Pinot Nero italiano

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il chiaro
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda il chiaro » 11 giu 2014 13:47

littlewood ha scritto:Non male anche il Cuna del buon Staderini che dopo aver creato con Palmucci quella meraviglia di brunello si sta impegnando nel paradiso del casentinese a produrre pinot nero!


Io sono di parte, ma è proprio perchè l'ho trovato molto buono che ho cominciato a lavorarci. Per me, tra le cose assaggiate in Italia non ha rivali. Meglio il Cuna che è il base del brandino che è la selezione.
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davidef
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda davidef » 11 giu 2014 18:42

Sibballatore ha scritto:Devo acquistare 12 bottiglie del vitigno in oggetto(solo 2 vini: 6+6) con i seguenti vincoli:

1) il primo vino è il Pinot Nero Schweizer di Franz Haas: mi consigliate la 2009 o la 2010? Perché?
2) per il secondo vino ascolto indicazioni vostre. Spesa massima 40-50 euro a boccia.

PS: so bene che il pinot nero buono lo fanno in Francia. Ma voglio vedere com'è quello italiano che non conosco per nulla.



vengo per ultimo... :roll:

personalmente trovo lo Schweizer di Hassa un vino involuto rispetto alla bellezza dei vini di 10 anni fa, spesso caffettosi e con un profilo scuro che ne rovinano la fragranza, non sto capendo bene dove vadano questi vini ma non sono nemmeno invogliato a riprovarli, se mi capitano a tiro bene ma son perplesso

non comprerei il Donà Noir e nemmeno la Riserva di Gottardi perchè son due vini per me carichi, Donà Noir ha bisogno di tempo per smaltire il legno, la riserva di Gottardi pure con il fatto che le ultime uscite sono salite parecchio di struttura complice anche le annate, son due vini molto buoni presi singolarmente ma con quello che costano ci rifletto su seriamente

Bartenhau potrebbere essere una scommessa, è da capire come evolvano quelli di oggi, se mi devo base sul passato erano prodotti stupendi ma oggi ?

personalmente nel mio assortimento annuo non mi faccio mancare Strobhlof con la Riserva, la Riserva Trattman di Girlan appunto, son stupito che nessuno abbia nominato un vino veramente delizioso come il Blauburgunder di Ignaz Niedrist, ho molto apprezzato anche il 2009 Riserva Hausmanhoff di Hadeburg, merita la riserva Borgum Novum di Castelfederer

tutti sotto i 30€ abbondantemente
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda vinogodi » 11 giu 2014 18:51

davidef ha scritto: son stupito che nessuno abbia nominato un vino veramente delizioso come il Blauburgunder di Ignaz Niedrist, ho molto apprezzato anche il 2009 Riserva Hausmanhoff di Hadeburg, merita la riserva Borgum Novum di Castelfederer

tutti sotto i 30€ abbondantemente
...anche abbondantemente sotto i 90/100 :lol:
PS: te li lascio e io mi tengo i miei Hartmann e Gottardi, che non li raggiungono neppure loro , ma in alcune annate gli si avvicinano... 8) ...
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benux
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda benux » 11 giu 2014 19:32

siete tutti fuori strada ecco l'hit italiana del pinot nero
1) Pinot Nero Castello della Sala
2) Pinot Nero Cusumano
3) Il Girone Boccadigabbia

:mrgreen:
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda davidef » 11 giu 2014 21:24

vinogodi ha scritto:
davidef ha scritto: son stupito che nessuno abbia nominato un vino veramente delizioso come il Blauburgunder di Ignaz Niedrist, ho molto apprezzato anche il 2009 Riserva Hausmanhoff di Hadeburg, merita la riserva Borgum Novum di Castelfederer

tutti sotto i 30€ abbondantemente
...anche abbondantemente sotto i 90/100 :lol:
PS: te li lascio e io mi tengo i miei Hartmann e Gottardi, che non li raggiungono neppure loro , ma in alcune annate gli si avvicinano... 8) ...


