Miani vs franciosi - contest

[vinogodi]

...ne abbiamo "viste" delle belle...domani la cronaca con mie personalissime considerazioni, tenuto conto che leggerete confronti che voi umani...il tutto orchestrato magistralmente da Dani 23 , ribattezzato Dani 110 e lode , che ha fatto un lavorone di ricerca sia dei vini che di idee...

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...si parte con un contest d'aperitivo... come spirito e per introdurre la tipologia di giornata :

Krug Cuvéee 170 Edition vs Krug Cuvée 171 Edition . Premetto : era un pò che non bevevo la 170 . Che dire , anche per giudizio popolare ed esperienze pregresse ( settima boccia di 171 bevuta quest'anno) : 171 prontissimo, cremoso , con mano fatata e dosaggio Krug classico , mediamente prospettico , delizioso per freschezza e eleganza unita a sostanza. Bene ... ho preferito la 170 ( ) perchè leggermente più scorbutico , intenso, cicciottello, dosato ( sempre Krug marchio di fabbrica) , acido , crostoso , di buona potenza, prospettico ... si , insomma , Krug . Molto vicini come caratteristiche di fondo , vini leggermente divergenti come risultato .
- 170 : ++
- 171 :

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...prima batteria :
- Ribolla Pettarin Miani 2017
- Puligny Montrachet Les Combettes premier cru Sauzet 2017

Faccio una premessa : sono pieno d'orgoglio per quanto seminato ( umilmente) e per quanto ho raccolto in termini di amicizia ed evangelizzazione del bere alto nei 35 anni di bicchierate ufficiali e in 50 di bicchierate in generale . Ho avuto la soddisfazione di aver visto amici spiccare il volo in termini di passione e conoscenza approfondita , senza dimenticare nessuno ( mi perdonino) 2 mi vengono subito in mente : Alessandro (Wineduck) per il Rodano e Dani 23 per Miani (assieme a comentore Maestro) . Non che non abbiano lo spirito , democratico, della sete di conoscenza a 360 gradi, ma proprio lo spirito di approfondimento che ne hanno fatto , "di fatto" , punti di riferimento e profondi conoscitori di questi produttori/aree . Detto questo , la cattiveria , l'accanimento, la sottile perversione di mettere vicino il pur ottimo Pettarin ( ricordo che Pontoni produce una batteria di bianchi davvero unica in Italia : solo Valentini e Villa Bucci con i loro monoprodotti possono solo lontanamente avvicinarsi al nostro Enzo nazionale ... che ricordo essere fra i top , soprattutto , anche nei rossi...) a una bestia sensoriale come Sauzet , mi è sembrato quasi al limite dell'enosadismo . Pettarin concentrato, di grande struttura, giallo dorato carico , profumi di frutta matura , molto matura ... Qualche fiorellino macerato qui e là , ma solo di contorno . Combettes innaturale per colore giallo paglierino chiaro, addirittura con riflessi verdognoli dopo 7 anni dalla vendemmia: al naso minerale , fiori di campo, agrume . Bocca freschissima , sapida , tridimensionale , di ottima lunghezza. Enzo , ti voglio bene , però ...
PS: come da confessione fatta a Dani 23 da Enzo Pontoni , Lui aspira alla Borgogna ma è consapevole di non arrivarci : gli interessa sedersi in quel consesso . Conoscendo i suoi vini , molte volte si avvicina ... qui siamo distantini pur ammettendo il grande valore del suo vino . Voto personale :
- Pettarin
- Combettes +

Risultato parziale : Miani 0 - Galletti franciosi 1

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...seconda batteria.
- Miani Chardonnay Baracca 2019
- Puligny Montrachet " Clos de la Mouchere " Monopole premier Cru 2019 Henry Boillot .

Più della prima , anche se analogia di vitigno permette una migliore interpretazione , il dolore si fa acuto per il Nostro . Mi piace, lo Chardonnay Baracca , ma lo vedo molto più vicino ad un Meursault di struttura e caratteristiche , rispetto ad un Puligny premier, tra l'altro di questa caratura (apprezzo incondizionatamente Boillot) . Ha densità importante il Baracca , dal bel colore giallo oro chiaro , al naso con bella distensione alla pesca bianca, ananas, un pò di bananito . In bocca ampio, di discreta lunghezza, glicerico . Il Clos de La Mouchere ha grande integrità cromatica, giallo brillante , apparentemente non concentratissimo. Il naso un florilegio , poi ardesia, coquillage , zenzero, curcuma . Progressione notevole nel bicchiere . Gran vino.

