zampaflex ha scritto:Tanto che mi sono fissato dei target di beva più brevi rispetto anche alla Langa media.
e fai male, per me sono molto più integri ma sarà anche battezzato dal gusto personale
Col d'Orcia Poggio al Vento è defunto.
in che senso
zampaflex ha scritto:Tanto che mi sono fissato dei target di beva più brevi rispetto anche alla Langa media.
Col d'Orcia Poggio al Vento è defunto.
alì65 ha scritto:littlewood ha scritto:PoderedelGufo ha scritto:Avevo assaggiato da botte Sanlorenzo e Fattoria del Pino ed erano strepitosi
Di Jessica mi è piaciuto tanto anche il "suo" sangiovese 2016
Aggiungo anche Poggio Lucina
Vi dico anche Gorelli...nn ha ancora brunello uscira' con la prima annata con la 018....ma i suoi rossi sono dei fuoriclasse assoluti!
un nuovo Gorelli?
romanee' ha scritto:alì65 ha scritto:littlewood ha scritto:PoderedelGufo ha scritto:Avevo assaggiato da botte Sanlorenzo e Fattoria del Pino ed erano strepitosi
Di Jessica mi è piaciuto tanto anche il "suo" sangiovese 2016
Aggiungo anche Poggio Lucina
Vi dico anche Gorelli...nn ha ancora brunello uscira' con la prima annata con la 018....ma i suoi rossi sono dei fuoriclasse assoluti!
un nuovo Gorelli?
no..sempre lui..ma per se stesso e non per le potazzine..
alì65 ha scritto:romanee' ha scritto:alì65 ha scritto:littlewood ha scritto:PoderedelGufo ha scritto:Avevo assaggiato da botte Sanlorenzo e Fattoria del Pino ed erano strepitosi
Di Jessica mi è piaciuto tanto anche il "suo" sangiovese 2016
Aggiungo anche Poggio Lucina
Vi dico anche Gorelli...nn ha ancora brunello uscira' con la prima annata con la 018....ma i suoi rossi sono dei fuoriclasse assoluti!
un nuovo Gorelli?
no..sempre lui..ma per se stesso e non per le potazzine..
grazie Mauro
alì65 ha scritto:zampaflex ha scritto:Tanto che mi sono fissato dei target di beva più brevi rispetto anche alla Langa media.
e fai male, per me sono molto più integri ma sarà anche battezzato dal gusto personaleCol d'Orcia Poggio al Vento è defunto.
in che senso
zampaflex ha scritto:alì65 ha scritto:zampaflex ha scritto:Tanto che mi sono fissato dei target di beva più brevi rispetto anche alla Langa media.
e fai male, per me sono molto più integri ma sarà anche battezzato dal gusto personaleCol d'Orcia Poggio al Vento è defunto.
in che senso
che le ultime annate sono brutte e diluite
littlewood ha scritto:Io prendero' perche' gia prenotate da tempo baricci fattoria del pino aan lorenzo chiuse gianni brunelli salvioni valdicava ragnaie fuligni. Pian dell' orino mastrojanni schiena d' asinoMolti li ho gia' bevuti in cantina...sara' una bellissima annata nettamente superiore alla 015 x eleganza e longevita'...anche se da botte la 019 sara' superiore mentre la 020 assomiglia molto alla 016
romanee' ha scritto:alì65 ha scritto:littlewood ha scritto:PoderedelGufo ha scritto:Avevo assaggiato da botte Sanlorenzo e Fattoria del Pino ed erano strepitosi
Di Jessica mi è piaciuto tanto anche il "suo" sangiovese 2016
Aggiungo anche Poggio Lucina
Vi dico anche Gorelli...nn ha ancora brunello uscira' con la prima annata con la 018....ma i suoi rossi sono dei fuoriclasse assoluti!
un nuovo Gorelli?
no..sempre lui..ma per se stesso e non per le potazzine..
