Diario economico

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

maxer
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 03 ott 2023 10:35

zampaflex ha scritto:Ops, emerge dalle nebbie un documento sempre sottaciuto...la "Relazione annuale sulla economia non osservata", ossimoro per "vi diciamo quanto nero c'è in Italia", pubblicata dal MEF.

https://www.finanze.gov.it/export/sites/finanze/.galleries/Documenti/Varie/Relazione-sulleconomia-non-osservata-e-sullevasione-fiscale-e-contributiva-anno-2022.pdf

"Sulla base dei Conti nazionali pubblicati dall’Istat a marzo del 2022, nel capitolo II si documenta come il valore aggiunto generato dal sommerso economico, che già nel 2018 aveva segnato una contrazione del 3,1%, mostri nel 2019 un’ulteriore flessione del 2,7% attestandosi a 183,9 miliardi di euro. Conseguentemente, l’incidenza sul Pil del sommerso economico scende al 10,2% rispetto al 10,7% dell’anno precedente. Anche il tasso di irregolarità del lavoro, calcolato come incidenza percentuale delle unità di lavoro a tempo pieno non regolari sul totale, scende, nel 2019, al 14,9% rispetto al 15,1% dell’anno precedente."

Gioiamo? Mica tanto

"Nell’arco del periodo compreso tra il 2015 e il 2019, il tax gap si è ridotto in termini assoluti di circa 6,9 miliardi di euro e la propensione al gap, pari al rapporto tra il tax gap e il gettito potenziale per la parte dovuta al mancato pagamento delle imposte, si è ridotta di circa 2,7 punti percentuali.
In particolare il tax gap complessivo del 2019, anche dopo le revisioni intervenute nelle serie storiche, si riduce in valore assoluto di circa 3,7 miliardi di euro tra il 2018 e il 2019.
Si conferma, pertanto, quanto anticipato nell’Aggiornamento alla Relazione 2021, ovvero la diminuzione del tax gap complessivo, fiscale e contributivo, per la prima volta sotto la soglia dei 100 miliardi di euro. Più precisamente, il tax gap complessivo risulta, nel 2019, pari a circa 99,2 miliardi, di cui 86,5 miliardi di euro di mancate entrate tributarie e 12,7 miliardi di euro di mancate entrate contributive. Inoltre, la riduzione della propensione al gap tra il 2018 e il 2019, pari ad un ulteriore punto percentuale, conferma l’andamento decrescente che si era già riscontrato nel 2018 rispetto al 2017."

In particolare si evidenzia questo dato statistico, la propensione all'evasione:
IRPEF lavoro dipendente (irregolare) 2,8%
IRPEF lavoro autonomo e impresa 68,7%

Il prossimo che mi dice "eh ma le multinazionali..." gli faccio saltare i denti :mrgreen: anche perché si legge dopo:

"Nel paragrafo V.1.2 vengono analizzati alcuni aspetti dei regimi agevolati per i lavoratori autonomi e per gli imprenditori individuali. L’Agenzia delle entrate si è focalizzata sul regime “dei minimi”, originariamente introdotto nel 2007, evidenziando
come esso non abbia contribuito, quantomeno nel triennio 2012-2014, a ridurre il tax gap - espresso in percentuale dell’imposta potenziale - anche a causa del fenomeno dei “falsi minimi”, ovvero di contribuenti che hanno potuto beneficiare dell’agevolazione solo grazie alla sotto-dichiarazione del fatturato. Anche l’analisi svolta dal Dipartimento delle finanze sul regime forfetario introdotto nel 2019, per quanto di carattere preliminare, evidenzia un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65 mila euro al fine di usufruire dell’imposta sostitutiva prevista dal regime forfetario."

