Serietà enoteca

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Avatar utente
Ludi
Messaggi: 3776
Iscritto il: 22 lug 2008 10:02
Località: Roma

Re: Serietà enoteca

Messaggioda Ludi » 22 feb 2017 20:02

Cari colleghi, non per insistere, ma l'onere della prova in questo caso è semplicissimo da assolvere: accertato che il vino è ossidato, e che dato l'intervallo tra la data d'acquisto ed il consumo è troppo breve perché l'ossidazione si sia verificata a causa della conservazione da parte dell'acquirente, ne segue automaticamente la responsabilità del venditore. Il quale non può sottrarsi neppure con clausole contrattuali apposite, perché sarebbero automaticamente clausole abusive in base al codice del consumo (sempre che l'acquirente non sia un professionista). Il venditore può rivalersi a propria volta sul produttore o sul distributore (se la responsabilità è di questi ultimi) ma rimane responsabile verso l'acquirente.
Se in Italia ci fosse un equivalente della small claims court (il GdP è molto più costoso e lento) varrebbe la pena di far causa anche per poche decine o centinaia di euro.
vinogodi
Messaggi: 34780
Iscritto il: 13 giu 2007 15:20
Località: nord

Re: Serietà enoteca

Messaggioda vinogodi » 22 feb 2017 21:27

Ludi ha scritto:Cari colleghi, non per insistere, ma l'onere della prova in questo caso è semplicissimo da assolvere: accertato che il vino è ossidato, e che dato l'intervallo tra la data d'acquisto ed il consumo è troppo breve perché l'ossidazione si sia verificata a causa della conservazione da parte dell'acquirente, ne segue automaticamente la responsabilità del venditore. Il quale non può sottrarsi neppure con clausole contrattuali apposite, perché sarebbero automaticamente clausole abusive in base al codice del consumo (sempre che l'acquirente non sia un professionista). Il venditore può rivalersi a propria volta sul produttore o sul distributore (se la responsabilità è di questi ultimi) ma rimane responsabile verso l'acquirente.
Se in Italia ci fosse un equivalente della small claims court (il GdP è molto più costoso e lento) varrebbe la pena di far causa anche per poche decine o centinaia di euro.
...assunto come consulente personale , visto che a me mi fregano anche i vuccumprà che mi vendono fazzolettini di carta o accendini ... :lol:
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
AedesLaterani2012
Messaggi: 1510
Iscritto il: 31 gen 2013 17:01
Località: Centro

Re: Serietà enoteca

Messaggioda AedesLaterani2012 » 22 feb 2017 22:19

Ludi ha scritto:Cari colleghi, non per insistere, ma l'onere della prova in questo caso è semplicissimo da assolvere: accertato che il vino è ossidato, e che dato l'intervallo tra la data d'acquisto ed il consumo è troppo breve perché l'ossidazione si sia verificata a causa della conservazione da parte dell'acquirente, ne segue automaticamente la responsabilità del venditore. Il quale non può sottrarsi neppure con clausole contrattuali apposite, perché sarebbero automaticamente clausole abusive in base al codice del consumo (sempre che l'acquirente non sia un professionista). Il venditore può rivalersi a propria volta sul produttore o sul distributore (se la responsabilità è di questi ultimi) ma rimane responsabile verso l'acquirente.
Se in Italia ci fosse un equivalente della small claims court (il GdP è molto più costoso e lento) varrebbe la pena di far causa anche per poche decine o centinaia di euro.


Prof., scusami, con tutto il dovuto rispetto, ma, prima del Giudice di Pace (che, tra l'altro, questa settimana sono in sciopero!) ci riderà in faccia l'irriverente (e mariuolo :wink: ) venditore-enotecario! :lol: Fare causa, oggigiorno, non è una soluzione, ma, un lusso! :mrgreen:
Honni soit qui mal y pense
Avatar utente
Bordolese78
Messaggi: 313
Iscritto il: 07 dic 2010 02:56

Re: Serietà enoteca

Messaggioda Bordolese78 » 23 feb 2017 01:13

Domandona...vi è mai capitato di acquistare in enoteca una bottiglia che si sia rivelata "tappata" ma, essendo passato parecchio tempo dall'acquisto (tanto da farvi riguardo a riportarla) abbiate però cercato di rivalervi sul produttore?. E com'è andata?.