Marco che impostazione ancienne che mi hai ultimamente :lol: :lol:

I MIEI 90 punti non li vedono nemmeno da distante...ma penso di aver ribadito più volte che 90 non è un numero piccolo e che vini da 83/85 sono gran bei prodotti, non mi dici nulla di nuovo ma nemmeno Donà Noir e Gottardi risrva si avvicinano....magari in qualche occasione ti tirano i 86/87 ma ci si ferma lì e non è mica un difetto ma una corretta inquadratura che da il doveroso valore ai vini

diciamo che se penso a un Blauburgunder (e ci tengo a questo termine per marcare la differenza verso il Pinot Noir) cerco un prodotto dove il frutto sia più "fragrante" e il vino in genere meno scuro, bevo Donà e Gottardi e saltuariamente li compero e sono 2 bei vini, lo ho detto all'inizio...ma non rappresentano la mia idea di questo vino proprio perché un filo troppo "carpentierati"

Vado in Alto Adige abbastanza spesso per rilassarmi quindi in zona ho un buon polso...in questa fase mi tengo i miei ( anche se ho preso 2 Gottardi Riserva che è pochissimo per capirci) 8)
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trikki
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda trikki » 12 giu 2014 15:50

FrancescoP ha scritto:Pare che Dalzocchio 2009 sia una gran bella interpretazione, come hanno già scritto sopra.


confermo

anche MANINCOR Mason di Mason
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda Anna Maria CH » 13 giu 2014 17:08

A me avevano consigliato il Pinot nero di Marco Buvoli dell'Opificio del Pinot Nero, sostenendo che era il migliore d'Italia...
L'ho comprato e assaggiato: possono tenerselo! Sí, va giù, ma non dá soddisfazione bere un pinot mediocre!
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beluga
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda beluga » 13 giu 2014 20:30

Ma se allo stesso prezzo vendessero una Fiat e una Golf (per fare un es.) per quale motivo si dovrebbe comprare la Fiat? :lol:
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda Sibballatore » 16 giu 2014 16:25

Grazie a tutti per le dritte.
Come immaginavo, alla fine non ne ho presi 2 ma 4!
Un po' colpa vostra e un po' colpa mia che dovevo sapere come sarebbe andata a finire.

Ad ogni modo ho preso:

- Franz Hass 2010
- Dalzocchio 2009
- Hartmann Donà
- Trattman Girlan

Gli altri che mi avete consigliato li ho appuntati. Cercherò di provarli in qualche modo.
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda PIPPO1 » 18 giu 2014 11:40

Prova il PN di Anselmet val d aosta, 20 euro circa, rispecchia i canoni
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda beluga » 18 giu 2014 21:52

PIPPO1 ha scritto:Prova il PN di Anselmet val d aosta, 20 euro circa, rispecchia i canoni


Domain Bart è situato nella Côte de Nuits, la culla dei gran cru di Borgogna dove risiedono, per fare qualche nome ,Gevrey, Chambolle e Vosne.
Il Marsannay 2007 Les Grandes Vignes del Domaine Bart è una AOC Côte de Nuit Villages, una sottozona della Côte de Nuit che comprende i piccoli borghi di Fixin e Brochon a nord, Comblanchien, Corgoloin e Prissey a sud, e vicina ai grandi cru di Marsannay come Saint-Jacuqes e Clos de Jeu.
L’uva viene vendemmiata manualmente, selezionando attentamente le uve, viene fatta una macerazione a freddo preliminare, poi subisce una pressatura soffice; la fermentazione avviene con il controllo della temperatura e rimontaggi manuali due volte al giorno. Matura in tini di legno di cui il 20% nuovi ed una macerazione sulle proprie bucce per 6 mesi per un totale di 15 mesi.

Prezzo? :shock:
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda zampaflex » 13 dic 2015 13:05

PIPPO1 ha scritto:Prova il PN di Anselmet val d aosta, 20 euro circa, rispecchia i canoni


Aperto ieri proprio lui, il 2012 di Anselmet ("élevé en fut de chene" e scusate i non circonflessi ma non ho voglia di cercare la tabella ASCII :lol: ).

