Antipasti:
- Champagne "L'Artiste Leclapart"
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Fluido ma non esile, delicato e personalissimo; più sulla crema che sugli agrumi, erbaceo e caffè pure in evidenza. Buono e piacevolmente diverso.
- Dom Perignon 2004
sottotono, più sapido che saporito, ha la durata ma non la completezza e il cambio di passo.
Intro:
- Valpolicella Classico Superiore 2006 Quintarelli
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Gustoso, complesso, ma declina la gioventù nel parere più il risultato di un "mischione" di Gardiniana memoria che non l'evidenza di una personalità caleidoscopica. Diamogli tempo, sarà un buon bere.
Poi:
- Amarone Classico 2011 Roccolo Grassi
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Molto sul legno (cocco, ciocco bianco), alcoolico, ma anche dotato di materia, bilanciato ma un po' slegato e anche asciugante. Pure a lui, diamo tempo.
- Amarone Classico 2000 Roccolo Grassi
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Sulla strada dell'evoluzione. Liquirizia, umami, arrosto e the si aggiungono. Bocca speziata e di bella composizione, si adagia sul palato strato dopo strato e porta a casa una retrolfazione da minuto e più. Ottimo.
- Harlequin Zymé 2008 NG
Anche lui schiavo dell'affinamento, ma il salto di categoria rispetto a RG 11 c'è. Curiose note di frutta arancione nel suo bagaglio sensoriale (mango, albicocca). La freschezza necessaria a gestire la massa c'è ed è ben usata.
- Harlequin Zymé 2001
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Energia clamorosa, vino elettrificante, punge la lingua come una zanzara da diciotto chili. Nonsolofrutto (e cito gli anni ottanta), ma anche spezie, legni pregiati e una gran mano.
- Amarone Dal Forno 2002
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Ridotto, legnoso, quasi muffoso più che erbaceo. Bocca meno presente che di consueto, resta un buon vino ma di fronte agli altri non esce bene.
- Amarone Dal Forno 1996
++
Più fumé di un bordolese, all'inizio. Sontuoso, disteso e appagante, ricco e vivacemente fresco. Anche meno ingombrante rispetto alle creazioni più recenti, così come i pari periodo di Quintarelli possiedono una leggerezza di fondo che li innalza di molto nella scala della bevibilità.
- Amarone Classico 2006 Quintarelli
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Finalmente un naso aperto (gli altri sono stati tutti piuttosto reticenti). Giovanile, erbe secche, china, agrumato; quasi un peso leggero, del peso leggero ha però anche una lieve mancanza di vigorìa.
- Amarone Classico 1995 Quintarelli
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Rarissimo errore di Marco, questa boccia necessitava di una apertura molto anticipata. Ha purtroppo condizionato molti con un sentore di straccio bagnato, quasi tappino subdolo. Io l'ho tenuto nel bicchiere a lungo, frullandolo ben bene, e ad un certo punto s'è pulito e ci ha fatto togliere il cappello. Grande tonicità, sapore, definizione. Financo floreale, una ciliegia deliziosa, una classe elevatissima.
- Amarone Riserva 1990 Quintarelli
e inchino accademico
Perfetto. Amen.
- Amarone Campolongo di Torbe 1974
Solida testimonianza di sapienza ancora contadina, parecchio evoluto ma comunque fascinoso, e ben strutturato.
- Alzéro 1993 Quintarelli
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- Recioto della Valpolicella Classico 1995 Quintarelli
Fantastici, soprattutto il "recioto chinato". Poco mobile l'Alzero, molto più sottilmente variegato il Recioto, che ti si infila negli angoli della bocca dischiudendo ai seni nasali degli scrigni di tesori olfattivi nobilissimi.