Grazie.
gpetrus
Messaggi: 3068
Iscritto il: 21 ott 2009 17:41
Località: Trieste

Re: Serietà enoteca

Messaggioda gpetrus » 23 feb 2017 08:13

Direi che se non risolvi con l'enotecario , sarebbe veramente utile sapere nome e cognome e città, se non altro per mettere in guardia futuri consumatori
Avatar utente
vinotec
Messaggi: 27663
Iscritto il: 09 giu 2007 14:19
Località: BRISIGHELLA
Contatta:

Re: Serietà enoteca

Messaggioda vinotec » 23 feb 2017 08:38

...a me è capitato con 2 solaia ed un chianti riserva marchese Antinori doppia magnum, tappati; telefonato all'agente di Antinori che me le aveva vendute e me le ha cambiate pari pari volendo però indietro le bottiglie fallate col vino dentro.
UBI MAIOR, MINOR CESSAT !
Kevmit
Messaggi: 552
Iscritto il: 19 ott 2012 12:16

Re: Serietà enoteca

Messaggioda Kevmit » 23 feb 2017 12:10

ma se io compro un qualsiasi prodotto alimentare al supermercato , vado a casa , e scopro che è andato a male, ritorno al supermercato e me lo cambiano oppure mi rimborsano, capitato qualche volta!!

non capisco perchè con il vino non dovrebbe essere applicata questa politica...
Avatar utente
videodrome
Messaggi: 3769
Iscritto il: 14 apr 2008 19:25
Località: Mantova

Re: Serietà enoteca

Messaggioda videodrome » 23 feb 2017 12:59

gbaenergiaeco10 ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

Uscendo un momento dagli aspetti legali che saranno anche predominanti e dal caso specifico.....ma nella sostanza delle cose tu giudichi davvero che un tappo difettato non è imputabile all'imperizia del produttore? Il produttore infatti i tappi mica li ha il compito di testarli prima di imbottigliare..... Magari compra ad un prezzo basso, per risparmiare, dei tappi scadenti e la colpa sarebbe mia utente finale? ma per favore...dai....
ripeto, la legge su questo aspetto tutelerà pure il produttore (lo ignoro )ma nella sostanza delle cose non si può certo dire che il produttore se ne può fregare di che tappi utilizza. Tant'è che alcune (poche magari) cantine serie se gli riporti il vino non bevuto che sa di tappo e il tappo fallato te le cambiano.
Non parliamo di domaine d'eccellenza che saranno pure dlle mosche bianche (Ponsot in primis) che nella cassa da 6 di Gran cru inseriscono un microchip con sensore di temperatura e d'umidità che raccoglie i dati di temperatura di quella cassa da quando esce dal domaine e permette all'acquirente di conoscere a che temperatura sono stati conservati i vini in serie storica e di avere persino un alert sul cellulare nel caso in cui la temp sorpassi una determinata soglia. Ora non si pretende che tutti acquisiscano questi standards ma che si scarichi il problema tappi (e Ponsot utilizza un nuovo tappo creato con polimeri selezionati che annulla il sentore di muffa ed il produttore garantisce tale certezza ) non è più tollerabile nel 2017 con quello che costano i vini.

