ex voto bianco guigal

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alì65
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda alì65 » 28 gen 2014 18:27

épée

[quote="alì65 ha scritto:
la pirica è legata alla vinificazione, detto da chi ne sa più di me; territorio e manico fanno si che si svolga questo.....


Territorio e manico? Quindi territorio.[/quote]

non solo, manico intendo non quello che è capace e l'altro no, intendo il lavoro che viene dalla cantina
per me quello dello zolfo è un difetto, c'è chi lo venera e a tal punto da diventare un riferimento per alcuni tanto da ritenerlo un plus
oltre a loro (e spero di sbagliarmi), cioè CDury e Leflaive per citare i più conosciuti, si sente nel vino di altre aziende, come già detto sopra, random quasi come voler "scimiottare" questi due domaine famosi, come voler far sentire al mercato che anche loro possono avere questo sentore che a tanti piace...capita anche nei d'Auvenay di sentire questa punta fastidiosa...io la ritengo tale
per me il vino perfetto, e ben fatto, bianco di Borgogna deve avere nel suo punto di forza la florealità e frutta bianca croccante, fresca come appena colta, non esotica o molto matura
purtroppo questo piace al mercato straniero e così sarà....noi c'attacchiamo al piffero e tiriamo forte!!!
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda vittoxx » 28 gen 2014 18:28

pippuz ha scritto:
vittoxx ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
épée ha scritto:Essendo totalmente impossibile trovarli fuori dalla Borgogna

Se ne trovano anche fuori Borgogna... Pippuz citava in precedenza il "Grappoli del Grillo" di DE BARTOLI, che ho sentito pure io e confermo.

Minchia De Bartoli, mai sentito... Credevo fosse una tennista... Però pare promettere bene... Speriamo sia un blend e ne piglio un bancale :mrgreen:

Come mai sentito ???

E' il più importante produttore di Marsala e uno dei più importanti produttori siciliani. Non dico che tu debba berli, ma almeno averlo sentito nominare si. :wink:

Odio i vini dolci e in particolare i passiti siciliani. Il marsala é un passito?
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda épée » 28 gen 2014 18:30

Sydney ha scritto:
épée ha scritto:Va bene, ce n'è uno fuori dalla Borgogna.
Sempre legno anche lì?


No dai, non sono così rari. Il primo che mi viene in mente è La Soula 2004.


Non conosco questo vino, ma se succede su un'annata sola non può mica essere il legno.
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda pippuz » 28 gen 2014 18:32

vittoxx ha scritto:
pippuz ha scritto:
vittoxx ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
épée ha scritto:Essendo totalmente impossibile trovarli fuori dalla Borgogna

Se ne trovano anche fuori Borgogna... Pippuz citava in precedenza il "Grappoli del Grillo" di DE BARTOLI, che ho sentito pure io e confermo.

Minchia De Bartoli, mai sentito... Credevo fosse una tennista... Però pare promettere bene... Speriamo sia un blend e ne piglio un bancale :mrgreen:

Come mai sentito ???

E' il più importante produttore di Marsala e uno dei più importanti produttori siciliani. Non dico che tu debba berli, ma almeno averlo sentito nominare si. :wink:

Odio i vini dolci e in particolare i passiti siciliani. Il marsala é un passito?

No.
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda vittoxx » 28 gen 2014 19:14

Perfetto. Allora se è secco, sa di polvere da sparo e se soprattutto é un blend, questo de Bartoli lo sentirò...
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda meursault » 28 gen 2014 19:45

Palma ha scritto:Si ricade sempre nell'errore di voler dare ad un descrittore una valenza totalmente positiva o negativa, ma non è così.
Al di là delle sensibilità personale, ci sono moltissime sfumature e diversae intensità per ogni descrittore, in un vino può risultare ben amalgamato al resto ed essere piacevole, in un altro risultare pesante, in un altro ancora far cagare. Il pirico per me non fa eccezione.
Per me viene dal legno, ma evidentemente i vini di maggior livello di quelle zone lo sopportano e supportano meglio che in altre parti.


