pippuz ha scritto:Per quanto riguarda questo vino in particolare, tutte le volte che l'ho aperto non ne è mai arrivata una goccia nemmeno agli antipasti.
Un perfetto aperitivo

pippuz ha scritto:Per quanto riguarda questo vino in particolare, tutte le volte che l'ho aperto non ne è mai arrivata una goccia nemmeno agli antipasti.
Pigigres ha scritto:paperofranco ha scritto:Scusami Davide, GG sta per?
Comunque, io trovo che i classici trocken, siano anch’essi poco adatti alla tavola, almeno per quel che ho sentito. Sembra di bere l’acido, godimento zero, ma veramente trovi che abbiano della personalità? Secondo me non sanno di nulla; se Mosella dev’essere, che sia classica, cioè con lo zucchero, e non delle forzate versioni secche fatte per il mercato estero.
Scusa papero, quali Trocken di quali produttori hai sentito per esprimerti così categoricamente? La Germania è grande, ci sono tanti "distretti" diversi, ognuno con le proprie diversità: un Riesling della Franken non è simile ad uno della Nahe che non è simile ad uno di Mosella, che non è simile ad uno della Pfalz, etc. Certamente la Mosella non è la zona più indicata per bere Riesling Trocken, essendo la zona più fredda dove generalmente l'uva fatica più che altrove a maturare, e quindi a volte può capitare di incontrare vini esageratamente acidi e squilibrati, ma ci si può spostare tranquillamente in altre zone dove si hanno magari delle versioni più ricche/strutturate/morbide. Sinceramente non capisco perchè ogni volta che si parla di Germania ci si debba automaticamente limitare alla Mosella, boh. A parte poi che è estremamente difficile trovare Trocken con meno di 3 g/l, quindi veramente secchi non lo sono mai; inoltre i GG devono per forza avere il grado di maturazione delle uve corrispondente allo Spatlese, come è scritto nero su bianco nel regolamento della VDP, e molto spesso in realtà sono degli Auslese, dunque uno sa già dall'etichetta che non si andrà certamente incontro ad un vinellino esilino. Per quanto riguarda la personalità, sinceramente mi trovo spiazzato; sono vini di cui 9 volte su 10 alla cieca ne riconosci vitigno e zona dopo un secondo, un vino senza personalità è un vino generico che può essere facilmente confuso con altro. Per quanto riguarda il discorso abbinamenti, beh qui si entra nel soggettivo ma, utilizzando un'iperbole non mia, dico che "giocando tra zuccheri, maturazione e invecchiamento si può abbinare Riesling a qualsiasi cosa" (cit.)
paperofranco ha scritto: la tipologia “classico”, quella con residuo zuccherino tanto per intendersi, non m’interessa, non è e difficilmente sarà mai nelle mie corde; la tipologia “secco”, al momento idem come sopra, avendo sentito solo cose iper-acide. Quanto alla personalità, non mi riferivo alla riconoscibilità del carattere varietale o del territorio di provenienza, ma a quel qualcosa che cattura l’attenzione di chi beve. La mia non è mai stata catturata da questi vini.
davidef ha scritto:paperofranco ha scritto: la tipologia “classico”, quella con residuo zuccherino tanto per intendersi, non m’interessa, non è e difficilmente sarà mai nelle mie corde; la tipologia “secco”, al momento idem come sopra, avendo sentito solo cose iper-acide. Quanto alla personalità, non mi riferivo alla riconoscibilità del carattere varietale o del territorio di provenienza, ma a quel qualcosa che cattura l’attenzione di chi beve. La mia non è mai stata catturata da questi vini.
no...dico...hai persino resuscitato Pigigres...vuoi mettere ?(ciao Pigi, tutto bene ?
