Io non dovevo neanche esserci, era giorno di festa a Firenze, dovevo essere al mare...
poi però l'idea di quel paio di bottiglie che mai avevo bevuto e che chissà quando (se) mi sarebbero ricapitate...
Aperitivo champagnoso con Olivier Horiot Solera, molto particolare, naso leggermente cognaccoso e dolce, in bocca è fresco e rotondo.

Si parte con l'unica bottiglia fuori contesto, Brunello Cerabaiona 2009. Apro con un po' di anticipo, verso un goccio, il tappo è a posto ma ha una leggera volatile.
Dopo averlo versato nei bicchieri la volatile sparisce ma il naso rimane un po' scomposto. Bel vino nel complesso ma, forse complice l'annata calda,
visto il blasone mi aspettavo qualcosa di più. Pieno e un po' caldo, manca di eleganza in bocca e pulizia al naso.

Si prosegue con Montevertine, 1a batteria Pergole 95 e Sodaccio 95 (da magnum). 2 grandi vini e potrei fermarmi qui... Pergole più potente, vellutato, pieno, speziato, con un tannino cesellato e equilibrio mirabile.
Sodaccio + leggiadro, luminoso e agrumato.
Io ho preferito Pergole ma il tavolo si è diviso, mentre i vini continuavano a cambiare nel bicchiere.


Intermezzo giocoso con Chianti rufina Spalletti riserva 1955. Tappino microscopico che però sembra aver tenuto, colore considerando l'età abbastanza pieno, naso tra cuoio, caramello e moka, bocca ovviamente con tannino non più presente ma ancora godibile.
Sodaccio 87. Sensibilmente più "avanti" del 95, più smorzate al naso e con meno spinta in bocca, conserva però un grande fascino.

L'implacabile sete e voglia di condivisione fanno sì che a questo punto spunti una bottiglia extra, recuperata al volo da un'auto.
Servita stagnolata: il colore è pieno, la Toscana riconoscibilissima ma non è sangiovese, troppo pieno, troppo tondo...
nessuna nota peperonesca-vegetale-pirazinica ci fa escludere anche il cabernet.
E' un merlot effettivamente, tanto snobbato, ma questo è di quelli bòni, grosso e snello contemporaneamente, setoso in bocca... assaggia e riassaggia per cercare di capire cos'era ed è finito presto, meritava più tempo e attenzione.
Ah, Castello di Ama l'Apparita 95.

Ultimo giro con Cannaio 88 e Montevertine 88-
Finalmente, aspettavo proprio lui a varco, ci infilo il naso pronto a godere... e invece... si dice che i toscani siano grandi bestemmiatori: tappo per entrambi.
Per Cannaio molto lieve, tanto che in bocca non è percepibile (spoiler: il vino in bocca è bòno lo stesso, e parecchio) mentre Montevertine non è giudicabile.
Dicevo bono parecchio il Cannaio perchè nonostante il lieve tappo per me (per alcuni di noi) si piazza sul podio della serata, insieme a Pergole e Sodaccio 95. Alcol non percebile, tannino levigato finissimo, grandissima classe, eleganza, lunghezza... (ritmo e... vitalità).



