Parliamo di guerra

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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bobbisolo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 27 giu 2023 00:53

tenente Drogo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:non deviamo per favore... rendiamola più semplice: facciamo che siamo al punto zero, nessun paese al mondo ha l'atomica... ora rispondi alla domanda.
Ci sono paesi che hanno più diritti degli altri nel svilupparla?
se si, perché?


ha già risposto Zampaflex

"."


non avete risposto a una precisa domanda... adesso mi ritiro anche io e ve lo lascio smenare a vicenda 8)
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda maxer » 27 giu 2023 01:18

bobbisolo ha scritto:non avete risposto a una precisa domanda... adesso mi ritiro anche io e ve lo lascio smenare a vicenda 8)

...
con tutte le continue grandi ....a.e* che scrivono, per noi sarà dura resistere :lol:
...

*al primo che indovina la parola puntuta, un Monfortino 1978 o un Monfortino 2001, a scelta

direttamente dal mercatino di Acerra
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 27 giu 2023 13:08

Volete una risposta sensata ma antistorica?
Non dovrebbe averle nessuno.
Volete affrontare la realtà?
Meglio che restino come deterrente chiuse a chiave e destinate a prendere polvere nelle mani di pochissimi piuttosto che permettere a chiunque, in un deprecabile e populista sentimento di iperuguaglianza, di costruirsela destabilizzando l'ordine mondiale, che sarà americano centrico ma ha garantito lo sviluppo economico e la riduzione della povertà a livelli mai raggiunti prima.
O vogliamo fare finta di non avere visto che al crollo dell'urss le loro atomiche si vendevano al mercato nero?
E solo l'invio di ispettori americani impedì il grosso delle sparizioni.
Non progredi est regredi
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 27 giu 2023 14:19

"Infine, ciò che politicamente Prigozhin ha detto e che imbarazza il circolo di Putin: ha pubblicato sul suo canale Telegram quelle che lui ritiene essere le prove della totale illegittimità dell’invasione dell’Ucraina. Pure invenzioni, ha scritto Prigozhin: non c’era alcun timore per il Donbass, non esisteva un pericolo neonazista a Mariupol, né una rivolta repressa nelle repubbliche autoproclamate. Tutto era stato inventato secondo Prigozhin, per fare dell’Ucraina il terreno di un “racket” mafioso a profitto degli uomini del Cremlino"
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 27 giu 2023 16:12

zampaflex ha scritto:Volete una risposta sensata ma antistorica?
Non dovrebbe averle nessuno.
Volete affrontare la realtà?
Meglio che restino come deterrente chiuse a chiave e destinate a prendere polvere nelle mani di pochissimi piuttosto che permettere a chiunque, in un deprecabile e populista sentimento di iperuguaglianza, di costruirsela destabilizzando l'ordine mondiale, che sarà americano centrico ma ha garantito lo sviluppo economico e la riduzione della povertà a livelli mai raggiunti prima.
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impeccabile
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 27 giu 2023 16:13

nel frattempo ho ritrovato un commento che scrissi su Facebook il 30 novembre 2018

Immagine
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 27 giu 2023 19:40

Un'idea di dove mettere le atomiche, io ce l'avrei...
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 28 giu 2023 21:21

non mi interessa più la guerra in Ucraina ma spero solo che Putin stravinca la sua battaglia

e che gli USA paghino tutte le colpe della loro storia di sfruttatori, schiavisti negrieri e carnefici di popoli
take a sad song and make it better
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 28 giu 2023 22:30

interessante articolo di Anna Zafesova su La Stampa

‐---‐---------‐---

Il cerchio magico, e stretto, dello Zar sempre più debole, diviso e corrotto


Due capisaldi del regime, la stabilità e l’irremovibilità, dopo 25 anni sono stati spezzati