Vigna a 800 metri di altezza :shock: , impianto fittissimo a 10000 ceppi per ettaro con tre cloni comprati in Borgogna. Grappoli diraspati, macerati a freddo, affinati in barrique (non so di quanti passaggi, ma credo proprio non nuove) per otto-dieci mesi.

Naso delicato, di fruttini rossi, cioccolato (q.b., non si esagera), geranio. Bocca corrispondente, fresca, di buona lunghezza e molto agile nonostante il discreto apporto glicerico. Aromi lievemente vegetali/fumé in sottofondo, tannini moderati che non impicciano, chiusura sulla china che oramai, mi rendo conto, è IL marker del pinot nero italiano fatto bene, cioè in sottrazione, rispetto a tante altre interpretazioni muscolari.

Ad oggi, per me il miglior PN fatto in Italia, vale certamente un village buono costando molto meno. Almeno in questa annata.
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda Aramis » 13 dic 2015 23:47

Boh. Forse il PN di Martin Abraham (Weingut Abraham, Appiano).
"L’appellation d’origine constitue un patrimoine collectif, et ne peut donc pas être la propriété d’opérateurs économiques à titre privatif, contrairement à une marque, par exemple." (INAO, Institut National des Appellations d'Origine)
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda zampaflex » 14 dic 2015 11:01

Aramis ha scritto:Boh. Forse il PN di Martin Abraham (Weingut Abraham, Appiano).


Non ancora provato, cercherò di farmelo capitare tra le mani!
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il chiaro
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda il chiaro » 14 dic 2015 11:11

Aramis ha scritto:Boh. Forse il PN di Martin Abraham (Weingut Abraham, Appiano).


Provato e trovato interessante, ma di Martin preferisco weiss e, udite udite, gewurz

Azienda molto interessante
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda chris715 » 14 dic 2015 11:29

Haas ultimamente non piace più neppure a me
Ciao ,
Chris .
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gabresso
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda gabresso » 14 dic 2015 11:30

Confermo l'interessantissima gamma di Martin , sono stato in vista ad Ottobre ...
Weiss effettivamente lascia stupiti per la persistenza e la mineralità ( vigne di 60 aa...d'altronde) ...forse il miglio PB di APPIANO
Gewurz...finalmente un gew dal bassissimo residuo zuccherino che non stanza mai
PN .. interessante , da cloni francesi

ma la vera chicca e' L'Upupa Rot ... schiava con piccola percentuale di Pinot Nero.. intorno al 5% in base all'annata.... anche secondo MArtin il vino più buono di tutta la gamma. Da bere a secchiate senza problemi !
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda dc87 » 14 dic 2015 16:21

zampaflex ha scritto:
PIPPO1 ha scritto:Prova il PN di Anselmet val d aosta, 20 euro circa, rispecchia i canoni


Aperto ieri proprio lui, il 2012 di Anselmet ("élevé en fut de chene" e scusate i non circonflessi ma non ho voglia di cercare la tabella ASCII :lol: ).

Vigna a 800 metri di altezza :shock: , impianto fittissimo a 10000 ceppi per ettaro con tre cloni comprati in Borgogna. Grappoli diraspati, macerati a freddo, affinati in barrique (non so di quanti passaggi, ma credo proprio non nuove) per otto-dieci mesi.

Naso delicato, di fruttini rossi, cioccolato (q.b., non si esagera), geranio. Bocca corrispondente, fresca, di buona lunghezza e molto agile nonostante il discreto apporto glicerico. Aromi lievemente vegetali/fumé in sottofondo, tannini moderati che non impicciano, chiusura sulla china che oramai, mi rendo conto, è IL marker del pinot nero italiano fatto bene, cioè in sottrazione, rispetto a tante altre interpretazioni muscolari.

Ad oggi, per me il miglior PN fatto in Italia, vale certamente un village buono costando molto meno. Almeno in questa annata.


