ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

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il chiaro
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda il chiaro » 19 gen 2014 18:15

il chiaro ha scritto:Tutto molto bello. Però Ale quei clienti di cui parli ai punti qui sopra sono lo 0,0 %.

No leggi bene: ho scritto che ci sono clienti e clienti, infatti la clientela andrebbe segmentata per dare a ciascuno la propria soddisfazione. Io non sto assolutamente parlando solo degli appassionati evoluti, se permetti il marketing lo "frequento" da qualche decennio. Ho però il sopsetto che tu continui a pensare che tutti i consumatori abbiano l'anello al naso o siano solo dei "gadani" che vogliono la forma e non la sostanza (cioè un'alta qualità del servizio).


Quindi se vado in cantina e dico che sono un appassionato ho diritto allo sconto? E chi invece arriva dopo di me no? Nessun anello al naso, ma chiarezza: un prodotto deve avere un prezzo e siccome l'enoteca deve ricaricare per campare io credo che la cantina debba adeguarsi per rispetto a chi crede nei suoi vini e si impegna a proporli.

il chiaro ha scritto:Per cui per un Rinaldi che vende tutto il vino in prenotazione, anche a privati che però rappresentano lo 0,0% di cui sopra,

Questo è un dato proprio sbagliato: a me Beppe lo ha raccontato quanto rappresentano le vendite dirette nella sua "torta" delle vendite annuali. Per questo motivo adesso si può permettere di rifiutare le allettanti afferte di importatori stranieri che gli vorrebbero comprare tutta la produzione in un colpo solo. Le aziende di fascia alta (qualitativa, non di prezzo) devono avere un rapporto diretto con i consumatori finali: è fondamentale per la loro sopravvicenza nel lungo periodo ed un bene per tutto il resto del mercato. Beppe non è l'unico nelle Langhe a portare avanti questa politica commerciale: io sono cliente di almeno altre 3 cantine che puntano soprattutto sui privati. Non devono nemmeno stressarsi più di tanto per i punteggi delel guide e di Parker, hanno incassi sicuri e fluenti e non devono fare odiosi icnontri con "la forza vendita". E' un lavoro lungo periodo, servono anni, forse decenni, però poi l'azienda vive decisamente meglio.


Non hai capito: i clienti privati di Rinaldi vanno a comporre quello 0,0% generale. Che poi Beppe abbia molti clienti privati è un'eccezione nel panorama vitivinicolo italiano. Ci sono poi enoteche che si son tolte dalla lista clienti di Rinaldi proprio per questo motivo. Sono scelte, ma quanti in Italia possono permettersi di fare questa scelta?

il chiaro ha scritto:ci sono un migliaia di cantine che hanno come clientela il restante 99,99% e che difficilmente verranno mai a contatto diretto con essi. Ecco che l'enoteca serve a raggiungerli.
Dippiù: l'appassionato una volta va in cantina da X, l'anno dopo invece va da Y e poi da Z.... E l'alfabeto è lungo. Quello che invece non ha il tempo di scarrozzarsi tra Langhe & C. trova comode un paio di enoteche nella propria città.

Mai negata l'utilità delle enoteche e di tutto il settore horeca in generale. Però molti di loro si devono dare una sveglia e capire che è iniziata una trasformazione irreversibile della distribuzione che sta interessando anche loro. Molti stanno chiudendo e molti chiuderanno: solo quelli che si adegueranno (e ci sono, te lo assicuro) sopravviveranno. Non faccio esempi perchè tanto se uno ha la sensibilità per "vedere" certe cose, sa già di cosa parlo; se non ce l'ha, sarebbe tempo perso.


il chiaro ha scritto:Poi c'è il punto di vista della cantina che, avendo accontentato il privato sul prezzo di 12/18 bottiglie, scopre che quel paio di enoteche di cui sopra hanno smesso di comprare le 120/180 bottiglie annue proprio per quel prezzo "particolare" di 12/18 bottiglie al privato. I conti son presto fatti.