Non mi sembra di aver parlato affatto dei sentori pirici, figurati se ne ho parlato volendo dimostrare che hanno valenza totalmente negativa.
I motivi del mio minor interesse nei cofronti di questa tipologia di vini non è certo dovuto dalla presenza in alcuni di essi di sentori di polvere da sparo.
Anche se, visto che ormai stiamo parlando di questo, tali sentori quando monopolizzano il profilo aromatico di un vino non è che mi esaltino particolarmente.
All'interno invece di un registro variegato ed ampio una leggera piricità non è che mi faccia gridare allo scandalo, anzi, mi sta benissimo anche se, ripeto, probabilmente non è un sentore del terroir nè del varietale.

épée ha scritto:A me pare il contrario. Essendo totalmente impossibile trovarli fuori dalla Borgogna, dev'essere per forza anche terroir.
Insieme al legno? Poesse. Ma fuor di lì lo stesso legno, la stessa vinificazione, la stessa pulizia delle barrique con lo zolfo, non dà lo stesso risultato.
Non mi è chiarissimo poi che significhi sparsi random per la Borgogna: mi pare anzi che il livello della mineralità pirica sia un tratto comunissimo all'interno di uno stesso villaggio, anche cambiando produttore.


Tutto è ANCHE terroir, e varietale. Mica si può scindere un singolo aspetto e considerarlo a parte da tutto il resto.
E' chiaro che in alcuni posti, con uve di un dato luogo ad una certa maturtà, ed utilizzando certe tecniche, quel sentore lì viene fuori con più frequenza ed intensità.
Io non ne farei comunque una questione capitale secondo la quale promuovere o cassare un vino, io volevo fare un discorso di portata generale.
Se mi si permette il paragone, anche la famosa anguria non è un sentore ascrivibile totalmente alla vigna Francia o al varietale del Nebbiolo; è un mix di diversi elementi, maturià delle uve non eccessiva, varietale del Nebbiolo ma soprattutto vinificazione in riduzione.......ed anche qui la storia è la stessa della polvere pirica, se quel sentore risulta monocorde e monopolizzante è quasi un difetto-, se invece rientra in quadro più complesso ed articolaro può anche essere considerato un fattore interessante.
Il tratto della mineralità pirica comunque non mi sembra proprio localizzato in un villaggio ma è distribuito un po' a macchia di leopardo.....tipo come si diceva Coche Dury a Meursault o altri.....poi oh, per essere precisi bisognerebbe assaggiare con più frequenza i vini in orizzontali molto ampie.
A mio avviso però identificare un luogo preciso (Puligny?) dove questi sentori sarebbero più ricorrenti è proprio "sbagliato" dal punto di vista concettuale......anche se sarebbe in un certo senso più romantico (e so che ti piacerebbe fosse così) e darebbe un senso ad una lettura che vede il terroir come primo artefice di questi sentori, non è corrispondente alla realtà ed un po' forzata.......imo.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda hansen » 28 gen 2014 20:30

meursault ha scritto:Non mi sembra di aver parlato affatto dei sentori pirici, figurati se ne ho parlato volendo dimostrare che hanno valenza totalmente negativa.
I motivi del mio minor interesse nei cofronti di questa tipologia di vini non è certo dovuto dalla presenza in alcuni di essi di sentori di polvere da sparo.
Anche se, visto che ormai stiamo parlando di questo, tali sentori quando monopolizzano il profilo aromatico di un vino non è che mi esaltino particolarmente.
All'interno invece di un registro variegato ed ampio una leggera piricità non è che mi faccia gridare allo scandalo, anzi, mi sta benissimo anche se, ripeto, probabilmente non è un sentore del terroir nè del varietale


ok mettiamo sia così ma come si spiega che in italia non ci sta nessuno e dico nessuno che produca uno chardonnay sui livelli di uno dei tanti grand cru di Borgogna?
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda meursault » 28 gen 2014 20:37

