I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

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vinotec
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda vinotec » 14 set 2014 06:36

Grazie a tutti voi per l'affetto dimostratomi, come sempre! Oramai siamo un gruppo di amici affiatati :D
Ringrazio Enrico e Davide per le splendide foto, in attesa dei commenti sui vini che, fino ad ora, sono stati un po' scarsini...capisco che dopo una pappata ed una bevuta così si possa essere un po' cotti... :lol:
Per il mio gusto( sono per i vini di carattere, forti, che esprimono la loro potenza senza strafare), i top della giornata, a parte il vinsanto del bisnonno di mia moglie, veramente strabiliante, sono questi due:
-Domaine Denis Mortet Gevrey Chambertin Lavaux St Jacques 2005
- SOLAIA 2000 magnum
Semplicemente strepitosi nella loro eleganza e potenza :D
Alla prossima!
UBI MAIOR, MINOR CESSAT !
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la_crota1925
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda la_crota1925 » 14 set 2014 08:26

Grande Ivo.... complimenti e ancora Auguroni !!!
spedizione al ricevimento del pagamento.
Stefano-zaccarini
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda Stefano-zaccarini » 14 set 2014 10:09

un super grazie per la splendida giornata e soprattutto ancora BUON COMPLEANNO IVO!!!!!!!!!!!! :D

super cibarie e gran bella bevuta con una netta predilizione per la bellissima mineralità del Nuits Saint Georges 2007 di Rouget ..... mamma mia che progressione nel bicchiere :shock: e alla tenuta del vino santo centenario :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

in più è sempre bello dare un volto a chi scrive su questa piattaforma :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

grande Ivo e grazie ancora
Ultima modifica di Stefano-zaccarini il 14 set 2014 12:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda scrio » 14 set 2014 10:15

Auguroni, sei ancora un giovanotto :mrgreen:
Tutti i pacchi che spedisco sono assicurati, prima di firmare, controllate ed annotate evnt anomalie sulla lettera di vettura. La merce parte subito dopo aver ricevuto il pagamento.
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arnaldo
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda arnaldo » 14 set 2014 10:27

Auguroni,IVO!!!!!
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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kubik
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda kubik » 14 set 2014 10:48

Auguroni Ivo!
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda fable_81 » 14 set 2014 10:58

Complimenti e Auguroni! :mrgreen:
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda BENITO » 14 set 2014 11:16

AUGURI IVO!!!!
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda vinogodi » 14 set 2014 11:32

BENITO ha scritto:AUGURI IVO!!!!
...tu Tarassacco, è meglio che ti fai vedere un pò più spesso che dobbiamo ripristinare la coppia dei "Marchi" , notoriamente valuta pregiata ...
PS: giornata come al solito magnifica per la quale non smetterò mai di ringraziare Ivo e i presenti caciaroni. Ieri mi era impallato il wi fi di casa causa sovraffollamento, oggi posrto qualche impressione . Anticipo che mediamente si è bevuto alla grande e che i magnum riesco a "fotografare" i vini con straordinaria efficacia. A fra poco... :wink:
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda samsung » 14 set 2014 13:37

Auguroni
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a mano dove si può
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda vinogodi » 14 set 2014 15:39

...allora: non sottovaluterei la cucina , di qualità assolutamente all'altezza del bevuto , con porcini e russole da ingozzarsene senza ritegno alcuno. Papaprdelle alla lepre magnifiche , così come le carni , dal colombaccio (buonissimo anche se io lo preferisco quasi crudo, da infilarci avidamente i canini nelle carni quasi ancora grondanti sangue) a quella magnificenza del filetto a scottadito di capriolo, un piccolo capolavoro sia per cottura che per considtenza, con ulteriore plus per un fondo di cottura quasi artistico da tanto buono... ma cosa avremmo bevuto, di così particolarmente buono?

- Pommery 1999 : è un mio limite personale. Nonostante sia in un particolare momento di ingrifamento per straordinari récoltant manipoulant, quando bevo certe bocce ancien régime comprendo appieno del perchè la storia delle bolle sia stata fatta da queste parti. Chiaro, sarà sempre uguale a se stesso, sarà piacione, sarà di gusto universale.. ma l'oro nel bicchiere, la crema, la frutta esotica, il dosaggio mirato , la crosta di pane in bella evidenza, le noté boisé , la grassa opulenza lo rendono bicchiere sontuoso. Per me, assieme al vinsanto centenario, forse la vera sorpresona, ma proprio perchè non avevo alcuna aspettativa da questa minacciosa bocciona :D :D :D :)
- Jaquesson 737 : esattamente il contario... affilato come una katana, giallo pallido al confronto di Pommery, sferzante per viva acidità, agrumato, di prospetticità impressionante.Unico, piccolissimo neo, forse non una lunghezza epica, ma forse non è questo che si cerca da una bolla sciampagnosa. Sta di fatto che la sua azione pulente con mortadella (superba) , salame contadino e torta fritta, così come il complemento con i crostoni ai porcini , l'ha reso ancor più godibile di quanto già non fosse per sua natura. A me "mi" è piaciuto molto, al limite del compulsivo ed irrefrenabile istinto di mettersi il boccione a collo fra lo sdegno (e il probabile disgusto) degli amici presenti :D :D :D :)
... 8)
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sbrega
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda sbrega » 14 set 2014 15:52

Grazie! Grazie Grazie!
Per me .. l'annata ha fatto da sola! nel senso che 2010 e 2005 su tutto!
Anche se il 2007 è evoluto positivamente in maniera straordinaria!
ma... in tutta la giornata.. 2010 e 2005

1914 fuori categoria... troppo oltre!

Grazie!
Non esistono brutte donne... esiste solo poco RUM!