Qui ti contraddici :lol: : se, come hai scritto prima, questi clienti rappresentassero lo 0.0% perchè mai l'enoteca se la dovrebbe prendere per questo tipo di vendite sporadiche? La verità, come ha già spiegato bene zillovino, è che la maggior parte delle enoteche, NON AGGIUNGE alcun VALORE al prodotto e quindi il cliente tende a non riconoscergli il ricarico. Il mercato avrà molti difetti ma è naturale come l'acqua del ruscello di montagna: va dove lo porta la pendenza. Se non c'è pendenza (leggi valore), non c'è acqua (ovvero soldi). I discorsi sul giusto-non giusto, oppure "la verità sta nel mezzo" (questo mi fa scompisciare dal ridere :lol:) e altre simili cagate (con rispetto parlando), stanno a zero!


Il perchè l'enoteca se la prende lo sa l'enoteca. Anche se non lo sapessi resta che è un dato di fatto: l'enoteca s'incazza quando viene a sapere che la cantina vende a prezzi decisamente più bassi di quello che è un normale ricarico. Non hai idea di quanti genialoidi dopo aver spuntato un buon prezzo in cantina corrono in enoteca a sbandierare la loro impresa con frasi tipo: "ma io questo lo pago moooolto meno in cantina!" smettendo poi di esser clienti. Guarda che su questi lidi si ragiona in modo molto diverso da come si fa là fuori.

il chiaro ha scritto:Io, che come ben sai lavoro in questo settore, non difendo una o l'altra posizione, ma quando devo scegliere con che cantina lavorare i conti li faccio sapendo che il mio cliente principale è l'enoteca e il ristorante, non il privato.


Non difendi nessuna posizione?? :lol: :lol: :lol:
Se non sapessi che scrivi seriamente, ti proporrei per una parte a Zelig... :lol: Premesso che è pienamente legittimo che tu difenda la tua corporazione, ti assicuro che sei asserragliato su posizioni che definire "reazionarie e settarie" è quasi minimalista. Già il solo fatto che tu sostenga che "il mio cliente principale è l'enoteca e il ristorante", è indice del fatto che non hai ancora capito come sta cambiando il sistema di distribuzione in generale. I tuoi "clienti", se non ci fossero quelli che BEVONO (o perlomeno stappano) e PAGANO IL CONTO, sai dove potrebbero metterseli tutti quei cartoni di vino? :lol:
Ma il tuo pensiero rapperesenta bene il pensiero che sta alla base dei disastri "stile anni '90" che sono stai fatti nel mondo della ristorazione e della distribuzione di vino: piccoli imprenditori che gonfiavano a dismisura i propri magazzini (molti manco avevano la cantina) riempiendoli di vini punteggiati e premiati, convinti che si trattasse di un "ottimo investimento" con cui avrebbero fatto i soldi... :lol: (e le banche criminali che li finanziavano pure... :evil: )
L'11 settembre 2001, insieme ai poracci che sono morti a NYC, sono crollati anche tutti i lolo sogni di "guadagno speculativo facile".... :twisted:
Speravo che in oltre 12 anni, questa generazione di imprenditori horeca fosse scomparsa... :(
[/quote]

