Il 31 degustazione di Hallovino con tema Campania, mi è toccato anche travestirmi
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Champagne La Matinale Brut Nature 2003 – Tarlant. Non sapevo facesse anche selezioni, profilo molto fresco e floreale, acidità tagliente, bollicina molto fine ed elegante, bocca molto piacevole, ossidazione solo accennata. Non so il prezzo, ma mi è sembrato un ottimo prodotto.
Fiano di Avellino Pietramara 2010 – I Favati. Colore bello dorato, piuttosto carico, frutta matura e farina di castagne, leggera nota balsamica. Bocca di struttura e finale ammandorlato.
Fiano di Avellino 2006 – Marsella. Qualche anno fa mi era parsa una gran bottiglia, si riconferma tale, e non si è mosso più di tanto: tanti agrumi e nocciola verde, col tempo leggero affumicato, ancora teso ed energico in bocca.
Campania Fiano Piante a Lapio 2012 – Joaquin. Naso sull’arancia e mandarino, spezie dolci. Bocca giocata più sulla grassezza e su di una decisa sapidità, riesce comunque a non risultare pesante. Dà l’impressione di essere piuttosto pettinato, sicuramente originale, nel complesso non mi è dispiaciuto, ma il prezzo…
Costa d’Amalfi Ravello Rosso Riserva 2010 – Marisa Cuomo. Dal colore bello compatto, naso fitto di inchiostro, fruttato intenso di more. Bocca che parte piena per poi rinfrescarsi pian piano, bel tannino, sorso un po’ squilibrato ma di buon carattere.
Roccamonfina Terra di Lavoro 2006 – Galardi. Qui il naso è più profondo e fine, più raffinato e levigato anche in bocca, dove il tannino è comunque deciso, col tempo si arricchisce di note di polvere da sparo.
Paestum Aglianico Zero 2001 – De Concilis. Decise le note di appassimento, con anche un po’ di alcol di troppo, si sente la maggior evoluzione rispetto ai precedenti.Rotondone e pieno al sorso, leggero acceno dolce e zuccherino, piuttosto squilibrato nelle abbondanze. Per me è no… La scritta in etichetta Supercampano letta oggi fa decisamente sorridere.
Taurasi 1978 – Mastroberardino. E’ sembrato ancora piuttosto integro, ma molto poco espressivo, ormai giunto al capolinea… Ci dona comunque note fumé e di legna arsa, carrube, e un po’ di carne secca solo accennata. Meglio in bocca dove ha buona freschezza e si lascia bere. La 1980 riserva bevuta qualche anno fa era più in forma.
Mosel Wehlener Sonnenuhr Riesling Auslese 2002 – Dr. Loosen. Al naso frutta matura, zenzero dolce, nel complesso piuttosto evoluto, direi da bere, non credo potrebbe andare oltre. Bottiglia problematica? Boh, in bocca era a posto, pieno, dolcezza non esagerata, e leggero tocco tannico.