Abbuffino N°1

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21 Giugno BIS: IO C'ERO!
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21 Giugno IV: IO C'ERO!
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda vinogodi » 14 set 2014 16:08

... le vere "danze" sono iniziate con le quattro boccione (davvero inusuale ed impressionante vederle tutte vicine, sia per dimensionamento anomalo sia per bellezza scenica: la magnum è grande formato non solo volumetrico ma anche estetico, da la sensazione dell'abbondanza, della voluttuosa opulenza, del rigoglioso totem alla bevuta) ... dicevamo con le borgognotte...
- Domaine Joseph Drouhin Chambolle Musigny les Amoureuses 2006 : non vado in ordine di presentazione ma di gradimento personale: in tanti amici presenti hanno avuto qualche perpelssità su questo vino . Le riassumo :
* Nel lato sinistro del tavolo, sospetto di cattiva evoluzione perchè le note fungine e muschiate stavano, con l'ossigenazione, emergendo dal bicchiere...
* vicino a me : qualche profumo strano, anomalo, liquirizioso e tostato
* alla mia sinistra: colore fin troppo greve e poco vivace, leggero amaricante e frutto non esplosivo.
... allora, per mia esperienza personale : a parte alcune espressioni di altissimo livello in Clos de Mouche e Marquis de Laguiche, qui lo stile "Drohuin" fatto di chiaroscuri, di interpretazione del frutto quasi arcaico rispetto alla nouvelle vague borgognona , il produttore non mi ha mai fatto strappare né i capelli, né nessun altro pelo del corpo, pube compreso. In questo caso, il nome magico di Amoureuses ha ulteriormente complicato un giudizio che di per se sarebbe stato sopra la sufficienza in senso assoluto, ma dove l'aspettativa monta, difficile poi non guardarsi un pò smarriti negli occhi con qualche perplessità. Diciamolo: ottimo vino ma non certo versione memorabile del , a mio parere, più grande Premier di Borgogna assieme a Malconsort, Cros parantoux e Clos S.Jaques... :D :D :D
- Domaine Georges Roumier Chambolle Musigny 2010 : grande annata e produttore ormai entrato nel cuore degli appassionati borgognauti. Colore chiaramente vivo e luminoso, seppur di relativo denso cromatismo . Il naso era un florilegio di sensazioni pennellate, dai fruttini di sottobosco aggraziati e senza nessuna sbavatura vinosa. Lamponcini, fragoline, sbuffi di mentuccia, qualche simpatica stretta d'occhio all'agrifoglio. La bocca non certo monumentale , ma fresca, corroborante, suadente e delicata. Femminile nella carezza al palato, nessuna violenza o irruenza giovanile. Quintessenza della bevibilità assassina, per fortuna eravamo in tanti a doverci dividere il quantitativo, altrimenti sarebbe stato un massacro individuale nell'affrontare autovelox, test alcoolometrici e forze dell'ordine dopo il pantagruelico convivio :D :D :D :D
- Domaine Denis Mortet Gevrey Chambertin Lavaux St Jacques 2005: lo stile è il suo solito, per certi versi discusso perchè rimanda a chi ha visione del Pinot Nero non certo di vitigno segaligno o anoressico. Il colore è rosso fuoco, intenso, quasi appena spillato dalla botte, integro da impressionare. Il naso non è buttato sui fruttini soliti, quanto sul mirtillo e la ciliegia ("polpa di ciliegia",mi raccomando ... perchè la ciliegia, per assunto ormai stabilito e verbo pronunciato da alcuni forumisti , deve essere insapore e impersonale... 8) ), qualcuno dice "un pò cupo" , in fondo sono stati tutti rapiti dall'interpretazione assai personale e dalla ricchezza di contenuti strutturali. Bocca davvero poderosa, di grande efficacia per anche acidità viva, davvero inusuale per chi vede il Pinot Nero di Borgogna come "Nerello Mascalese dei poveri" e Gevrey Chambertin come succursale dell'Etna... :D :D :D :D
- Nuits st georges chouillets 2007 Rouget : anche in annata non felicissima , ma assai pronta oggi in Borgogna , il manico ha partorito un vino sontuoso. Qualcuno perplesso all'inizio a ossigenazione da effettuare, in realtà, perdonatemi, già alla prima snasata ho notato una marcia in più . Col tempo complessatosi, ha mostrato un ventaglio di aromi superbo, con un pellame nobile piacevolissimo, cuoio che donava austerità su un contesto classico di amarene e lamponi, una balsamicità soffusa, un ago di pino accattivante. Bocca tesa, quasi severa, fresca, con trama tannica finissima. E' quello che, nel complesso, mi è pèiaciuto maggiormente perchè ha mostrato completezza fra impatto scenico, complessità e capacità evocativa , oltre che capacità di beva sorprendente... :D :D :D :D :)
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Wineduck
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda Wineduck » 14 set 2014 16:36

Titolo: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

vinogodi ha scritto:- Nuits st georges chouillets 2007 Rouget : anche in annata non felicissima , ma assai pronta oggi in Borgogna , il manico ha partorito un vino sontuoso. Qualcuno perplesso all'inizio a ossigenazione da effettuare, in realtà, perdonatemi, già alla prima snasata ho notato una marcia in più . Col tempo complessatosi, ha mostrato un ventaglio di aromi superbo, con un pellame nobile piacevolissimo, cuoio che donava austerità su un contesto classico di amarene e lamponi, una balsamicità soffusa, un ago di pino accattivante. Bocca tesa, quasi severa, fresca, con trama tannica finissima. E' quello che, nel complesso, mi è pèiaciuto maggiormente perchè ha mostrato completezza fra impatto scenico, complessità e capacità evocativa , oltre che capacità di beva sorprendente... :D :D :D :D :)