...
ma ancora grazie, nostro maestro e nostra guida che giornalmente ci indica la luce del vero sapere

ma pensiamo a quanto saremmo tutti ignoranti, zotici e incolti, se non ci fossero i suoi (esasperanti) copia-incolla, così profondi, illuminanti (e pipponi) !
...

a quando un turistico link sul suo viaggetto d' agosto in Florida ?
sarei molto curioso : invece io, sempre in agosto, mi sono spinto persino in quel di Sottomarina
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 03 ott 2023 10:41

maxer ha scritto:ma ancora grazie, nostro maestro e nostra guida che giornalmente ci indica la luce del vero sapere

ma pensiamo a quanto saremmo tutti ignoranti, zotici e incolti, se non ci fossero i suoi (esasperanti) copia-incolla, così profondi e illuminanti !
...

a quando un turistico link sul suo viaggetto d' agosto in Florida ?
sarei molto curioso : invece io, sempre in agosto, mi sono spinto persino in quel di Sottomarina


E se invece di sfottere inutilmente, tu esprimessi il tuo parere sull'evasione in Italia?
Che è fenomeno di indubbia rilevanza (contiene sarcasmo)
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Re: Diario economico

Messaggioda bobbisolo » 03 ott 2023 11:12

zampaflex ha scritto:
Il prossimo che mi dice "eh ma le multinazionali..." gli faccio saltare i denti :mrgreen: anche perché si legge dopo:



dai non buttiamola in vacca :mrgreen: :mrgreen: ... in questo discorso ci sta che non c'entrino... invece rispetto al rapporto tra emissioni globali+profitti sulla pelle della ggente/costo sociale sostenuto, potremmo scrivere libri
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 03 ott 2023 11:35

bobbisolo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Il prossimo che mi dice "eh ma le multinazionali..." gli faccio saltare i denti :mrgreen: anche perché si legge dopo:



dai non buttiamola in vacca :mrgreen: :mrgreen: ... in questo discorso ci sta che non c'entrino... invece rispetto al rapporto tra emissioni globali+profitti sulla pelle della ggente/costo sociale sostenuto, potremmo scrivere libri


Una piccola provocazione, ma neanche tanto artefatta. La cattiva politica in Italia insegue il mantra delle multinazionali rapaci e cattive, ma il buco maggiore viene creato dal basso, dai milioni di contribuenti infedeli.
Per quanto riguarda l'ambiente, sposterei il discorso. La Grande Azienda ha un obiettivo: produrre e vendere di più, ovvio. Ma per farlo ha bisogno soprattutto, di UNA cosa: la domanda dei suoi prodotti da parte del consumatore.
Se questa non ci fosse, la Grande Azienda sarebbe costretta a ridurre produzione e perciò inquinamento e a monte, i costi sociali.
Non lo ordina mica il medico, di cambiare l'iPhone appena esce il modello nuovo, no? :wink:
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 03 ott 2023 11:53

zampaflex ha scritto:Ops, emerge dalle nebbie un documento sempre sottaciuto...la "Relazione annuale sulla economia non osservata", ossimoro per "vi diciamo quanto nero c'è in Italia", pubblicata dal MEF.

https://www.finanze.gov.it/export/sites/finanze/.galleries/Documenti/Varie/Relazione-sulleconomia-non-osservata-e-sullevasione-fiscale-e-contributiva-anno-2022.pdf

"Sulla base dei Conti nazionali pubblicati dall’Istat a marzo del 2022, nel capitolo II si documenta come il valore aggiunto generato dal sommerso economico, che già nel 2018 aveva segnato una contrazione del 3,1%, mostri nel 2019 un’ulteriore flessione del 2,7% attestandosi a 183,9 miliardi di euro. Conseguentemente, l’incidenza sul Pil del sommerso economico scende al 10,2% rispetto al 10,7% dell’anno precedente. Anche il tasso di irregolarità del lavoro, calcolato come incidenza percentuale delle unità di lavoro a tempo pieno non regolari sul totale, scende, nel 2019, al 14,9% rispetto al 15,1% dell’anno precedente."

Gioiamo? Mica tanto

"Nell’arco del periodo compreso tra il 2015 e il 2019, il tax gap si è ridotto in termini assoluti di circa 6,9 miliardi di euro e la propensione al gap, pari al rapporto tra il tax gap e il gettito potenziale per la parte dovuta al mancato pagamento delle imposte, si è ridotta di circa 2,7 punti percentuali.
In particolare il tax gap complessivo del 2019, anche dopo le revisioni intervenute nelle serie storiche, si riduce in valore assoluto di circa 3,7 miliardi di euro tra il 2018 e il 2019.
Si conferma, pertanto, quanto anticipato nell’Aggiornamento alla Relazione 2021, ovvero la diminuzione del tax gap complessivo, fiscale e contributivo, per la prima volta sotto la soglia dei 100 miliardi di euro. Più precisamente, il tax gap complessivo risulta, nel 2019, pari a circa 99,2 miliardi, di cui 86,5 miliardi di euro di mancate entrate tributarie e 12,7 miliardi di euro di mancate entrate contributive. Inoltre, la riduzione della propensione al gap tra il 2018 e il 2019, pari ad un ulteriore punto percentuale, conferma l’andamento decrescente che si era già riscontrato nel 2018 rispetto al 2017."