- Baracca ++
- Boillot

Risultato parziale : Miani 0 - Francia 2

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...terza batteria:
- Miani Malvasia 2021
- Les Nourissons Bernadeau 2021

Qui la musica cambia : una delle più buone Malvasie della mia vita per il gioiello di Pontoni . Giallo dorato scarico , ha profumi variegatissimi di camomilla , mughetto, erbe aromatiche , cannella . La bocca è tesa, fresca , mai stancante anche in retronaso (limite delle malvasie) , relativamente varietale , di grande delicatezza ed eleganza , di ottima persistenza (plus) . Nourissons ha nell'acutezza dei profumi la sua caratteristica peculiare , quasi un Pinot Nero ... in bianco , con persino note balsamiche . Chiarissimo di colore, la bocca ha grande freschezza ma piuttosto evanescente con chiusura abbastanza netta . Pulisce la bocca ma non lascia un ricordo indelebile . Ha , di contro , questa verticalità di naso ( anche in retronaso) che lo rende un unicum , raramente si può avere un bianco con tale intensità alle narici . Proprio per queste caratteristiche straordinarie , pur preferendo leggermente Miani , darei un salomonico pareggio .

- Malvasia Miani
- Nourissons

Punteggio parziale : Miani 1 - Francia 3

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...quarta batteria :
- Miani Friulano Filip 2007
- Sancerre Les Monts Damnees Daguenau 2007

Miani dal colore giallo dorato chiaro, davvero luminoso , impressionante per longevità integra. Ha note splendide di frutta esotica, con note di lime in sottofondo , pepe bianco di contorno delizioso . La bocca ha freschezza da vendere . Sorpresona positiva se l'è giocata prima in vantaggio appena nel bicchiere , poi sostenuto sensorialmente nel tempo con l'ossigenazione tenendo testa al fuoriclasse francese . Monts Damnèes non parte benissimo , con colore dorato carico leggermente opaco . Subito leggerissime note ridotte , senza verticalità solita, quasi da farmi credere a una sottoperformanza decisa . Si è ripreso nel tempo alla grande con l'ossigenazione arricchendosi di sfumature affumicate , gelsomino, persino chiodi di garofano. Bocca rimsta ampia e ricca , con retronaso minerale . Direi pareggio , grandi bicchieri...

- Miani
- Daguenau

Punteggio parziale : Miani 2 - Francia 4

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...quinta batteria :
- Miani Saurint Sauvignon 2016
- Clos de la Neore Vatan 2016
... già versando nel bicchiere , il Sauvignon di Miani aveva un moto di terrore che l'avrebbe voluto far tornare nella bottiglia ... Grande Sauvignon in interpretazione classica il Saurint , giallo dorato carico , con note al naso decisamente varietali : foglia di pomodoro sparato, feromonale, muschiato . La bocca quasi pachidermica, per un bianco, di struttura imponente , quasi rotonda. Vatan ha colore irreale , giallo paglierino chiarissimo . Il naso eccezionale per complessità più che intensità . Sambuco sparato , nessuna , dico nessuna, nota feromonale , splendida variegatura floreale , frutta bianca . Bocca tesissima , di freschezza ed integrità dell'altro mondo , con lunghezza infinita .

- Miani Saurint : ++
- Clos de La Neore Vatan ++

Punteggio parziale : Miani 2 - Francia 5

[zampaflex]

Mo' sono curioso di sapere con cosa sono stati confrontati i rossi di Enzo

[vinogodi]

Mo' sono curioso di sapere con cosa sono stati confrontati i rossi di Enzo

... ... qui viene il bello...

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...iniziano i rossi con la sesta batteria:
- Merlot Miani 2002
- Chateau Haut Brion 2002

Grandissima tenzone , con due grandi vini . Merlot Miani rosso granato carico , di bella evoluzione cromatica e di buona concentrazione . Si notano segnali di terziarizzazione positiva al naso , con note di cuoio conciato , pur mantenendo intatte alcune caratteristiche fruttate in maniera mirabile , soprattutto frutta rossa matura , quali more di gelso e durone di Vignola . La nota speziata è lieve ma piacevole. Si intravvede la nota di tamarindo del Merlot in evoluzione . Il sorso è quasi rotondo , tannini ormai risolti ma non assenti, che danno una bella sensazione palatale . Versione non epica per annata , ma ...epica proprio per l'annata . Haut Brion è rosso intenso e integro come pochi . I profumi sono decisamente fruttati mostrando longevità ancora lunghissima da raggiungere l'apice. Ha note caratteristiche di corteccia ma , soprattutto, di tabacco dolce , di spezie forti, pepe e ginepro, quasi sposalizio d'amore con la carne speziata servita . La bocca è energica, di gran sorso . Mai piaciuti i 2002 a Bordeaux ma devo ricredermi . La lunghezza , così come l'evoluzione nel bicchiere, è straordinaria . Eccellenti bicchieri entrambi, ma personalmente dò una leggera prevalenza a Bordeaux pur in un contesto di grande qualità per entrambi.