Lo ripeto: io non difendo la posizione delle enoteche ma constato che questa esiste e tra le enoteche (e pure i ristoranti) è predominante. Non accorgersene mi sembra folle.
Gli imprenditori non gonfiavano a dismisura i magazzini dei ristoranti. Sono i ristoratori che, a suo tempo, se lo son fatto gonfiare.
Ti prego, non mi sento di appartenere a nessuna corporazione. Faccio l'agente di commercio, propongo vino al prezzo di listino indicato dalle aziende. Faccio ricerca tra i produttori e cerco di avere tra i miei mandati quello che piace a me perchè quando vado a vendere c'è di mezzo la mia faccia e per troppo tempo l'ho associata ad aziende che non mi piacevano, ma commercialmente funzionavano. Ti assicuro non è facile (e quando trapelano insinuazioni che ci arricchiamo a non far niente mi girano abbastanza gli zebedei) ma lo faccio onestamente e ci campo con difficoltà, ma son sereno e contento di quello che faccio e posso guardare i miei clienti in faccia.
Dico che il mio cliente principale è l'enoteca perchè non ho incarico da parte delle aziende di vendere a privati. Però spesso organizzo visite in cantina con clienti pregandoli di accompagnarsi a qualche loro cliente appassionato. È un modo per creare domanda presso il consumatore finale, senza "fregare" il mio cliente. Io la chiamo correttezza, tu pensi che invece io sia preistorico o reazionario. Punti di vista.
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Wineduck
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda Wineduck » 19 gen 2014 18:35

il chiaro ha scritto:
Lo ripeto: io non difendo la posizione delle enoteche ma constato che questa esiste e tra le enoteche (e pure i ristoranti) è predominante. Non accorgersene mi sembra folle.
Gli imprenditori non gonfiavano a dismisura i magazzini dei ristoranti. Sono i ristoratori che, a suo tempo, se lo son fatto gonfiare.
Ti prego, non mi sento di appartenere a nessuna corporazione. Faccio l'agente di commercio, propongo vino al prezzo di listino indicato dalle aziende. Faccio ricerca tra i produttori e cerco di avere tra i miei mandati quello che piace a me perchè quando vado a vendere c'è di mezzo la mia faccia e per troppo tempo l'ho associata ad aziende che non mi piacevano, ma commercialmente funzionavano. Ti assicuro non è facile (e quando trapelano insinuazioni che ci arricchiamo a non far niente mi girano abbastanza gli zebedei) ma lo faccio onestamente e ci campo con difficoltà, ma son sereno e contento di quello che faccio e posso guardare i miei clienti in faccia.
Dico che il mio cliente principale è l'enoteca perchè non ho incarico da parte delle aziende di vendere a privati. Però spesso organizzo visite in cantina con clienti pregandoli di accompagnarsi a qualche loro cliente appassionato. È un modo per creare domanda presso il consumatore finale, senza "fregare" il mio cliente. Io la chiamo correttezza, tu pensi che invece io sia preistorico o reazionario. Punti di vista.


Marco scusa non sono riuscito a farti passare neppure un centesimo del mio messaggio. Mi rispondi con argomentazioni lontane mille miglia da quello che volevo dirti. Evidentemente il problema è mio che allargo troppo il ragionamento e sono troppo provocatorio.
Non mi pongo neppure l'obiettivo di farti cambiare idea, tanto meno mestieri.
Vorrei solo farti riflettere sulla differenza che c'è fra lo "status quo" e il divenire. Considerando che oggi il futuro è fuori dalla tua porta. E non sempre è piacevole se non si è preparati.
Comunque se tu pensi che vada tutto bene così e vuoi continuare a chiamare "clienti" coloro che sono solo intermediari distributivi, fai pure.
Buona fortuna
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda gabriele succi » 19 gen 2014 18:43