)
scherzi a parte leggendo questo passaggio ti faccio una domanda, per curiosità con Loira, sponda Anjou (ma non solo) per capirci, come sei messo ? perchè io proprio ragionando su quanto sopra da diverso tempo ormai bevo delle cose fascinosissime da questa area dove anche la presenza volte di un microresiduo (o di qualcosa di più di micro) mi da vini comunque anche più completi dove la quota acida/dura si integra a meraviglia, trovo che il giochino riesca meglio quà che altrove ed il risultato anche a tavola è spesso straordinario come ecletticità
paperofranco ha scritto:davidef ha scritto:paperofranco ha scritto: la tipologia “classico”, quella con residuo zuccherino tanto per intendersi, non m’interessa, non è e difficilmente sarà mai nelle mie corde; la tipologia “secco”, al momento idem come sopra, avendo sentito solo cose iper-acide. Quanto alla personalità, non mi riferivo alla riconoscibilità del carattere varietale o del territorio di provenienza, ma a quel qualcosa che cattura l’attenzione di chi beve. La mia non è mai stata catturata da questi vini.
no...dico...hai persino resuscitato Pigigres...vuoi mettere ?(ciao Pigi, tutto bene ?
)
scherzi a parte leggendo questo passaggio ti faccio una domanda, per curiosità con Loira, sponda Anjou (ma non solo) per capirci, come sei messo ? perchè io proprio ragionando su quanto sopra da diverso tempo ormai bevo delle cose fascinosissime da questa area dove anche la presenza volte di un microresiduo (o di qualcosa di più di micro) mi da vini comunque anche più completi dove la quota acida/dura si integra a meraviglia, trovo che il giochino riesca meglio quà che altrove ed il risultato anche a tavola è spesso straordinario come ecletticità
Chiedendo scusa a spectator per l'OT, su Loira Anjou sono messo maluccio, nel senso che conosco molto poco. Coulée de Serrant si può considerare Anjou? Sì dai; è l'unico che conosco e mi piace molto, anche nelle versioni un po' più ricche. Mi piacerebbe provare qualcosa di Mark Angeli, e dovrebbe essere proprio Anjou, giusto? Sempre in tema di chenin blanc, conosco un po' meglio la zona Vouvray e la sponda dirimpettaia Montlouis, i cui vini apprezzo ad esempio nelle versioni secche di Philippe Foreau e Francois Chidaine, ma vorrei approfondire. Mi piace quella scossa elettrica data dalla spina acida che innerva la dinamica gustativa, ma con il frutto puro sempre al centro.
davidef ha scritto:...io sono innamorato di questi vini al punto che, nella mia cantina, Loira ha superato da un po' Borgogna bianca, ci sono dei tratti più giuzzanti, maggior movimento nel bicchiere, delle "imprevedibilità" nella continuità dello stile del produttore che creano momenti di beva diversi
vinogodi ha scritto:davidef ha scritto:...io sono innamorato di questi vini al punto che, nella mia cantina, Loira ha superato da un po' Borgogna bianca, ci sono dei tratti più giuzzanti, maggior movimento nel bicchiere, delle "imprevedibilità" nella continuità dello stile del produttore che creano momenti di beva diversi
... purtroppo l'età mi ha ridotto sia il campo visivo che la discriminante interpretativa di lettura . Sto cercando con la lente nel post , ma proprio non riesco a leggere "secondo me" da nessuna parte ... eppure ci deve essere... Davidef, mi aiuti a tirarlo fuori , visto che hai scritto tu? ...
paperofranco ha scritto:la tipologia “secco”, al momento idem come sopra, avendo sentito solo cose iper-acide.
Pigigres ha scritto:paperofranco ha scritto:la tipologia “secco”, al momento idem come sopra, avendo sentito solo cose iper-acide.
Se è solo questo il problema, io davvero ti consiglierei di provare qualcosa fuori dalla Mosella. Prova Wittmann in Rheinhessen come consigliava sopra Davidef (a proposito, tutto bene grazie), oppure Weil in Rheingau, o, ancora meglio, prova qualcosa della Pfalz che è, diciamo banalizzando all'estremo (
), la zona da dove vengono i Trocken più strutturati e potenti: di recente, per fare un esempio, con Pippuz e altri abbiamo bevuto l'intera gamma dei Grosse Gewachs 2011 di Von Buhl, a parte che erano vini imho bellissimi, le acidità in media stavano sui 6 g/l, che è un valore medio alto ma non estremo, e sopratutto erano integrate con la polpa e il minerale. Oppure se ami il Piemonte, le marne bianche della Franken potrebbero darti soddisfazioni...