hansen ha scritto:
meursault ha scritto:Non mi sembra di aver parlato affatto dei sentori pirici, figurati se ne ho parlato volendo dimostrare che hanno valenza totalmente negativa.
I motivi del mio minor interesse nei cofronti di questa tipologia di vini non è certo dovuto dalla presenza in alcuni di essi di sentori di polvere da sparo.
Anche se, visto che ormai stiamo parlando di questo, tali sentori quando monopolizzano il profilo aromatico di un vino non è che mi esaltino particolarmente.
All'interno invece di un registro variegato ed ampio una leggera piricità non è che mi faccia gridare allo scandalo, anzi, mi sta benissimo anche se, ripeto, probabilmente non è un sentore del terroir nè del varietale


ok mettiamo sia così ma come si spiega che in italia non ci sta nessuno e dico nessuno che produca uno chardonnay sui livelli di uno dei tanti grand cru di Borgogna?


Non capisco che relazione ci sia tra la tua domanda e ciò che ho scritto.....
Cmq la risposta alla tua domanda la sappiamo tutti, non c'è bisogno di ripetere.....
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda hansen » 28 gen 2014 21:03

meursault ha scritto:
hansen ha scritto:
meursault ha scritto:Non mi sembra di aver parlato affatto dei sentori pirici, figurati se ne ho parlato volendo dimostrare che hanno valenza totalmente negativa.
I motivi del mio minor interesse nei cofronti di questa tipologia di vini non è certo dovuto dalla presenza in alcuni di essi di sentori di polvere da sparo.
Anche se, visto che ormai stiamo parlando di questo, tali sentori quando monopolizzano il profilo aromatico di un vino non è che mi esaltino particolarmente.
All'interno invece di un registro variegato ed ampio una leggera piricità non è che mi faccia gridare allo scandalo, anzi, mi sta benissimo anche se, ripeto, probabilmente non è un sentore del terroir nè del varietale


ok mettiamo sia così ma come si spiega che in italia non ci sta nessuno e dico nessuno che produca uno chardonnay sui livelli di uno dei tanti grand cru di Borgogna?


Non capisco che relazione ci sia tra la tua domanda e ciò che ho scritto.....
Cmq la risposta alla tua domanda la sappiamo tutti, non c'è bisogno di ripetere.....


se la ripetevi non facevi mica un torto a nessuno :?
dici che il pirico (aggiungo io buono) non è legato al terroir allora ti chiedevo lumi su ciò ovvio che non stiam parlando di zolfo tipo solfatara di pozzuoli come si può avvertire in bianchi italiani dove sicuramente non è il terroir :evil:
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda Wineduck » 28 gen 2014 21:58

Interessante tutto questo dibattito sui sentori pirici nei vini del RODANO... Devo berli con più attenzione la prossima volta... 8)

(Chissà che fine hanno fatto tutte le sentinelle dell'OT che popolano questo forum.... Seppellite sotto una catasta di legno? Buono, of course... :mrgreen: )
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda billo » 29 gen 2014 00:19

Premettendo che sono un grande lettore del forum e che adoro gli Hermitage bianchi, se devo trovare un difetto al forum è proprio quello di concentrarsi troppo sui Borgogna e di non parlare abbastanza degli altri. Senza offesa per nessuno.
Poi la maggior parte delle critiche ai bianchi del Rodano sono condivisibili, tipo costano tanto, li fanno buoni in pochi, non si trovano in Italia ma neanche in Francia..., ecc. Però, secondo me, sono favolosi. Son gusti....
Ciao
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda meursault » 29 gen 2014 01:32

hansen ha scritto:se la ripetevi non facevi mica un torto a nessuno :?
dici che il pirico (aggiungo io buono) non è legato al terroir allora ti chiedevo lumi su ciò ovvio che non stiam parlando di zolfo tipo solfatara di pozzuoli come si può avvertire in bianchi italiani dove sicuramente non è il terroir :evil:


