vinogodi ha scritto:Konstantin_Levin88 ha scritto:vinogodi ha scritto:...mai , dico mai , incontrato premox in Comte Lafon , sei stato davvero sfigato .Konstantin_Levin88 ha scritto:Wineduck ha scritto:In occasione del mio esimo compleanno ho comcinciato a ragionare sul fatto che il mio tempo per i grandi vini non durerà ancora moltissimo e che quindi non vale la pena aspettare eccessivamente i top wines che occhieggiano languidi nella mia direzione ogni volta che entro in cantina. Ho deciso quindi di tirare il collo a quella che più mi faceva "sbavare" in sogno da mesi...
Meursault Perrieres 2004 Domaine Comtes Lafon
Di esperienze semi-mistiche con il vino in 20 anni ne ho fatte diverse ma questa entrerà di prepotenza nell'olimpo delle migliori. Le aspettative erano decisamente alte ma quando un vino ti sorprende oltre le tue grandi speranze, significa che è proprio "top". A se stessi non si proprio mentire!
Il vino si è presentato di un bel colore dorato, luminosissimo, maturo ma senza eccessi né cromatici né olfattivi. La partenza è fisiologicamente un po' appannata ma la sensazione, sia al naso che in bocca, è di "una piccola bomba sul punto di esplodere": naso compresso, bocca aggrovigliata di 100 sentori, subito lunghissima ma ancora confusa. Sono però bastati alcuni minuti ed il consueto "miracolo dello scioglimento del sangue" si è ripetuto per l'ennesima volta. Il risultato è stato esaltante: alle narici arrivavano zaffate di mazzi di fiori viola e bianchi, come quando i mazzi vengono agitati nelle feste paesane e ti arrivano delle folate intense, stordenti, ammalianti. Niente profumini appena accennati da andare a cercare ma vere e proprie "ventate" che progressivamente si sono rinfrescate con refoli di mentuccia, zafferano ed una leggera polvere pirica sullo sfondo. I sorsi si facevano sempre più entusiasmanti man mano che il tempo trascorreva e che l'ossigeno faceva la sua parte: l'ingresso in bocca diventava sempre più fresco, salato e mentolato fino quasi a sembrare glaciale, Una sensazione quasi imbarazzante di freschezza che mi penetrava fin sul colletto dei denti facendomi rabbrividire di piacere. Il meglio però è arrivato poco dopo: dopo un paio di secondi, non appena il sorso si accomodava al centro della bocca, si percepiva "l'esplosione" palatale! Sembrava davvero che mi scoppiasse in bocca un nucleo densissimo di mille diversi sentori che mi permeavano tutto il cavo orale e mi lasciavano attonico per decine di secondi, anche alcuni minuti, con una persistenza che non ricordo di aver mai provato in un vino bianco (e ve lo dice un amante dei vini bianchi del Rodano che non brillano per freschezza ma in quanto ad intensità e persistenza sono dei campioni mondiali!). Erbe provenzali, di nuovo menta, un filo di miele di acacia (finissimo e appena percepibile), zafferano, curcuma ed altre spezie gialle, ginestra e rododendro: sono solo alcuni dei sentori che sono riuscito a percepire e memorizzare in quella sarabanda di sensazioni che cambiava ad ogni sorso e che mi stupiva sempre di più. Arrivato verso il fondo della bottiglia si è un po' calmato diventando ancora più fresco e beverino ma meno intenso e sconvolgente rispetto alla fase centrale. In definitiva una bevuta che poteva essere paragonata ad un amplesso con una ventenne scatenata!
Bottiglia unica che difficilmente mi ricapiterà di bere nuovamente nella vita. Un motivo in più per tenere in memoria questo bellissimo ricordo.
P.S. su FB mi sono permesso di ipotizzare che un vino bianco del genere possa essere superato in bellezza solo dai migliori Montrachet. Non ho ovviamente molta esperienza di bevute di vini della "divina collina": per questo mi piacerebbe che qualcuno si pronunciasse sull'accostamento fra i migliori Perrieres (anche quello di Coche Dury) ed i migliori Montrachet. Giusto per sognare un po' un accostamento "galacticos"...
Dico due cose:
1) è soggettivo, e la descrittologia non è scienza esatta, ma mi colpisce che nei molti descrittori da te citati non ci fosse la nocciola (o la mandorla, o qualche altra frutta secca), che nei 2 millesimi che ho sentito di questo vino era parte dominante del bouquet. Forse la 2004 ha un profilo più fresco e sparisce...
2) Posso dire che hai avuto anche un po' di culo? Con Comtes il premox è dietro l'angolo, e soprattutto sui Perrieres di quegli anni...