Mentre i russi continuano a ironizzare postando sui social meme sul “Lago dei cigni” - il balletto con il quale la televisione sovietica interrompeva le trasmissioni in caso di morte del leader o di colpo di palazzo – al Cremlino e dintorni è in corso un altro balletto in punta di piedi, e su un campo minato. La rivelazione uscita sul quotidiano Kommersant, che l'indagine criminale per rivolta armata contro Evgeny Prigozhin sia stata tutt'altro che archiviata («a garantire la sua incolumità c'è la parola del presidente», aveva detto la sera del mancato golpe il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov), è un avvertimento a tutti: la procura è al lavoro, i servizi segreti anche. Possiamo solo immaginarci la mole di intercettazioni e tabulati con le chiamate ricevute dal “cuoco di Putin” nelle 24 ore in cui ha tenuto in scacco tutta la Russia. Ci saranno anche i tracciamenti degli aerei, con tutti gli itinerari del jet privati decollati da Mosca verso Baku e Istanbul (tra cui, si dice, quello del ministro dell'Industria Denis Manturov, dell'oligarca e amico personale del presidente Boris Rotenberg e del magnate dei metalli Vladimir Potanin, ricomparso a emergenza finita con un post che lo mostrava a pescare in Russia).

Guerra Russia Ucraina, le notizie di oggi

«Li abbiamo fatti correre», è stato il commento del capo della Wagner mentre abbandonava, sabato sera, Rostov, osannato dai passanti. Ora, nulla è più come prima. Due capisaldi del regime putiniano – la stabilità e l'irremovibilità – sono stati spezzati. Quasi 25 anni impiegati dal leader russo a eliminare intorno a se qualunque possibilità di una alternativa, di un “numero due”, di qualcuno a cui delegare parte del potere, sono stati polverizzati da un blitz di un'armata di mercenari assoldati da lui stesso. E il mito del leader inflessibile che non si piega mai a un negoziato – né con i ceceni, né con i liberali, né con gli ucraini – è andato in frantumi quando, nemmeno 12 ore dopo aver promesso di punire chi gli aveva infilato “un coltello” nella schiena, è sceso alle trattative, e all'amnistia, con i Wagner ammutinati.

Non è nello stile del presidente russo fare chiarezza e ordinare esecuzioni sommarie, ma fino a che non fa delle mosse esplicite assomiglierà a quel gatto di Schroedinger che potrebbe essere ancora vivo come già morto. Prima di agire deve però fare l'inventario dei suoi uomini, ripensare il sistema di fedeltà personali, di clan e baronie, di eserciti privati e funzioni dello Stato appaltati ad amici. Molti fedelissimi hanno taciuto, fin troppo a lungo: Ramzan Kadyrov, considerato una sorta di figlio adottivo di Putin, ha preso posizione soltanto nel pomeriggio di sabato. Margarita Simonyan, la capa della TV di propaganda RT, si è rifatta viva soltanto ieri. Altri hanno votato con i piedi, come Rotenberg, compagno di allenamenti nella palestra di arti marziali di Leningrado negli anni '60.

Un altro intimo del presidente che le gole profonde vicine al Cremlino danno per spacciato è Nikolay Patrushev, l'ex capo dell'Fsb e ora segretario del Consiglio di sicurezza, che durante il golpe di Prigozhin si trovava nel Kazakhstan. Sono anni che a Mosca si dice che Patrushev stia addestrando suo figlio Dmitry, ministro dell'Agricoltura, a diventare il “delfino” di Putin, in una successione pilotata come lo stesso Putin fece con Boris Eltsin. Pare che il presidente sia furioso con Patrushev che non ha previsto (o non ha voluto prevedere) l'ammutinamento di Prigozhin.

