Messaggioda paperofranco » 20 nov 2015 11:44
Ieri sera, una bella mangiata e bevuta fra amici.
Coulée de la Serrant 2002.
Nel solco del “nuovo stile” di Nicolas Joly: profumo mieloso(in senso buono), in bocca è grasso, bello sapido sul finale, per me manca un po’ di spina acida, . Comunque è una boccia che ha sempre il suo fascino.
Lessona “omaggio a Quintino Sella” 2006.
Ha un profilo meno nordico di quello che mi aspetterei. Il naso è caratterizzato da una nota di concentrato di pomodoro e pomodoro secco, in bocca resta un po’ contratto, ho la sensazione di averlo bevuto troppo velocemente, ma non mi lascia un gran ricordo.
Chianti Classico riserva “Baron Ugo 2006” Monteraponi.
Immagino che i legni fossero nuovi al tempo, perché il vino è ancora segnato dall’affinamento, poi una puntina eterea di alcol. In bocca non si distende mai del tutto, e il tannino tende un po’ ad asciugare il finale. Non male, ma penso che sia la peggiore annata di questa etichetta, e direi che è normale che sia così, vista la sua storia recente.
Barolo Cà Mia 2006 Brovia.
Al naso, un po’ di rovere caffeoso, un po’ di liquirizia, nel complesso un profilo abbastanza evoluto. Tannino di Serralunga che non te la manda a dire, ma è di taglio un po’ massiccio, nulla a che vedere con la trama elegante delle due annate precedenti. Buonino, ma non mi scalda.
Pergole Torte 2006 Montevertine.
Con questo si cambia decisamente passo. Il naso non è l’emblema della finezza, è un po’ arruffato, anche un po’ rustico, ma di certo non manca di espressività. La bocca è bellissima, acidità viva e rinfrescante, tannino dolce come i migliori sangiovese, succoso e lungo. Gran boccia.
Brunello di Montalcino 2006 Salvioni.
Mi ha sorpreso in positivo perché quando lo avevo sentito all’uscita non mi era parsa una versione particolarmente felice. Un po’ cupo, materia importante, ancora da svolgere e definire nei dettagli, ma è un brunello di alto lignaggio, anche se soffre un po’ il dinamismo e l’espressività del pergole.
Barolo Monprivato 2006 Mascarello.
Classico colore da Monprivato, rubino chiaro chiaro e luminoso. Naso floreale bellissimo di rosa canina, la bocca è ancora leggermente serrata dal tannino giovane e fitto, seppure finissimo. Chiude molto lungo ed elegante. Un gran vino, un barolo di finezza, di classe e prospettiva sicura. Marca un distacco abbastanza netto con tutti gli altri vini, tranne uno.
Barolo Monfortino 1996 Conterno.
Con questo. La mia prima boccia di quest’annata. Un fuoriclasse assoluto, nient’altro da dire.
Grazie Gabriele.