COSA BERREMO A SETTEMBRE?

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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 24 set 2016 16:53

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
perdona il francesismo ma è un discorso che generalmente mi fa inalberare..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre, che hanno creduto in un'idea, che sono per giunta arrivati a risultati rilevanti (almeno in termini di mercato) e noi che facciamo? ovviamente li snobbiamo, per non dire altro..(mentre all'estero vengono imitati)..les italiens


per curiosità, quali sarebbero quelle zone che "imitano" i vini di Radikon?


Ho provato a cercare l'articolo che spiegava l'influenza di Radikon e gravner sul mondo del vino ma non lo trovo più..andando a memoria mi ricordo l'Australia..
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zampaflex
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda zampaflex » 24 set 2016 17:45

gbaenergiaeco10 ha scritto:...vini troppo grezzi, pesanti, poco equilibrati, note ossidative, volatile..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre...


A spingersi troppo oltre si finisce nel burrone 8)
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 24 set 2016 19:44

zampaflex ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:...vini troppo grezzi, pesanti, poco equilibrati, note ossidative, volatile..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre...


A spingersi troppo oltre si finisce nel burrone 8)


Un po come quando un francese decide di praticare la cosmocultura?...cioè praticamente questo ha messo stonehenge tra le vigne...o li salviamo tutto perché siamo nel rodano? 8)
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda alì65 » 25 set 2016 08:24

gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
perdona il francesismo ma è un discorso che generalmente mi fa inalberare..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre, che hanno creduto in un'idea, che sono per giunta arrivati a risultati rilevanti (almeno in termini di mercato) e noi che facciamo? ovviamente li snobbiamo, per non dire altro..(mentre all'estero vengono imitati)..les italiens


per curiosità, quali sarebbero quelle zone che "imitano" i vini di Radikon?


Ho provato a cercare l'articolo che spiegava l'influenza di Radikon e gravner sul mondo del vino ma non lo trovo più..andando a memoria mi ricordo l'Australia..


anche in Canada ma non mi sembrano produzioni significative tali da stravolgere i mercati e neanche ho sentito parlare di rivoluzione nella qualità del prodotto
sono modi di pensare e di vedere le cose, liberissimi di farlo ma anche consapevoli che la critica è dietro l'angolo
non si può ignorare lo spunto acetico di questi vini al limite della sopportazione; per carità, c'è di peggio ma anche di molto meglio con solo conduzione biologica senza estremizzare
poi che il filone vino arancione piaccia è un'altro paio di maniche, fino al 2001 sono piaciuti anche a me poi, sempre secondo me, si sono fatti prendere la mano e gli assaggi a tino aperto, sulle bucce per oltre 6 mesi mi hanno convinto che era meglio passare oltre.....
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda alì65 » 25 set 2016 08:28

Ludi ha scritto:
alì65 ha scritto:
Ludi ha scritto:
alì65 ha scritto:
io punto ancora su Cornas finchè i prezzi reggono, poi si vedrà....


Cornas lo adoro, ma Clape, Allemand e il VF di Voge stanno divenendo irraggiungibili :( .
Stesso discorso, OT, per Clos Rougeard. Oramai il Le Bourg viaggia intorno ai 250, un paio d'anni fa lo trovavo a meno della metà.


è vero ma c'è tanto oltre i nominati...qualche "nuova" leva..


a chi pensi in particolare? :D


oltre al già nominato Paris trovo molto interessante Gilles e Barret.....il maestro è sempre lui e gli alunni hanno intrapreso la strada giusta, speriamo la mantengano...
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda alì65 » 25 set 2016 08:32

gbaenergiaeco10 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:...vini troppo grezzi, pesanti, poco equilibrati, note ossidative, volatile..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre...