Ci provo telegraficamente e ripeto che il pirico non era il fulcro del discorso e non è che sono un esperto in maniera, comunque.....
Quei sentori non sono dovuti a caratteristiche specifiche di quel terroir, ma non sono neanche repicabili così ad cazzum prendendo un po' di zolfo o compiendo qualche altra operazione semplice.
Cioè, pur non essendo direttamente derivanti da legami di causa/effetto con quel terroir, non sono neanche completamente svincolate da ogni altra variabile e quindi non sono replicabili con la medesima facilità a Canicattì piuttosto che ad Oslo con Sauvignon o Verdicchio.
Se poi sapessimo per filo e per segno qual'è l'esatta genesi di questi profumi saremmo molto più a cavallo ma l'esperienza empirica mi sembra dire abbastanza chiaramente due cose: che non sono profumi di terroir intesi in senso stretto (come la ferrosità di alcuni Nebbiolo del nord), ma che allo stesso tempo non è che siano replicabili con assoluta facilità in ogni dove.
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda épée » 29 gen 2014 10:36

meursault ha scritto:Cioè, pur non essendo direttamente derivanti da legami di causa/effetto con quel terroir, non sono neanche completamente svincolate da ogni altra variabile e quindi non sono replicabili con la medesima facilità a Canicattì piuttosto che ad Oslo con Sauvignon o Verdicchio.
Se poi sapessimo per filo e per segno qual'è l'esatta genesi di questi profumi saremmo molto più a cavallo ma l'esperienza empirica mi sembra dire abbastanza chiaramente due cose: che non sono profumi di terroir intesi in senso stretto (come la ferrosità di alcuni Nebbiolo del nord), ma che allo stesso tempo non è che siano replicabili con assoluta facilità in ogni dove.


Un discreto artificio semantico per ribaltare l'esatto significato di ciò che hai scritto, che più o meno è: fuori dalla Terra di sicuro non se ne trovano, eppure io sono certo che gli uomini non son terrestri.
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda meursault » 29 gen 2014 11:27

épée ha scritto:
meursault ha scritto:Cioè, pur non essendo direttamente derivanti da legami di causa/effetto con quel terroir, non sono neanche completamente svincolate da ogni altra variabile e quindi non sono replicabili con la medesima facilità a Canicattì piuttosto che ad Oslo con Sauvignon o Verdicchio.
Se poi sapessimo per filo e per segno qual'è l'esatta genesi di questi profumi saremmo molto più a cavallo ma l'esperienza empirica mi sembra dire abbastanza chiaramente due cose: che non sono profumi di terroir intesi in senso stretto (come la ferrosità di alcuni Nebbiolo del nord), ma che allo stesso tempo non è che siano replicabili con assoluta facilità in ogni dove.


Un discreto artificio semantico per ribaltare l'esatto significato di ciò che hai scritto, che più o meno è: fuori dalla Terra di sicuro non se ne trovano, eppure io sono certo che gli uomini non son terrestri.


Il vino è una cosa complicata....... :D :D :D
Comunque, non dico proprio così, dico che fuori dalla terra di terrestri se ne trovano anche, pochini però.
Voglio provare a seguire il tuo ragionamento, seguendo il filo logico che identifica questi sentori come tipici di un terroir, e ti pongo due interrogativi:
1) Se questi sentori sono dati dal territorio, perchè non si trovano con frequenza nelle zone limitrofe rispetto a chessò, Coche Dury, oppure Leflaive?
2) I sentori in questione, quando vengono riscontrati in luoghi molto diversi (sono stati fatti alcuni esempi), a cosa sono dovuti?
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda alì65 » 29 gen 2014 12:01

meursault ha scritto:
épée ha scritto:
meursault ha scritto:Cioè, pur non essendo direttamente derivanti da legami di causa/effetto con quel terroir, non sono neanche completamente svincolate da ogni altra variabile e quindi non sono replicabili con la medesima facilità a Canicattì piuttosto che ad Oslo con Sauvignon o Verdicchio.
Se poi sapessimo per filo e per segno qual'è l'esatta genesi di questi profumi saremmo molto più a cavallo ma l'esperienza empirica mi sembra dire abbastanza chiaramente due cose: che non sono profumi di terroir intesi in senso stretto (come la ferrosità di alcuni Nebbiolo del nord), ma che allo stesso tempo non è che siano replicabili con assoluta facilità in ogni dove.