Wineduck ha scritto:Scrivo al plurale perchè non sei l'unico che ha questo pensiero, tu hai il coraggio di scriverle certe cose ma la stragrande maggioranza dei micro imprenditori (sotto i 10 addetti) italiani la pensa come te. Purtroppo.
Il punto centrale è proprio quelle che hai ben evidenziato in questa frase:
il problema è che il tempo si paga...
Di solito me lo sento dire dai professionisti protetti dagli ordini professionali ma se me lo dice anche un viticoltore comincio a preoccuparmi. Siete abituati a pensare alla vostra attività solo dal punto di vista interno e non con gli occhi di chi guarda da fuori la complesssità del mercato, cioè coloro che possono scegliere fra un'infinità di prodotti alternativi, con mille prezzi diversi e soprattutto un'infinita gamma di soluzioni di SERVIZIO che soddisfano le proprie esigenze.
Il vostro tempo vale .... e QUELLO DEL CLIENTE INVECE? :lol: :lol: :lol: Quelli bravi, importanti, da tutelare, da accudire e proteggere, siete solo voi. Quello che paga invece deve andare come un bravo agnellino nell'enoteca che gli indicate voi, a pagare il prezzo che gli indicate voi e accontentarsi del servizio che gli fornisce la vostra distribuzione.... SE NON CI FOSSE DA PIANGERE, ci sarebbe da ridere.
Dovete solo ringraziare che per adesso la nostra cultura del mercato è mediamente bassa o bassissima (ad esempio: da noi molte persone, anche giovani, sono intimorite nell'entrare dentro un negozio e si "vergongnano" a chiedere il rispetto dei propri diritti di consumatori). Siamo un paese in cui l'offerta ha dominato sulla domanda per decenni. Lentamente le cose stanno cambiando e questa crisi (per fortuna, ci sono anche gli aspetti positivi) sta accelerando il processo.
Per tornare sul concreto, ti consiglio una gitarella in Alsazia, regione francese che (per fortuna) ha molto poco di francese e molto di mitteleuropeo. Troverai cantine piccole o piccolissime (quelle che non sono a conduzione familiare credo siano una manciata rispetto alle migliaia presenti) tutte dotate di vendita diretta, con prezzi commoventi per i nostri portafogli, che praticano gli stessi prezzi al cosumatore finale e all'horeca e con una cultura del rapporto con il cliente che definire monumentale è poco. La maggior parte di loro ha nella vendita diretta la propria fonte principale di incasso, con clienti che arrivano da tutta la Francia ma anche dalla Germania, Olanda, Belgio e Scandinavia, per caricarsi scatole e scatole di vino (favorendo così un turismo enogastronomico di altissimo livello ed intensità). Per tutti basti l'esempio di Madame Colette Faller, una donna fantastica, un vero monumento vivente del vino di alta qualità, una che si potrebbe permettere di vivere in vacanza tutto l'anno alle isole Samoa e che invece segue con passione e dedizione la parte più importante del suo lavoro: ricevere, parlare ed ascoltare i propri clienti, chiunque questi siano e da qualunque parte provengano (io e arnaldo non siamo stati un'eccezione, malgrado le nostre visite si siano svolte a 8 anni di distanza).
Dovrebbe essere un assunto per tutti: il cliente è il RE, il resto è importante ma non così fondamentale.

E' una cosa triste... mi rendo conto...
Ah! in Alsazia ci sono già stato diverse volte... i cugini di mia moglie sono di Rouffach... così... e non è la prima volta che lo scrivo...
Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l'ora precisa (Anonimo)
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda ZEL WINE » 19 gen 2014 18:46

alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
Chi acquista dovrebbe collegare il cervello e ragionare. Se uno si sobbarca centinaia di km per risparmiare su un cartoncino di vino fa solamente tenerezza.
Pretendere di pagare il vino alla stregua di un distributore e' da stupidi, ma di quelli suonati forti.
Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
Il commercio esiste, i distributori pure, occorre farsene una ragione o segliere la vendita diretta e riga.
fama di loro il mondo esser non lassa;
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda Wineduck » 19 gen 2014 18:48

gabriele succi ha scritto:E' una cosa triste... mi rendo conto...
Ah! in Alsazia ci sono già stato diverse volte... i cugini di mia moglie sono di Rouffach... così... e non è la prima volta che lo scrivo...