A spingersi troppo oltre si finisce nel burrone 8)


Un po come quando un francese decide di praticare la cosmocultura?...cioè praticamente questo ha messo stonehenge tra le vigne...o li salviamo tutto perché siamo nel rodano? 8)


stai parlando di Viret?....io concedo a soli due produttori qualche difetto nel vino, per il resto sono molto drastico
può essere anche il padre eterno che se il vino è cattivo lo boccio senza mezze misure
che sia del Rodano, che sia Borgogna, che sia quel che sia non fa differenza.....(per inciso Viret mi fa un pochino c....e, ma giusto un poco...)
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda AmoSlade » 25 set 2016 09:13

Gattinara 2009 - Mauro Franchino: rosso granato cupo, profuma intensamente di viola e fiori secchi, ma non perde mai la sua compostezza, grazie a una mineralità rocciosa che si staglia seriosa come la torre disegnata sull'etichetta. :D In bocca è profondo, ancora piuttosto tannico, con bellissimi ritorni balsamici di pino. Piaciuto molto, sicuramente fra i migliori qualità/prezzo che ho bevuto.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 25 set 2016 11:10

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
perdona il francesismo ma è un discorso che generalmente mi fa inalberare..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre, che hanno creduto in un'idea, che sono per giunta arrivati a risultati rilevanti (almeno in termini di mercato) e noi che facciamo? ovviamente li snobbiamo, per non dire altro..(mentre all'estero vengono imitati)..les italiens


per curiosità, quali sarebbero quelle zone che "imitano" i vini di Radikon?


Ho provato a cercare l'articolo che spiegava l'influenza di Radikon e gravner sul mondo del vino ma non lo trovo più..andando a memoria mi ricordo l'Australia..


anche in Canada ma non mi sembrano produzioni significative tali da stravolgere i mercati e neanche ho sentito parlare di rivoluzione nella qualità del prodotto
sono modi di pensare e di vedere le cose, liberissimi di farlo ma anche consapevoli che la critica è dietro l'angolo
non si può ignorare lo spunto acetico di questi vini al limite della sopportazione; per carità, c'è di peggio ma anche di molto meglio con solo conduzione biologica senza estremizzare
poi che il filone vino arancione piaccia è un'altro paio di maniche, fino al 2001 sono piaciuti anche a me poi, sempre secondo me, si sono fatti prendere la mano e gli assaggi a tino aperto, sulle bucce per oltre 6 mesi mi hanno convinto che era meglio passare oltre.....


Probabilmente è anche una questione di naso e palato..magari col tempo mi stuferò di questi difetti..per adesso per me rimangono semplici caratteristiche..perché non mi disturbano, al contrario mi affascinano..poi è chiaro che se l'approccio a questi vini è quello di cercare ciò che non hanno, a parer mio si commette uno sbaglio, come lo si commette volendo valutarli sulla base di una scaletta spuntando ciò che non va..a voler essere oggettivi a tutti i costi si rischia di dare una valutazione iniqua, che non tiene conto di molto altro..qualche veterano del forum da qualche parte una volta ha scritto che "democratizzare" il palato non sarebbe male..ciò a dire: una cosa puó anche farti cagare, ma andrebbe valutata in un contesto, con un metro di paragone idoneo..detto questo le tue obiezioni rimangono sacrosante..e sicuramente più autorevoli delle mie argomentazioni..dal canto mio continuo ad essere stregato da una pratica così ancestrale, da una tecnica di vinificazione così semplice quanto complessa, e da un risultato nel bicchiere che mi soddisfa ogni volta..
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 25 set 2016 11:15

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:...vini troppo grezzi, pesanti, poco equilibrati, note ossidative, volatile..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre...


A spingersi troppo oltre si finisce nel burrone 8)


Un po come quando un francese decide di praticare la cosmocultura?...cioè praticamente questo ha messo stonehenge tra le vigne...o li salviamo tutto perché siamo nel rodano? 8)


stai parlando di Viret?....io concedo a soli due produttori qualche difetto nel vino, per il resto sono molto drastico
può essere anche il padre eterno che se il vino è cattivo lo boccio senza mezze misure
che sia del Rodano, che sia Borgogna, che sia quel che sia non fa differenza.....(per inciso Viret mi fa un pochino c....e, ma giusto un poco...)


