vinotec ha scritto:...Lorenzo, oltre che "principe del foro"
Beh.. non è bello da dire...



vinotec ha scritto:...Lorenzo, oltre che "principe del foro"
paperofranco ha scritto:egio ha scritto:Domaine Gauby - Coume Gineste 2008: Esistesse un marchingegno per il teletrasporto, avrebbe la forma di questa bottiglia, e la sua etichetta... Già alla prima snasata, all'apertura (giustamente parecchio anticipata rispetto al momento di servirlo a una temperatura adeguamente rispettosa, ossia appena fresca), ci si trova catapultati a camminare tra queste vigne di grenache di oltre 60 anni, arse dal sole, tra sassi e terra asciutta, vento salato di mare, profumi del finocchio selvatico, della camomilla, di agrumi. Col tempo dall'apertura, vuotato energicamente e in malo modo nei bicchieri, le note più affumicate e piriche lasciano spazio ai fiori gialli, al miele amaro, all'aneto. Il tutto sempre sussurrato, mai invadente o caricaturale, ma netto, precisissimo. In bocca è esplosivo, di acido e minerale. Avvolgente senza nessuna concessione a grassezze o mollezze, ma di una verticalità da paura, con una struttura imponente, in un equilibrio che ha del miracoloso. Se bisognasse trovare per assurdo un anello di congiunzione tra i grandi Trebbiano di Valentini e le migliori riuscite di Coulée de Serrant, ecco, a mezza strada ci sarebbe questa bottiglia. Uno dei più bei bianchi bevuti quest'anno, prodotto in quantità da vino di famiglia, ancora giovanissimo.
Mastroberardino - Taurasi Radici 1998: ci son vini che ho amato tanto, e che da anni, per tanti motivi, mi capita purtroppo sempre più raramente di incrociare. E quando succede, mi rimprovero per non frequentarli di più. Quando da giovane studente universitario i pochi soldi guadagnati tirando calci a un pallone dovevano essere utilizzati al meglio, l'ingegno portava a ricercare in luoghi meno battuti e economicamente più abbordabili le emozioni e le sensazioni che i grandi piemontesi, toscani, veneti dispensavano in quantità ma a prezzi già proibitivi. Montalcino e Supertuscan lasciavano spesso il posto alle splendide riserve di Selvapiana degli anni '80; o ai vecchi e mirabili Vigna Monticchio di Lungarotti. il Nord-Est era al massimo il Capo di Stato di Venegazzù, o il Gemola, o il Ronco dei Roseti, giacché la Valpolicella era roba da poche grandi occasioni. E la austera nobiltà, la si cercava più nell'aglianico che nel nebiolo. Ritrovarsi con questo '98 aperto e bevuto così, al volo, senza tanto sussiego, è stato dunque come incontrare per la strada per caso un vecchio amico, e rendersi conto con piacere che è rimasto lo stesso e, anzi, è pure meglio di come il ricordo ce l'avesse consegnato. Nel bicchiere il colore è di un bel granato intenso, che non dimostra per nulla l'età. I profumi son da subito pieni sulle note di frutti rossi e viola, poi escono leggere le note di erbe aromatiche, grafite, sangue. In bocca è un trionfo immediato, invade e pervade il palato con morbida gentilezza e con decisione. Insomma, lo paragono a un vero "signore" di una volta - e quando un campano è signore, è signore come pochi altri al mondo - che la austera e a volte un po' cruda freddezza del galantuomo piemontese sostituisce con la giovialità e la sapiente convivialità dei suoi luoghi di origine, senza mai essere meno che elegante. Insomma, non sarà più quello delle annate mitiche a cavallo tra '60 e '70, ma mi è tornata voglia di ricomprarne, e di incontrarmi più spesso a dialogare con questo vecchio e caro amico. La grande storia del vino italiano passa sicuramente anche da queste bottiglie.
Belle note, complimenti e grazie, mi sfugge solo il "miele amaro".....![]()
A parte gli scherzi, belle note davvero.