Mi congratulo in primis con Ivo per la bellissima festa che ha organizzato che sono certo sia stata all'altezza della sua fama di splendido padrone di casa.
Dopodichè un piccola nota polemica su questi benedetti Borgogna rossi 2007: tutti quelli che li bevono sul forum li descrivono come buonissimi, a volte eccellenti, mai trovato una critica o peggio una stroncatura di qualunque genere. MALGRADO QUESTO i medesimi, Marco VG compreso, non mancano di riportare il commento ufficiale di "annata non felicissima" o similia, che è ormai diventato un mantra ripetuto ad oltranza, a discapito di quello che tutti constatiamo nei nostri bicchieri!
Ho il sospetto che questo dipenda da una serie di recensioni della critica uffciale che bollò l'annata come troppo calda, con vini troppo pronti, senza prospettiva, ecc.!
Ma li mandiamo una volta per tutte affanculo questi signori e proviamo a fidarci più del nostro gusto che di quello dei grassi giornalisti specializzati?
Se avete critiche oggettive a questi vini, sono pronto ad ascoltarle ed a parlarne, altrimenti diciamo una volta per tutte che è un'annata straordinaria che ha prodotto (con il contributo dei manici bravi, ovviamente) vini polposi, equilibrati, fruttati ma anche adeguatamenti freschi e sorpattutto piacevolissimi, in grado di far risaltare le migliori qualità del PN.
Eccheccazzo, scusate! (soprattuto Marco perchè ovviamente non c'è l'ho con lui personalmente) Non nepotevo più di leggere note contententi questa contraddizione in termini: se i vini sono quasi tutti buoni, l'annata non può essere mediocre!

P.S.
Io di 2007 ne ho bevuti veramente tanti, dai village ai Grand Cru, e vi assicuro che non ne ho trovato neppure uno meno che buonissimo!
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda vinogodi » 14 set 2014 17:22

Wineduck ha scritto:Titolo: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

vinogodi ha scritto:- Nuits st georges chouillets 2007 Rouget : anche in annata non felicissima , ma assai pronta oggi in Borgogna , il manico ha partorito un vino sontuoso. Qualcuno perplesso all'inizio a ossigenazione da effettuare, in realtà, perdonatemi, già alla prima snasata ho notato una marcia in più . Col tempo complessatosi, ha mostrato un ventaglio di aromi superbo, con un pellame nobile piacevolissimo, cuoio che donava austerità su un contesto classico di amarene e lamponi, una balsamicità soffusa, un ago di pino accattivante. Bocca tesa, quasi severa, fresca, con trama tannica finissima. E' quello che, nel complesso, mi è pèiaciuto maggiormente perchè ha mostrato completezza fra impatto scenico, complessità e capacità evocativa , oltre che capacità di beva sorprendente... :D :D :D :D :)


Mi congratulo in primis con Ivo per la bellissima festa che ha organizzato che sono certo sia stata all'altezza della sua fama di splendido padrone di casa.
Dopodichè un piccola nota polemica su questi benedetti Borgogna rossi 2007: tutti quelli che li bevono sul forum li descrivono come buonissimi, a volte eccellenti, mai trovato una critica o peggio una stroncatura di qualunque genere. MALGRADO QUESTO i medesimi, Marco VG compreso, non mancano di riportare il commento ufficiale di "annata non felicissima" o similia, che è ormai diventato un mantra ripetuto ad oltranza, a discapito di quello che tutti constatiamo nei nostri bicchieri!
Ho il sospetto che questo dipenda da una serie di recensioni della critica uffciale che bollò l'annata come troppo calda, con vini troppo pronti, senza prospettiva, ecc.!
Ma li mandiamo una volta per tutte affanculo questi signori e proviamo a fidarci più del nostro gusto che di quello dei grassi giornalisti specializzati?
Se avete critiche oggettive a questi vini, sono pronto ad ascoltarle ed a parlarne, altrimenti diciamo una volta per tutte che è un'annata straordinaria che ha prodotto (con il contributo dei manici bravi, ovviamente) vini polposi, equilibrati, fruttati ma anche adeguatamenti freschi e sorpattutto piacevolissimi, in grado di far risaltare le migliori qualità del PN.
Eccheccazzo, scusate! (soprattuto Marco perchè ovviamente non c'è l'ho con lui personalmente) Non nepotevo più di leggere note contententi questa contraddizione in termini: se i vini sono quasi tutti buoni, l'annata non può essere mediocre!

P.S.
Io di 2007 ne ho bevuti veramente tanti, dai village ai Grand Cru, e vi assicuro che non ne ho trovato neppure uno meno che buonissimo!
...sono d'accordo...
PS: anzi: per i bianchi annata che definirei eccezionale...
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda vinogodi » 14 set 2014 17:46