zampaflex ha scritto:littlewood ha scritto:Io prendero' perche' gia prenotate da tempo baricci fattoria del pino aan lorenzo chiuse gianni brunelli salvioni valdicava ragnaie fuligni. Pian dell' orino mastrojanni schiena d' asinoMolti li ho gia' bevuti in cantina...sara' una bellissima annata nettamente superiore alla 015 x eleganza e longevita'...anche se da botte la 019 sara' superiore mentre la 020 assomiglia molto alla 016
Franco, quando parli di Valdicava quale intendi? Anche il base o solo il Madonna del Piano?
littlewood ha scritto:zampaflex ha scritto:alì65 ha scritto:zampaflex ha scritto:Tanto che mi sono fissato dei target di beva più brevi rispetto anche alla Langa media.
e fai male, per me sono molto più integri ma sarà anche battezzato dal gusto personaleCol d'Orcia Poggio al Vento è defunto.
in che senso
che le ultime annate sono brutte e diluite
Quanto hai ragione ...uno dei ragazzi che lavora da noi in cantina ha fatto uno stage a col d' orcia...mi ha detto cose....poi in quella zona l' unico che fa robe bone e' lisini il resto.....
Luca castoldi ha scritto:La 16 sarà certamente annata più longeva della 15, meno esuberante ma più solida e dal futuro certo. Ma sulla longevità del Brunello di questi ultimi anni, qualche dubbio io lo nutro. Molti produttori continuano a cambiare lo stile del fare vino( molti non tutti eh). Col cambiare delle mode e dei gusti. E' quello del Brunello un mercato americano- centrico. Io di bevitori italiani di Brunello ne conosco pochi, ma lavorando tanto ( lavoravo, sarebbe il caso di dire, ma passerà) con stranieri proprio in zona, oso dire che senza gli americani, il Brunello sarebbe un vino a mercato limitato. Io penso, ma questo è solo il mio pensiero, che sia un vino da vendere. Lasciamo stare i top player, molti dei quali totalmente sopravvalutati, prezzi deliranti per viticoltori/imprenditori che fino a 20 anni fa facevano gli avvocati, le caffettiere o le assicurazioni. Operatori si sono riempiti le stive di 2010, e a parte i soliti noti, sarà meglio aprire i boccaporti in molti casi.
Le nuove tecniche di vinificazione spingono per avere vini pronti. Questo vuole il mercato. I palati di oggi non vogliono spigoli, perlomeno quelli di oltreoceano cui bisogna obtorto collo andare incontro. Una deficienza riscontrata sovente di acidità, che non aiuterà certamente il futuro del vino.
Poi certamente si trovano vini emozionanti e schietti, a volte duri( ma succosi) ed austeri, come il sangiovese vorrebbe siano.
Ma questa è un'altra storia
E per il mio gusto, quando il sangiovese viene ben interpretato, il rosso di Montalcino è la mia bottiglia preferita.
I nomi suggeriti in sezione cmq mi piacciono , quasi tutti.
L
littlewood ha scritto:Luca castoldi ha scritto:La 16 sarà certamente annata più longeva della 15, meno esuberante ma più solida e dal futuro certo. Ma sulla longevità del Brunello di questi ultimi anni, qualche dubbio io lo nutro. Molti produttori continuano a cambiare lo stile del fare vino( molti non tutti eh). Col cambiare delle mode e dei gusti. E' quello del Brunello un mercato americano- centrico. Io di bevitori italiani di Brunello ne conosco pochi, ma lavorando tanto ( lavoravo, sarebbe il caso di dire, ma passerà) con stranieri proprio in zona, oso dire che senza gli americani, il Brunello sarebbe un vino a mercato limitato. Io penso, ma questo è solo il mio pensiero, che sia un vino da vendere. Lasciamo stare i top player, molti dei quali totalmente sopravvalutati, prezzi deliranti per viticoltori/imprenditori che fino a 20 anni fa facevano gli avvocati, le caffettiere o le assicurazioni. Operatori si sono riempiti le stive di 2010, e a parte i soliti noti, sarà meglio aprire i boccaporti in molti casi.
