LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
ZEL WINE
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda ZEL WINE » 16 mag 2022 20:45

Truffa, borsa … ecc ecc per 4 bottiglie di champagne mi sembra un iperbole piuttosto azzardata.
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda zampaflex » 16 mag 2022 21:32

giodiui ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
Champagne L'Appel de la Foret 2015 Extra Brut - Pascal Henin. Intermezzo a sorpresa. Mi dicono (perchè frequento poco...) che sia lo champagne più social del momento. Mai sentito nominare fino a qualche mese fa, e senza pregiudizi vi dirò che nel bicchiere è una buona bevuta, senza particolari sussulti però, e senza neanche troppo carattere. Comunque: gioca le sue carte sull'eleganza, misurato sia al naso che in bocca, bollicina carezzevole, fragrante di mela fresca e fiori. A 50€ lo ricomprerei, magari 60, se di più lo lascio volentieri a chi è più pratico di me nei selfie ed hashtag con bottiglie speculative...



Sarebbe una allegra barzelletta se non fossimo nel campo della truffa.
Due simpatici (contiene ironia) influencers instagrammiani hanno cominciato a parlarne alla grande, e postarlo qui e là.
La domanda si è rizzata fallicamente come panna montata con compressore.
Bottiglie comprate a 40 euro sono state rivendute oltre i 150.
Lo stesso produttore ha dedicato più di un post a sfottere i compratori nostrani.


Ma perchè truffa? Se il mondo di propria scelta va in quella direzione (quella della vita virtuale da social), bene così...
La maggioranza delle persone in circolazione sembra trovare il proprio appagamento personale in questa dimensione fittizia, fatta di mode fulminee e continui esercizi di apparenza. In questa prospettiva, pagare 160 euro una bottiglia di champagne che ne vale un quarto non è un male, vista la soddisfazione di apparire in un certo modo.
Non ti dico di condividere (in vita mia, Linkedin a parte, non mi sono mai iscritto ad alcun SM), ma se i diretti interessati sono contenti... beh... a quel punto, saranno 160 euro spesi bene.


Truffa perché:
- scopri uno sconosciuto con bassa tiratura
- ti procuri una discreta quantità di sue bottiglie
- lo pompi a manetta sui tuoi canali sociali
- crei una domanda fasulla fatta dai flippatori e dai followers
- rivendi il tutto e ti godi la plusvalenza.

In borsa si chiama "pump and dump", gonfia e scarica. ed è un comportamento punito, essendo un mercato regolamentato.
Questa del vino invece è ancora la terra del possibile, per cui chiunque si inventa nuovi modi per fare soldi sulle spalle del consumatore finale.

Siamo quasi a Totò e la fontana di Trevi.


Si però se vogliamo fare un discorso serio e cirstanziato ed evitare le chiacchiere da risentiti, dovresti fornire le prove, che peraltro mi interessano, per curiosità.
Perché detta così sembra la solita tiritera complottista.
Sarebbe interessante sapere chi sono quei due, e se è vero che hanno fatto come dici tu. Ovvero, tu lo sai con evidenza? Oppure semplicemente lo immagini perché plausibile?
Perchè se fosse così facile lo farebbero tutti. scopri, ti procuri, pompi, crei, rivendi. Un po' facile, non trovi?
Senza polemica, ma sono davvero interessato a capire le dinamiche, che secondo me sono più complesse di come le descrivi (anche perchè altrimenti, come detto, sarebbero alla portata di tutti, e saremmo tutti ricchi).

C'è una sequenza temporale di post sui social, ci sono azioni compiute dai followers, c'è un riproporre il metodo.
Evito querele fermandomi qui ma di prove sparse in rete ce ne sono abbastanza.
Non progredi est regredi
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda giodiui » 16 mag 2022 21:50

zampaflex ha scritto:
giodiui ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Sarebbe una allegra barzelletta se non fossimo nel campo della truffa.
Due simpatici (contiene ironia) influencers instagrammiani hanno cominciato a parlarne alla grande, e postarlo qui e là.
La domanda si è rizzata fallicamente come panna montata con compressore.
Bottiglie comprate a 40 euro sono state rivendute oltre i 150.
Lo stesso produttore ha dedicato più di un post a sfottere i compratori nostrani.