...dicevamo:
- Castello di Ama 1990 Vigneto Bellavista : il colore non è male e piuttosto carico. Le note granate sono evidenti. Come i grandi sangiovese invecchaiti, il bicchiere e l'ossigenazione non ne aumentano la valenza. Da tutto nella prima mezz'ora, dopodichè si siede su note un pò brodose e di humus, di sottobosco fungino e corteccia. Subito è però arzillo, porge belle sensazioni di liquirizia e foglia caduca, rovo e un accenno di frutto, anche se la pelle conciata è ciò che prevale. La bocca ancora ababstanza viva, la nota alcoolica si scopre con la sosta nel vetro. Tuttosommato bella espressione territoriale, sinceramente l'ho apprezzato. Un pò meno Martino, che pur ammettendo bella performance e integrità, ha notato qualche difetto olfattivo e qualche devianza non usuale, che personalmente non ho rilevato. :D :D :D
- Solaia 2000 : anche in questo caso, non credendo alla "sovraperformanza" e ricordando buone versioni ma non storiche, gran bella sorpresa. Il colore cupo quanto basta per declinarne la valenza e origine bordolese, il naso subito decisamente vegetale (peperone rosso screziato di giallo con qualche sfumatura di verde nei pressi del picciolo) ha poi virato su note decisamente speziate (ginepro) , carne alla griglia, polpa di durone (perchè il durone è una ciliegia e la ciliegia per i motivi sovradescritti .... ecc... ecc... ecc... non deve avere sentori di nessun tipo...), liquirizia dolce e mora selvatica matura . La bocca davvero sontuosa, di ampiezza bordolese ma spirito mediterraneo. Lunghezza davevro superba. Forse il miglior 2000 fin qui bevuto, di Solaia, o , forse, semplicemente certe annate calde che subito danno la sensazione di sovrastruttura, nel tempo si distendono lasciando bella traccia di se ... :D :D :D :D
- Chateau Rieussac 1989 : quando sauterne invecchia bene , lascia tracce significative nei ricordi. In questo caso il colore è oro ricco , la densità non oleosa ma di grande consistenza. Il naso un pò barocco per canditi, frutta disidratata, miele millefiori. Bocca dolce e morbida, sensuale e per niente stucchevole. Devo dire che mi è piaciuto, anche se una maggiore complessità e intensità olfattiva avrebbe corrisposto appieno alle aspettative d'apertura.
- Vinsanto di Casa Liverzani del 1914 : vino della giornata ma non solo per la carica emozionale che ha investito i presenti all'apparire di questa quasi mitologica etichetta. Il famoso "secolo e non sentirlo" , giallo oro pallido, devastante per limpidenza e luminosità. Corrispondenza con una carica olfattiva di prim'ordine, nessuna ossidazione , ventaglio floreale splendido, agrume di Sicilia, persino un pizzico di zeffareno che l'avrebbe, alla cieca , collocato molto più a Nord. Bocca tesissima, acidità in perfetto equilibrio con grado zuccherino deciso ma non stucchevole, evanescenza quasi da Riesling, pulizia davvero rimarchevole. OK , l'emozionalità ha preso il sopravvento, ma devo dire che siamo di fronte a valori non solo emozionali ma oggettivamente di altolivello qualitativo : Chapeau!!!! :D :D :D :D :)
- Jerez Ammontillado .... : prossimo al secolo pure lui, aveva un colore irreale da tanto integro, così come il naso quasi limonoso da tanto agrumato: purtroppo la bocca, pur con acidità muriatica, non aveva alcun corrispondenza con le altre caratteristiche sensoriali in quanto con componenti ormai decisamente scisse e un retrogusto poco piacevole ... peccato...NG
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda davidef » 14 set 2014 19:17

Io spero di farcela per questa sera....oggi giornata divisa tra incombenze familiari ed extra :oops:
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda vinogodi » 14 set 2014 20:18

davidef ha scritto:Io spero di farcela per questa sera....oggi giornata divisa tra incombenze familiari ed extra :oops:
...beh, dai : ogni tanto sesso , con la moglie, bisogna pur farlo... :lol: aspettiamo con pazienza che tu finisca ; continua pure , non c'è fretta ... :lol:
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda landmax » 14 set 2014 21:03

Grazie, grazie, grazie... e ancora grazie, IVO, per la magnifica giornata e la stupendissima ospitalità!!!! Luogo e compagnia da sogno (oddio, se ci fosse stata qualche bella donzella non sarebbe guastato!!!), così come il cibo e il vino.

Innanzitutto il cibo, eccellente, con punte di assoluto godimento per le pappardelle alla lepre (probabilmente le più buone mai assaggiate), crostini ai funghi e colombacci al tegame.

Poi una veloce, personalissima carrellata sui vini:
- Pommery '99: sono arrivato che era già stato sbocciato ed era forse un pelo caldo, per cui non l'ho goduto al meglio. Comunque non il mio champagne preferito, molto cremoso e ruffiano, per me il dosaggio era forse un pò eccessivo.
- Jacquesonn 737: di stile praticamente opposto al precedente, minerale ma non privo di complessità al naso, di grande freschezza ed energia gustativa, per me senza dubbio lo champagne della giornata.
- Roumier Chambolle Musigny 2010: per me, forse, il vino della giornata. Non avrà la complessità di un premier/grand cru, ma è ancora giovanissimo, ragazzi (sarei molto curioso di risentirlo tra 6/7 anni, poi ne riparliamo :mrgreen:), mentre la pulizia olfattiva e la precisione aromatica sono da manuale: lamponi appena colti e sbuffi incensosi rimandano subito alla Borgogna più nobile. Il sorso è soffuso, di una bevibilità disarmante, senza per questo essere men che profondo e ritmato, grazie a una freschezza e a un tannino puntiforme che disegnano un arco gustativo sublime nella sua "semplicità". Appunto: un vino "finto-semplice" (che solo i disattenti potrebbero battezzare come "facile"), che vorrei avere sulla mia tavola, potendo, tutti i giorni.
- Rouget Nuit St. George Au Chouillets 2007: il vino che ha avuto l'evoluzione più prodigiosa della giornata. Inizialmente quasi completamente terziarizzato, con anche alcune leggere ma percettibili note smaltate, si apre lentamente con una complessità olfattiva straordinaria, che come tutti i grandi "viaggia all'indietro", per chiudere su un frutto purissimo e una speziatura dolce (cardamomo, curry) di grandissima classe. Bocca particolarmente “leggiadra” considerando il comune di provenienza, nessuna nota terrosa, molto minerale. Finale lungo, anche se forse non lunghissimo.
- Drouhin Chambolle Les Amoureuses 1er cru 2006: il vino "storto" della giornata. Molto terziarizzato, se me lo avessero servito alla cieca avrei detto un vino di oltre 10 anni. Non amo i Borgogna così autunnali, dove manca quasi completamente la componente fruttato-floreale. Detto ciò, mica male, solo che i due precedenti (ed anche quello dopo) gli hanno fatto mangiare la polvere...
- Mortet Gevrey Chambertin Lavaux St Jacques 2005: colore rubino quasi impenetrabile, già dal colore rivela la potenza dell'estrazione. Inizialmente molto affascinante, quasi stordente, certamente di bella complessità, gli manca un pò di evoluzione nel bicchiere ed, anzi, col tempo le note tostate e di grafite tendono a sovrastare un poco la componente fruttata e speziata: questo è per me il principale limite della boccia, più che notevole, indubbiamente, ma se penso a questo vino tra 5/10 anni mi domando se sarà in grado di riassorbire un legno ad oggi leggermente prevaricante (in my humble opinion).
- Castello di Ama Chianti Classico Vigneto Bellavista 1990: a me è piaciuto. Certo, dopo le incensate eleganze borgognone, i profumi molto terziarizzati di questo vino possono apparire un pò monocordi, ma la complessità c'è tutta, anche se purtroppo il bel frutto non salterà mai fuori, neppure nel bicchiere, dove pure la fa da padrona una bella eleganza e una trama tannica insospettabilmente viva e presente. Lungo il finale.
- Solaia 2000: a me, francamente, non è piaciuto molto. Nel senso che di vini così negli ultimi 15 anni ne ho bevuti tanti e l’ho trovato un pò prevedibile: frutto un pò marmellatoso e tanta materia, anche se gli va riconosciuta una certa eleganza. Per carità, ottimo, ma quando mancano dettagli, sfumature e "ritmo" gustativo tendo a svalutare (forse troppo) il vino che ho di fronte.
- Vino Santo di Brisighella Giuseppe Liverzani 1914: senz’ombra di dubbio, il vino più emozionante della giornata, a partire dalla stupenda etichetta stile Liberty e dalla coltre di polvere depositata sulla ceralacca. Già dal colore si comprende che il vino non è affatto defunto: un giallo canarino con orlo dorato, che forma archetti così pieni di glicerina da poterlo scambiare per un beerenauslese. Il naso è di raro fascino: è un mix inestricabile di sentori di cenere, ceralacca, cedro, il tutto come se si osservasse un quadro di Monet, dove si cogli la bellezza dell’insieme al di là della definizione delle forme. La bocca è più secca di quanto gli archetti mi facessero sospettare, comunque piacevole e dal lungo finale. Un piccolo, grande miracolo.
- Chateau Rieussec 1989: bevuto dopo il Vino Santo centenario, è stato un po’ come ritornare con i piedi per terra dopo un volo pindarico. Ottimo, molto fresco, manca forse di qualche sfumatura in più per assurgere tra i miei “the best of” della categoria.