Mai assaggiato nulla, però questo è scioccato dai..l'energia del cosmo che finisce nelle pietre e va alla terra? Ma seriamente? :| :|
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Ludi » 25 set 2016 11:23

alì65 ha scritto:
oltre al già nominato Paris trovo molto interessante Gilles e Barret.....il maestro è sempre lui e gli alunni hanno intrapreso la strada giusta, speriamo la mantengano...


ci sarebbe anche Colombo, ma i suoi vini mi convincono a metà. Spesso troppo legno, anche se qualche vecchia annata (provato recentemente un Ruchets 1999) dà soddisfazione.
Da quelle parti ho provato anche Lyonnet, ma non mi è molto piaciuto.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda zampaflex » 25 set 2016 13:14

gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
perdona il francesismo ma è un discorso che generalmente mi fa inalberare..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre, che hanno creduto in un'idea, che sono per giunta arrivati a risultati rilevanti (almeno in termini di mercato) e noi che facciamo? ovviamente li snobbiamo, per non dire altro..(mentre all'estero vengono imitati)..les italiens


per curiosità, quali sarebbero quelle zone che "imitano" i vini di Radikon?


Ho provato a cercare l'articolo che spiegava l'influenza di Radikon e gravner sul mondo del vino ma non lo trovo più..andando a memoria mi ricordo l'Australia..


anche in Canada ma non mi sembrano produzioni significative tali da stravolgere i mercati e neanche ho sentito parlare di rivoluzione nella qualità del prodotto
sono modi di pensare e di vedere le cose, liberissimi di farlo ma anche consapevoli che la critica è dietro l'angolo
non si può ignorare lo spunto acetico di questi vini al limite della sopportazione; per carità, c'è di peggio ma anche di molto meglio con solo conduzione biologica senza estremizzare
poi che il filone vino arancione piaccia è un'altro paio di maniche, fino al 2001 sono piaciuti anche a me poi, sempre secondo me, si sono fatti prendere la mano e gli assaggi a tino aperto, sulle bucce per oltre 6 mesi mi hanno convinto che era meglio passare oltre.....


Probabilmente è anche una questione di naso e palato..magari col tempo mi stuferò di questi difetti..per adesso per me rimangono semplici caratteristiche..perché non mi disturbano, al contrario mi affascinano..poi è chiaro che se l'approccio a questi vini è quello di cercare ciò che non hanno, a parer mio si commette uno sbaglio, come lo si commette volendo valutarli sulla base di una scaletta spuntando ciò che non va..a voler essere oggettivi a tutti i costi si rischia di dare una valutazione iniqua, che non tiene conto di molto altro..qualche veterano del forum da qualche parte una volta ha scritto che "democratizzare" il palato non sarebbe male..ciò a dire: una cosa puó anche farti cagare, ma andrebbe valutata in un contesto, con un metro di paragone idoneo..detto questo le tue obiezioni rimangono sacrosante..e sicuramente più autorevoli delle mie argomentazioni..dal canto mio continuo ad essere stregato da una pratica così ancestrale, da una tecnica di vinificazione così semplice quanto complessa, e da un risultato nel bicchiere che mi soddisfa ogni volta..