Ma perchè truffa? Se il mondo di propria scelta va in quella direzione (quella della vita virtuale da social), bene così...
La maggioranza delle persone in circolazione sembra trovare il proprio appagamento personale in questa dimensione fittizia, fatta di mode fulminee e continui esercizi di apparenza. In questa prospettiva, pagare 160 euro una bottiglia di champagne che ne vale un quarto non è un male, vista la soddisfazione di apparire in un certo modo.
Non ti dico di condividere (in vita mia, Linkedin a parte, non mi sono mai iscritto ad alcun SM), ma se i diretti interessati sono contenti... beh... a quel punto, saranno 160 euro spesi bene.


Truffa perché:
- scopri uno sconosciuto con bassa tiratura
- ti procuri una discreta quantità di sue bottiglie
- lo pompi a manetta sui tuoi canali sociali
- crei una domanda fasulla fatta dai flippatori e dai followers
- rivendi il tutto e ti godi la plusvalenza.

In borsa si chiama "pump and dump", gonfia e scarica. ed è un comportamento punito, essendo un mercato regolamentato.
Questa del vino invece è ancora la terra del possibile, per cui chiunque si inventa nuovi modi per fare soldi sulle spalle del consumatore finale.

Siamo quasi a Totò e la fontana di Trevi.


Si però se vogliamo fare un discorso serio e cirstanziato ed evitare le chiacchiere da risentiti, dovresti fornire le prove, che peraltro mi interessano, per curiosità.
Perché detta così sembra la solita tiritera complottista.
Sarebbe interessante sapere chi sono quei due, e se è vero che hanno fatto come dici tu. Ovvero, tu lo sai con evidenza? Oppure semplicemente lo immagini perché plausibile?
Perchè se fosse così facile lo farebbero tutti. scopri, ti procuri, pompi, crei, rivendi. Un po' facile, non trovi?
Senza polemica, ma sono davvero interessato a capire le dinamiche, che secondo me sono più complesse di come le descrivi (anche perchè altrimenti, come detto, sarebbero alla portata di tutti, e saremmo tutti ricchi).

C'è una sequenza temporale di post sui social, ci sono azioni compiute dai followers, c'è un riproporre il metodo.
Evito querele fermandomi qui ma di prove sparse in rete ce ne sono abbastanza.


No, dai troppo facile. Qui non querela nessuno. Sarebbe un utile contributo per scienza e conoscenza.

Altrimenti è come dire, e lo pensano in molti, che le guide internazionali prima di dare i 100/100 si assicurano laute assegnazioni. O che la rivista che dà il nome al forum che ci ospita prende ricompense per premiare i vini (questa sì che è un'affermazione a rischio censura, ma non l'ho detto....)
Però o hai qualche argomento solido oppure sono infondate illazioni.
E poi, senza farla troppo lunga, mi sono guardato tutti i suoi post su Instagram delle scorse settimane, pochissimi a essere onesti, e della polemica che evochi io non ho visto traccia. Per questo ti sarei grato di qualche indicazione tangibile, sarebbe davvero utile a tutti.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda zampaflex » 16 mag 2022 23:08

giodiui ha scritto:
zampaflex ha scritto:
giodiui ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Nebbiolino ha scritto:
Ma perchè truffa? Se il mondo di propria scelta va in quella direzione (quella della vita virtuale da social), bene così...
La maggioranza delle persone in circolazione sembra trovare il proprio appagamento personale in questa dimensione fittizia, fatta di mode fulminee e continui esercizi di apparenza. In questa prospettiva, pagare 160 euro una bottiglia di champagne che ne vale un quarto non è un male, vista la soddisfazione di apparire in un certo modo.
Non ti dico di condividere (in vita mia, Linkedin a parte, non mi sono mai iscritto ad alcun SM), ma se i diretti interessati sono contenti... beh... a quel punto, saranno 160 euro spesi bene.