Per concludere, grazie ancora, IVO, per la bellissima giornata e la splendida compagnia!!!

Massimo
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda davidef » 14 set 2014 22:09

accidenti...sempre di corsa, poi ieri quando stavo per calarmi nella parte del degustatore Marco mi ha detto che si beveva e non assaggiava ed allora ho messo il cervello in modalità "godimento senza ritegno"....mi tocca quindi appoggiarmi alla note del mio quadi dirimpettaio e fargli le pulci :D

premetto che la mia personale classifica vede Mortet al primo posto perchè coniugava Borgogna e ricchezza, secondo pari merito metto Solaia 2000 e N.S.Georges 2007, a scendere Bellavista 1990, Roumier ed infine lo Chambolle di Drohuin


quest'ultimo per me era in condizioni problematiche, crepuscolare, foglioso umidiccio, non particolarmente pulito e comunque con veramente poca verve, va bene che la 2006 non fa della ricchezza di frutto il suo filo tratto migliore ma comunque penso che possiamo tranquillamente ascrivere questa bottiglia sotto la voce "problemarica"

vinogodi ha scritto:- Domaine Georges Roumier Chambolle Musigny 2010 : grande annata e produttore ormai entrato nel cuore degli appassionati borgognauti. Colore chiaramente vivo e luminoso, seppur di relativo denso cromatismo . Il naso era un florilegio di sensazioni pennellate, dai fruttini di sottobosco aggraziati e senza nessuna sbavatura vinosa. Lamponcini, fragoline, sbuffi di mentuccia, qualche simpatica stretta d'occhio all'agrifoglio. La bocca non certo monumentale , ma fresca, corroborante, suadente e delicata. Femminile nella carezza al palato, nessuna violenza o irruenza giovanile. Quintessenza della bevibilità assassina, per fortuna eravamo in tanti a doverci dividere il quantitativo, altrimenti sarebbe stato un massacro individuale nell'affrontare autovelox, test alcoolometrici e forze dell'ordine dopo il pantagruelico convivio :D :D :D :D


io ho trovato lo Chambolle Musigny 2010 sicuramente un vino godibilissimo, beverino, svelto nel bicchiere a scendere, un cestino di fruttini rossi belli croccanti, invitante, il vino che vorrei in un picnic primaverile...però poi alla sera, al ritorno del picnic, ho sicuramente bisogno di bere altro :mrgreen:

va bene il concetto di bevibilità , ma quà parliamo di Roumier e di 2010, secondo me è quanto meno lecito aspettarsi qualcosa di più della fruttata bevibilità, mi va bene questa caratura su un prodotto che costa la metà scarsa ma quà siamo veramente sul filo, sicuramente godibilissimo ripeto ma Borgogna per me deve essere ben altro, per questo livello di piacevolezza (ora dico un'eresia, sia chiaro che lo so :lol: ) scelgo alcuni gamay seri

vinogodi ha scritto:- Domaine Denis Mortet Gevrey Chambertin Lavaux St Jacques 2005: lo stile è il suo solito, per certi versi discusso perchè rimanda a chi ha visione del Pinot Nero non certo di vitigno segaligno o anoressico. Il colore è rosso fuoco, intenso, quasi appena spillato dalla botte, integro da impressionare. Il naso non è buttato sui fruttini soliti, quanto sul mirtillo e la ciliegia ("polpa di ciliegia",mi raccomando ... perchè la ciliegia, per assunto ormai stabilito e verbo pronunciato da alcuni forumisti , deve essere insapore e impersonale... 8) ), qualcuno dice "un pò cupo" , in fondo sono stati tutti rapiti dall'interpretazione assai personale e dalla ricchezza di contenuti strutturali. Bocca davvero poderosa, di grande efficacia per anche acidità viva, davvero inusuale per chi vede il Pinot Nero di Borgogna come "Nerello Mascalese dei poveri" e Gevrey Chambertin come succursale dell'Etna... :D :D :D :D


