OcchioDiPernice ha scritto:Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia
Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
Qualche mese fa ho bevuto, a distanza di pochi giorni, due bottiglie di Sainte-Anne.
Champagne imbarazzante. Mi ritrovo al 100% nelle note di Luca.
Non lo acquisterei neanche se me lo facessero pagare 25€ seduto al ristorante.