In particolare si evidenzia questo dato statistico, la propensione all'evasione:
IRPEF lavoro dipendente (irregolare) 2,8%
IRPEF lavoro autonomo e impresa 68,7%

Il prossimo che mi dice "eh ma le multinazionali..." gli faccio saltare i denti :mrgreen: anche perché si legge dopo:

"Nel paragrafo V.1.2 vengono analizzati alcuni aspetti dei regimi agevolati per i lavoratori autonomi e per gli imprenditori individuali. L’Agenzia delle entrate si è focalizzata sul regime “dei minimi”, originariamente introdotto nel 2007, evidenziando
come esso non abbia contribuito, quantomeno nel triennio 2012-2014, a ridurre il tax gap - espresso in percentuale dell’imposta potenziale - anche a causa del fenomeno dei “falsi minimi”, ovvero di contribuenti che hanno potuto beneficiare dell’agevolazione solo grazie alla sotto-dichiarazione del fatturato. Anche l’analisi svolta dal Dipartimento delle finanze sul regime forfetario introdotto nel 2019, per quanto di carattere preliminare, evidenzia un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65 mila euro al fine di usufruire dell’imposta sostitutiva prevista dal regime forfetario."

https://www.youtube.com/watch?v=EIjWYOFww84
:wink:
Se qualcosa è gratis, il prodotto sei tu
"E’ più facile imbrogliare la gente che convincere la gente che è stata imbrogliata” Mark Twain
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Re: Diario economico

Messaggioda bobbisolo » 03 ott 2023 12:24

zampaflex ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Il prossimo che mi dice "eh ma le multinazionali..." gli faccio saltare i denti :mrgreen: anche perché si legge dopo:



dai non buttiamola in vacca :mrgreen: :mrgreen: ... in questo discorso ci sta che non c'entrino... invece rispetto al rapporto tra emissioni globali+profitti sulla pelle della ggente/costo sociale sostenuto, potremmo scrivere libri


Una piccola provocazione, ma neanche tanto artefatta. La cattiva politica in Italia insegue il mantra delle multinazionali rapaci e cattive, ma il buco maggiore viene creato dal basso, dai milioni di contribuenti infedeli.
Per quanto riguarda l'ambiente, sposterei il discorso. La Grande Azienda ha un obiettivo: produrre e vendere di più, ovvio. Ma per farlo ha bisogno soprattutto, di UNA cosa: la domanda dei suoi prodotti da parte del consumatore.
Se questa non ci fosse, la Grande Azienda sarebbe costretta a ridurre produzione e perciò inquinamento e a monte, i costi sociali.
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certo, ma te sai bene che esistono aziende che sono disposte a perdere soldi per anni pur di imporre il proprio prodotto...
quindi non sempre la domanda si forma spontaneamente perchè le persone si svegliano un bel giorno...
se per assurdo fosse stato vietato l'iphone perchè dannoso per la salute, ad esempio?

poi ancora, se la domanda non ci fosse, non è detto che la riduzione di produzione contribuisca in maniera direttamente proporzionale al consumo di risorse e emissioni... non credo neanche si possa oggettivare una relazione sulla quale concordare
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 03 ott 2023 19:51

i successi del governo

Immagine
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Diario economico

Messaggioda mennella » 04 ott 2023 10:09

Non vorrei fare l'avvocato del "diavolo nero" pero' non e' corretto assegnare all'attuale governo l'insuccesso
sul fronte dello spread. Di sicuro le non manovre economiche degli ultimi mesie l'attenzione sulla spesa
elettoralistica non aiutano ad avere benevolenza da parte del Mercato (e a ragione veduta).