Truffa perché:
- scopri uno sconosciuto con bassa tiratura
- ti procuri una discreta quantità di sue bottiglie
- lo pompi a manetta sui tuoi canali sociali
- crei una domanda fasulla fatta dai flippatori e dai followers
- rivendi il tutto e ti godi la plusvalenza.

In borsa si chiama "pump and dump", gonfia e scarica. ed è un comportamento punito, essendo un mercato regolamentato.
Questa del vino invece è ancora la terra del possibile, per cui chiunque si inventa nuovi modi per fare soldi sulle spalle del consumatore finale.

Siamo quasi a Totò e la fontana di Trevi.


Si però se vogliamo fare un discorso serio e cirstanziato ed evitare le chiacchiere da risentiti, dovresti fornire le prove, che peraltro mi interessano, per curiosità.
Perché detta così sembra la solita tiritera complottista.
Sarebbe interessante sapere chi sono quei due, e se è vero che hanno fatto come dici tu. Ovvero, tu lo sai con evidenza? Oppure semplicemente lo immagini perché plausibile?
Perchè se fosse così facile lo farebbero tutti. scopri, ti procuri, pompi, crei, rivendi. Un po' facile, non trovi?
Senza polemica, ma sono davvero interessato a capire le dinamiche, che secondo me sono più complesse di come le descrivi (anche perchè altrimenti, come detto, sarebbero alla portata di tutti, e saremmo tutti ricchi).

C'è una sequenza temporale di post sui social, ci sono azioni compiute dai followers, c'è un riproporre il metodo.
Evito querele fermandomi qui ma di prove sparse in rete ce ne sono abbastanza.


No, dai troppo facile. Qui non querela nessuno. Sarebbe un utile contributo per scienza e conoscenza.

Altrimenti è come dire, e lo pensano in molti, che le guide internazionali prima di dare i 100/100 si assicurano laute assegnazioni. O che la rivista che dà il nome al forum che ci ospita prende ricompense per premiare i vini (questa sì che è un'affermazione a rischio censura, ma non l'ho detto....)
Però o hai qualche argomento solido oppure sono infondate illazioni.
E poi, senza farla troppo lunga, mi sono guardato tutti i suoi post su Instagram delle scorse settimane, pochissimi a essere onesti, e della polemica che evochi io non ho visto traccia. Per questo ti sarei grato di qualche indicazione tangibile, sarebbe davvero utile a tutti.


Non sono iscritto a quel social (a nessuno, per inciso), ma ho visto diverse immagini ripostate da altre persone. La sequenza temporale e l'insistenza dei messaggi, nonché certe affermazioni di terzi, mi fanno pensare così.
Di sicuro hanno creato una moda solo italiana.
E di sicuro il prezzo è quadruplicato in pochi mesi.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Trabateo » 18 mag 2022 21:10

Xose Lois Sebio - Largo Camino a La Cima - 2015 (Verdejo)
Etichetta a parte...qui sul marketing proprio non ci siamo, no, no, no... ancora un'altra gradevole sorpresa targata Roland.
Un bel giallo dorato nel bicchiere, naso idrocarburico e bocca molto sapida ma con un'acidità bella agrumata e/o di mela verde che sorregge il tutto e prolunga il sorso fino a una gradevole nota amaricante finale.
La morte sua con acciughe sotto sale, magari del Cantabrico.
Sti bianchi spagnoli mi stanno piacevolmente sorprendendo.

