Messaggioda de magistris » 23 ott 2014 16:35
Non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma leggo cose che veramente non stanno né in cielo né in terra.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma il Piemonte è una delle regioni in assoluto più penalizzate dal "metodo" adottato sempre di più negli ultimi anni, che porta in linea di massima a premiare solo un'etichetta per azienda.
Specialmente in Langa, dove in alcune annate ci sarebbero aziende che meriterebbero 3-4 tre bicchieri alla volta per il livello dei loro vini, alcuni dei quali finiscono inevitabilmente nel calderone dei due bicchieri rossi, "sotto" cose in assoluto meno interessanti e complete, ma magari le "migliori" in denominazioni meno competitive e affollate. Non sta a me dire se sia giusto o sbagliato, ma è così. E infatti in altre guide il Piemonte è tanto tanto tanto di più "uomo solo al comando".
Non bisogna dimenticarsi, infine, che le aziende piemontesi sono tra le meno ricettive in assoluto per quel che riguarda eventi di promozione all'estero, tour, degustazioni, road show, specialmente se pensiamo alla potenza di fuoco che invece viene messa a disposizione in Toscana, Veneto, Sicilia, Franciacorta e compagnia.
Una guida "assoluta", come la vorrebbe gp, con paletti molto alti e rigidi per i premi, che mette al top il meglio indipendentemente da considerazioni zonali e aziendali, dal mio punto di vista avrebbe metà dei premi totali assegnati al Piemonte. E forse sto stimando per difetto.
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de magistris il 23 ott 2014 16:38, modificato 1 volta in totale.
Paolo De Cristofaro
http://www.tipicamente.it/Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)
Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)