Di sicuro dalla tabella (e non e' un problema dell'ultimo anno) stride il fatto che Portogallo, Spagna e Grecia
abbiano tassi decennali piu' bassi dell'Italia.
Pero' il futuro non dovrebbe riservare nulla di buono, la NADef prevede per i prossimi tre anni ancora
deficit annuali (e sono ottimisti) tra il 3.4 e il 5.3%
mavis59 [ agosto 2003 ]
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 05 ott 2023 12:54

I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

http://fortezza-bastiani.blogspot.com
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 05 ott 2023 16:45

tenente Drogo ha scritto:a proposito di spionaggio cinese

https://www.repubblica.it/esteri/2023/1 ... 416915779/


Questo è una certezza. Ma non solo attraverso Alibaba, quanto via tutti gli operatori terminal cinesi che hanno comprato porti o acquisito quote e li gestiscono.
Ho sentito una intervista al presidente di non so quale associazione o azienda, citare il problema della concorrenza improvvisamente aumentata dopo che un determinato terminal container è stato preso in gestione dai fottuti cinesi. Questo accade perché tu devi dichiarare cosa contiene un container e a chi va, e questi dati vengono trasmessi in madrepatria.

E' il modo di fare cinese. Vuoi sapere dove esporta una loro azienda? Compri i dati dal Ministero del Commercio Estero!
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 05 ott 2023 22:15

Argomento passato su molti giornali, ma mi pare ignorato dai TG, eppure di assoluta importanza per comprendere il nostro futuro e cercarne, se possibile, dei correttivi.
Istat ha pubblicato lo studio "PREVISIONI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE E DELLE FAMIGLIE", aggiornato ai dati demografici 2022, e non sono per niente belli.

"Le nuove previsioni sul futuro demografico del Paese, aggiornate al 2022, restituiscono tendenze difficilmente controvertibili, pur se in un quadro nel quale non mancano elementi di incertezza. La popolazione residente è in decrescita: da 59 milioni al 1° gennaio 2022 a 58,1 mln nel 2030, a 54,4 mln nel 2050 fino a 45,8 mln nel 2080.

Il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa tre a due nel 2022 a circa uno a uno nel 2050.

Pur in un quadro di invecchiamento comune, le differenze strutturali tra Nord e Mezzogiorno del Paese si amplificano.

In crescita le famiglie ma con un numero medio di componenti sempre più piccolo. Meno coppie con figli, più coppie senza: entro il 2042 solo una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non ne avrà."

https://www.istat.it/it/archivio/288443

Grillo voleva la decrescita felice?
L'avrà, ma sarà triste e sconsolata.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 05 ott 2023 23:44

Prendo un pezzo dell'articolo di Gabanelli sulla sanità per citare un po' di numeri sulla malsana commistione tra pubblico e privato convenzionato nella sanità italiana.

"...Quindi per le patologie che possiamo definire più comuni, che però poi fanno impazzire i cittadini prigionieri delle liste d’attesa, il pubblico arranca e il privato accreditato non fa nessuno sforzo supplementare. Cosa fa invece? Il privato accreditato sceglie le attività in cui guadagnare quote di mercato su una base economica di redditività, specializzandosi
sempre di più in quegli interventi con tariffe di rimborso più elevate (Drg ad alta redditività). I dati lo dimostrano in modo
inequivocabile:
— sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori (protesi): più 16.674 interventi nel privato che fa il 56% di questi interventi (in crescita rispetto al 49% del 2019). Rimborso: 12.101 euro.
— chirurgia dell’obesità: più 3.301 interventi nel privato che ne fa il 68% (in crescita rispetto al 59% del 2019). Rimborso: 5.681 euro.
— artrodesi, dove vengono inchiodate le vertebre della schiena, a seconda delle tecniche: più 1.413 interventi nel privato che ne fa il 60% (in crescita rispetto al 53% del 2019). Rimborso: 12.376 euro. Oppure artrodesi vertebrale con approccio anteriore/posteriore: più 89 nel privato che ne fa il 66% (in crescita rispetto al 64% del 2019). Rimborso 19.723 euro.
Tra le prestazioni più remunerative anche quelle delle specialità di cardiologia/cardiochirurgia come dimostrato nel Dataroom del giugno 2021 che soprattutto su Milano vedono concentrazioni impressionanti e in continua crescita nel privato accreditato che sostituisce il 77% delle valvole cardiache (17.843 euro), fa il 67% dei bypass coronarici (19.018 euro) e impianta il 62% dei defibrillatori (rimborso 19.057 euro).
Conclusione: gli ospedali pubblici nel 2022 perdono 1,27 miliardi (meno 6,7%) rispetto al 2019, i privati accreditati guadagnano 57,7 milioni (più 1%). I cittadini aspettano in lista d’attesa. O devono pagare.
Ma cambiare le cose è possibile? Nell’agosto 2019 in Lombardia, tranne che in caso di tumori o gravi patologie, il rimborso dell’artrodesi viene tagliato: il minimo è 3.200 euro fino a un massimo di 7.600 e non più 19.723 euro. È una decisione dell’allora direttore generale della Sanità Luigi Cajazzo, proprio per rendere gli interventi meno redditizi e tentare di limitare quelli inutili (vedi il Dataroom del novembre 2019). In controtendenza rispetto al resto d’Italia succede che nel 2022 gli interventi calano del 23% rispetto al 2019.
I risultati, dunque, si possono ottenere, ma è necessario un sistema di governo che costringa i privati accreditati a fare quello
che serve e non quello che rende di più. E bisogna poi resistere alle pressioni di chi difende interessi di parte. Il 15 maggio 2023 con la delibera 285 su proposta dell’assessore Guido Bertolaso le tariffe dell’artrodesi sono riviste al netto rialzo: l’artrodesi vertebrale con approccio anteriore/posteriore combinato arriva a 22.219 euro di rimborso senza più nessun paletto.

