zampaflex ha scritto:Visto per caso sullo scaffale del Super, scontato del 20%, non potevo non prenderlo dopo qualche anno dall'ultima bevuta.
Pievalta - Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2015
Giovane, ovvio, ma ero curioso di testare l'annata e verificare il percorso dell'azienda.
Stile già conosciuto e confermato, su questo base un po' in sottrazione alla ricerca di freschezza e sapidità, ma con il risultato in annata buona di fare emergere una bella vena di anice ed un corpo regolare, fine ma non anoressico; bevibilità buona, davvero un ottimo vino da tutti i giorni. Si sente che l'equipe sta capendo al meglio il proprio terroir, e lo interpreta con sicurezza.
Plus: nella retroetichetta foto di Alessandro Fenino, che saluto
Classico caso in cui il lotto di imbottigliamento conta, trattandosi di un vino tirato circa in 90.000 bottiglie, quantità per la quale fare una massa unica prima del primo imbottigliamento non è un gioco da ragazzi... (sarebbe interessante saperne di più dal buon Felp).
Ho letto del lotto L 50896 ma non l'ho assaggiato.
Ho assaggiato alla cieca i lotti L 51586 e L 52006 e li ho trovati riconoscibilmente diversi, seppur fratelli. Un po' più magro e verdolino il primo, che mi sembra più vicino alla tua descrizione, un po' più solare e sulla crema il secondo, che mi è apparso davvero notevole.
L'impostazione è quella di un vino in sottrazione, come dici tu: questo in altre annate ha dato un esito piuttosto rigido e scontroso, mentre in un'annata calda come la 2015 mantiene un bell'equilibrio, evitando di sbragare in qualche eccesso (ad esempio alcolico, come secondo me purtroppo è il caso del Capovolto 2015 La Marca di San Michele, 14° che si avvertono tutti e anche di più: qui invece i gradi in etichetta sono 13 e sono ben fusi).