Scusa adesso me lo segno, casomai lo dimenticassi.
Peccato per tutti quei viaggi in un posto in cui c'è tanto da imparare. A volte si gira il mondo: si guarda ma non si osserva. A volte si sente ma non si ascolta. Come quelli che leggono ma non riflettono.
Buon lavoro
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda george7179 » 19 gen 2014 18:51

Chiaro siccome sei del settore e siamo in argomento ti chiedo consiglio...

io sono un appassionato, lavoro in tutt'altro settore, le mie passioni principali sono Barolo e Bordeaux... purtroppo nelle enoteche della zona si trova poco, semplicemente perché la domanda è bassa, vanno altre tipologie di vini e quel poco che c'è è sullo scaffale da anni a prendere luce, caldo, freddo, umidità ecc. ecc.

a questo punto le possibilità sono poche, o si contatta direttamente la cantina per visita o spedizione o nel caso di Bordeaux si può provare con gli importatori!

Fare un giro nelle langhe non è proprio il massimo della comodità, nel senso che ci vuole una giornata tra andata, ritorno, visita/e... però se la cosa fosse sostenuta da prezzi "da enoteca" ci potrebbe anche stare... ma se devo spendere la stessa cifra, se non di più... perché capita anche questo... con in aggiunta spese varie di viaggio be' allora mi passa proprio la voglia sarebbe come dire cornuto e mazziato... :D arrivato qui rimangono i canali alternativi come internet, gambero rosso forum ecc. ecc. Qui però non ho garanzie sulla conservazione e bevibilita'

Passiamo agli importatori... molto brevemente, ho contattato Sarzi... sono stato trattato praticamente a pesci in faccia... e mi sono ridotto a comprare Bordeaux da un commerciante tedesco consigliatomi da una cantina californiana! Non ti dico a quante persone ho dovuto rompere i coglioni per fare l'ordine, pagare, trasportare, consegnare, tradurre ecc.

concludo... non sono il cliente rompi palle che poi fa ordini da 25 euro... poi è verissimo che dall'altra parte nessuno può saperlo a priori. Però non sai che rabbia mi fa il fatto di essere considerato zero da miei connazionali ed essere trattato come il migliore dei clienti da gente che sta a migliaia di km di distanza e dover dare a loro i miei soldi invece di poterli lasciare in Italia!

Per questo quoto al 100% Alessandro... e ti chiedo come fare in queste situazioni!

grazie
Stefano
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda george7179 » 19 gen 2014 18:53

ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
Chi acquista dovrebbe collegare il cervello e ragionare. Se uno si sobbarca centinaia di km per risparmiare su un cartoncino di vino fa solamente tenerezza.
Pretendere di pagare il vino alla stregua di un distributore e' da stupidi, ma di quelli suonati forti.
Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
Il commercio esiste, i distributori pure, occorre farsene una ragione o segliere la vendita diretta e riga.

Da Reims ho portato a casa 16 cartoni di vino... e ho pagato il vino come un distributore! Io una ragione non me la faccio, proprio perché sono convinto che si possa sempre fare/avere di più!

buona serata!
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda gabriele succi » 19 gen 2014 18:55

Wineduck ha scritto:
gabriele succi ha scritto:E' una cosa triste... mi rendo conto...
Ah! in Alsazia ci sono già stato diverse volte... i cugini di mia moglie sono di Rouffach... così... e non è la prima volta che lo scrivo...


Scusa adesso me lo segno, casomai lo dimenticassi.
Peccato per tutti quei viaggi in un posto in cui c'è tanto da imparare. A volte si gira il mondo: si guarda ma non si osserva. A volte si sente ma non si ascolta. Come quelli che leggono ma non riflettono.
Buon lavoro

Appunto...il problema è che proprio tu non hai letto bene quello che ho scritto... perché hai ripetuto parecchie cose che io già ho scritto prima di te in questo 3ad.
Per il resto, le parole più serie le hanno scritte Zilio e Zelwine...
Io la chiudo qui.
Bòna...
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda Wineduck » 19 gen 2014 18:58

ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
Chi acquista dovrebbe collegare il cervello e ragionare. Se uno si sobbarca centinaia di km per risparmiare su un cartoncino di vino fa solamente tenerezza.
Pretendere di pagare il vino alla stregua di un distributore e' da stupidi, ma di quelli suonati forti.
Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
Il commercio esiste, i distributori pure, occorre farsene una ragione o segliere la vendita diretta e riga.