E poi non si vuole credere alla commistione mafiosa tra giunte di centrodestra e affaristi sanitari in Lombardia?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 09 ott 2023 11:33

Mi prendo questo spazio per ripubblicare il report di oggi della Gabanelli, dedicato alla Romagna, terra purtroppo, a quanto pare, vittima del diverso pensiero politico rispetto al governo. I soldi promessi con fanfara dai criminali al potere? Svaniti.

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/alluvione-emilia-romagna-beffa-rimborsi/69fbcdc8-65ea-11ee-be50-fc53f6bb2a42-va.shtml

Danni calcolati e certificati fin qui (ossia trasmessi a Bruxelles dal Dipartimento nazionale di Protezione civile per chiedere l’accesso ai fondi di solidarietà dell’Unione Europea) 8,5 miliardi così divisi: 3,8 miliardi per il patrimonio pubblico come strade, scuole, canali; 2,2 miliardi per i danni alle abitazioni; 1,8 miliardi per i danni alle attività produttive, comprese le aziende agricole. A questa cifra vanno aggiunti 682 milioni già spesi per fronteggiare l’emergenza e per la messa in sicurezza del territorio, di cui 412 anticipati da Comuni, Province, Regioni e consorzi di bonifica.
Fondi stanziati: a fine maggio, con il primo decreto per l’Emilia-Romagna il governo aveva annunciato un primo pacchetto di aiuti per 2 miliardi e 200 milioni. «Salvo intese», che in sostanza significa che le cose possono cambiare in corso d’opera. E infatti. Quando il decreto viene pubblicato il 1° giugno i soldi diventano circa 1,6 miliardi, così divisi: 900 milioni sono per gli ammortizzatori sociali, cioè la cassa integrazione; 300 milioni per aiutare le aziende che esportano. Con una clausola: il non speso ritorna nelle casse dello Stato. Per quel che riguarda la cassa integrazione sono stati chiesti solo 30 milioni, perché i romagnoli non sono rimasti a guardare, ma insieme ai dipendenti si sono subito rimboccati le maniche e rimesso in piedi gran parte delle aziende. Invece dei 300 milioni stanziati a sostegno dell’export ne sono stati chiesto soltanto 12-13. In questo caso i requisiti necessari sbarravano già in partenza l’accesso ai fondi per moltissime imprese. Alla fine 1 miliardo e 150 milioni sono tornati nelle casse dello Stato.
Nello stesso decreto 150 milioni sono stati ripartiti fra vari ministeri (Ricerca, Istruzione, Cultura, Turismo ecc), e 230 dati alla Protezione civile e alla Regione per le somme urgenze, fra cui un aiuto di 3.000 euro a famiglia per far fronte alle spese inderogabili. Sono questi gli unici soldi arrivati finora alle quasi 36 mila le famiglie che nelle prime ore avevano dovuto lasciare tutto e scappare, con l’acqua letteralmente alla gola. In 65 Comuni si contano 9.371 nuclei familiari che hanno poi chiesto il contributo per l’autonoma sistemazione: gente che si è accampata per lunghi periodi da amici, parenti o in roulotte. Più un centinaio di famiglie che ancora oggi sono sistemate in alberghi (con spesa a carico della Regione). Per ciascuna famiglia a breve saranno distribuiti altri 2000 euro.
Con la nomina ad agosto del Commissario Figliuolo, arriva un secondo decreto con nuovi stanziamenti per le opere pubbliche e per il risarcimento danni ai privati. Cominciamo dalle opere pubbliche: previsti 2,6 miliardi da spendere in tre anni per sistemare scuole, ponti, strade. Ma quanti soldi sono disponibili fisicamente per il 2023? Finora ne sono stati autorizzati 908,5 milioni, di cui 876 versati sulla contabilità del generale Figliuolo, quindi già disponibili. Ma 412 anticipati a maggio per i lavori urgenti sono da restituire a Regione, Comuni, Province e consorzi. Quindi, tirando la somma, pronti all’uso quest’anno restano meno di 500 milioni.
Con il secondo decreto ci sono anche i soldi per i privati: 120 milioni già utilizzabili, più 149 autorizzati ma non ancora sul piatto. Per avere un ordine di grandezza: le aziende agricole a cui l’acqua ha causato danni sono circa 21 mila con 41 mila addetti; quelle agroalimentari sono 2.800 per 23 mila operatori. E l’impatto è stato importante anche sul settore zootecnico. Ma di fatto le aziende non hanno ancora avuto un centesimo. Di più: fino al 16 novembre non sarà disponibile nemmeno il modulo da compilare per chiedere il rimborso perché la piattaforma informatica è in corso di aggiornamento.

