


L'annata calda ha donato un corpo più robusto, maggiormente in grado di bilanciare l'apporto del legno e capace di renderlo un vino piacevolmente approcciabile. Più sul frutto che sulla china, paga un po' di mancanza a centro bocca ma chiude gradevolmente bene. Buon q/p, soprattutto per la zona.
Fino - Es 2010




Vino questo più SULLA bocca di tutti che non piuttosto NELLA stessa...

Il tempo gli sta facendo trovare, pian piano, un maggiore equilibrio tra alcool (16,5° e non sentirli), estratti (non particolarmente elevati, la sensazione è di massa senza peso) e acidità (ancora un po' slegata dal resto del corpo ma non più così ottusamente ottundente come appena imbottigliato).
Confetture rosse "chiare", più da ribes e lamponi che da ciliegie insomma, buon fondo minerale, bella lunghezza e buona retrolfazione.
Rimane la sensazione di una riuscita imprecisa, in bilico tra miseria e nobiltà. Ma è finalmente bevibile con soddisfazione, paragonandolo semmai ad uno spigoloso Dettori invece che ad altri primitivo corregionali, di solito più massicci e spesso legnosi.