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Ciao.
davidef ha scritto:vinogodi ha scritto:davidef ha scritto:...io sono innamorato di questi vini al punto che, nella mia cantina, Loira ha superato da un po' Borgogna bianca, ci sono dei tratti più giuzzanti, maggior movimento nel bicchiere, delle "imprevedibilità" nella continuità dello stile del produttore che creano momenti di beva diversi
... purtroppo l'età mi ha ridotto sia il campo visivo che la discriminante interpretativa di lettura . Sto cercando con la lente nel post , ma proprio non riesco a leggere "secondo me" da nessuna parte ... eppure ci deve essere... Davidef, mi aiuti a tirarlo fuori , visto che hai scritto tu? ...
no, sono assoluto, ci sono e basta![]()
poi, Vinogodi, contestualizza però anche i valori in campo di raffronto...non mettiamoci poi a filosofeggiare su Coche & C. ma ragioniamo su quel target di bottiglie da cinquantello che in Borgogna bianca sono oramai lo standard, su questi vini sono assolutamente convinto di quanto detto, in modo incontrovertibile, assoluto, totale, non ci può essere nessuna diversità di veduta![]()
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se tu, con una cifra che va dai 18 ai 35 € (perchè quelli sono i costi finiti delle bottiglie che io cito), riesci ad avere nel bicchiere quello che intendo io andando in altre aree, allora mi rimangio tutto...ma ho paura che....
vinogodi ha scritto:davidef ha scritto:vinogodi ha scritto:davidef ha scritto:...io sono innamorato di questi vini al punto che, nella mia cantina, Loira ha superato da un po' Borgogna bianca, ci sono dei tratti più giuzzanti, maggior movimento nel bicchiere, delle "imprevedibilità" nella continuità dello stile del produttore che creano momenti di beva diversi
... purtroppo l'età mi ha ridotto sia il campo visivo che la discriminante interpretativa di lettura . Sto cercando con la lente nel post , ma proprio non riesco a leggere "secondo me" da nessuna parte ... eppure ci deve essere... Davidef, mi aiuti a tirarlo fuori , visto che hai scritto tu? ...
no, sono assoluto, ci sono e basta![]()
poi, Vinogodi, contestualizza però anche i valori in campo di raffronto...non mettiamoci poi a filosofeggiare su Coche & C. ma ragioniamo su quel target di bottiglie da cinquantello che in Borgogna bianca sono oramai lo standard, su questi vini sono assolutamente convinto di quanto detto, in modo incontrovertibile, assoluto, totale, non ci può essere nessuna diversità di veduta![]()
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se tu, con una cifra che va dai 18 ai 35 € (perchè quelli sono i costi finiti delle bottiglie che io cito), riesci ad avere nel bicchiere quello che intendo io andando in altre aree, allora mi rimangio tutto...ma ho paura che....
...certo, certo ... diciamo che prima a) ... "sono assoluto" ...., poi b)...relativo al prezzo... siamo in due universi diversi:
a) E' una "scicchezzuola" ( a tutti può scappare per impeto qualche cazzatella) con cui non concordo per niente
b) E' una grande verità che mi fa quotare senza riserve
davidef ha scritto:vinogodi ha scritto:davidef ha scritto:vinogodi ha scritto:davidef ha scritto:...io sono innamorato di questi vini al punto che, nella mia cantina, Loira ha superato da un po' Borgogna bianca, ci sono dei tratti più giuzzanti, maggior movimento nel bicchiere, delle "imprevedibilità" nella continuità dello stile del produttore che creano momenti di beva diversi
... purtroppo l'età mi ha ridotto sia il campo visivo che la discriminante interpretativa di lettura . Sto cercando con la lente nel post , ma proprio non riesco a leggere "secondo me" da nessuna parte ... eppure ci deve essere... Davidef, mi aiuti a tirarlo fuori , visto che hai scritto tu? ...
no, sono assoluto, ci sono e basta![]()
poi, Vinogodi, contestualizza però anche i valori in campo di raffronto...non mettiamoci poi a filosofeggiare su Coche & C. ma ragioniamo su quel target di bottiglie da cinquantello che in Borgogna bianca sono oramai lo standard, su questi vini sono assolutamente convinto di quanto detto, in modo incontrovertibile, assoluto, totale, non ci può essere nessuna diversità di veduta![]()
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se tu, con una cifra che va dai 18 ai 35 € (perchè quelli sono i costi finiti delle bottiglie che io cito), riesci ad avere nel bicchiere quello che intendo io andando in altre aree, allora mi rimangio tutto...ma ho paura che....