Guarda che il rischio, e ne parlo per averlo visto in tanti bevitori anche esperti, è di estremizzare il gusto al punto da non solo giustificare, ma addirittura esigere, santificare il difetto (riduzioni e volatile in primis).
Io di Radikon ho provato due vini: due autentiche schifezze, tant'è che per l'unica volta in vita mia ho lavandinato un vino tecnicamente sano (intendo bottiglia non rovinata da cause esterne).
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda zampaflex » 25 set 2016 13:21

Confronto involontario a pochi giorni di distanza tra due "classiche" interpretazioni delle bituriche.
Falesco - Montiano 2001 :D :D :D --
Grattamacco - Bolgheri Superiore 2001 :D :D :D :D

Il primo è figlio di vigne giovani, di un vitigno che taluni tratterebbero col napalm (Pippuz :mrgreen: ), di un territorio non propriamente vocato. Nel bicchiere è facile, quasi banale; statico, segnato dal legno, pesantuccio e alcoolico.
Il secondo è parte di un progetto più maturo e meditato, ospitato in una zona che ha dimostrato di sapere imprimere al prodotto le sue caratteristiche. Nel bicchiere è più complesso, un filo rustico, territoriale, quasi arcigno per la freschezza ancora vivace; lungo e saporito.
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda alì65 » 25 set 2016 16:05

gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
perdona il francesismo ma è un discorso che generalmente mi fa inalberare..ma io dico, abbiamo vignaioli in Italia che hanno dato una scossa a un territorio, che hanno osato spingersi oltre, che hanno creduto in un'idea, che sono per giunta arrivati a risultati rilevanti (almeno in termini di mercato) e noi che facciamo? ovviamente li snobbiamo, per non dire altro..(mentre all'estero vengono imitati)..les italiens


per curiosità, quali sarebbero quelle zone che "imitano" i vini di Radikon?


Ho provato a cercare l'articolo che spiegava l'influenza di Radikon e gravner sul mondo del vino ma non lo trovo più..andando a memoria mi ricordo l'Australia..


anche in Canada ma non mi sembrano produzioni significative tali da stravolgere i mercati e neanche ho sentito parlare di rivoluzione nella qualità del prodotto
sono modi di pensare e di vedere le cose, liberissimi di farlo ma anche consapevoli che la critica è dietro l'angolo
non si può ignorare lo spunto acetico di questi vini al limite della sopportazione; per carità, c'è di peggio ma anche di molto meglio con solo conduzione biologica senza estremizzare
poi che il filone vino arancione piaccia è un'altro paio di maniche, fino al 2001 sono piaciuti anche a me poi, sempre secondo me, si sono fatti prendere la mano e gli assaggi a tino aperto, sulle bucce per oltre 6 mesi mi hanno convinto che era meglio passare oltre.....


Probabilmente è anche una questione di naso e palato..magari col tempo mi stuferò di questi difetti..per adesso per me rimangono semplici caratteristiche..perché non mi disturbano, al contrario mi affascinano..poi è chiaro che se l'approccio a questi vini è quello di cercare ciò che non hanno, a parer mio si commette uno sbaglio, come lo si commette volendo valutarli sulla base di una scaletta spuntando ciò che non va..a voler essere oggettivi a tutti i costi si rischia di dare una valutazione iniqua, che non tiene conto di molto altro..qualche veterano del forum da qualche parte una volta ha scritto che "democratizzare" il palato non sarebbe male..ciò a dire: una cosa puó anche farti cagare, ma andrebbe valutata in un contesto, con un metro di paragone idoneo..detto questo le tue obiezioni rimangono sacrosante..e sicuramente più autorevoli delle mie argomentazioni..dal canto mio continuo ad essere stregato da una pratica così ancestrale, da una tecnica di vinificazione così semplice quanto complessa, e da un risultato nel bicchiere che mi soddisfa ogni volta..


è solo una questione di gusto personale, se ti piace buon per te ma non dire che non vengono considerati
vengono valutati per quello che sono sempre che siano valutati, non è detto; poi che abbiano dato una scossa ad un territorio e che hanno avuto il coraggio di andare oltre il modo "tradizionale" di fare vino ci sta, ma io mi fermerai qua.....oltre è solo soggettivismo vero e proprio..e va bene così
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 25 set 2016 21:14

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
per curiosità, quali sarebbero quelle zone che "imitano" i vini di Radikon?