Bello però vedere tanto entusiasmo. Di sicuro è una bottiglia che lo merita.
Complimenti!
Dario
Marco
Perrieres 2000, bevuto 5/6 anni fa: ossidato precedentemente. Mi fu detto dai miei maestri che non era evento raro con questo produttore. Relata refero.
Perrieres 2006: 2 anni fa, straordinario ma molto diverso dalla descrizione di Wineduck.
Rispettando quel "detto dai miei maestri" , perché di maestri ne girano a bizzeffe in ogni angolo del web e non , mi limito alla mia scarsa esperienza personale. Bevi i Lafon di oltre 30 anni (ancora oggi quelli degli anni ottanta sono una emozione) e poi ne riparliamo .
... solo le ultime annate bevute , per un piccolo dettaglio e per il fatto che non riesco a capacitarmi della tua affermazione : mi fido , ma non corrisponde a quanto bevuto personalmente , come esperienza diretta con questo produttore:
- 1996 : bevuto 9 volte (me ne rimangono, ahimè , solo tre che aspetto con impazienza...). Il mio preferito delle annate "recenti" , allora non conoscevo ancora Coche Dury e Roulot , è lui il maestro indiscusso di Meursault , e godevo quasi sessualmente berlo , era per me "La" Borgogna bianca . Oggi bere una bottiglia di quell'annata , ancora pimpante , è emozione poco sovrapponibile.
- 1999 : 5 volte . Vino assoluto , di forza espressiva e complessità da brividi . Me ne rimane solo una bottiglia , la tengo solo per aprirla per la laurea di mio figlio (del '99)
- 2000 : 4 volte (me ne rimangono 2 di una cassa da 6 acquistate all'epoca , una bottiglia, tra l'altro , bevuta di recente in qualche bicchierata sui bianchi di Borgogna , scusa se non ricordo quale ( ne faccio 5 - 6 al mese da trent'anni almeno) . Non so chi sono i tuoi maestri e la conservazione del vino che hai bevuto , ma consiglio loro ( e te stesso) di bere un po' di più solo per una questione di statistica , visto che generalizzano erroneamente . Annata interpretata magistralmente dalle dimensioni boteriane ma dal cesello fantastico , uno dei più grandi interpreti di quell'annata non così favorevole per i bianchi, se ti piace la finezza . Se ti va , sei mio ospite e ce ne beviamo una assieme : dovrai sopportare , però , le mie velleità culinarie (cucino io , chiamo anche un paio di amici per l'occasione di condivisione)
- 2001 : bevuta 9 volte (acquistai 2 casse perché adoravo quest'annata , come letto nel thread precedente) . Mai un cedimento, mai una virgola fuori posto . Oggi è vino da sballo
- 2002 : bevuto solo 3 volte , perché tale delizia va bevuta ad almeno 20 anni per avere ulteriori emozioni , già forti di suo
- 2003 (non pervenuta )
- 2004 : bevuto 4 volte ... non mi esalto come Alessandro , ma capisco, invece , il suo entusiasmo . Vino di eleganza unica , equilibratissimo , di freschezza disarmante , di articolazione inusuale (anch'esso bevuto da poco)
- 2005 : solo una volta , da aspettare . Vino "diverso" dal solito , mi ha colpito per energia e freschezza, ci rivediamo fra 15 anni almeno
-2006 : bevuta solo 2 volte , comprai solo 3 bottiglie : nessuna delle due mi ha convinto appieno per relativa freschezza e dimensioni piuttosto ridondanti (oeh , datemene che me ne strafogo) , con scarso dettaglio rispetto allo standard , ma nulla a che vedere (in negativo) con Domaine Leflaive di quell'annata ma neppure (in positivo) con i fenomeni di Coche Dury ... fenomeno davvero ispirato e insuperabile in quest'annata rimanendo a Meursault
- 2007 : bevuta 3 volte (le altre 3 aspettano , pazienti , in cantina) di tensione incredibile , dettaglio spaventoso e bocca di sensualità inusitata
- 2008 : bevuta 1 volta , grande interpretazione , splendida per forza espressiva e balsamicità pulsante.
PS: concordo , inoltre, sulla caratteristica nota di mallo di noce che caratterizza e evidenzia più lo stile del Nostro che il cru , ma c'ha davvero tanta altra roba su cui riflettere sensorialmente...
Bon, rivedo radicalmente i miei pregiudizi su questo vino. Neanche tutti gli iscritti ONAV del Piemonte messi assieme ne han bevute così tante, per cui... la statistica l'hai in mano tu. Avrò (avremo) sicuramente avuto sfiga con la 2000.
Grazie.