

zampaflex ha scritto:Visto dove?
Smarco ha scritto:zampaflex ha scritto:Visto dove?
netflix
zampaflex ha scritto:Smarco ha scritto:zampaflex ha scritto:Visto dove?
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Ottimo
BarbarEdo ha scritto:Com'è il film? Nel senso: al di là di noi appassionati che lo troviamo interessante per il tema trattato, è godibile anche per chi i non-enoinvasati? A te è piaciuto?
zampaflex ha scritto:Così come i suoi due ex sodali che bevono La Mouline 1985 e dicono buonissimo, poi vanno al ristorante serio e il proprietario glielo spu**ana: "immondizia"
Leggo adesso un vecchio articolo del NYT.
Questa definizione è straordinaria per cinismo e lirismo.
"But in the rare-wine world, doubts are endemic; murkiness is built into a product that is concealed by tinted glass and banded wooden cases and opaque provenance and the fog of history. At the same time, the whole apparatus of the rare-wine market is about converting doubt into mystique. "
(Ma nel mondo dei vini rari, i dubbi sono endemici; l'opacità è connaturata in un prodotto nascosto da vetri colorati e cassette reggiate, di oscura provenienza e passate attraverso la nebbia della storia. Allo stesso tempo, l'intera struttura del mercato dei vini rari è costruita sul principio della conversione del dubbio in misticismo)
http://nymag.com/news/features/rudy-kurniawan-wine-fraud-2012-5/
MARAUDER ha scritto:Io avrei una domanda che ne il film ne nelle discussione con amici ha trovato risposta... Capisco il vino finto dentro capisco l'etichetta capisco il tappo estratto con le lame ma la capsula? Come faceva? Poi capisco anche che doveva avere importanti contatti all'interno delle aste...
zampaflex ha scritto:
Leggo adesso un vecchio articolo del NYT.
(Ma nel mondo dei vini rari, i dubbi sono endemici; l'opacità è connaturata in un prodotto nascosto da vetri colorati e cassette reggiate, di oscura provenienza e passate attraverso la nebbia della storia. Allo stesso tempo, l'intera struttura del mercato dei vini rari è costruita sul principio della conversione del dubbio in misticismo)
...non penso di avere mai bevuto vino non falso (taroccato) in vita mia , quindi non mi pongo il problema : quel che conta è l'etichetta e il condizionamento che questa dà. Personalmente non capisco un cazzo di vino , quindi potrebbero mettere La Tache in una albeisa dei Produttori di Barbaresco e manco me ne accorgerei. D'altronde , se date una scorsa ai vini che beviamo in Bue House o ad altre bicchierate in giro (Vinos, Ali65 , ZEL WINE ecc) e a quanto proposto da certuni amici al Compra&Vendi (Montrachet , Report) , se non mi approvvigionassi al mercatino di Acerra e di Castellamare di Stabia , pensate sarebbe possibile organizzare certe bicchierate a quella divisione di spesaBarbarEdo ha scritto:zampaflex ha scritto:
Leggo adesso un vecchio articolo del NYT.
(Ma nel mondo dei vini rari, i dubbi sono endemici; l'opacità è connaturata in un prodotto nascosto da vetri colorati e cassette reggiate, di oscura provenienza e passate attraverso la nebbia della storia. Allo stesso tempo, l'intera struttura del mercato dei vini rari è costruita sul principio della conversione del dubbio in misticismo)
Film visto ieri, molto carino.
Qualche stralcio:
"Questa industria (delle Grandi Bottiglie) è mossa da una regola: o sei un credente o sei un apostata. Nessuno ha il coraggio di ammettere che non vale quel che costa."
"C'è una specie di collaborazione tra un falsario e un credulone. La gente vuole essere ingannata. Vuole possedere una rarissima bottiglia di vino che forse neanche esiste più, e di conseguenza non vuole sapere se si tratta di un falso."
E l'amico di Rudy: "Quando ho scoperto che la cassa di vino che mi aveva venduto era falsa, mi son sentito tradito, e anche stupido. Ma il numero di esperienze incredibili che ho vissuto con lui hanno avuto la meglio sulla rabbia. Ho perdonato tutto."
Per me questo è molto interessante....
Voi come vi sentireste se sapeste che metà delle grandi bottiglie (diciamo dai 500€ in su) che avete bevuto nella vostra vita erano dei falsi realizzati magistralmente?
vinogodi ha scritto:PS: il tale in oggetto, penso abbia fatto la sua fortuna in circuiti diversi dai nostri che , seppur di nicchia, hanno possibilità di spesa infinite rispetto a certe realtà (la nostra) . Ci sono aree sociali dove i milioni di Euro girano come da noi le monetine , non mi farei un gran problema… conosco realtà mondiali di miliardari con cantine che neppure ci sogniamo , altroché qualche Dom Perignon e Cristal 2008 o il Sassicaia 2015 o Pergole o Rinaldi di turno ...
zampaflex ha scritto:vinogodi ha scritto:PS: il tale in oggetto, penso abbia fatto la sua fortuna in circuiti diversi dai nostri che , seppur di nicchia, hanno possibilità di spesa infinite rispetto a certe realtà (la nostra) . Ci sono aree sociali dove i milioni di Euro girano come da noi le monetine , non mi farei un gran problema… conosco realtà mondiali di miliardari con cantine che neppure ci sogniamo , altroché qualche Dom Perignon e Cristal 2008 o il Sassicaia 2015 o Pergole o Rinaldi di turno ...
Non per nulla il documentario inizia con i bonus dei banchieri di Wall Street e un gruppo di appassionati dalle tasche rigonfie.
Bill Koch è un miliardario che ha finanziato numerose campagne americane della Coppa America.
E così via...
lucastoner ha scritto:..... si ha la percezione, ogni tanto, che ci sia davvero gente sproporzionatamente ricca ..... quando vedo ste cose , per usare un termine tecnico, "vengo giù dal pero".
vinogodi ha scritto:...non penso di avere mai bevuto vino non falso (taroccato) in vita mia , quindi non mi pongo il problema : quel che conta è l'etichetta e il condizionamento che questa dà. Personalmente non capisco un cazzo di vino , quindi potrebbero mettere La Tache in una albeisa dei Produttori di Barbaresco e manco me ne accorgerei. D'altronde , se date una scorsa ai vini che beviamo in Bue House o ad altre bicchierate in giro (Vinos, Ali65 , ZEL WINE ecc) e a quanto proposto da certuni amici al Compra&Vendi (Montrachet , Report) , se non mi approvvigionassi al mercatino di Acerra e di Castellamare di Stabia , pensate sarebbe possibile organizzare certe bicchierate a quella divisione di spesa? Suvvia , non fate gli ingenui ...
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