Certo che il commercio esiste ma non è più quello di una volta. Bisogna farsene una ragione.
Oppure tutti quelli che chiudono sono solo persone sfortunate?
Il mondo cambia, bisogna farsene una ragione. Una volta il consumatore non era così importante. Adesso lo è. Continuare a dare centralità alle reti distributive è tanto confortevole sul breve periodo quanto pericoloso sul medio. Non è che se i distributori sono sempre esisititi necessariamente esisteranno sempre. Ma poi avessi mai detto che devono essere smantellate... 8) Ho scritto che devono diventare meno importanti del consumatore: se i clienti cercano di saltarlo ci sarà un perchè o sono tutti dei farabutti!.
Prendersela con chi vi fa notare che il mercato del vino sta cambiando non mi sembra una mossa molto intelligente. Soprattutto non mi sembra utile ai vostri business.
Poi fate voi... :roll:
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda Wineduck » 19 gen 2014 19:02

gabriele succi ha scritto:
Wineduck ha scritto:
gabriele succi ha scritto:E' una cosa triste... mi rendo conto...
Ah! in Alsazia ci sono già stato diverse volte... i cugini di mia moglie sono di Rouffach... così... e non è la prima volta che lo scrivo...


Scusa adesso me lo segno, casomai lo dimenticassi.
Peccato per tutti quei viaggi in un posto in cui c'è tanto da imparare. A volte si gira il mondo: si guarda ma non si osserva. A volte si sente ma non si ascolta. Come quelli che leggono ma non riflettono.
Buon lavoro

Appunto...il problema è che proprio tu non hai letto bene quello che ho scritto... perché hai ripetuto parecchie cose che io già ho scritto prima di te in questo 3ad.
Per il resto, le parole più serie le hanno scritte Zilio e Zelwine...
Io la chiudo qui.
Bòna...


eh sì certo, come no? :lol: Ti dovrò un sacco di "7 euri"... 8)
bòna anche a te... :wink:
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda ZEL WINE » 19 gen 2014 19:05

george7179 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
Chi acquista dovrebbe collegare il cervello e ragionare. Se uno si sobbarca centinaia di km per risparmiare su un cartoncino di vino fa solamente tenerezza.
Pretendere di pagare il vino alla stregua di un distributore e' da stupidi, ma di quelli suonati forti.
Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
Il commercio esiste, i distributori pure, occorre farsene una ragione o segliere la vendita diretta e riga.

Da Reims ho portato a casa 16 cartoni di vino... e ho pagato il vino come un distributore! Io una ragione non me la faccio, proprio perché sono convinto che si possa sempre fare/avere di più!

buona serata!


Pensavo si parlasse di cantine italiane che utilizzano la distribuzione tradizionale.
Buona serata anche a te
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda george7179 » 19 gen 2014 19:13

ZEL WINE ha scritto:
george7179 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
Chi acquista dovrebbe collegare il cervello e ragionare. Se uno si sobbarca centinaia di km per risparmiare su un cartoncino di vino fa solamente tenerezza.
Pretendere di pagare il vino alla stregua di un distributore e' da stupidi, ma di quelli suonati forti.
Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
Il commercio esiste, i distributori pure, occorre farsene una ragione o segliere la vendita diretta e riga.

Da Reims ho portato a casa 16 cartoni di vino... e ho pagato il vino come un distributore! Io una ragione non me la faccio, proprio perché sono convinto che si possa sempre fare/avere di più!

buona serata!


