Messaggioda arnaldo » 21 giu 2020 18:27
Straordinario come tutti gli anni il classico appuntamento da BURIANI a cura di Wineduck, maestro del Rodano che ci conduce ogni anno in un vorticoso viaggio nel tempo, senza tempo. A lui i doverosi ringraziamenti per la condivisione di queste preziose bottiglie che anziche' portarsi nella bara preferisce stappare, grazie di cuore. e ora le mie note sintetiche:
BOLLINGER RD 2002
Ottima entree per cominciare la Rodanata.la grand annee 2002 dal colore dorato profuma di creme brulee,burro, nocciola,zabaione, fungo porcino. Gioca in contrasto tra grassezza e freschezza,materia e minerale con facilita' dando l idea di un vino normale mentre invece non e' cosi tanto semplice.tanta strada davanti,magari non come il 96 ma comunque puo' difendersi.... —
GUIGAL LA TURQUE 1995
Una Turque 95 che ho amato. Virile, parte alla attacco. Accanto a CoteBrune 95 e Mouline 95 sgomita e lascia il segno. Diverso al naso, parte su composta di fragole,china,tabacco scuro,la spezia e' quasi in secondo piano.e la bocca ha quella classe da grande,muscolo ma stratificato e non semplice come lettura, ma grande fattura e perfetta riuscita d annata. Grande lunghezza. Al secondo gradino piu'alto. —
Cote Brune 1995 JAMET
Primo vino in tavola e vittoria.per Ko al primo round. Ha tutto quello che.ami e vorresti avere nel bicchiere.spezie orientali a profusione, frutti di bosco, tabacco essicato, violette, fine salamoia,mallo di.noce e perfino una stantuffata balsamica. E il naso viene risucchiato in questo vortice. Quante Cote Brune ho adorato negli ultimi anni ? Svariate e mai un sottotono.la bocca e' un velluto di seta, e' piu'pieno e polposo della Cote blonde e ne ha ben donde. Magari non una persistenza infinita ma di questo dateme una jerusalem.
CHAPOUTIER – L ErmiteMolto bello questo Ermite 99. Una nota iodata, poi parte su ciliegie e fragole, china, sangue,poi le classiche spezie. Lieve scodata tannica ma e' un dettaglio, per un vino che ha tensione, carattere e una sua forza intrinseca.bella persistenza con scia fresca. Piaciuto davvero —
CHAVE – hermitage 1999
Secondo me uno Chave floreale,meno goloso, molto fine quasi sussurrato, elegante, ma con meno polpa..quindi non sottotono ma meno in vista oggi rispetto.ad altri vini. Ma.come ho detto credo almeno.tre.volte " se ciascuno di questi vini.li.prendiamo.e.li beviamo da soli ciascuno di essi e'un mostro che bevi senza ritegno". Vale anche per Chave, granato trasparente, ematico e ferroso, floreale e dai fruttini essicati sfumando su erbe aromatiche. Forse il piu'sapido di tutti, quindi un vino di droiture senza sorrisetti a destra e manca. Buona la lunghezza. Credo al 5 posto del.mio.podio. —
GUIGAL – LA Mouline 1995
Una grande Mouline 95, appena dietro a Turque ma per molti da primo/secondo posto.Rosa canina,spezie,refoli balsamici,sanguigni, e'meno forzuto di turque da sempre, e lo dimostra fin dal.naso. la bocca e'splendida, setosa,morbida, senza spigoli, ha quella carnosita' del syrah del nord da prendere a modello per chi si approccia alla zona. Questione di cm, ripeto, ho preferito Turque per non un nonnulla.e anche qui grande persistenza speziata.3.posto ex-equo. —
VIDAL FLEURY – hermitage 1995
Sorpresona della giornata il piu' trasparente di tutti, granato con unghia aranciata. Naso che partito foxi sfuma su fragoline,spezie in grani,tabacco biondo, fiori essicati e con una deliziosa nota di raspo ben gestita. Bocca dritta,sapida ma con quella sensazione gustativa un po alla Pacalet che se gestita bene tira fuori un vino goloso, magari senza lasciare ricordi indelebili ma che stupisce per evoluzione ed integrita'.chapeau —
MARC SORREL – hermitage Le Greal 1989
2 bt su 2 tappate..peccato perche' Marc Sorrel e' un piccolo produttore mooolto bravo. E 1989 non capita tutti i giorni..il.mio bravo dirimpettaio oltretutto ha detto che il vino aveva una materia davvero notevole. Io ero talmente incazzato che ho rinunciato
ROSTAING Cote Blonde 1995
Possiamo dire delusione della giornata? Vino buono ma..inferiore alle aspettative. Floreale, fruttini,tabacco biondo,spezie orientali tutto sussurrato, ma e'in bocca che manca...acidita' scissa (Alessandro docet) alcool prevaricante( mio imprinting) su una struttura magra, quindi scappa via, lasciando debole ricordo. Poi magari lo bevi da solo....
JABOULET – Hermitage La chapelle 1988
Ehhhh Chapelle sempre tanta roba..Iodato,stratificato, fruttato e ferroso,floreale ed ematico..un trionfo di profumi dalla magica Collina..raramente una delusione. Bocca dritta, evoluta giustamente ma ancora sapida, piu'verticale e meno larga, ma che classe..1988..giu' il cappello. PODIOal erzo gradino exequo?? Quasi quasi.. —
CLAPE – Cornas 1995
Clape delude come ultimamente delude sempre. Sara' che Cornas quando entra nella tenzone le busca sempre ma e' proprio questo vino che dice poco.scuro, tutto radici e china,poi succo.di mirtillo e spezie,la bocca e' carnosa,morbida,il.vino e' vivo e vegeto ( una buona notizia per chi ce l ha) ma non ha spunti di discussione. Buona persistenza —
LE MACCHIOLE – scrio 1999
Ringer della giornata. Una voce fuori dal coro. Diverso fin da subito. Naso di tamarindo/china,fungo,mora,inchiostro,col calore una nota di caramella dolce..beh..capisci che arriva un altra parte. Bocca carnosa/terrosa sempre con questa nota " dolce" data dall affinamento.pure questo vivo e vegeto( ed e' gia' una buona notizia) ma passa via senza colpo ferire.
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su quella siete a parimerito