Produire des vins naturels et authentiques, respectant la diversité du terroir Bourguignon est ma passion. Les protéger dans leur vie future pour qu’ils soient bus dans le même respect, mais avec plaisir, est mon devoir.
Laurent ponsot
gbaenergiaeco10
Messaggi: 1649
Iscritto il: 24 feb 2015 20:07

Re: Serietà enoteca

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 23 feb 2017 13:53

videodrome ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:..è noto infatti che il vino possa essere corrotto dal sentore di tappo, dunque chi acquista si accolla questo rischio, di certo non imputabile all'imperizia del produttore,

Uscendo un momento dagli aspetti legali che saranno anche predominanti e dal caso specifico.....ma nella sostanza delle cose tu giudichi davvero che un tappo difettato non è imputabile all'imperizia del produttore? Il produttore infatti i tappi mica li ha il compito di testarli prima di imbottigliare..... Magari compra ad un prezzo basso, per risparmiare, dei tappi scadenti e la colpa sarebbe mia utente finale? ma per favore...dai....
ripeto, la legge su questo aspetto tutelerà pure il produttore (lo ignoro )ma nella sostanza delle cose non si può certo dire che il produttore se ne può fregare di che tappi utilizza. Tant'è che alcune (poche magari) cantine serie se gli riporti il vino non bevuto che sa di tappo e il tappo fallato te le cambiano.
Non parliamo di domaine d'eccellenza che saranno pure dlle mosche bianche (Ponsot in primis) che nella cassa da 6 di Gran cru inseriscono un microchip con sensore di temperatura e d'umidità che raccoglie i dati di temperatura di quella cassa da quando esce dal domaine e permette all'acquirente di conoscere a che temperatura sono stati conservati i vini in serie storica e di avere persino un alert sul cellulare nel caso in cui la temp sorpassi una determinata soglia. Ora non si pretende che tutti acquisiscano questi standards ma che si scarichi il problema tappi (e Ponsot utilizza un nuovo tappo creato con polimeri selezionati che annulla il sentore di muffa ed il produttore garantisce tale certezza ) non è più tollerabile nel 2017 con quello che costano i vini.

Produire des vins naturels et authentiques, respectant la diversité du terroir Bourguignon est ma passion. Les protéger dans leur vie future pour qu’ils soient bus dans le même respect, mais avec plaisir, est mon devoir.
Laurent ponsot


dunque, se c'è un modo per capire prima dell'imbottigliamento se il sughero sia malato oppure no è cosa che ignoro..nel caso fosse possibile credo che ogni produttore si guarderebbe bene dall'imbottigliare un vino con del sughero malato.

Ad ogni modo la soluzione prospettata da Ludi è senz'altro percorribile (anche nel caso in cui si acquisti vino tappato dal produttore)..anche se non la vedo così rosea ed "automatica" come lui (soprattutto con riferimento agli acquisti risalenti nel tempo)..
Lorenzo
vinogodi
Messaggi: 34780
Iscritto il: 13 giu 2007 15:20
Località: nord

Re: Serietà enoteca

Messaggioda vinogodi » 23 feb 2017 14:41

...scusate , qui si parla sempre ed esclusivamente di tappi , per le fallanze , ma volete mettere quei cialtroni che spacciano bottiglie decrepite come fossero reliquie inossidabili e preziose e che nel 90% dei casi sono porcherie imbevibili o , ben che vada, appena potabili, ma ben lungi da quello che dovrebbero essere in realtà se davvero fossero state conservate in maniera ineccepibile (l' 1,827% dei casi reali) o uniproprietario mai mosse (lo 0,023% dei casi) ? Questo è un problema assai peggio, perchè non mi sembra vengano regalate e il più delle volte si spergiura da denuncia (anche su figli e discendenze fino alla quarta generazione) su caratteristiche che non esistono, soprattutto a causa dell'impossibilità di valutare la genesi della bottiglia e la sua conservazione. E smettiamolo con la cazzata sesquipedale del livello e colore in trasparenza del collo, quelli sono requisiti di minima , mica la conditio sine qua non , quindi necessaria ma non sufficiente. Questo si che è scandaloso, tenuto conto che la spedizione a cazzo di una boccia di oltre vent'anni è già un insulto al povero vino contenuto . Quindi , scusate tanto, il prezzo si deve adeguare oppure le garanzie di un "soddisfatto o rimborsato" , anche per accordi interpersonali , va sottoscritto . Salvo uno non si voglia prendere il rischio, dichiarandolo, ma al giusto prezzo ( a volte lo faccio, per curiosità qualche boccia vintage l'ho presa , chiaramente con relativa inculata epica ma con rischio economico calcolato) ... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
gbaenergiaeco10
Messaggi: 1649
Iscritto il: 24 feb 2015 20:07

