Messaggioda Valdez » 15 ago 2015 12:00
Sarà che quando penso al Montepulciano d'Abruzzo mi sovviene irrimediabilmente l'immagine della pergola abruzzese e delle grande botte in legno di quercia, sarà che sono fortemente influenzo dalla storicità e dalle tradizioni di lunga data, sta di fatto che mi si visualizzano davanti agli occhi due produttori, il primo è Valentini, ed è stato descritto talmente bene e in maniera coinvolgente da aedeslaterani che su questo trovo poco da aggiungere a meno di entrare in tecnicismi oppure numerosi aneddoti che aleggiano tra leggende e realtà, il secondo è un tale Santoleri, per il quale invito a leggere la bellissima descrizione fatta da Mario Soldati in vino al vino. Mi raccontavano che Soldati fu talmente folgorato dalla qualità dei vini, bellezza del luogo con le sue ancora intatte vigne vecchissime in posizione privilegiata e fascino dei proprietari che andò via caricando l'auto oltre il limite di quel che sarebbe capace uno sfollato. Poi le capacità (oppure opportunità, o anche volontà) di marketing non sempre coincidono con i meriti di un prodotto. So che adesso stanno per commercializzare la riserva 2001 con 14 anni di affinamento sulle spalle (l'ultima riserva era ferma al 2000), con la stessa passione e stessa tecnica di sempre, ditemi voi chi si può permettere altrettanto in questi tempi.
Per chi se ne fregasse di tutto questo, l'altra faccia della medaglia è indiscutibilmente Masciarelli, il più internazionale di tutti i Montepulciano (e Trebbiano), il suoi Villa Gemma Rosso e Trebbiano Marina Cvetic sono di chiara scuola Louis Jadot. Ne risulta un montepulciano quasi perfetto, amaroneggiante, piacione, di stampo internazionale e difficilmente riconducibile al varietale, ma indubbiamente un gran vino.
Tra gli altri nomi ribadisco De Fermo (eccellente), Praesidium da Prezza in provincia dell'Aquilla, qui si cambia decisamente zona, entroterra vero e vino autentico e tradizionalista, grande sia il montepulciano che il cerasuolo prodotto con il metodo del salasso. Poi Palazzo Centofanti con i suoi ottimi Montepulciano e cerasuolo dall'impareggiabile rapporto qualità/prezzo e gustosissime nuances da griotte chambertin (tanto che dopo averne provati un'infinità sta ultimamente diventando il mio rosso quotidiano), Chiusa Grande, Torre dei Beati, Nicodemi con il Neromoro, Tenuta Ulisse con i suoi vini senza legno e un profumatissimo e discusso cerasuolo ottenuto da un particolare processo di criomacerazione, Cataldi Madonna per il Pecorino (ci sono altri produttori che fanno pecorino ?).