Ebbene si. una delle fiche della serata era il sottoscritto, ma il vero Top Topone era l'altro, senza ombra di dubbio.......ciao Alessio......
Passo direttamente ai vini.
Sottoscrivo quanto detto da Ale sulle due bollicine e rincaro la dose: per me si finivano anche se erano doppie magnum.
Trovo che Agrapart avesse qualcosina in più, una sorta di signorile austera eleganza, sensazione che difficilmente mi trasmette una bollicina, che di suo è una bevuta festosa, e per di più un BdB. Forse un'effervescenza meno sottile del Cramant, ma un equilibrio di fondo perfetto ed una lunghezza superiore. Il Fleur era di una beva semplicemente irresistibile, come dicevo bollicina finissima e cremosa, con una sensazione salina/marina incredibile. Un aperitivo fantastico, possibilmente in compagnia di una bella donna.
Nonostante le belle parole spese da Ale per il sottoscritto, e di cui lo ringrazio tanto, sono sicuro che dentro di sé ha trasalito e si è pentito amaramente di avermi invitato, quando ho bollato come Amarone di Quintarelli il suo splendido CdP, che aveva voluto servire perfidamente ed incautamente alla cieca
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Detto questo, il vino è splendido, caloroso e solare come "penso" debba essere un campione della tipologia; le note calde e di frutta sottospirito al naso, che mi hanno portato fuori strada, trovano certo una corrispondenza in bocca, ma con un'eleganza ed un contrasto sapido che rendono la beva dinamica, ed il lunghissimo finale un affondo di sapore da grande vino.
Ma devo anche dire, che per me l'emozione pura è stato lo Chambertin di Rousseau. La Borgogna bella, ai massimi livelli di espressività ed eleganza, almeno per come l'ho sentita io fino adesso. Inutile cercare i descrittori, un vino di una complessità quasi insondabile, cangiante ad ogni passaggio sul bicchiere; in bocca è il paradigma della "potenza con un po' di peso", la profondità gustativa e la persistenza sono da fuoriclasse.
Lo Charmes-Chambertin di Bachelet è un vino che già conoscevo, ma ancora non l'avevo mai sentito così aperto e godibile. Gioca su un profilo olfattivo floreale/frutatto più leggibile, pur sempre complesso e raffinato, ma sicuramente più leggibile e meno intrigante dello Chambertin. La bocca ha una tattilità cremosa quasi "bordolese", e penso che sia dovuto in parte al cru, in parte allo stile e agli intenti del suo artefice, che se certo non vuole tralasciare nulla sul piano dell'eleganza, sicuramente butta un occhio anche alla consistenza, alla fisicità del vino. In ogni caso una gran boccia anche questa, senza dubbio, che condivide con sua maestà Le Chambertin il grande potenziale evolutivo e la relativa piacevolezza attuale, che immagino sia il timbro dell'annata.
Grazie ragazzi
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