:roll:
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Tex Willer
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Re: Diario economico

Messaggioda Tex Willer » 09 ott 2023 11:48

zampaflex ha scritto:Mi prendo questo spazio per ripubblicare il report di oggi della Gabanelli, dedicato alla Romagna, terra purtroppo, a quanto pare, vittima del diverso pensiero politico rispetto al governo. I soldi promessi con fanfara dai criminali al potere? Svaniti.

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/alluvione-emilia-romagna-beffa-rimborsi/69fbcdc8-65ea-11ee-be50-fc53f6bb2a42-va.shtml

Danni calcolati e certificati fin qui (ossia trasmessi a Bruxelles dal Dipartimento nazionale di Protezione civile per chiedere l’accesso ai fondi di solidarietà dell’Unione Europea) 8,5 miliardi così divisi: 3,8 miliardi per il patrimonio pubblico come strade, scuole, canali; 2,2 miliardi per i danni alle abitazioni; 1,8 miliardi per i danni alle attività produttive, comprese le aziende agricole. A questa cifra vanno aggiunti 682 milioni già spesi per fronteggiare l’emergenza e per la messa in sicurezza del territorio, di cui 412 anticipati da Comuni, Province, Regioni e consorzi di bonifica.
Fondi stanziati: a fine maggio, con il primo decreto per l’Emilia-Romagna il governo aveva annunciato un primo pacchetto di aiuti per 2 miliardi e 200 milioni. «Salvo intese», che in sostanza significa che le cose possono cambiare in corso d’opera. E infatti. Quando il decreto viene pubblicato il 1° giugno i soldi diventano circa 1,6 miliardi, così divisi: 900 milioni sono per gli ammortizzatori sociali, cioè la cassa integrazione; 300 milioni per aiutare le aziende che esportano. Con una clausola: il non speso ritorna nelle casse dello Stato. Per quel che riguarda la cassa integrazione sono stati chiesti solo 30 milioni, perché i romagnoli non sono rimasti a guardare, ma insieme ai dipendenti si sono subito rimboccati le maniche e rimesso in piedi gran parte delle aziende. Invece dei 300 milioni stanziati a sostegno dell’export ne sono stati chiesto soltanto 12-13. In questo caso i requisiti necessari sbarravano già in partenza l’accesso ai fondi per moltissime imprese. Alla fine 1 miliardo e 150 milioni sono tornati nelle casse dello Stato.
Nello stesso decreto 150 milioni sono stati ripartiti fra vari ministeri (Ricerca, Istruzione, Cultura, Turismo ecc), e 230 dati alla Protezione civile e alla Regione per le somme urgenze, fra cui un aiuto di 3.000 euro a famiglia per far fronte alle spese inderogabili. Sono questi gli unici soldi arrivati finora alle quasi 36 mila le famiglie che nelle prime ore avevano dovuto lasciare tutto e scappare, con l’acqua letteralmente alla gola. In 65 Comuni si contano 9.371 nuclei familiari che hanno poi chiesto il contributo per l’autonoma sistemazione: gente che si è accampata per lunghi periodi da amici, parenti o in roulotte. Più un centinaio di famiglie che ancora oggi sono sistemate in alberghi (con spesa a carico della Regione). Per ciascuna famiglia a breve saranno distribuiti altri 2000 euro.