...certo, certo ... diciamo che prima a) ... "sono assoluto" ...., poi b)...relativo al prezzo... siamo in due universi diversi:
a) E' una "scicchezzuola" ( a tutti può scappare per impeto qualche cazzatella) con cui non concordo per niente
b) E' una grande verità che mi fa quotare senza riserve
se fossimo vicini ti sfiderei all'ultima bottiglia, un bel 4 contro 4 secco![]()
tu metti 4 bocce Borgognifere target finito 50, io metto 4 Loiri target finito 50, un testa a testa secco e serrato...dopo potremo riparlarne![]()
ma hai bevuto i vini che ho citato ? per curiosità ?
davidef ha scritto:
tu metti 4 bocce Borgognifere target finito 50, io metto 4 Loiri target finito 50, un testa a testa secco e serrato...dopo potremo riparlarne![]()
ma hai bevuto i vini che ho citato ? per curiosità ?
davidef ha scritto:io mi riferirisco maggiormente ad Anjou, per capirci te ne cito qualcuno, proprio perchè la parte dinamica è ancora più soprendente
qualche esempio:
Stephane Bernaudeau - Anjou Les Nourissons (da vigne centenarie)
Sansonniere /Mark Angeli - VdT Les Blanderies Vielles Vignes (solo se hai la certezza della conservazione della bottiglia, dagli tanta aria), anche i suoi vini minori però interessanti
Richard Leroy - VdT Les Noels de Montbenault (vedi sopra, vino spaziale nelle annate 2008/2010)
Patrick Baudouin - Anjou Le Cornillard (forse il più secco apparentemente - rapporto q/p favoloso, 22€ su mercato francese), interessante anche il suo Savennieres anzi, decisamente buono
in realtà ce ne sono molti altri, diciamo che questi bene o male potresti riuscire a reperirli
poi, essendo più estremi, il giochino sopra citato lo ritrovi anche su una microzona che da cose veramente particolari ovvero la AOC Jasniéres, magari se becchi Calligramme di Domaine de Belliviere in annata giusta (ovvero secca tipo 2010) poi ne riparliamo
io sono innamorato di questi vini al punto che, nella mia cantina, Loira ha superato da un po' Borgogna bianca, ci sono dei tratti più giuzzanti, maggior movimento nel bicchiere, delle "imprevedibilità" nella continuità dello stile del produttore che creano momenti di beva diversi
tornano al punto originario quindi, se voglio giocare col cibo scherzando sul microresiduo dolce/parti dure , questi vini per me gastronomicamente sono perfettamente eclettici
Spectator ha scritto:...Wehlener Sonnenuhr, Riesling Spatlese 2009.Gradi alcool 12%,comprato e dimenticato.Ma quanto e'..dolce: poco,assai,mediamente? Con pietanze di..mare ,a cosa lo posso abbinare ? Stessa domanda per : Willi Schaefer ,Graacher Domprobst Riesling Kabinett 2009,alcool 80% vol.Questo,dovrebbe essere piu' dolce del Prumm ,giusto ? Grazie..
davidef ha scritto:
poi, essendo più estremi, il giochino sopra citato lo ritrovi anche su una microzona che da cose veramente particolari ovvero la AOC Jasniéres, magari se becchi Calligramme di Domaine de Belliviere in annata giusta (ovvero secca tipo 2010) poi ne riparliamo
il chiaro ha scritto:davidef ha scritto:
poi, essendo più estremi, il giochino sopra citato lo ritrovi anche su una microzona che da cose veramente particolari ovvero la AOC Jasniéres, magari se becchi Calligramme di Domaine de Belliviere in annata giusta (ovvero secca tipo 2010) poi ne riparliamo
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