Re: Serietà enoteca

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 23 feb 2017 15:22

vinogodi ha scritto:...scusate , qui si parla sempre ed esclusivamente di tappi , per le fallanze , ma volete mettere quei cialtroni che spacciano bottiglie decrepite come fossero reliquie inossidabili e preziose e che nel 90% dei casi sono porcherie imbevibili o , ben che vada, appena potabili, ma ben lungi da quello che dovrebbero essere in realtà se davvero fossero state conservate in maniera ineccepibile (l' 1,827% dei casi reali) o uniproprietario mai mosse (lo 0,023% dei casi) ? Questo è un problema assai peggio, perchè non mi sembra vengano regalate e il più delle volte si spergiura da denuncia (anche su figli e discendenze fino alla quarta generazione) su caratteristiche che non esistono, soprattutto a causa dell'impossibilità di valutare la genesi della bottiglia e la sua conservazione. Questo si che è scandaloso, tenuto conto che la spedizione a cazzo di una boccia di oltre vent'anni è già un insulto al povero vino contenuto . Quindi , scusate tanto, il prezzo si deve adeguare oppure le garanzie di un "soddisfatto o rimborsato" , anche per accordi interpersonali , va sottoscritto . Salvo uno non si voglia prendere il rischio, dichiarandolo, ma al giusto prezzo ( a volte lo faccio, per curiosità qualche boccia vintage l'ho presa , chiaramente con relativa inculata epica ma con rischio economico calcolato) ... 8)


questo è al quanto drammatico...vai in enoteca e vedi bottiglie di dal forno e quintarelli tenute in vetrina da chissà quanti mesi (.....anni) ovviamente in verticale.....come faceva presente Ludi il "soddisfatti o rimborsati" è garanzia che dovrebbe discendere dal codice del consumo (per vizi della cosa compravenduta), senza dunque alcuna necessità di apposito accordo tra le parti..tuttavia stiamo parlando di un prodotto per il quale l'identificazione del vizio non è cosa tanto immediata...il processo di ossidazione del vino inizia fin da quando il vino viene messo in bottiglia...qual è il limite? quando la cosa può definirsi viziata? è sufficiente una puzza ossidativa o è proprio necessario che il vino sia maderizzato? per un vinogodi che richiede al venditore una bottiglia assolutamente perfetta, la cosa può dirsi viziata anche quando il vino è oggettivamente in un buono stato conservativo,ma non perfetto?..magari perchè conservata in una cantina molto umida, temperatura corretta e costante, ma in verticale..eppure quella era la condizione che ha spinto il vinogodi a perfezionare il contratto di compravendita....! insomma vi sono tante variabili in gioco, e per conseguenza (io credo) tanti differenti epiloghi processuali..
Lorenzo
Avatar utente
puspo
Messaggi: 666
Iscritto il: 29 ago 2012 14:29
Località: Brescia

Re: Serietà enoteca

Messaggioda puspo » 23 feb 2017 17:00

In ogni caso, io ho risolto il problema in un modo molto semplice: non uso le enoteche.

Compro il vino SOLAMENTE dal produttore, all'uscita, salvo qualche bottiglia qui sul forum e pochissimo altro.
Quelle che compro dal produttore mi lustro di essere sicuro di conservarle correttamente (si veda la mia firma), cosa che è diventata una mania.
Quelle che compro da altre fonti, invece, cerco di berle il prima possibile, senza pensarci troppo sopra.
Il mio sistema di monitoraggio della cantina:
http://www.checkmycellar.com/Cellar_001.html