Viene invece dato in ascesa il governatore di Tula Aleksey Dyumin, ex guardia del corpo di Putin, vicino ai fratelli Yuri e Mikhail Kovalchuk (il primo viene indicato come l'ispiratore dell'invasione dell'Ucraina, dopo essersi rinchiuso nel lockdown con il presidente). Ma si tratta di indiscrezioni di palazzo che non aiutano a ridare una prospettiva di futuro a un regime che grazie a Prigozhin ha misurato in maniera piuttosto brutale la base ridotta del proprio sostegno. Il cerchio magico del Cremlino è debole, diviso, corrotto e privo di visione, e finora ha sostenuto il “Capo” proprio come cardine e arbitro. Ora però Putin ricorda il detto russo sulla valigia senza maniglia, che dispiace buttare, ma che ormai è impossibile da portare. Il presidente russo ha impiegato un quarto di secolo a costruire un sistema dove dell'opposizione non esiste nemmeno l'ombra, ma da amante della storia non ha imparato una lezione che Prigozhin ora gli ha ricordato: i dittatori e gli zar russi sono caduti quasi sempre sotto i colpi dei propri parenti, attendenti o consiglieri.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 29 giu 2023 10:19

zampaflex ha scritto:Volete una risposta sensata ma antistorica?
Non dovrebbe averle nessuno.
Volete affrontare la realtà?
Meglio che restino come deterrente chiuse a chiave e destinate a prendere polvere nelle mani di pochissimi piuttosto che permettere a chiunque, in un deprecabile e populista sentimento di iperuguaglianza, di costruirsela destabilizzando l'ordine mondiale, che sarà americano centrico ma ha garantito lo sviluppo economico e la riduzione della povertà a livelli mai raggiunti prima.
O vogliamo fare finta di non avere visto che al crollo dell'urss le loro atomiche si vendevano al mercato nero?
E solo l'invio di ispettori americani impedì il grosso delle sparizioni.


ooooh lé!!...grazie zampa per l'onestà... non dovrebbe averle nessuno, infatti.
Averle penso sarebbe un "privilegio", non un diritto...
e storicamente gli americani non so se ne avrebbero avuto il diritto, ma lo hanno assunto come privilegio, perchè avevano i denari per poterselo permettere inoltre.
O vogliamo fare finta che non ci fosse il desiderio americano di vendicarsi dei fatti di Pearl Harbor e che la bomba atomica fosse l'unico modo per porre fine al conflitto?

Gli americani l'hanno capita dopo i risarcimenti non pagati dalla Germania al termine della WW1: e cioè avevano capito che era necessario occupare territori con la forza se si avesse voluto ottenere un "risarcimento" (visto quello non completato dai crucchi)... con la forza delle armi prima e anche con la forza del dollaro poi, ci sono riusciti... e sono stati anche gli unici a potersi permettere economicamente lo sviluppo dell'atomica, all'epoca.
Fra gli scienziati che collaborarono vi furono quelli critici, che non aderirono, intravedendo il fine e la maggioranza, fra i quali vi fu anche gente che non si aspettava tale risultato(non aveva "firmato" per quell'obiettivo), entusiasta di concorrere.
Infatti oggi gli americani occupano parte dei territori che stanno a fianco della Cina(e non solo li...), come appunto risarcimento post-bellico.

questi sono fatti storici che prescindono da sentimenti anti-americani (o anti-russi).

Lasciamo perdere i commenti invece eccessivamente filo-entusiastico-americani, auctor pacis mundi et defensor fidei... che rischiano invece di rendere grottesche le vs posizioni (non c'è nessuna filantropia nelle azioni americane - altro fatto storico -, c'è la bramosia di imporre la propria visione del mondo... gli è andata bene che questa ha coinciso con il "benessere" relativo di una fetta della popolazione mondiale)

quindi è vero anche che l'attuale "benessere" lo si deve al predominio americano nel mondo, però è anche vero che non sapremmo mai se sarebbe potuta andare diversamente, peggio, uguale o meglio di come stiamo ora... quindi penso che la critica al modus operandi americano possa starci, pur vivendo in un mondo occidentale del quale gli americani hanno contribuito in larga parte a connotarlo e del quale benessere anche io godo: non penso di dovergli "fedeltà" a vita per averci salvato dai nazi. Anche perchè ripeto, non c'era dietro un interesse filantropico, ma economico... al ciento pe' ciento :wink:
Ultima modifica di bobbisolo il 29 giu 2023 16:17, modificato 3 volte in totale.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 29 giu 2023 10:23

tenente Drogo ha scritto:nel frattempo ho ritrovato un commento che scrissi su Facebook il 30 novembre 2018