quà mi allineo a Marco, per me questo è stato il vino della giornata perchè ad una struttura sicuramente interessante univa anche una bella complessità ed un equilibrio generale pregevole, ritengo anzi che da bravo 2005 il vero naso verrà fuori parecchio più avanti ed ieri abbiamo intravisto solo alcuni tratti di questo bellissimo vino

personalmente ho trovato spesso soddisfazione in alcune interpretazioni di Denis Mortet, sicuramente in alcuni caso ha estratto troppo cercando di tastare il limite, ma ha saputo spesso ricalibrare il tutto fando vini mai banali ed anzi in alcuni casi tirando fuori cose veramente grandissime in annate sfortunate (qualcuno vuol parlare dello Chambertin 2003 ad esempio ?), in alcuni aspetti trovo che Dugat-PY abbia tratto spunto dal suo lavoro spostandosi poi su altri registri...a me non disturba quel filo di potenza in più e nemmeno quella veste cromatica più densa/scura e quando poi il vino ha pure mobilità nel bicchiere come ieri direi che ci siamo, per me sul gradino più alto del podio :D

vinogodi ha scritto:- Nuits st georges chouillets 2007 Rouget : anche in annata non felicissima , ma assai pronta oggi in Borgogna , il manico ha partorito un vino sontuoso. Qualcuno perplesso all'inizio a ossigenazione da effettuare, in realtà, perdonatemi, già alla prima snasata ho notato una marcia in più . Col tempo complessatosi, ha mostrato un ventaglio di aromi superbo, con un pellame nobile piacevolissimo, cuoio che donava austerità su un contesto classico di amarene e lamponi, una balsamicità soffusa, un ago di pino accattivante. Bocca tesa, quasi severa, fresca, con trama tannica finissima. E' quello che, nel complesso, mi è pèiaciuto maggiormente perchè ha mostrato completezza fra impatto scenico, complessità e capacità evocativa , oltre che capacità di beva sorprendente... :D :D :D :D :)


mio secondo scalino del podio, ho adorato quel naso inizialmente pirico per poi svilupparsi su un incenso netto, poteva ingannare ma poi il vino è uscito e forse a livello olfattivo aveva la variegatezza migliore della batteria (probabilmente complice anche la poca apertura oggi dei 2005), paga purtroppo un filo di "annacquatura" generale dell'annata (e poi torno su questo punto) specialmente in bocca dove il tratteggio è quello da vino di classe a cui manca però quel guizzo di profondità in più

intendiamoci, lo ho goduto molto....ma ho finito il bicchiere di Mortet molto prima :D
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda davidef » 14 set 2014 22:39

vinogodi ha scritto:...dicevamo:
- Castello di Ama 1990 Vigneto Bellavista : il colore non è male e piuttosto carico. Le note granate sono evidenti. Come i grandi sangiovese invecchaiti, il bicchiere e l'ossigenazione non ne aumentano la valenza. Da tutto nella prima mezz'ora, dopodichè si siede su note un pò brodose e di humus, di sottobosco fungino e corteccia. Subito è però arzillo, porge belle sensazioni di liquirizia e foglia caduca, rovo e un accenno di frutto, anche se la pelle conciata è ciò che prevale. La bocca ancora ababstanza viva, la nota alcoolica si scopre con la sosta nel vetro. Tuttosommato bella espressione territoriale, sinceramente l'ho apprezzato. Un pò meno Martino, che pur ammettendo bella performance e integrità, ha notato qualche difetto olfattivo e qualche devianza non usuale, che personalmente non ho rilevato. :D :D :D


con i vini di Ama ho un rapporto di amore/odio, di 1988/1990 ne ho bevuti molti con fortune alterne, ho trovato bottigie straordinarie ed altre sottoperformanti prese dalla stessa cassa, questo 1990 di ieri forse non ha sciupato il plus della magnum con qualche sbavatura evolutiva di più del previsto ma aldilà di questo il vino c'era e si faceva bere alla grandissima nella prima fase di bicchiere appunto

il problema forse, come preventivato da Martino, è che ha avuto un crollo abbastanza veloce nel bicchiere spostando il registro su tratti carnosi maturi che ne hanno fatto emergere lo stato reale, vino della giornata nei primi 5 minuti di bicchiere, sul terzo scalino del podio per il proseguio


vinogodi ha scritto:- Solaia 2000 : anche in questo caso, non credendo alla "sovraperformanza" e ricordando buone versioni ma non storiche, gran bella sorpresa. Il colore cupo quanto basta per declinarne la valenza e origine bordolese, il naso subito decisamente vegetale (peperone rosso screziato di giallo con qualche sfumatura di verde nei pressi del picciolo) ha poi virato su note decisamente speziate (ginepro) , carne alla griglia, polpa di durone (perchè il durone è una ciliegia e la ciliegia per i motivi sovradescritti .... ecc... ecc... ecc... non deve avere sentori di nessun tipo...), liquirizia dolce e mora selvatica matura . La bocca davvero sontuosa, di ampiezza bordolese ma spirito mediterraneo. Lunghezza davevro superba. Forse il miglior 2000 fin qui bevuto, di Solaia, o , forse, semplicemente certe annate calde che subito danno la sensazione di sovrastruttura, nel tempo si distendono lasciando bella traccia di se ... :D :D :D :D


io è da tantissimo, da sempre direi, che sostengo che Solaia vada sempre dimenticato in cantina almeno 10 anni prima di toccarlo, e sottolineo almeno

la 2000 ricordo all'uscita essere stata annata interlocutoria per questo vino non tanto per la maggior ciccia quanto per un naso abbastanza statico come molti 2000 toscani, l'età ha fatto la sua dando la giusta mobilità, la struttura c'era già, la magnum ha fatto il resto ed il secondo scalino del podio di giornata ex-aequo con il N.S.G.