- Merlot Miani
- Chateau Haut Brion

Risultato parziale : Miani 2 - Francia 6

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...settima batteria , 3 bottiglie:
- Merlot Buri 2004 Miani
- Chateau Lafite 2004
- Merlot Filip 2004 Miani

Apoteaosi del Merlot Miani, complice qualche imperfezione di Lafite . Buri aveva colore rosso vivo , integro e concentrato. I profumi sono decisamente fruttati , leggerissima nota vegetale, tanto pellame nobile e speziatura fine. Bocca rotonda e golosa, di grande consistenza, di ottima carezzevolezza . Lafite aveva note radicose un poco accentuate , così come humus e sottobosco autunnale. Dal bellissimo colore rosso cremisi , non riusciva mai, al naso , ad esprimersi compiutamente, leggermente compresso , senza la solita esplosività. Le note radicose ed un poco amarognole di fondo , mi facevano intuire una leggera botta di calore in qualche stadio della sua evoluzione . Senza difettosità palesi , era solo , secondo me , leggermente sottoperformante rispetto al suo standard. Filip impressiona per il colore rosso vivo impenetrabile pur mantenendo sull'unghia luminosità . Profumi assolutamente orizzontali e variegati , unendo un ginepro di fondo delizioso ad una frutta quasi esplosiva, soprattutto marasca e prugna rossa matura. La bocca un drappo di velluto , senza farsi mancare nulla in termini di acidità e sottilissima trama tannica piacevolissima , dando un quadro sensoriale di rara efficacia .

- Buri : ++
- Lafite : ++
- Filip : +

Manche stravinta da Miani 2 a 0 ( vittoria che vale 2 punti)

Punteggio parziale : Miani 4 - Francia 6

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...ottava batteria :
- Calvari Miani 2003
- Hermitage Chave 2003

Devo dire che è stata una battaglia epica . Seppur qualche presente abbia preferito l'Ermitage , difficile non aderire all'emozione di Calvari . Hermitage rosso relativamente concentrato con qualche concessione granata . Al naso note straordinariamente efficaci di spezie orientali virate con l'ossigenazione a pepe nero macinato fresco . Ematico , balsamico, intenso nell'incedere . La bocca davvero rimarchevole per agilità unita consistenza quasi austera , ma sempre sensuale nella carezza finale . Una vera e propria masturbazione papillare ( ricordo che è un 100/100 Parker...). Calvari denso ed impettito, potente come pochi , rosso intenso impenetrabile . Al naso l'esplosione di mirtilli in gelatina, formoso nella variabilità speziata che sosteneva la tenzone con il Sirah mitico, grande varianza nel bicchiere con l'ossigenazione , sfociando nell'arancia sanguinella e nel cuoio antico . La bocca quasi devastante per carica acido - tannica, poderoso , saturante ... grande gara che ritengo pareggio , anche se , personalmente , ho addirittura preferito per un pelo di fica Calvari, che quando lo bevo mi viene la pelle d'oca ...

Calvari : +++
Chave : +++

Punteggio finale : Miani 5 - Francia 7


Considerazioni finali : il bello della tenzone è stato che si sono paragonati i vini di Miani a grandi vini , seppur non sempre perfettamente omologhi . Rimane , a mio avviso, uno dei più grandi "artigiani " in Italia , che produce la gamma vini bianchi più buoni ( italiani) e con dei rossi che competono a livello mondiale con gli omologhi o similari . Questo è quello che penso io personalmente ... e quello che è saltato fuori dai bicchieri

[vinogodi]

...non è finita , come contest : finale ...

- Riesling Spatlese 2015 Schawarzofberger Egon Muller ++
- Riesling Auslese 2015 Wehlener Sonnenhur Joh.Jos.Prum

Qui si voleva combattere fra i due top e vedere se uno Spatlese poteva battere un Auslese . Vado per parallelismo : giallo decisamente più chiaro lo Spatlese , più carico l'Auslese , così come più denso , come da copione. Cambia il naso : più variegato , etereo, speziato e balsamico lo Spatlese, più fruttoso , idrocarburico , varietale l'Auslese . La bocca decisamente più tesa lo Spatlese , con pulizia da Troken e lama katana ad affettare la lingua, nonostante residuo zuccherino non banale. Rotondo seppur rimarchevole per freschezza l'Auslese , più denso, più materico ...preferenza personale ? Pur ammettendo la grandezza di entrambi , ho preferito Egon Muller...

[zampaflex]

E comunque, bravo Dani.

[guggenheim]

Bella degustazione e belle note

[dani23]

Domani vedo di trovare il tempo per scrivere due righe anch'io...

Per il momento mi limito ai ringraziamenti a Marco, per le belle note (solo su una sono parzialmente in disaccordo), la sua presenza al tavolo è sempre un valore aggiunto e spero di esser riuscito a trasmettere almeno una parte di quanto appreso durante le lezioni seguite a Viadana!
Ulteriori ringraziamenti a chi ha, sotto varie forme, contribuito a permettermi di realizzare questa degustazione...in particolare Andrea (@il_maestro) e Alessandro (@Wineduck)!

Il resto domani...

P.s: lunga vita a Enzo! Viva Miani!

[vinogodi]

... (solo su una sono parzialmente in disaccordo)...

... ... ...ci sta , avevo premesso le note strettamente personali...

[Wineduck]

Quando si dice "l'allievo che supera il maestro...": sono sicuro che hai organizzato tutto con una puntualità e rigorosità assolutamente encomiabili.
Viadana è ovviamente ancora lontana ma i "master" di Pieve di Cento li hai superati brillantemente: complimenti a te Daniele e grazie a Marco per le solite note "tridimensionali" e immaginifiche: è stato un po' come partecipare.