Immagine


Cassandra, questo commento è totalmente privo di contesto!

https://www.youtube.com/watch?v=JaFB9MhE36w
https://www.youtube.com/watch?v=23cJGsB5Jl0
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 29 giu 2023 10:26

liberate Assange, finti liberali, va'... :lol:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 29 giu 2023 10:37

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:nel frattempo ho ritrovato un commento che scrissi su Facebook il 30 novembre 2018

Immagine


Cassandra, questo commento è totalmente privo di contesto!

https://www.youtube.com/watch?v=JaFB9MhE36w
https://www.youtube.com/watch?v=23cJGsB5Jl0


ti farei parlare con i miei amici siriani, ma non servirebbe a niente
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 29 giu 2023 13:06

Travolta ha scritto:
l'oste ha scritto:
Patàta ha scritto:
Timoteo ha scritto:Se restasse altro da fumare pregasi inoltrare.


Roba buona, mi raccomando!

"È finita l'epoca del lassismo" e non è una citazione del 1940 bensì di oggi pomeriggio.

È che culturalmente i Futuristi d'Italia vedono ancora le canne come roba da eskimo, da zecche, da immigrati, tipo negli Usa quando nel '21 (millenovecento) proibirono la cannabis perché era usata da messicani e neri (che suonavano quella musica del diavolo, il blues).
Il bello sarebbe fare l'esame der capello a tanti loro seguaci, giovani e non. Altro che.


Andiamo in O.T. ma veramente una vergogna indegna lo show odierno di chi rappresenta la maggioranza degli elettori italiani.Ignoranza ed arroganza.

Mi scuso per OT per risponderti.
Oltre ad arroganza ed ignoranza quello che mi ha sempre colpito della demonizzazione della cannabis è l'ipocrisia di uno stato che con il Monopolio lucra su alcool (non parlo solo dei buoni vini, bensì di tutte le schifezze alcoliche zuccherate e no che di vendono in autogrill) e tabacco, due prodotti che scientificamente ed innegabilmente danno dipendenza e spesso gravi problemi alla salute.
Nei principi attivi della canapa invece oltre al famigerato Thc psicotropo che "fa' sballare" sono presenti altri elementi che la medicina ufficiale ha già confermato con decine di studi che possono essere utili a fini curativi e palliativi in molte patologie.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 29 giu 2023 14:12

Precisazione per Bobbi et Co.
Utilizzare il termine "americani" o "America" per connotare una determinata area (e i suoi abitanti) del Nord America, non mi sembra corretto, quindi cerchiamo di fare un po' d'ordine:
Quelli che tu/voi così definisci sono statunitensi e vivono (prevalentemente, ma non solo) negli USA (Stati Uniti d'America).
Se poi vogliamo parlare dei nativi, allora bisognerebbe aprire un capitolo a parte, a ogni modo, in quella parte del globo esistono (per il momento) 3 americhe: Nord, Centro e Sud, divise in più stati, per cui, tornando a bomba (non quella atomica), il termine corretto per definire quelli che tu/voi chiamate americani è "statunitensi"...o yankee se si vuole utilizzare un termine slang.
Ultima modifica di Trabateo il 29 giu 2023 14:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Timoteo » 29 giu 2023 14:15

Trabateo ha scritto:Precisazione per Bobbi et Co.
Utilizzare il termine "americani" o "America" per connotare una determinata area (e i suoi abitanti) del Nord America, non mi sembra corretto, quindi cerchiamo di fare un po' d'ordine:
Quelli che tu/voi così definisci sono statunitensi e vivono (prevalentemente, ma non solo) negli USA (Stati Uniti d'America).
Se poi vogliamo parlare dei nativi, allora bisognerebbe aprire un capitolo a parti, a ogni modo, in quella parte del globo esistono (per il momento) 3 americhe: Nord, Centro e Sud, divise in più stati, per cui, tornando a bomba (non quella atomica), il termine corretto per definire quelli che tu/voi chiamate americani è "statunitensi"...o yankee se si vuole utilizzare un termine slang.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Timoteo » 29 giu 2023 14:17