Ho provato a cercare l'articolo che spiegava l'influenza di Radikon e gravner sul mondo del vino ma non lo trovo più..andando a memoria mi ricordo l'Australia..


anche in Canada ma non mi sembrano produzioni significative tali da stravolgere i mercati e neanche ho sentito parlare di rivoluzione nella qualità del prodotto
sono modi di pensare e di vedere le cose, liberissimi di farlo ma anche consapevoli che la critica è dietro l'angolo
non si può ignorare lo spunto acetico di questi vini al limite della sopportazione; per carità, c'è di peggio ma anche di molto meglio con solo conduzione biologica senza estremizzare
poi che il filone vino arancione piaccia è un'altro paio di maniche, fino al 2001 sono piaciuti anche a me poi, sempre secondo me, si sono fatti prendere la mano e gli assaggi a tino aperto, sulle bucce per oltre 6 mesi mi hanno convinto che era meglio passare oltre.....


Probabilmente è anche una questione di naso e palato..magari col tempo mi stuferò di questi difetti..per adesso per me rimangono semplici caratteristiche..perché non mi disturbano, al contrario mi affascinano..poi è chiaro che se l'approccio a questi vini è quello di cercare ciò che non hanno, a parer mio si commette uno sbaglio, come lo si commette volendo valutarli sulla base di una scaletta spuntando ciò che non va..a voler essere oggettivi a tutti i costi si rischia di dare una valutazione iniqua, che non tiene conto di molto altro..qualche veterano del forum da qualche parte una volta ha scritto che "democratizzare" il palato non sarebbe male..ciò a dire: una cosa puó anche farti cagare, ma andrebbe valutata in un contesto, con un metro di paragone idoneo..detto questo le tue obiezioni rimangono sacrosante..e sicuramente più autorevoli delle mie argomentazioni..dal canto mio continuo ad essere stregato da una pratica così ancestrale, da una tecnica di vinificazione così semplice quanto complessa, e da un risultato nel bicchiere che mi soddisfa ogni volta..


è solo una questione di gusto personale, se ti piace buon per te ma non dire che non vengono considerati
vengono valutati per quello che sono sempre che siano valutati, non è detto; poi che abbiano dato una scossa ad un territorio e che hanno avuto il coraggio di andare oltre il modo "tradizionale" di fare vino ci sta, ma io mi fermerai qua.....oltre è solo soggettivismo vero e proprio..e va bene così


considerati sì, e poi accantonati o lavandinati (come ha riportato zamplafex che, non conosco di persona ma leggendo spesso i suoi interventi ho idea che qualcosina ne sappia :mrgreen: )..il mio probabilmente è un approccio da tifoso, senza ritenere pregi quelli che sono evidenti difetti..ma come in tutte le cose i difetti (entro certi limiti) possono contribuire a dare connotazione, carattere, identità..suggerendo talvolta di non dover ridurre una bevuta a un banale giudizio di buono/cattivo..invitando a lasciare a casa il taccuino e godersi vino e risate, o magari portarlo, ma riempirlo di note buone o cattive che siano..per me rimangono vini emozionali, ma temo tu abbia ragione..qui siamo nel soggettivismo puro e semplice
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Alessio » 26 set 2016 10:54

Sabato a cena ho beno una petite Arvine di Cave de Goubing del 2014. Dopo una 20ina di minuti dal'apertura il vino si é disteso bene e l'ho trovato gradevole, anche se un filo troppo sbilanciato sulle note dolci piuttosto che sull'acidità.
Il post era piu' che altro per sottolineare il sabato bizzarro, non mi era davvero mai capitata un'accoppiata Belgio/Svizzera nella stessa giornata

Ieri a cena un bel riesling Trocken, facile facile, pulito, beverino, profumato con un filo di carbonica che si é riassorbita rapidamente. Bevibilità assassina. Dimenticavo era Olivier Zeter 2015
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda dc87 » 26 set 2016 18:30

Ludi ha scritto:
alì65 ha scritto:
io punto ancora su Cornas finchè i prezzi reggono, poi si vedrà....