Pensavo si parlasse di cantine italiane che utilizzano la distribuzione tradizionale.
Buona serata anche a te

Certo si parlava di cantine italiane ma il mio pensiero vale in generale... italia, francia. Il mio essere appassionato, cliente, bevitore ecc. prescinde dalla distanza dalla cantina/e...
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda ZEL WINE » 19 gen 2014 19:16

Wineduck ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

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Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
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Certo che il commercio esiste ma non è più quello di una volta. Bisogna farsene una ragione.
Oppure tutti quelli che chiudono sono solo persone sfortunate?
Il mondo cambia, bisogna farsene una ragione. Una volta il consumatore non era così importante. Adesso lo è. Continuare a dare centralità alle reti distributive è tanto confortevole sul breve periodo quanto pericoloso sul medio. Non è che se i distributori sono sempre esisititi necessariamente esisteranno sempre. Ma poi avessi mai detto che devono essere smantellate... 8) Ho scritto che devono diventare meno importanti del consumatore: se i clienti cercano di saltarlo ci sarà un perchè o sono tutti dei farabutti!.
Prendersela con chi vi fa notare che il mercato del vino sta cambiando non mi sembra una mossa molto intelligente. Soprattutto non mi sembra utile ai vostri business.
Poi fate voi... :roll:


Questo e' un altro discorso. Tu prospetti soluzioni e pontifichi certezze su modelli distributi da seguire, come se la via fosse certa e unica. Io queste certezze e credo molti imprenditori vinicoli non le ho. Tutti i modelli economici proposti, sviluppati sono falliti miseramente , perche' e' l'uomo ad essere imperfetto.
La questione che si e' sviluppata nel thread era completamente diversa, perlomeno io l'ho avvertita cosi'.
Si parla della situazione odierna nelle cantine italiane.
E la fantasia sta a o.
Se una cantina ha optato per una distribuzione dei propri podotti con la vendita diretta fa un po' come crede, chi ha scelto per una distribuzione "tradizionale" di filiera rispettera' economicamente la stessa.
Chi ha ragione e' un altro discorso.
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda ZEL WINE » 19 gen 2014 19:20

george7179 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
george7179 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
Chi acquista dovrebbe collegare il cervello e ragionare. Se uno si sobbarca centinaia di km per risparmiare su un cartoncino di vino fa solamente tenerezza.
Pretendere di pagare il vino alla stregua di un distributore e' da stupidi, ma di quelli suonati forti.
Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
Il commercio esiste, i distributori pure, occorre farsene una ragione o segliere la vendita diretta e riga.

Da Reims ho portato a casa 16 cartoni di vino... e ho pagato il vino come un distributore! Io una ragione non me la faccio, proprio perché sono convinto che si possa sempre fare/avere di più!

buona serata!


Pensavo si parlasse di cantine italiane che utilizzano la distribuzione tradizionale.
Buona serata anche a te

Certo si parlava di cantine italiane ma il mio pensiero vale in generale... italia, francia. Il mio essere appassionato, cliente, bevitore ecc. prescinde dalla distanza dalla cantina/e...


Allora hai quotato il mio concetto OT, perche' si riferisce ad un mercato specifico, quello italiano .
fama di loro il mondo esser non lassa;
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Wineduck
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda Wineduck » 19 gen 2014 19:31

ZEL WINE ha scritto:Questo e' un altro discorso. Tu prospetti soluzioni e pontifichi certezze su modelli distributi da seguire, come se la via fosse certa e unica. Io queste certezze e credo molti imprenditori vinicoli non le ho. Tutti i modelli economici proposti, sviluppati sono falliti miseramente , perche' e' l'uomo ad essere imperfetto.
La questione che si e' sviluppata nel thread era completamente diversa, perlomeno io l'ho avvertita cosi'.
Si parla della situazione odierna nelle cantine italiane.
E la fantasia sta a o.
Se una cantina ha optato per una distribuzione dei propri podotti con la vendita diretta fa un po' come crede, chi ha scelto per una distribuzione "tradizionale" di filiera rispettera' economicamente la stessa.
Chi ha ragione e' un altro discorso.