Un discreto artificio semantico per ribaltare l'esatto significato di ciò che hai scritto, che più o meno è: fuori dalla Terra di sicuro non se ne trovano, eppure io sono certo che gli uomini non son terrestri.


Il vino è una cosa complicata....... :D :D :D
Comunque, non dico proprio così, dico che fuori dalla terra di terrestri se ne trovano anche, pochini però.
Voglio provare a seguire il tuo ragionamento, seguendo il filo logico che identifica questi sentori come tipici di un terroir, e ti pongo due interrogativi:
1) Se questi sentori sono dati dal territorio, perchè non si trovano con frequenza nelle zone limitrofe rispetto a chessò, Coche Dury, oppure Leflaive?
2) I sentori in questione, quando vengono riscontrati in luoghi molto diversi (sono stati fatti alcuni esempi), a cosa sono dovuti?


datevi un bacino e fatela finita!!! :mrgreen:
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda épée » 29 gen 2014 17:01

meursault ha scritto:
1) Se questi sentori sono dati dal territorio, perchè non si trovano con frequenza nelle zone limitrofe rispetto a chessò, Coche Dury, oppure Leflaive?


Questa bisogna che tu però me la spieghi meglio, perché non l’ho capita bene. Per zone limitrofe intendi denominazioni limitrofe, vigneti limitrofi o vigne limitrofe dello stesso vigneto ma con diverso produttore? Dando per scontato che sia l’ultima, perché con le altre due ti daresti la zappa sui piedi, io non so chi confina con la signora Leflaive, ma a me non pare che il registro dei vini cambi così drasticamente cambiando produttore all’interno di una stessa zona. Cioè quel tipo di mineralità un po’ pirica che sfocia nella limatura di ferro (e che è evidentemente insieme a tanto altro), e che è così stordente in Leflaive o Coche Dury, non è che sparisca del tutto in Roulot, Sauzet, o Boillot, Morey, Jobard e chi più ne ha più ne metta. A me pare che resti come tessuto elementare in tutti i vini buoni di una denominazione buona.

meursault ha scritto:
2) I sentori in questione, quando vengono riscontrati in luoghi molto diversi (sono stati fatti alcuni esempi), a cosa sono dovuti?


A me pare, li ho contati, che finora i luoghi molto diversi –che poi son bottiglie e non luoghi- siano 1 e mezzo, anche se ho molta fiducia nell’Albariño che mi devi far bere venerdì. E se fossero anche venti o cinquanta la loro rilevanza statistica rimarrebbe comunque vicina allo zero. Mi sembrano casi singolari da trattare esattamente come si fa spesso su questo forum quando si dice che quel dato sangiovese borgogneggia o quel pinot nero baroleggia. Non è che se qualche vino ricorda zone distanti da quella in cui vien fatto, ciò implichi che in quelle zone distanti si produca vino non territoriale. Al limite si potrebbe forse, e dico un gran forse, sostenere il contrario, cioè che il manico, la mano del vignaiolo, si nota nel sangiovese che nebbioleggia. Per cui se ti fa piacere, diremo che quel grillo di De Bartoli puligneggia. O meursaulteggia, che si sta sempre a dire Puligny, ma non è che Meursault sia immune alla polvere da sparo.
E poiché finalmente, dopo grande fatica, abbiamo deciso che meursaulteggia ora lo vogliamo pure bere, fai te.


E un bacino, via...facciamola finita.
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Re: ex voto bianco guigal

Messaggioda gabriele succi » 29 gen 2014 20:24

épée ha scritto:...
E un bacino, via...facciamola finita.

Venerdì sera vi faccio la foto

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