PS: 7 anni ma ne ha ancora per un bel po'
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Alberto
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Alberto » 18 mag 2022 22:06

Oltrepò Pavese Bonarda La Prima (La Mossa Perfetta), Agriamo, 2019 (15%)
Piccola azienda di Oliva Gessi, 20.000 bottiglie in tutto, suddivise in ben 13 etichette. Producono anche birra.
Questa è espressione del progetto La Mossa Perfetta che riunisce 16 produttori oltrepadani, grandi e piccoli e più o meno noti, con le loro Bonarda frizzanti, ed è una croatina strapaesana, viscerale, impeccabilmente eclettica a tavola comme il faut: avvolge col suo frutto scuro buccioso quasi esagerato, pungola con il suo tannino gracchiante ed il leggero pétillant, impegna in giusta misura (non troppo, cioè) il palato e la mente con la sua mineralità quasi catramosa, sgrassa senza ritegno qualsiasi formaggio o salume gli si pari davanti. Beata ignoranza!
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Henridusud » 21 mag 2022 14:58

Domaine de Montcalmes Terrasses du Larzac Coteaux du Languedoc 2013

Syrah 60%, Grenache 20%, Mourvedre 20%

Profumo di frutti rossi e sentore di liquirizia. Bel volume in bocca dove troviamo frutti neri, spezie. Ben integrato tannino e freschezza nonostante i 14°.
Vino travasato per due ore e che si è spalancato. Può invecchiare senza problemi 4 o 5 anni.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda gianni femminella » 22 mag 2022 20:04

Cinque bottiglie al ristorante Grappolo Blu a Montalcino con degli amici.

Castell'in villa riserva 2010
Poggio 1990
Poggio 2013
Capanna riserva 2010
Les Grand places Cote Rotie 2010 Gerin

Il primo per tutti noi grande vino per opulenza, equilibrio e anche per la grazia con cui porge la sua massa muscolare. Il Poggio 2013 più gioioso e cesellato gli tiene testa, ma non ha la stessa complessità e viene indiscutibilmente battuto. Capanna, che è pur sempre un bel Brunello, ne esce un po' malconcio. Molto meglio Les grand places che però, a detta di chi lo ha portato, non era bottiglia al suo meglio. Il Poggio 1990 purtroppo era andato.
E mo' sentiamo cosa si dice sul monte Olimpo, tanto lì si bevono solo bianchi.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Kalosartipos » 22 mag 2022 20:12

gianni femminella ha scritto:E mo' sentiamo cosa si dice sul monte Olimpo, tanto lì si bevono solo bianchi.

What else?
Col caldo che fa.
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda gianni femminella » 22 mag 2022 21:11

gianni femminella ha scritto:Cinque bottiglie al ristorante Grappolo Blu a Montalcino con degli amici.

Castell'in villa riserva 2010
Poggio 1990
Poggio 2013
Capanna riserva 2010
Les Grand places Cote Rotie 2010 Gerin

Il primo per tutti noi grande vino per opulenza, equilibrio e anche per la grazia con cui porge la sua massa muscolare. Il Poggio 2013 più gioioso e cesellato gli tiene testa, ma non ha la stessa complessità e viene indiscutibilmente battuto. Capanna, che è pur sempre un bel Brunello, ne esce un po' malconcio. Molto meglio Les grand places che però, a detta di chi lo ha portato, non era bottiglia al suo meglio. Il Poggio 1990 purtroppo era andato.
E mo' sentiamo cosa si dice sul monte Olimpo, tanto lì si bevono solo bianchi.


A beneficio soprattutto di Luciano aggiungo che Capanna era con tutte le cose a posto, dalla tipicità all'alcool molto contenuto, è che essendo arrivato dopo il Poggio 13 e Il Castell'in Villa riserva non è emerso come avrebbe potuto fare in altro contesto.
Les Grand Places ora chiedo a chi ha memoria migliore della mia per offrire più dettagli. Per me era maturo al punto giusto, ed era buono pure questo, difetti non ne aveva. Siamo sempre lì, è stato travolto dai due precedenti.
Poi integro.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Alberto » 22 mag 2022 21:14

