernano 20
- Toscolo 21 (EXTRA)

Sul podio:

1- Badia a Coltibuono: nonostante il colore leggermente tendente al granato, in bocca sembrava giovanissimo, tanto da farci pensare ad un 21 con un tannino ancora importante ma una grande materia sotto. Lungo e succoso.

2- VDC: ho avuto bisogno di due assaggi per capire fosse potesse essere lui, anche perché il colore tradisce virando a toni violacei. Fine ed elegante, forse un poco corto in bocca.

3- I Fabbri: mezzo punto in meno rispetto a VDC ma personalmente naso intrigante dalla leggerissima nota animale e frutta scura. Pecca di lunghezza.

Delusione della serata Retromarcia. Non lo avevo mai bevuto, ma per darvi una idea di quanto poco sia piaciuto si è classificato ultimo. Sicuramente troppo giovane ma troppo ruspante e poco elegante.

[l'oste]

il RdM de Le Chiuse è uno dei migliori di tutta la denominazione

annamo bene...

Non ti piace?

Costicchia come un brunello di fascia media ma ormai si sa....al netto dei millesimi nel mio podio RdM delle Chiuse viene subito dopo quello de Le Ragnaie (2011, 2013, 2016, molto molto buoni).

[Nexus1990]

il RdM de Le Chiuse è uno dei migliori di tutta la denominazione

annamo bene...

Non ti piace?

Costicchia come un brunello di fascia media ma ormai si sa....al netto dei millesimi nel mio podio RdM delle Chiuse viene subito dopo quello de Le Ragnaie (2011, 2013, 2016, molto molto buoni).

Purtroppo ormai i Brunelli di fascia media vanno quasi tutti sopra i 35€. Secondo me i 20/25€ che servono per portare a casa il Rosso delle Chiuse di questi tempi sono soldi ben spesi. P.S. Anche a me piaceva il rosso de Le Ragnaie ma mi pare che negli ultimi tempi si sia indebolito, come anche il Brunello, forse a causa della crescente “cruizzazione” (che io a differenza di altri, apprezzo sia nel concetto sia nel risultato in bottiglia) dell’azienda?

[Nexus1990]

Con altri amici milanesi abbiamo fatto una panoramica di CC (per quanto possibile), di 5 diverse zone e 6 diverse annate (2 bott provenivano da Radda). In più una bottiglia extra totalmente a caso e portata a sorpresa, ma sempre CC.
Regole di ingaggio: bottiglie coperte, numerate e servite alla cieca. Ognuno stilava la propria classifica, sommando i punti alla fine per ogni rispettivo vino.
I protagonisti in ordine di servizio:

- I Fabbri 18
- Badia a Coltibuono 17
- Montebernardi Retromarcia 21
- Val delle Corti 19
- Castellare di Castellina 22
- Livernano 20
- Toscolo 21 (EXTRA)

Sul podio:

1- Badia a Coltibuono: nonostante il colore leggermente tendente al granato, in bocca sembrava giovanissimo, tanto da farci pensare ad un 21 con un tannino ancora importante ma una grande materia sotto. Lungo e succoso.

2- VDC: ho avuto bisogno di due assaggi per capire fosse potesse essere lui, anche perché il colore tradisce virando a toni violacei. Fine ed elegante, forse un poco corto in bocca.

3- I Fabbri: mezzo punto in meno rispetto a VDC ma personalmente naso intrigante dalla leggerissima nota animale e frutta scura. Pecca di lunghezza.

Delusione della serata Retromarcia. Non lo avevo mai bevuto, ma per darvi una idea di quanto poco sia piaciuto si è classificato ultimo. Sicuramente troppo giovane ma troppo ruspante e poco elegante.

