recenti bevutine da quarantena:
Ograde 2017, Skerk.Arancia rossa, resina calda e pescanoce, netto il vegetale del Sauvignon e l'oliva verde probabilmente della malvasia..naso sfaccettato come spesso accade con i vini macerati ben fatti..bocca fresca, in sintonia con le sensazioni olfattive..elegante nel tannino, sapido e succoso, armonico..è proprio tutto dove dovrebbe essere..l'agrumato ritorna importante in chiusura accompagnato da una retrolfazione che richiama profumi erbacei..il piccolo grande capolavoro di Skerk.
Chianti classico Tenuta di Carleone 2016Non il più classico tra i chianti classico..naso impostato su tratti speziati e vegetali..c'è una ciliegia ma è nascosta da una carica aromatica eccessivamente ampia..serve l'assaggio per riconciliarsi con questo vino..e si rivela un tannino levigato, setoso..la bocca è un po' calda ma estremamente avvolgente..qui c'è un frutto molto più netto e croccante, arriva del sale..ha spessore e precisione..è un chianti classico di grande tipicità? Forse no. È una signora bevuta? Assolutamente sì
Tenuta San Marcello, Marche Bianco igt 2018Questo è un macerato da uve Verdicchio (Jesi)..7 mesi in anfora a contatto con le bucce.
Un profilo olfattivo di carattere..floreale in primis, una bella nota ossidativa di noce, erba secca che vira quasi in fieno, un tratto affumicato importante e una nota agrumata frizzante, vivace.
Bocca fresca ma anche larga, rimane sul sapido/acido..secco, non si scompone durante un allungo più che discreto. Lo vedo nella sua dimensione ideale con formaggi stagionati, ma davanti alla carbonara trova una liaison indissolubile.
Questo verdicchio è il vino naturale che vorrei..senza fumo negli occhi, senza paroloni esoterici.. solo deliziosa, dissetante semplicità.
Don Chisciotte 2017, Zampaglionemi è piaciuta molto, chiusa al naso ma con un sottostante notevole..la prova del nove è attesa al palato e li si vede un vino equilibrato, bilanciato..morbidezza e freschezza, corpo, coerenza..da attendere qualche anno in bottiglia prima di goderne a pieno..
Gerard Villet savagnin 2013 Si avvertono subito importanti note ossidative di arachidi e frutta secca varia.. c'è però anche un bel tratto minerale e salino..la bocca spinge in aciditá e materia, allunga con un bel passo rimanendo secca..la chiusura riporta al naso erbe sul fuoco che mi hanno ricordato per un attimo il rosmarino sulla brace..non proprio una beva compulsiva, ma non tutti i vini si devono scolare..
Ho fatto questo test con una linguina del Gargano de rosa, con salmone selvaggio dell'Alaska, pomodorino vittoria e un goccio di panna..non benissimo ma nemmeno malaccio.....
Susucaru 2018 Cornelissenbeva in primis, tanta tanterrima beva..profumi variegati di frutti rossi, fragola e melograno su tutti..c'è una discreta componente minerale, ferrosa, l'ingresso bocca è verticale fin da subito..bello il bilanciamento con la "durezza" di un tannino dalla trama fine e delicata, che si avverte appena..ritorna quasi masticabile il frutto sul finale, con l'aggiunta di un tratto agrumato..consiglio un calice ampio per godere del naso altrettanto ampio, io ho fatto la cazzata di bermene mezza boccia nel calicino per i vini sfigati
sproloqui a parte spero che ve la passiate bene in un momento così difficile...teniamo duro, io inizierò a disperare quando anche le spedizioni verranno bloccate