Con del pollo stile nordafricano (ras el hanout, uvetta e pinoli):
Vino Bianco da Tavola Ararat, Cavalchina, 2009 (12,5%)
L'avventura in territorio orange del compianto Luciano Piona, garganega in purezza vinificata in anfora con 4 mesi di macerazione sulle bucce, prima di andare in bottiglia senza aggiunta di solforosa.
In genere non tiro mai il collo ad un macerato prima che diventi teenager, ma se devo essere sincero questo mi preoccupava un pochino...però la stappatura, seppur con sughero non bello che si spezza in due nell'estrazione, mi tranquillizza: no ossidazioni, no assalti acetici al naso. Colore oro molto brunito, non privo però di limpidezza. Profumi un po' tenui ma precisi, garbati, di vegetale secco, come fieno, camomilla, fibra di cocco. Strutturalmente piuttosto sciolto, come i terreni morenici dai quali provengono le uve, non ha evidentemente la profondità e l'allungo dei migliori macerati ma riesce comunque a far buona presa sul palato grazie all'acidità (volatile e non), anche se poi chiude abbastanza rapido. Gli esiti non sono all'altezza delle ambizioni, ma nel complesso non è un vino fatto male.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Nexus1990 » 23 mag 2022 12:48

gianni femminella ha scritto:Cinque bottiglie al ristorante Grappolo Blu a Montalcino con degli amici.

Castell'in villa riserva 2010
Poggio 1990
Poggio 2013
Capanna riserva 2010
Les Grand places Cote Rotie 2010 Gerin

Il primo per tutti noi grande vino per opulenza, equilibrio e anche per la grazia con cui porge la sua massa muscolare. Il Poggio 2013 più gioioso e cesellato gli tiene testa, ma non ha la stessa complessità e viene indiscutibilmente battuto. Capanna, che è pur sempre un bel Brunello, ne esce un po' malconcio. Molto meglio Les grand places che però, a detta di chi lo ha portato, non era bottiglia al suo meglio. Il Poggio 1990 purtroppo era andato.
E mo' sentiamo cosa si dice sul monte Olimpo, tanto lì si bevono solo bianchi.

Bellissima giornata tra amici e bella bevuta. Integro con qualche impressione personale sui vini:
Poggio 2013 una delle mie versioni preferite di questo vino, grande espressività, spezie dolci e il solito frutto, con un finale che è un compendio di freschezza chiantigiana, il tannino a dir poco vigoroso suggerisce che un po’ di attesa non farà male, comunque molto godibile oggi. Il registro di Castell’in Villa, al netto della freschezza chiantigiana praticamente sovrapponibile (sangue/ferro e agrume), è un po’ diverso, c’è una speziatura più austera (pepe nero), una nota lieve di tabacco, ma in bocca ha il passo del campione, sia per armonia generale che per allungo. Ha tempo davanti sicuramente ma oggi è davvero una goduria, il vino più “compiuto” tra quelli bevuti.
Capanna soffre un po’, in effetti. Scuro e concentrato, nulla fuori posto, anzi anche espressivo e con bei tannini, ma la massa è forse un po’ troppa e la freschezza dei precedenti è un ricordo tropo vivido.
Cote Rotie Gerin 2010 è un vino che, a me che di Rodano ho sentito praticamente nulla, è piaciuto moltissimo. Naso meraviglioso, con freschezza balsamica ed erbe aromatiche (timo ma anche rosmarino) che bilanciano un bel frutto scuro credo abbastanza tipico. La bocca è bella, avvolgente, sicuramente “tanta roba” ma non bolso per i miei gusti. Ma, come diceva Gianni, chi l’ha portato si aspettava una maggiore mobilità, che in bocca non è che manchi ma forse non mantiene quanto di buono il naso prometteva.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda zampaflex » 23 mag 2022 14:05

Nexus1990 ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Cinque bottiglie al ristorante Grappolo Blu a Montalcino con degli amici.

Castell'in villa riserva 2010
Poggio 1990
Poggio 2013
Capanna riserva 2010
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Il primo per tutti noi grande vino per opulenza, equilibrio e anche per la grazia con cui porge la sua massa muscolare. Il Poggio 2013 più gioioso e cesellato gli tiene testa, ma non ha la stessa complessità e viene indiscutibilmente battuto. Capanna, che è pur sempre un bel Brunello, ne esce un po'