Le nuove tecniche di vinificazione spingono per avere vini pronti. Questo vuole il mercato. I palati di oggi non vogliono spigoli, perlomeno quelli di oltreoceano cui bisogna obtorto collo andare incontro. Una deficienza riscontrata sovente di acidità, che non aiuterà certamente il futuro del vino.
Poi certamente si trovano vini emozionanti e schietti, a volte duri( ma succosi) ed austeri, come il sangiovese vorrebbe siano.
Ma questa è un'altra storia
E per il mio gusto, quando il sangiovese viene ben interpretato, il rosso di Montalcino è la mia bottiglia preferita.
I nomi suggeriti in sezione cmq mi piacciono , quasi tutti.
L
Montalcino e' il posto piu' bello al mondo x far vino. Basta vedere la luce che c' e' la purezza dell' aria e quel fantastico terreno...ma la sua forza cioe' l' internazzionalizzazione delle proprieta' sono la sua forza ma anche la sua debolezza...inoltre e' un territorio enorme con differenze straordinarie di terreni e clima...per cui nn tutto e buono e nn tutto va ' bene...vini alla casanova di neri ad es x me nn rappresentano il brunello e per questo qualcuno mi ha rampognato duramente ma capisco che oltre oceano possano impazzire x un sangiovese levigato come un merlot di Napa.x quanto riguarda la longevita' vale come x tutti i vini l' annata...
littlewood ha scritto:romanee' ha scritto:alì65 ha scritto:littlewood ha scritto:PoderedelGufo ha scritto:Avevo assaggiato da botte Sanlorenzo e Fattoria del Pino ed erano strepitosi
Di Jessica mi è piaciuto tanto anche il "suo" sangiovese 2016
Aggiungo anche Poggio Lucina
Vi dico anche Gorelli...nn ha ancora brunello uscira' con la prima annata con la 018....ma i suoi rossi sono dei fuoriclasse assoluti!
un nuovo Gorelli?
no..sempre lui..ma per se stesso e non per le potazzine..
E ce mancherebbe mauro che nn lavorasse x se stesso...credo che x la Gigliola abbia gia' dato....
Luca castoldi ha scritto:littlewood ha scritto:Luca castoldi ha scritto:La 16 sarà certamente annata più longeva della 15, meno esuberante ma più solida e dal futuro certo. Ma sulla longevità del Brunello di questi ultimi anni, qualche dubbio io lo nutro. Molti produttori continuano a cambiare lo stile del fare vino( molti non tutti eh). Col cambiare delle mode e dei gusti. E' quello del Brunello un mercato americano- centrico. Io di bevitori italiani di Brunello ne conosco pochi, ma lavorando tanto ( lavoravo, sarebbe il caso di dire, ma passerà) con stranieri proprio in zona, oso dire che senza gli americani, il Brunello sarebbe un vino a mercato limitato. Io penso, ma questo è solo il mio pensiero, che sia un vino da vendere. Lasciamo stare i top player, molti dei quali totalmente sopravvalutati, prezzi deliranti per viticoltori/imprenditori che fino a 20 anni fa facevano gli avvocati, le caffettiere o le assicurazioni. Operatori si sono riempiti le stive di 2010, e a parte i soliti noti, sarà meglio aprire i boccaporti in molti casi.
Le nuove tecniche di vinificazione spingono per avere vini pronti. Questo vuole il mercato. I palati di oggi non vogliono spigoli, perlomeno quelli di oltreoceano cui bisogna obtorto collo andare incontro. Una deficienza riscontrata sovente di acidità, che non aiuterà certamente il futuro del vino.
Poi certamente si trovano vini emozionanti e schietti, a volte duri( ma succosi) ed austeri, come il sangiovese vorrebbe siano.
Ma questa è un'altra storia
E per il mio gusto, quando il sangiovese viene ben interpretato, il rosso di Montalcino è la mia bottiglia preferita.
I nomi suggeriti in sezione cmq mi piacciono , quasi tutti.
