PIPPO1 ha scritto:Prova il PN di Anselmet val d aosta, 20 euro circa, rispecchia i canoni
Aperto ieri proprio lui, il 2012 di Anselmet ("élevé en fut de chene" e scusate i non circonflessi ma non ho voglia di cercare la tabella ASCII
).
Vigna a 800 metri di altezza
, impianto fittissimo a 10000 ceppi per ettaro con tre cloni comprati in Borgogna. Grappoli diraspati, macerati a freddo, affinati in barrique (non so di quanti passaggi, ma credo proprio non nuove) per otto-dieci mesi.
Naso delicato, di fruttini rossi, cioccolato (q.b., non si esagera), geranio. Bocca corrispondente, fresca, di buona lunghezza e molto agile nonostante il discreto apporto glicerico. Aromi lievemente vegetali/fumé in sottofondo, tannini moderati che non impicciano, chiusura sulla china che oramai, mi rendo conto, è IL marker del pinot nero italiano fatto bene, cioè in sottrazione, rispetto a tante altre interpretazioni muscolari.
Ad oggi, per me il miglior PN fatto in Italia, vale certamente un village buono costando molto meno. Almeno in questa annata.