Cornas lo adoro, ma Clape, Allemand e il VF di Voge stanno divenendo irraggiungibili :( .
Stesso discorso, OT, per Clos Rougeard. Oramai il Le Bourg viaggia intorno ai 250, un paio d'anni fa lo trovavo a meno della metà.


Le Bourg viaggia intorno ai 250 per colpa di chi lo vende al consumatore finale, non del produttore.
In italia il prezzo operatore è di 64+iva... venduto a 250E direi che è ricaricato alla grande :mrgreen:
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Kalosartipos » 26 set 2016 19:41

zampaflex ha scritto:Il primo è figlio di vigne giovani, di un vitigno che taluni tratterebbero col napalm (Pippuz :mrgreen: )


Filippo ha sempre ragione.. :mrgreen:
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Ludi » 27 set 2016 10:01

dc87 ha scritto:
Ludi ha scritto:
alì65 ha scritto:
io punto ancora su Cornas finchè i prezzi reggono, poi si vedrà....


Cornas lo adoro, ma Clape, Allemand e il VF di Voge stanno divenendo irraggiungibili :( .
Stesso discorso, OT, per Clos Rougeard. Oramai il Le Bourg viaggia intorno ai 250, un paio d'anni fa lo trovavo a meno della metà.


Le Bourg viaggia intorno ai 250 per colpa di chi lo vende al consumatore finale, non del produttore.
In italia il prezzo operatore è di 64+iva... venduto a 250E direi che è ricaricato alla grande :mrgreen:


Il problema però si replica anche in Francia. Alle aste i prezzi sono diventati quelli, almeno per annate significative (2005 su tutte). Persino il Breze è stabilmente sopra i 100 €....
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda vinotec » 27 set 2016 10:41

Ludi ha scritto:
dc87 ha scritto:
Ludi ha scritto:
alì65 ha scritto:
io punto ancora su Cornas finchè i prezzi reggono, poi si vedrà....


Cornas lo adoro, ma Clape, Allemand e il VF di Voge stanno divenendo irraggiungibili :( .
Stesso discorso, OT, per Clos Rougeard. Oramai il Le Bourg viaggia intorno ai 250, un paio d'anni fa lo trovavo a meno della metà.


Le Bourg viaggia intorno ai 250 per colpa di chi lo vende al consumatore finale, non del produttore.
In italia il prezzo operatore è di 64+iva... venduto a 250E direi che è ricaricato alla grande :mrgreen:


Il problema però si replica anche in Francia. Alle aste i prezzi sono diventati quelli, almeno per annate significative (2005 su tutte). Persino il Breze è stabilmente sopra i 100 €....


...per me se lo può bere tutto a chi piace...a me , provato più volte, non è mai piaciuto...per non parlare poi del bianco, del quale non ricordo neppure il nome, propostomi da egio ad una cena, con tante meraviglie, ma che non riuscii neppure a bere...mi bastò l'odore di pipì di gatto :(
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda egio » 27 set 2016 15:02

Sei un disastro, Ivo... :roll:

Quel Brezé - che sapeva di tutto meno che di pipì di gatto (fluimucil fiale, avevi detto allora...e già ci stava di più...) è stata una gran bevuta e uno degli abbinamenti più azzeccati mai azzardati, con quel risotto al tartufo da paura di cui ancora si parla, a Brisighella... :D
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda vinotec » 27 set 2016 16:16

egio ha scritto:Sei un disastro, Ivo... :roll:

Quel Brezé - che sapeva di tutto meno che di pipì di gatto (fluimucil fiale, avevi detto allora...e già ci stava di più...) è stata una gran bevuta e uno degli abbinamenti più azzeccati mai azzardati, con quel risotto al tartufo da paura di cui ancora si parla, a Brisighella... :D