Simpatica panoramica. Curioso che abbiate messo insieme 5 annate diverse, non ho capito se vi eravate messi d’accordo. Alcune considerazioni sparse: Badia a coltibuono è comuqnue un Chianti sudista, se vi è così tanto piaciuto nella 17 riprovatelo in un’altra annata e vi piacerà ancor di più
VdC 19 è ancora piuttosto giovane e deve ancora distendersi ma l’ultima volta che l’ho bevuto, direi 6/8 mesi fa, mi è parso davvero vibrante, non lo trovai corto, anzi aveva un bell’allungo agrumato. Infine su Retromarcia, l’azienda ha un approccio poco interventista e capitano bottiglie leggermente sottotono, comunque il fatto che sia un po’ ruspante (ma in senso buono, almeno per me) è una caratteristica di quel vino, se si cerca una maggiore definizione bisogna “scalare” un po’ le etichette della cantina

[gianni femminella]

@innoz
@nexus

Il primo non lo conosco, il secondo purtroppo sì, mannaggia a me.

Retromarcia il più delle volte è di estrema piacevolezza, proprio uno di quei vini che potrebbe capitare di bere la bottiglia fino in fondo senza accorgersene. E ha tutte le caratteristiche che deve avere un bel chianti, di quelli senza tanti fronzoli e complicazioni, per intenderci.
Mi stupisce che vi sia piaciuto poco, ma può darsi che non fosse del tutto a posto.

[l'oste]

il RdM de Le Chiuse è uno dei migliori di tutta la denominazione

annamo bene...

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Costicchia come un brunello di fascia media ma ormai si sa....al netto dei millesimi nel mio podio RdM delle Chiuse viene subito dopo quello de Le Ragnaie (2011, 2013, 2016, molto molto buoni).

Purtroppo ormai i Brunelli di fascia media vanno quasi tutti sopra i 35€. Secondo me i 20/25€ che servono per portare a casa il Rosso delle Chiuse di questi tempi sono soldi ben spesi. P.S. Anche a me piaceva il rosso de Le Ragnaie ma mi pare che negli ultimi tempi si sia indebolito, come anche il Brunello, forse a causa della crescente “cruizzazione” (che io a differenza di altri, apprezzo sia nel concetto sia nel risultato in bottiglia) dell’azienda?

L'ultima annata che ho bevuto del RdM è la 2019 ed era pieno, un po' meno ricco di aromi balsamici come al solito, più sul frutto ma era appena uscito e ci sta. Anch'io apprezzo la cruizzazione, del resto a Vosne lo fanno con vigneti grandi come un campo di calcio eppure funziona commercialmente e soprattutto rende le differenze tra parcelle (e manici).
Probabile che con questa scelta, a Montalcino l'annata faccia anche la differenza, ma non sono un "tecnico".
Alle Ragnaie credo sia stato un "progetto" di Riccardo, magari anche commerciale, ma voluto ed ideologicamente "dovuto" per far capire non c'è UN brunello ma differenti anime, interpretazioni sia da parte del produttore stesso che dalla natura dei suoli e dal "meteo".
A parte il Brunello base infatti, Fornace, Passo del Lume Spento, Petroso e l'ultimo Casanovina di Montosoli (non l'ho ancora provato ma il versante nord di Montalcino mi ha quasi sempre fatto godere fin dai vecchi longevi Altesino) sono vini da zone con differenti altitudini e in buona parte anche terreni ed esposizioni.
Vecchie Vigne poi lo dice bene il nome che è a sè stante.
Parlare dei vini delle Ragnaie mi fa sempre venire voglia di berli e per Natale ho già pronto un V.V. 2011 e se lo trovo vorrei provare appunto il Casanovina.

[gianni femminella]

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Costicchia come un brunello di fascia media ma ormai si sa....al netto dei millesimi nel mio podio RdM delle Chiuse viene subito dopo quello de Le Ragnaie (2011, 2013, 2016, molto molto buoni).

Purtroppo ormai i Brunelli di fascia media vanno quasi tutti sopra i 35€. Secondo me i 20/25€ che servono per portare a casa il Rosso delle Chiuse di questi tempi sono soldi ben spesi. P.S. Anche a me piaceva il rosso de Le Ragnaie ma mi pare che negli ultimi tempi si sia indebolito, come anche il Brunello, forse a causa della crescente “cruizzazione” (che io a differenza di altri, apprezzo sia nel concetto sia nel risultato in bottiglia) dell’azienda?

