Chicco76 ha scritto:Vi pongo un piccolo quesito di discussione ... non credete che "la cieca" serva ad essere più obiettivi non tanto con l'etichetta ma quanto col proprio gusto personale e soprattutto col proprio percorso degustativo ?
Si è nominata una buona bottiglia, il Brunello 99 di Biondi Santi, vino noto per essere un sangiovese austero e senza compromessi, dove sicuramente prevale l'eleganza e la sapidità alla voluttuosità del frutto e alla rotondità di beva.
Trovo abbastanza chiaro che un'amante dei vini rotondi e voluttuosi alla cieca non potrebbe mai premiare un vino del genere (salvo poi rincredersi il giorno dopo vista l'etichetta ...) ma io considero anche il giudizio di un degustatore in base al suo percorso, perché anche a me è successo un tempo di preferire vini rotondi e voluttuosi salvo poi odiarli col tempo. Quindi ... è tutta una giostra che gira ...
La cieca dovrebbe essere però solo parziale. Esempio: degustazione di sangiovese toscano con bottiglie coperte. Se ci si mette in mezzo un merlot rotondo come il mondo può anche piacere al gusto, ma un bevitore attento dovrebbe bocciarlo come vino non aderente alla categoria che si presume si stia degustando.
Questo per quel che riguarda chi compila guide e altre amenità. Per noi sbevazzoni impuniti vale la regola del mi piace/non mi piace