capisco pure che chi ama Borgogna tipo lo Chambolle Musigny di Roumier non possa apprezzare a fondo questo vino, ci può stare, ma ieri si era in modalità edonistica e questa bottiglia era una goduria, quà mi allieno al 100% con Ivo :mrgreen:

vinogodi ha scritto:- Chateau Rieussac 1989 : quando sauterne invecchia bene , lascia tracce significative nei ricordi. In questo caso il colore è oro ricco , la densità non oleosa ma di grande consistenza. Il naso un pò barocco per canditi, frutta disidratata, miele millefiori. Bocca dolce e morbida, sensuale e per niente stucchevole. Devo dire che mi è piaciuto, anche se una maggiore complessità e intensità olfattiva avrebbe corrisposto appieno alle aspettative d'apertura.


in questo caso sovrappongo specularmente le mie impressioni e sottolineo che questo vino ieri era troppo giovane, ho la netta sensazione che al 1989 sia annata da dimenticare per altri 10 anni almeno anche se (mia impressione) Rieussec in quegli anni ha avuto qualche occasione mancata, il vino era buonissimo sicuramente ma forse era un filino statico e soprattutto ha avuto un problema veramente serio....era appena arrivato dopo di questo :

vinogodi ha scritto:- Vinsanto di Casa Liverzani del 1914 : vino della giornata ma non solo per la carica emozionale che ha investito i presenti all'apparire di questa quasi mitologica etichetta. Il famoso "secolo e non sentirlo" , giallo oro pallido, devastante per limpidenza e luminosità. Corrispondenza con una carica olfattiva di prim'ordine, nessuna ossidazione , ventaglio floreale splendido, agrume di Sicilia, persino un pizzico di zeffareno che l'avrebbe, alla cieca , collocato molto più a Nord. Bocca tesissima, acidità in perfetto equilibrio con grado zuccherino deciso ma non stucchevole, evanescenza quasi da Riesling, pulizia davvero rimarchevole. OK , l'emozionalità ha preso il sopravvento, ma devo dire che siamo di fronte a valori non solo emozionali ma oggettivamente di altolivello qualitativo : Chapeau!!!! :D :D :D :D :)


son stato uno dei primi che ha avuto questo nettare nel bicchiere e devo dire che l'emozione è stata forte, passata poi la fase di commozione (si, mi son commosso perchè quando bevo un vino di questo periodo penso sempre involontariamente alla storia che porta dietro, alle persone che lo hanno fatto e che non ci sono più, che aspettative avevano su quello che stavano facendo ecc. ecc....) mi son messo in modalità degustatore attento perchè la faccenda doveva avere la giusta attenzione, almeno un minuto di doveva darglielo ed è stata buona cosa perchè il naso era delizioso con quel profilo idrocarburico/agrumato irreale con cenni freschi e piccanti tipo zenzero gratuggiato, la bocca però era la vera sorpersa dove ad una assenza di ossidazione (Ivo...ma sapevano cos'era la solforosa all'epoca ? :shock: ) faceva contraltare un profilo di beva da vino perfettamente integro e vivissimo con una dose di acidità ancora a spuntare nel complesso di beva che alleggeriva il tutto

non dolcissimo, non Vin Santo propriamente inteso, forse più un comportamento da grande Vendage Tradives alsaziano appunto, bottiglia veramente godibilissima aldilà della componente emozionale appunto

grazie Ivo, è stata una sorpresa incredibile, una di quelle cose che porti con te nel tuo bagaglio personale a lungo, grazie ancora :D :oops: :D
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda davidef » 14 set 2014 22:49

Wineduck ha scritto:Titolo: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

vinogodi ha scritto:- Nuits st georges chouillets 2007 Rouget : anche in annata non felicissima , ma assai pronta oggi in Borgogna , il manico ha partorito un vino sontuoso. Qualcuno perplesso all'inizio a ossigenazione da effettuare, in realtà, perdonatemi, già alla prima snasata ho notato una marcia in più . Col tempo complessatosi, ha mostrato un ventaglio di aromi superbo, con un pellame nobile piacevolissimo, cuoio che donava austerità su un contesto classico di amarene e lamponi, una balsamicità soffusa, un ago di pino accattivante. Bocca tesa, quasi severa, fresca, con trama tannica finissima. E' quello che, nel complesso, mi è pèiaciuto maggiormente perchè ha mostrato completezza fra impatto scenico, complessità e capacità evocativa , oltre che capacità di beva sorprendente... :D :D :D :D :)


Mi congratulo in primis con Ivo per la bellissima festa che ha organizzato che sono certo sia stata all'altezza della sua fama di splendido padrone di casa.
Dopodichè un piccola nota polemica su questi benedetti Borgogna rossi 2007: tutti quelli che li bevono sul forum li descrivono come buonissimi, a volte eccellenti, mai trovato una critica o peggio una stroncatura di qualunque genere. MALGRADO QUESTO i medesimi, Marco VG compreso, non mancano di riportare il commento ufficiale di "annata non felicissima" o similia, che è ormai diventato un mantra ripetuto ad oltranza, a discapito di quello che tutti constatiamo nei nostri bicchieri!
Ho il sospetto che questo dipenda da una serie di recensioni della critica uffciale che bollò l'annata come troppo calda, con vini troppo pronti, senza prospettiva, ecc.!
Ma li mandiamo una volta per tutte affanculo questi signori e proviamo a fidarci più del nostro gusto che di quello dei grassi giornalisti specializzati?
Se avete critiche oggettive a questi vini, sono pronto ad ascoltarle ed a parlarne, altrimenti diciamo una volta per tutte che è un'annata straordinaria che ha prodotto (con il contributo dei manici bravi, ovviamente) vini polposi, equilibrati, fruttati ma anche adeguatamenti freschi e sorpattutto piacevolissimi, in grado di far risaltare le migliori qualità del PN.
Eccheccazzo, scusate! (soprattuto Marco perchè ovviamente non c'è l'ho con lui personalmente) Non nepotevo più di leggere note contententi questa contraddizione in termini: se i vini sono quasi tutti buoni, l'annata non può essere mediocre!