Caro androide, sai bene come la penso sulla "cruizzazione". Quello che porti ad esempio è proprio uno dei dubbi che mi sono venuti nel tempo.
E guarda Le Chiuse che, con un concetto per l'appunto differente, ottiene risultati che apprezziamo sia tu che io.

[Nexus1990]

annamo bene...

Non ti piace?

Costicchia come un brunello di fascia media ma ormai si sa....al netto dei millesimi nel mio podio RdM delle Chiuse viene subito dopo quello de Le Ragnaie (2011, 2013, 2016, molto molto buoni).

Purtroppo ormai i Brunelli di fascia media vanno quasi tutti sopra i 35€. Secondo me i 20/25€ che servono per portare a casa il Rosso delle Chiuse di questi tempi sono soldi ben spesi. P.S. Anche a me piaceva il rosso de Le Ragnaie ma mi pare che negli ultimi tempi si sia indebolito, come anche il Brunello, forse a causa della crescente “cruizzazione” (che io a differenza di altri, apprezzo sia nel concetto sia nel risultato in bottiglia) dell’azienda?

L'ultima annata che ho bevuto del RdM è la 2019 ed era pieno, un po' meno ricco di aromi balsamici come al solito, più sul frutto ma era appena uscito e ci sta. Anch'io apprezzo la cruizzazione, del resto a Vosne lo fanno con vigneti grandi come un campo di calcio eppure funziona commercialmente e soprattutto rende le differenze tra parcelle (e manici).
Probabile che con questa scelta, a Montalcino l'annata faccia anche la differenza, ma non sono un "tecnico".
Alle Ragnaie credo sia stato un "progetto" di Riccardo, magari anche commerciale, ma voluto ed ideologicamente "dovuto" per far capire non c'è UN brunello ma differenti anime, interpretazioni sia da parte del produttore stesso che dalla natura dei suoli e dal "meteo".
A parte il Brunello base infatti, Fornace, Passo del Lume Spento, Petroso e l'ultimo Casanovina di Montosoli (non l'ho ancora provato ma il versante nord di Montalcino mi ha quasi sempre fatto godere fin dai vecchi longevi Altesino) sono vini da zone con differenti altitudini e in buona parte anche terreni ed esposizioni.
Vecchie Vigne poi lo dice bene il nome che è a sè stante.
Parlare dei vini delle Ragnaie mi fa sempre venire voglia di berli e per Natale ho già pronto un V.V. 2011 e se lo trovo vorrei provare appunto il Casanovina.

Il VV 2011 dovrebbe essere a puntino ora. E in annata calda la “levis manus” di questo produttore è sempre una garanzia.
P.S. Se un giorno ci incontreremo un Casanovina di Ragnaie lo porto io

[l'oste]

Parlare dei vini delle Ragnaie mi fa sempre venire voglia di berli e per Natale ho già pronto un V.V. 2011 e se lo trovo vorrei provare appunto il Casanovina.

Il VV 2011 dovrebbe essere a puntino ora. E in annata calda la “levis manus” di questo produttore è sempre una garanzia.
P.S. Se un giorno ci incontreremo un Casanovina di Ragnaie lo porto io

Magari, siamo un po' lontani credo, ma mai dire mai.
Lo hai già provato?

[Nexus1990]

Parlare dei vini delle Ragnaie mi fa sempre venire voglia di berli e per Natale ho già pronto un V.V. 2011 e se lo trovo vorrei provare appunto il Casanovina.

Il VV 2011 dovrebbe essere a puntino ora. E in annata calda la “levis manus” di questo produttore è sempre una garanzia.
P.S. Se un giorno ci incontreremo un Casanovina di Ragnaie lo porto io

Magari, siamo un po' lontani credo, ma mai dire mai.
Lo hai già provato?