Timoteo ha scritto:
Trabateo ha scritto:Precisazione per Bobbi et Co.
Utilizzare il termine "americani" o "America" per connotare una determinata area (e i suoi abitanti) del Nord America, non mi sembra corretto, quindi cerchiamo di fare un po' d'ordine:
Quelli che tu/voi così definisci sono statunitensi e vivono (prevalentemente, ma non solo) negli USA (Stati Uniti d'America).
Se poi vogliamo parlare dei nativi, allora bisognerebbe aprire un capitolo a parti, a ogni modo, in quella parte del globo esistono (per il momento) 3 americhe: Nord, Centro e Sud, divise in più stati, per cui, tornando a bomba (non quella atomica), il termine corretto per definire quelli che tu/voi chiamate americani è "statunitensi"...o yankee se si vuole utilizzare un termine slang.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 29 giu 2023 14:39

Timoteo ha scritto:
Timoteo ha scritto:
Trabateo ha scritto:Precisazione per Bobbi et Co.
Utilizzare il termine "americani" o "America" per connotare una determinata area (e i suoi abitanti) del Nord America, non mi sembra corretto, quindi cerchiamo di fare un po' d'ordine:
Quelli che tu/voi così definisci sono statunitensi e vivono (prevalentemente, ma non solo) negli USA (Stati Uniti d'America).
Se poi vogliamo parlare dei nativi, allora bisognerebbe aprire un capitolo a parti, a ogni modo, in quella parte del globo esistono (per il momento) 3 americhe: Nord, Centro e Sud, divise in più stati, per cui, tornando a bomba (non quella atomica), il termine corretto per definire quelli che tu/voi chiamate americani è "statunitensi"...o yankee se si vuole utilizzare un termine slang.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 29 giu 2023 15:26

Trabateo ha scritto:
Timoteo ha scritto:
Timoteo ha scritto:
Trabateo ha scritto:Precisazione per Bobbi et Co.
Utilizzare il termine "americani" o "America" per connotare una determinata area (e i suoi abitanti) del Nord America, non mi sembra corretto, quindi cerchiamo di fare un po' d'ordine:
Quelli che tu/voi così definisci sono statunitensi e vivono (prevalentemente, ma non solo) negli USA (Stati Uniti d'America).
Se poi vogliamo parlare dei nativi, allora bisognerebbe aprire un capitolo a parti, a ogni modo, in quella parte del globo esistono (per il momento) 3 americhe: Nord, Centro e Sud, divise in più stati, per cui, tornando a bomba (non quella atomica), il termine corretto per definire quelli che tu/voi chiamate americani è "statunitensi"...o yankee se si vuole utilizzare un termine slang.


anche i brasiliani sono statunitensi.


pure i messicani...


I messicani sono il giardino: non confondiamo il regno vegetale con quello animale.


e bla bla bla bla e bla... non avete ancora finito con le seghe? :wink:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 29 giu 2023 15:28

statunitensi, corretto...anche se il messaggio è ben chiaro dal principio, altro che zebra-fish

maaaaddonna regà, grammar nazi al potere
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Trabateo » 29 giu 2023 15:39

bobbisolo ha scritto:statunitensi, corretto...anche se il messaggio è ben chiaro dal principio, altro che zebra-fish

maaaaddonna regà, grammar nazi al potere


Prova a metterti nei panni di un nativo: un giorno eri libero sul tuo cavallo a cacciare bisonti e il giorno dopo ti sei ritrovato in una riserva (in territorio di M) che via via è andato sempre più rimpicciolendosi.
Ti girerebbero o no i cabasisi a sentir chiamare tutti americani?