Con la nomina ad agosto del Commissario Figliuolo, arriva un secondo decreto con nuovi stanziamenti per le opere pubbliche e per il risarcimento danni ai privati. Cominciamo dalle opere pubbliche: previsti 2,6 miliardi da spendere in tre anni per sistemare scuole, ponti, strade. Ma quanti soldi sono disponibili fisicamente per il 2023? Finora ne sono stati autorizzati 908,5 milioni, di cui 876 versati sulla contabilità del generale Figliuolo, quindi già disponibili. Ma 412 anticipati a maggio per i lavori urgenti sono da restituire a Regione, Comuni, Province e consorzi. Quindi, tirando la somma, pronti all’uso quest’anno restano meno di 500 milioni.
Con il secondo decreto ci sono anche i soldi per i privati: 120 milioni già utilizzabili, più 149 autorizzati ma non ancora sul piatto. Per avere un ordine di grandezza: le aziende agricole a cui l’acqua ha causato danni sono circa 21 mila con 41 mila addetti; quelle agroalimentari sono 2.800 per 23 mila operatori. E l’impatto è stato importante anche sul settore zootecnico. Ma di fatto le aziende non hanno ancora avuto un centesimo. Di più: fino al 16 novembre non sarà disponibile nemmeno il modulo da compilare per chiedere il rimborso perché la piattaforma informatica è in corso di aggiornamento.

:roll:

Criminali al potere. Chi non la pensa come te è dunque un criminale? Evviva la democrazia!!
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Re: Diario economico

Messaggioda Travolta » 09 ott 2023 11:56

Tex Willer ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi prendo questo spazio per ripubblicare il report di oggi della Gabanelli, dedicato alla Romagna, terra purtroppo, a quanto pare, vittima del diverso pensiero politico rispetto al governo. I soldi promessi con fanfara dai criminali al potere? Svaniti.

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/alluvione-emilia-romagna-beffa-rimborsi/69fbcdc8-65ea-11ee-be50-fc53f6bb2a42-va.shtml

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Ciao Tex ,quale potrebbe essere a tuo avviso la definizione corretta (dando per scontata la bonta' dell'inchiesta della Gabanelli ) ?
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Re: Diario economico

Messaggioda Travolta » 09 ott 2023 11:56

Travolta ha scritto:
Tex Willer ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi prendo questo spazio per ripubblicare il report di oggi della Gabanelli, dedicato alla Romagna, terra purtroppo, a quanto pare, vittima del diverso pensiero politico rispetto al governo. I soldi promessi con fanfara dai criminali al potere? Svaniti.

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/alluvione-emilia-romagna-beffa-rimborsi/69fbcdc8-65ea-11ee-be50-fc53f6bb2a42-va.shtml

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Criminali al potere. Chi non la pensa come te è dunque un criminale? Evviva la democrazia!!


Ciao Tex ,quale potrebbe essere a tuo avviso la definizione corretta (dando per scontata la bonta' dell'inchiesta della Gabanelli ) ? Bugiardi? Sciacalli? Cialtroni? Oppure puoi pensare che sia un comportamento lecito...chiedo
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 09 ott 2023 12:21

Tex Willer ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi prendo questo spazio per ripubblicare il report di oggi della Gabanelli, dedicato alla Romagna, terra purtroppo, a quanto pare, vittima del diverso pensiero politico rispetto al governo. I soldi promessi con fanfara dai criminali al potere? Svaniti.