...pochi ma buoni , molto buoni , frutto di una ricerca abbastanza forsennate fra le cantine , enoteche e distributori, una specie di monotema per affinità elettiva di un manipolo all'ultimo stadio. Mancava Garum, gran sacerdote del Clos de Beze, ma la rifaremo, magari con un paio di verticaline.Più divento "maturo" e più il mio gustopersonale si sta spostando , come preferenza, sullle finezze e esotericità del Clos de Beze rispetto alla vigorosa baldanza del Chambertin . ... alla fine , Cosa? ...Spectator ha scritto:vinogodi ha scritto:...stasera sei amici autoselezionati , piccola verticalina di Chambertin Clos de Beze... a domani per un veloce resoconto...
...Io,aspetto le note:D .
Sydney ha scritto:egio ha scritto:Domaine Gauby - Coume Gineste 2008
E' uno di bianchi che piu' sono curioso di bere. Il Montrachet del sud.
E' passato in qualche lista e me lo sono sempre lasciat sfuggire, per il prezzo ma anche perche' andrebbe, cosi ho letto, bevuto maturo.
...il grande giulo ha colpito ancora...
picenum ha scritto:Una bevuta da condividere...
Marsala Florio 1939, primo caratello ... il vino più "vecchio" da me bevuto, ancora tanto tanto buono (non chiedetemi altro).
Accanto a questo ci siamo fatti una splendida Couleè de serrant del 99 ed un Amarone Bertani del 75 con tutte le cosette a posto, integrate e ben assestate.
Un po' sottotono invece i Barbaresco Gaja 1986 e Oddero del 1981.
Ziliovino ha scritto:Colline Novaresi
Alberto ha scritto:Ziliovino ha scritto:Colline Novaresi
Forse...
Spectator ha scritto:picenum ha scritto:Una bevuta da condividere...
Marsala Florio 1939, primo caratello ... il vino più "vecchio" da me bevuto, ancora tanto tanto buono (non chiedetemi altro).
Accanto a questo ci siamo fatti una splendida Couleè de serrant del 99 ed un Amarone Bertani del 75 con tutte le cosette a posto, integrate e ben assestate.
Un po' sottotono invece i Barbaresco Gaja 1986 e Oddero del 1981.
..Che avete abbinato al Marsala ? Era ancora..dolce o sul secco?Grazie.
paperofranco ha scritto:Sydney ha scritto:egio ha scritto:Domaine Gauby - Coume Gineste 2008
E' uno di bianchi che piu' sono curioso di bere. Il Montrachet del sud.
E' passato in qualche lista e me lo sono sempre lasciat sfuggire, per il prezzo ma anche perche' andrebbe, cosi ho letto, bevuto maturo.
Questo non l'ho mai bevuto, ma la D18 di Oliver Pithon per me è un grande bianco da Grenache.
vinogodi ha scritto:...ho in tavola, con culatello e pancetta steccata, due Lambrusco : Castelvetro amabile Villa di Corlo e Lambrusco "abboccato" Cavalcabò della Cantina di Viadana... sapete che sto godendo come un suino? ...
... un residuo zuccherino l'ha sempre avuto , ma non l'ho mai notato in etichetta. Da un paio d'anni, forse per correttezza, hanno aggiunto questa dizione. Forse non lo mettevano perchè è il tipico filone di Lambrusconi di stazza che hanno bisogno, per tradizione, di essere arrotondati , come si faceva una volta con l'aggiunta di Fortanina oppure Lancellotta. Diciamo sulla tradizione , anche parmense, del Marcello, dell'Otello & C , solo che loro non lo riportano in etichetta anche con residui di oltre 15 g/l , forse proprio perchè "Il Lambrusco" era concepito così ...luc83 ha scritto:Lambrusco "abboccato" Cavalcabò della Cantina di Viadana
è sempre stato abboccato Marco?
ne ho ordinato un cartone perchè sono quasi due anni che non lo bevo.
come sono gli altri loro prodotti?
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