Finché le parole avranno un significato ben preciso saremo liberi, dopodiché tutto diventerà interpretabile a uso e consumo del prepotente/potente di turno...beh, già questo avviene ora
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 29 giu 2023 16:12

tenente Drogo ha scritto:
impeccabile


uahahahah

così mi spezzi tené
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 29 giu 2023 16:14

Trabateo ha scritto:
bobbisolo ha scritto:statunitensi, corretto...anche se il messaggio è ben chiaro dal principio, altro che zebra-fish

maaaaddonna regà, grammar nazi al potere


Prova a metterti nei panni di un nativo: un giorno eri libero sul tuo cavallo a cacciare bisonti e il giorno dopo ti sei ritrovato in una riserva (in territorio di M) che via via è andato sempre più rimpicciolendosi.
Ti girerebbero o no i cabasisi a sentir chiamare tutti americani?

Finché le parole avranno un significato ben preciso saremo liberi, dopodiché tutto diventerà interpretabile a uso e consumo del prepotente/potente di turno...beh, già questo avviene ora


secondo me il nativo americano se l'è cercata :lol: :lol: :lol:

c'è caldo oggi 8)

...non dirmi che mi faresti conoscere i tuoi amici pellerossa ti prego, almeno tu, have mercy :lol:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 29 giu 2023 16:32

bobbisolo ha scritto:(...) ...quindi è vero anche che l'attuale "benessere" lo si deve al predominio americano nel mondo, però è anche vero che non sapremmo mai se sarebbe potuta andare diversamente, peggio, uguale o meglio di come stiamo ora... quindi penso che la critica al modus operandi americano possa starci, pur vivendo in un mondo occidentale del quale gli americani hanno contribuito in larga parte a connotarlo e del quale benessere anche io godo: non penso di dovergli "fedeltà" a vita per averci salvato dai nazi. Anche perchè ripeto, non c'era dietro un interesse filantropico, ma economico... al ciento pe' ciento :wink:

Infatti. Siamo certi che questo benessere basato sulla "USA way of life" sia reale sotto ogni aspetto e si sia dimostrato un modello equo e vincente?
Penso al modello di allevamento intensivo di carne animale, all'utilizzo di prodotti chimici ai limiti per l'agricoltura, all'uso dell'illuminazione nelle città, alla pena di morte presente ancora in molti stati US, al loro sistema sanitario pubblico, al modello elettorale via posta via fax via cometipare, all'iper consumismo industriale di prodotti spesso non propriamente salutari....
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Patàta » 29 giu 2023 16:58

l'oste ha scritto:
bobbisolo ha scritto:(...) ...quindi è vero anche che l'attuale "benessere" lo si deve al predominio americano nel mondo, però è anche vero che non sapremmo mai se sarebbe potuta andare diversamente, peggio, uguale o meglio di come stiamo ora... quindi penso che la critica al modus operandi americano possa starci, pur vivendo in un mondo occidentale del quale gli americani hanno contribuito in larga parte a connotarlo e del quale benessere anche io godo: non penso di dovergli "fedeltà" a vita per averci salvato dai nazi. Anche perchè ripeto, non c'era dietro un interesse filantropico, ma economico... al ciento pe' ciento :wink:

Infatti. Siamo certi che questo benessere basato sulla "USA way of life" sia reale sotto ogni aspetto e si sia dimostrato un modello equo e vincente?
Penso al modello di allevamento intensivo di carne animale, all'utilizzo di prodotti chimici ai limiti per l'agricoltura, all'uso dell'illuminazione nelle città, alla pena di morte presente ancora in molti stati US, al loro sistema sanitario pubblico, al modello elettorale via posta via fax via cometipare, all'iper consumismo industriale di prodotti spesso non propriamente salutari....


Hai dimenticato di dire che in molti stati i rapporti sessuali contro natura sono puniti con 10 anni di gabbio. :D

Scherzi a parte il concetto di benessere è molto relativo: abbiamo cibo in abbondanza (troppo), ma di scarsa (scarsissima) qualità, tanto che negli ultimi anni negli USA l'aspettativa di vita sta scendendo, le malattie cardiovascolari, il diabete, i tumori, ecc. stanno aumentando (anche nella popolazione infantile!).

Pian piano ci arriveremo anche noi, pian piano, ma ci arriveremo
Wir müssen wissen, wir werden wissen (D. H.)

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