P.S.
Io di 2007 ne ho bevuti veramente tanti, dai village ai Grand Cru, e vi assicuro che non ne ho trovato neppure uno meno che buonissimo!



stiamo scherzando vero ? perchè piacciono i 2007 così tanto ? perchè hanno freschezza, frutto, sono vivi nel bichiere ed approcciabili nel breve periodo di bottiglia...va benissimo e su questo non ci piove...

però, serenamente, se prendiamo le 10 annaate dal 2001 al 2010, 2005/2009/2010 sono mostruose, 2001/2002 sono nettamente sopra alla 2007, 2008 ha più struttura, restano 2003, 2004, 2006 e 2007

la 2003 ha dato vini discutibili per problemi di calore con però alcuni apici interessantissimi (citavo prima ad esempio lo Chambertin di Mortet), la 2004 è quel che è, la 2006 è inferiore alla 2007

significa che su 10 annate la 2007 ne ha senza dubbi almeno 5 davanti e su una (la 2008) ci ragioniamo...allora come la vogliamo chiamare una annata così ? annata felice ?

che poi abbia daro vini estremamente gourmand su questo non ci piove ma di capolavori non so quanti ne usciranno, ed anche in comparative verticali è uscita sempre su questo filone, fruttino, freschezza, gola ma poca profondità

io la penso così, la stappo oggi se voglio bere un vino agile nel bicchiere, ha dei prezzi accessibili, è sicuramente golosa...ma se devo pensare di mettere via delle cose in cantina per un orizzonte temporale non immediato mi oriento su altro

correggetemi se sbaglio
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda Wineduck » 15 set 2014 00:03

Mi spiace ma non concordo quasi su nulla. 2005 è l'unica annata che attualmente sta sopra alla 2007. La 2002 ha delle durezze che la renderanno longeva ma mai totalmente piacevole (stile 96 in Langa) la 2001 assomiglia alla 2007 ma con meno esuberanza di frutto anche in prospettiva, la 10 potrà essere grande ma è presto per dirlo mentre la 2009 sarà forse simile alla 2005 per concentrazione ma anche per lei ne riparliamo fra 10 anni.
Se ragioni da investitore, con una mano sui punteggi delle guide e una sul portafoglio, fai bene a scegliere secondo la graduatoria "standard" che ci hai riproposto (quella dei canali ufficiali che sapevamo a memoria), se invece la guardiamo dal punto di vista di chi vuole bere e capire a fondo quei territori, oggi e per i prossimi 5 anni, 2007 tutta la vita.
IMHO of course...
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda davidef » 15 set 2014 00:35

Wineduck ha scritto:Mi spiace ma non concordo quasi su nulla. 2005 è l'unica annata che attualmente sta sopra alla 2007. La 2002 ha delle durezze che la renderanno longeva ma mai totalmente piacevole (stile 96 in Langa) la 2001 assomiglia alla 2007 ma con meno esuberanza di frutto anche in prospettiva, la 10 potrà essere grande ma è presto per dirlo mentre la 2009 sarà forse simile alla 2005 per concentrazione ma anche per lei ne riparliamo fra 10 anni.
Se ragioni da investitore, con una mano sui punteggi delle guide e una sul portafoglio, fai bene a scegliere secondo la graduatoria "standard" che ci hai riproposto (quella dei canali ufficiali che sapevamo a memoria), se invece la guardiamo dal punto di vista di chi vuole bere e capire a fondo quei territori, oggi e per i prossimi 5 anni, 2007 tutta la vita.
IMHO of course...



non si tratta di graduatoria standard ecc. ecc. ma di miei assaggi, su bottiglie random, visite e verticali o comparative di annate, la gerarchia è quella eccetto qualche eccezione che sempre ci può stare, questo al netto dei gusti personali ovvio

avendo anche la costanza di sentire alcuni produttori ogni anno da un po' di anni ho anche qualche mia analisi su note e punteggi (miei), 2005/2009 e 2010 non si discutono, non si possono discutere dai.

se mi piazzi sulle 10 annate proposte (2001-2010) la 2007 sotto solo alla 2005 penso che lo fai solamente sulla base della bevibilità nel breve periodo, come appunto riportato alla fine del tuo ragionamento ovvero la ricerca di una annata che abbia una finestra di apertura vicina ed usufruibile senza dover attendere e giocata su freschezza e frutto, senza aspettative di evoluzione.

sugli aspetti delle annate che evidenzi temo che abbiamo da ragionare su diversi vini bevuti, ma secondo me la profondità dei 2001 la 2007 se la scorda e sulle durezze della 2002 avrei da ridire ma si va su quello che piace o meno

i gusti e le aspettative possono essere diverse da appassionato ad appassionato, in una logica di assortimento di cantina c'è spazio per tutte le annate proprio perchè hanno finestre di beva diverse, però questo aspetto secondo me non deve arrivare a produrre una distorsione dei valori in campo

poi, come sempre, i gusti son gusti...basta che non ci si lanci ad affermare che la 2007 è la seconda annata del decennio però
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Re: I MIEI 60 ANNI A PRANZO NELLA MIA CANTINA CON...MARTINO...

Messaggioda vinotec » 15 set 2014 06:22

...anche il Richebourg DRC 2007, bevuto la volta scorsa, in primavera, mi ha molto deluso rispetto ad altre bevute di altre annate... :(
La bottiglia in questione, però, me l'ha venduta Renzo(montrachet) che di borgogna se ne intende parecchio, specificando che, pur essendo la 2007 un'annata non proprio top, me la consigliava caldamente...mi piacerebbe molto, se Renzo sta leggendo questo post, un suo intervento su questa "diatriba" :wink:
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