vinogodi ha scritto:gabriele succi ha scritto:Ho capito tutto...
Da domani l'Assiolo 11 che vendo in cantina alla folle cifra di 9,50 € e che in enoteca trovate ad un'insana cifra che può andare dai 10 ai 13 € a seconda di quanto ci vuol guadagnare il titolare; lo metterò a 3 € in cantina e lo venderò a 12 alle enoteche e ai distributori...
Se l'andamento del mercato e il futuro sarà questo...

..Gabri, è giusto che tu prenda posizione "corporativa" , ma la tua gentilezza in cantina, la tua politica di prezzi ( coerentissima fra CIV e prezzo proposto), la tua voglia di comunicare con il cliente ti fanno suonare quasi a stonatura fra quello che scrivi e quello che poi sei in realtà. Hai parlato del prezzo dei tuoi prodotti e , ti assicuro, il delta fra 9,50 Euro e gli 11 in enoteca , se vogliamola dircela fino in fondo, manco viene preso in considerazione, da un vero appassionato. Chi, invece, vende vini da 50 Euro in su , avere una politica dei prezzi "favorente" l'appassionato non sempre danaroso che ti viene a visitare, ipotizzando un "pacchetto" completo per compensare lo spostamento, il tempo, e la spesa sostenuta ( quindi approfondimento culturale sul produttore, sulla zona e ... anche sul vino acquistato) , sempre in tema ragionevole che non comporti squilibri né ai rivenditori nè all'azienda , non mi sembra così fantascientifico come ipotizzano alcuni diretti interessati al commercio dei vini. Questo solo per il buon senso, senza addentarrmi in algoritmi economici come tanti più esperti di me in economia stanno cercando di elaborare, che è la fase più pallosa della discussione, non so se qualcuno se n'è reso conto...

Marco,
è ovvio che io parlo per me e per i prezzi che applico...le dinamiche di cantine che vendono le bocce a 50 € non le conosco e manco mi interessano perché non avrò mai, putroppo, la possibilità di vendere il mio prodotto a tale prezzo...che lo valga o meno...
Io cerco di applicare con intelligenza un prezzo in cantina che è rapportato al costo del vino alla sorgente (non credere che faccia tanti sconti agli enotecari e/o ai ristoratori, che spesso pagano a babbo morto...anche se quelli li ho depennati tutti dalla lista da un pezzo).
Ah, tra l'altro il prezzo in cantina è comprensivo di IVA (spesso la gente a questo non guarda)... quindi, se l'assiolo costa 9,50 da me, in realtà sarebbero 7,78 € che non è certo tanto di più di quello che lo paga un esercizio... solo che il consumatore finale, l'IVA se la prende tutta fino in fondo...
...inoltre...
E lo dico per chi crede che noi si faccia "nero" e quant'altro... nel vino il nero non si fa...almeno io non conosco il sistema per poterlo fare...
Si hanno tot litri del tal vino in carico, ogni bottiglia che se ne va, va annotata nel registro dei corrispettivi per il costo che è stata pagata; sula vendita di quel vino, si versa il 10,3% di IVA sull'imponibile e, essendo il sottoscritto in RSA (regime speciale agricolo), non devo (non è opzionale, non devo proprio) rilasciare ricevute sotto le 100 bottiglie acquistate da un solo consumatore privato...
Quindi, tot litri in carico - tot che escono = residuo di magazzino al momento delle annotazioni sui registri...
Se quei residui non tornano, allora (in caso di controlli di MAF, NAS etc) sono cazzi amarissimi...peggio che sparare al Papa o al Presidente della Repubblica...
E' chiaro che se fossi un produttore di Barolo e il mio vino all'enoteca costasse 50 €, se lo vendessi a 38/40 in cantina, non darei fastidio a nessuno...
...ma questa è un'altra storia...
PS
@ Manichi: applausi