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/alluvione-emilia-romagna-beffa-rimborsi/69fbcdc8-65ea-11ee-be50-fc53f6bb2a42-va.shtml

Danni calcolati e certificati fin qui (ossia trasmessi a Bruxelles dal Dipartimento nazionale di Protezione civile per chiedere l’accesso ai fondi di solidarietà dell’Unione Europea) 8,5 miliardi così divisi: 3,8 miliardi per il patrimonio pubblico come strade, scuole, canali; 2,2 miliardi per i danni alle abitazioni; 1,8 miliardi per i danni alle attività produttive, comprese le aziende agricole. A questa cifra vanno aggiunti 682 milioni già spesi per fronteggiare l’emergenza e per la messa in sicurezza del territorio, di cui 412 anticipati da Comuni, Province, Regioni e consorzi di bonifica.
Fondi stanziati: a fine maggio, con il primo decreto per l’Emilia-Romagna il governo aveva annunciato un primo pacchetto di aiuti per 2 miliardi e 200 milioni. «Salvo intese», che in sostanza significa che le cose possono cambiare in corso d’opera. E infatti. Quando il decreto viene pubblicato il 1° giugno i soldi diventano circa 1,6 miliardi, così divisi: 900 milioni sono per gli ammortizzatori sociali, cioè la cassa integrazione; 300 milioni per aiutare le aziende che esportano. Con una clausola: il non speso ritorna nelle casse dello Stato. Per quel che riguarda la cassa integrazione sono stati chiesti solo 30 milioni, perché i romagnoli non sono rimasti a guardare, ma insieme ai dipendenti si sono subito rimboccati le maniche e rimesso in piedi gran parte delle aziende. Invece dei 300 milioni stanziati a sostegno dell’export ne sono stati chiesto soltanto 12-13. In questo caso i requisiti necessari sbarravano già in partenza l’accesso ai fondi per moltissime imprese. Alla fine 1 miliardo e 150 milioni sono tornati nelle casse dello Stato.
Nello stesso decreto 150 milioni sono stati ripartiti fra vari ministeri (Ricerca, Istruzione, Cultura, Turismo ecc), e 230 dati alla Protezione civile e alla Regione per le somme urgenze, fra cui un aiuto di 3.000 euro a famiglia per far fronte alle spese inderogabili. Sono questi gli unici soldi arrivati finora alle quasi 36 mila le famiglie che nelle prime ore avevano dovuto lasciare tutto e scappare, con l’acqua letteralmente alla gola. In 65 Comuni si contano 9.371 nuclei familiari che hanno poi chiesto il contributo per l’autonoma sistemazione: gente che si è accampata per lunghi periodi da amici, parenti o in roulotte. Più un centinaio di famiglie che ancora oggi sono sistemate in alberghi (con spesa a carico della Regione). Per ciascuna famiglia a breve saranno distribuiti altri 2000 euro.
Con la nomina ad agosto del Commissario Figliuolo, arriva un secondo decreto con nuovi stanziamenti per le opere pubbliche e per il risarcimento danni ai privati. Cominciamo dalle opere pubbliche: previsti 2,6 miliardi da spendere in tre anni per sistemare scuole, ponti, strade. Ma quanti soldi sono disponibili fisicamente per il 2023? Finora ne sono stati autorizzati 908,5 milioni, di cui 876 versati sulla contabilità del generale Figliuolo, quindi già disponibili. Ma 412 anticipati a maggio per i lavori urgenti sono da restituire a Regione, Comuni, Province e consorzi. Quindi, tirando la somma, pronti all’uso quest’anno restano meno di 500 milioni.
Con il secondo decreto ci sono anche i soldi per i privati: 120 milioni già utilizzabili, più 149 autorizzati ma non ancora sul piatto. Per avere un ordine di grandezza: le aziende agricole a cui l’acqua ha causato danni sono circa 21 mila con 41 mila addetti; quelle agroalimentari sono 2.800 per 23 mila operatori. E l’impatto è stato importante anche sul settore zootecnico. Ma di fatto le aziende non hanno ancora avuto un centesimo. Di più: fino al 16 novembre non sarà disponibile nemmeno il modulo da compilare per chiedere il rimborso perché la piattaforma informatica è in corso di aggiornamento.

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