Ne comprai due, annata 2016, ad un ottimo prezzo. Con i Brunelli (ma con tutti i vini importanti) però io seguo la regola dei 10 anni dalla vendemmia, quindi non ancora

[emigrato]

Con Fiore-Nexus la scorsa settimana abbiamo fatto il solito giro in Chianti e Montalcino Lasciando stare Montalcino che e' offtopic Qualche highlight delle visite:
Riecine
Solita bella visita, oltre alla GS Vigna Gittori e al Riecine di Riecine (che a me piace molto specialmente in annate calde come 17 e 22), finalmente buono e centrato il Bianco di Riecine (che e' pero' un macerato).
Maurizio Alongi
Provate la 2016 e la 2022, la 2016 ancora molto giovane, con la sensazione che avessa ancora tanto da andare avanti, anche in confronto alla 2022.
San Giusto a Rentennano
Buona tutta la gamma, con un Percarlo 2021 pero' eccezionale (Ale dira': grazie al *** ), all'uscita piu' buono della 2020 che era davvero indecifrabile per quanto ottima.
Buondonno
Base 2023 di grande golosita' meglio di Riecine e piu' approcciabile di San Giusto. Ma la sorpresa e' una Riserva 2022 molto approcciabile, quasi da bere fin da ora.
Bucciarelli
Prima volta in cantina dalla prematura scomparsa di Massimo, ora e' il fratello, Riccardo, ad avere le redini anche se da quello che ci hanno detto e' suo figlio 19enne ad essere entrato prepotentemente in cantina e che gia' imparava da Massimo. Intanto la 2018 mi e' piaciuta molto, piu' da aspettare la riserva 17.

[Trabateo]

Con Fiore-Nexus la scorsa settimana abbiamo fatto il solito giro in Chianti e Montalcino Lasciando stare Montalcino che e' offtopic Qualche highlight delle visite:
Riecine
Solita bella visita, oltre alla GS Vigna Gittori e al Riecine di Riecine (che a me piace molto specialmente in annate calde come 17 e 22), finalmente buono e centrato il Bianco di Riecine (che e' pero' un macerato).

Riecine di Riecine 22 assaggiato al Vinitaly: bomba fotonica!

[Nexus1990]

Con Fiore-Nexus la scorsa settimana abbiamo fatto il solito giro in Chianti e Montalcino Lasciando stare Montalcino che e' offtopic Qualche highlight delle visite:
Riecine
Solita bella visita, oltre alla GS Vigna Gittori e al Riecine di Riecine (che a me piace molto specialmente in annate calde come 17 e 22), finalmente buono e centrato il Bianco di Riecine (che e' pero' un macerato).
Maurizio Alongi
Provate la 2016 e la 2022, la 2016 ancora molto giovane, con la sensazione che avessa ancora tanto da andare avanti, anche in confronto alla 2022.
San Giusto a Rentennano
Buona tutta la gamma, con un Percarlo 2021 pero' eccezionale (Ale dira': grazie al *** ), all'uscita piu' buono della 2020 che era davvero indecifrabile per quanto ottima.
Buondonno
Base 2023 di grande golosita' meglio di Riecine e piu' approcciabile di San Giusto. Ma la sorpresa e' una Riserva 2022 molto approcciabile, quasi da bere fin da ora.
Bucciarelli
Prima volta in cantina dalla prematura scomparsa di Massimo, ora e' il fratello, Riccardo, ad avere le redini anche se da quello che ci hanno detto e' suo figlio 19enne ad essere entrato prepotentemente in cantina e che gia' imparava da Massimo. Intanto la 2018 mi e' piaciuta molto, piu' da aspettare la riserva 17.

Di Riecine aggiungo la prova eccellente di La Gioia 2021, molto più ”digesto” del solito grazie ad una aciditá sferzante, grande bottiglia. Di invece citerei anche l’Occhio di Pernice 2008, spettacolare