L
Montalcino e' il posto piu' bello al mondo x far vino. Basta vedere la luce che c' e' la purezza dell' aria e quel fantastico terreno...ma la sua forza cioe' l' internazzionalizzazione delle proprieta' sono la sua forza ma anche la sua debolezza...inoltre e' un territorio enorme con differenze straordinarie di terreni e clima...per cui nn tutto e buono e nn tutto va ' bene...vini alla casanova di neri ad es x me nn rappresentano il brunello e per questo qualcuno mi ha rampognato duramente ma capisco che oltre oceano possano impazzire x un sangiovese levigato come un merlot di Napa.x quanto riguarda la longevita' vale come x tutti i vini l' annata...
Hai ragione. Montalcino è uno dei posti più belli del mondo, non solo per fare vino. La cui doc è stata allargata oltremodo. Basterà fare un giro in bici o a piedi in certe zone, per capire come stagnino nebbie ed umidità , nelle primavere o autunni toscani. I suoli sono certamente differenti. I vini sono spesso overrated, ma questo succede a tanti a vini ed io sono contento lo siano. Ognuno spenderà quello che ritiene opportuno
romanee' ha scritto:littlewood ha scritto:romanee' ha scritto:alì65 ha scritto:littlewood ha scritto:Vi dico anche Gorelli...nn ha ancora brunello uscira' con la prima annata con la 018....ma i suoi rossi sono dei fuoriclasse assoluti!
un nuovo Gorelli?
no..sempre lui..ma per se stesso e non per le potazzine..
E ce mancherebbe mauro che nn lavorasse x se stesso...credo che x la Gigliola abbia gia' dato....
vero franco..cmq anche lei....
giodiui ha scritto:Faccio un provocatorio (ma non troppo) commento da nebbiolista: ogni volta che mi inoltro in terra di Toscana mi accade che 8 volte su 10 cado in piedi nel chianti classico, mentre in zona Montalcino sono più le volte che rimpiango i soldi spesi che quelle in cui mi dico: orca boia!
i criteri di ricerca che uso sono gli stessi, quindi o ho sfiga, oppure? E' una domanda vera, non retorica.
gianni femminella ha scritto:giodiui ha scritto:Faccio un provocatorio (ma non troppo) commento da nebbiolista: ogni volta che mi inoltro in terra di Toscana mi accade che 8 volte su 10 cado in piedi nel chianti classico, mentre in zona Montalcino sono più le volte che rimpiango i soldi spesi che quelle in cui mi dico: orca boia!
i criteri di ricerca che uso sono gli stessi, quindi o ho sfiga, oppure? E' una domanda vera, non retorica.
Ho letto al volo, e può darsi che non abbia capito, ma a occhio e croce ti darei più che ragione.
giodiui ha scritto:Faccio un provocatorio (ma non troppo) commento da nebbiolista: ogni volta che mi inoltro in terra di Toscana mi accade che 8 volte su 10 cado in piedi nel chianti classico, mentre in zona Montalcino sono più le volte che rimpiango i soldi spesi che quelle in cui mi dico: orca boia!
i criteri di ricerca che uso sono gli stessi, quindi o ho sfiga, oppure? E' una domanda vera, non retorica.
alì65 ha scritto:Franco, è una battaglia persa
su questo forum si pensa che la Langa sia il posto più bello al mondo per fare vino dove escono prodotti duri e puri senza considerare che anche loro vivono del mercato oltroceano
sembra che solo a Montalcino facciano vini "diversi" dalla tradizione solo perchè sono comparsi capitali esteri
forse pochi conoscono la storia e l'evoluzione della zona Ilcinese
ma scusate, avete bevuto le ultime annate delle due zone?
trovate così tanta differenza qualitativa?
trovate i vini langaroli al di sopra delle mode?
giodiui ha scritto:Faccio un provocatorio (ma non troppo) commento da nebbiolista: ogni volta che mi inoltro in terra di Toscana mi accade che 8 volte su 10 cado in piedi nel chianti classico, mentre in zona Montalcino sono più le volte che rimpiango i soldi spesi che quelle in cui mi dico: orca boia!
i criteri di ricerca che uso sono gli stessi, quindi o ho sfiga, oppure? E' una domanda vera, non retorica.