Hai bevuto il nuovo PN di Anselmet?
Semel Pater 2013 e mi piace molto più di quello da te descritto 8)
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda zampaflex » 14 dic 2015 17:15

dc87 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
PIPPO1 ha scritto:Prova il PN di Anselmet val d aosta, 20 euro circa, rispecchia i canoni


Aperto ieri proprio lui, il 2012 di Anselmet ("élevé en fut de chene" e scusate i non circonflessi ma non ho voglia di cercare la tabella ASCII :lol: ).

Vigna a 800 metri di altezza :shock: , impianto fittissimo a 10000 ceppi per ettaro con tre cloni comprati in Borgogna. Grappoli diraspati, macerati a freddo, affinati in barrique (non so di quanti passaggi, ma credo proprio non nuove) per otto-dieci mesi.

Naso delicato, di fruttini rossi, cioccolato (q.b., non si esagera), geranio. Bocca corrispondente, fresca, di buona lunghezza e molto agile nonostante il discreto apporto glicerico. Aromi lievemente vegetali/fumé in sottofondo, tannini moderati che non impicciano, chiusura sulla china che oramai, mi rendo conto, è IL marker del pinot nero italiano fatto bene, cioè in sottrazione, rispetto a tante altre interpretazioni muscolari.

Ad oggi, per me il miglior PN fatto in Italia, vale certamente un village buono costando molto meno. Almeno in questa annata.


Hai bevuto il nuovo PN di Anselmet?
Semel Pater 2013 e mi piace molto più di quello da te descritto 8)
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No; avevo preso questa bottiglia insieme ad altre valdostane un anno e mezzo fa approfittando di una gita con parenti. Però ho in cantina lo chardonnay 2012 :D .
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda stecca » 15 dic 2015 01:08

bevuto e comprato castel juval a Piacenza, per me molto molto buono
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda pier2559 » 03 feb 2016 16:28

Chiedo scusa se riapro questo thread, ma un buon/discreto pinot nero da 10/15 euro secondo voi non esiste proprio? :mrgreen:
Riempi il tuo cranio di vino, prima che si riempia di terra. (Nazim Hikmet)
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda vinogodi » 03 feb 2016 16:41

pier2559 ha scritto:Chiedo scusa se riapro questo thread, ma un buon/discreto pinot nero da 10/15 euro secondo voi non esiste proprio? :mrgreen:
... a Vosne Romanée no...
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda Kalosartipos » 03 feb 2016 17:01

pier2559 ha scritto:Chiedo scusa se riapro questo thread, ma un buon/discreto pinot nero da 10/15 euro secondo voi non esiste proprio? :mrgreen:


Per stare in questa fascia di prezzo, credo che tu debba andare a scegliere nelle linee-base delle cooperative bolzanine, dimenticando il "buon", a volte anche il "discreto"...
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda egio » 03 feb 2016 18:50

Non so quanto costi attualmente, forse sfora la fascia indicata, ma l'annata 2009 del Monastero dell'Istituto San Michele, una volta assorbito il legno, aveva le caratteristiche e il prezzo richiesti, anche se siamo in una tipologia di PN piuttosto sullo "scuro e concentratino"...
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Alberto
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Re: Pinot Nero italiano

Messaggioda Alberto » 03 feb 2016 19:06

pier2559 ha scritto:Chiedo scusa se riapro questo thread, ma un buon/discreto pinot nero da 10/15 euro secondo voi non esiste proprio? :mrgreen:

Ce n'era uno una volta, un vino secondo me davvero molto buono e dall'eccellente rapporto Q/P (era infatti incluso nella linea "base" finché hanno smesso di produrlo una quindicina di anni fa espiantando il vigneto o forse usandolo da quel momento in poi per il metodo classico)...quello di GIROLAMO DORIGO.

Tra gli attuali, credo che qualche linea intermedia altoatesina (non necessariamente di cooperative) possa centrare l'obiettivo da te richiesto.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
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