Stilistmaxim ha scritto:Buongiorno sono un distributore di vini artigianali ci tenevo a far presente che vini di Carmelo Cappello sono presenti in Giappone, Francia, Germania, Svizzera e la nostra Italia, scelti personalmente da sommelier di ristoranti stellati e non, in più da proprietari ed esperti assaggiatori di enoteche e wine bar.
Riguardo alla sua disamina parecchio incoerente, trovo che alcune caratteristiche potrebbero essere individuate in vini deviati ma chiaramente le non è in grado di capirlo.
In alcune bottiglie all'apertura c'è quel velo di odore dovuto all'artigianalità del vino ma che poi scompare, e non dopo giorni! Ogni volta che mi arrivano i campioni delle nuove annate lascio la bottiglia aperta una settimana ed assaggio un calice ogni giorno e non c'è mai un decadimento del vino.
Poco tempo fa abbiamo assaggiato con dei nuovi clienti le tre etichette con l'annata in questione, e i vini erano parecchio performanti, dominava una grande pulizia ed equilibrio, per tutte tre le etichette. (Parole dei proprietari)
Quindi trovo che la sua descrizione manchi di rispetto a tutti i professionisti che hanno degustato scelto e continuano ad acquistare i vini di Carmelo Cappello.
Non si può semplicemente dare queste informazioni dissonanti dalla realtà, stiamo parlando di vini artigianali di alta qualità che sfidano il tempo, atti a divenire ricercati ( e questo sta già accadendo) ed apprezzati dai migliori assaggiatori e sommelier nel mondo. Cheers!
Il mondo cambia ma in realtà non cambia mai nulla, soprattutto non cambiano gli esseri umani...
In 22 anni che frequento questo Forum questa scenetta l'ho già vista decine di volte: uno di noi assaggia un vino, esprime il suo personalissimo giudizio e taaacccc!!!
Arriva il produttore, il distributore, l'amico dell'amico del cugino del portiere del palazzo in cui vive la suocera del cantiniere, ecc. e cosa dice: che i vini in questione sono oggettivamente FAN-TA-STI-CI e che riscuotono l'apprezzamento incondizionato di VERI INTENDITORI e che quello che li critica "
non ci capisce una cippa" e che i suoi giudizi sono
OFFENSIVI!
Ma una vasca piena di umiltà e di rispetto per i pareri degli altri (specialmente dei consumatori che PAGANO per bere quei vini e che quindi possono
ESPRIMERE LIBERAMENTE IL LORO GIUDIZIO) non sarebbe la strategia migliore??
...chiedo per un amico....