:lol: :lol: :lol: ...guai a toccarti i bourg... :lol: :lol: :lol:
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda Muffato » 27 set 2016 20:42

Lambrusco di Sorbara Radice 2012 Paltrinieri
ho bevuto questo vino fin dall'uscita ma l'ultima bottiglia
ho voluto che rimanesse un po' di tempo in cantina
Devo dire che il tempo mi ha dato ragione
Mai bevuto un Radice così buono ( avrei voluto un 2010 per una comparazione )
L'aciditá si sente ma il tempo l'ha domata , emerge una notevole sapidità
mi sembra quasi più un metodo classico ( il mio naso raffreddato ha avvertito
profumi complessi oserei dire anche crosta di pane più che fragoline)
che un rifermentato in bottiglia
Molto meglio del Supereclisse 2013( la riserva charmat lungo) uscito lo scorso anno
Unico neo non ho un gnocco fritto ripieno di coppa di testa
da abbinare
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gianni femminella
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gianni femminella » 27 set 2016 21:57

Nero 2010 - vino da tavola az Orgosa di Musina - Cannonau e saldo di altri vitigni autoctoni

Naso ampissimo di rosmarino, erba tagliata, cacao amaro, ciliegia sotto spirito, macchia e tanto altro ( sarà che i profumi non contano :?: ma così tanti e netti sono un piacere ). Più una insolita sensazione di sale ( proprio come quando si apre un barattolo di sale grosso ).
Quindici gradi completamente integrati nella struttura e in un fresco balsamico, tanto da dare impressione di eleganza più che di forza. E' leggermente polveroso al palato, il frutto è dolce.
Un vino che ha tanto da offrire, ampio e persistente e che, come le bottiglie buone davvero, ti ritrovi a finire senza accorgertene.
Un grazie al nostro dotvini per la gentile consulenza.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 28 set 2016 00:12

Montepulciano d'Abruzzo nerubé 2014 jasci e Marchesani

Tornando da vasto (Chieti) mio padre quest'estate ne ha portato via 2 casse..questo è il mio secondo assaggio..devo dire che non mi dispiace..probabilmente pecca di ridondanza, i sentori vanigliati si sentono eccome..ma ha un bel bilanciamento tra agilità/freschezza e morbidezza/corpo..i sentori varietali sono un po' nascosti ma ci sono..si sente questo accenno di amarena e un frutto rosso un po acerbo che da una bella sferzata a quel vanigliato di cui sopra..in bocca è deciso, compatto, di buona persistenza...

ho chiesto su altri thread senza avere successo, che ne pensano i cultori del genere di questo produttore? Aedeslaterani (alias Riccardo?) se ci sei batti un colpo :D :D
Lorenzo
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Re: COSA BERREMO A SETTEMBRE?

Messaggioda darmagi90 » 28 set 2016 11:09

Muffato ha scritto:Lambrusco di Sorbara Radice 2012 Paltrinieri
ho bevuto questo vino fin dall'uscita ma l'ultima bottiglia
ho voluto che rimanesse un po' di tempo in cantina
Devo dire che il tempo mi ha dato ragione
Mai bevuto un Radice così buono ( avrei voluto un 2010 per una comparazione )
L'aciditá si sente ma il tempo l'ha domata , emerge una notevole sapidità
mi sembra quasi più un metodo classico ( il mio naso raffreddato ha avvertito
profumi complessi oserei dire anche crosta di pane più che fragoline)
che un rifermentato in bottiglia
Molto meglio del Supereclisse 2013( la riserva charmat lungo) uscito lo scorso anno
Unico neo non ho un gnocco fritto ripieno di coppa di testa
da abbinare


Il Radice è comunque un rifermentato in bottiglia.
Rispetto al metodo classico non subisce remuage e sboccatura (oltre ad eventuale dosage).
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