Premesso che mi piace questo tuo intervento molto pragmatico, provo ad esserlo anch'io.
Io non ho proprio nessuna certezza e soluzioni sicura, anzi vorrei proprio introdurre dubbi ed incertezze fra chi pensa che "quelli che vengono a bussare alla porta sono solo rompiballe, vadano in enoteca e zitti".
Io dico proprio il contrario: non può esistere un modello distributivo standard, che va bene per tutti e sempre. Infatti ho suggerito ai produttori di "profilare" la propria clientela. Conosco alcuni giovani che lo stanno facendo: un semplice database di tutti coloro che "bussano alla loro porta", su cui annotare le informazioni che si riescono a carpire senza essere maleducati con i clienti. Età, provenienza, tipo di auto con cui si presentano (o comunque altri elementi che rivelino la fascia di reddito), se hanno figli o meno, come li hanno conosciuti, ecc. Con il passare dei mesi e degli anni ci si ritrova con un vero e proprio "tesoro": uno spaccato della propria clientela finale. Sulla attendibilità statistica bisogna valutare caso per caso ma spesso funziona.
E' sulla base di queste informazioni che si possono fare le scelte più efficaci: a) nessuna vendita a clienti finali b) sì ma solo a certe condizioni c) apertura totale e pieno incoraggiamento della vendita diretta. Naturalmente ognuna di queste 3 famiglie può essere ulteriormente personalizzata.
Io mi limito a registrare che tutte le aziende che, in qualunque settore, in passato si erano precluse il rapporto con il cliente finale (costruendo negli anni lunghe e pesanti catene distributive), adesso stanno correndo ai ripari, investendo molti soldi e molto tempo per tornare ad avere il "polso del mercato". Tecnicamente questo sta accadendo perchè la vendita del prodotto sta cedendo il passo al marketing. Non entro nei dettagli perchè sarebbe lungo e noioso ma spero di essere stato più chiaro.
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda ZEL WINE » 19 gen 2014 19:46

Wineduck ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:Questo e' un altro discorso. Tu prospetti soluzioni e pontifichi certezze su modelli distributi da seguire, come se la via fosse certa e unica. Io queste certezze e credo molti imprenditori vinicoli non le ho. Tutti i modelli economici proposti, sviluppati sono falliti miseramente , perche' e' l'uomo ad essere imperfetto.
La questione che si e' sviluppata nel thread era completamente diversa, perlomeno io l'ho avvertita cosi'.
Si parla della situazione odierna nelle cantine italiane.
E la fantasia sta a o.
Se una cantina ha optato per una distribuzione dei propri podotti con la vendita diretta fa un po' come crede, chi ha scelto per una distribuzione "tradizionale" di filiera rispettera' economicamente la stessa.
Chi ha ragione e' un altro discorso.


Premesso che mi piace questo tuo intervento molto pragmatico, provo ad esserlo anch'io.
Io non ho proprio nessuna certezza e soluzioni sicura, anzi vorrei proprio introdurre dubbi ed incertezze fra chi pensa che "quelli che vengono a bussare alla porta sono solo rompiballe, vadano in enoteca e zitti".
Io dico proprio il contrario: non può esistere un modello distributivo standard, che va bene per tutti e sempre. Infatti ho suggerito ai produttori di "profilare" la propria clientela. Conosco alcuni giovani che lo stanno facendo: un semplice database di tutti coloro che "bussano alla loro porta", su cui annotare le informazioni che si riescono a carpire senza essere maleducati con i clienti. Età, provenienza, tipo di auto con cui si presentano (o comunque altri elementi che rivelino la fascia di reddito), se hanno figli o meno, come li hanno conosciuti, ecc. Con il passare dei mesi e degli anni ci si ritrova con un vero e proprio "tesoro": uno spaccato della propria clientela finale. Sulla attendibilità statistica bisogna valutare caso per caso ma spesso funziona.
E' sulla base di queste informazioni che si possono fare le scelte più efficaci: a) nessuna vendita a clienti finali b) sì ma solo a certe condizioni c) apertura totale e pieno incoraggiamento della vendita diretta. Naturalmente ognuna di queste 3 famiglie può essere ulteriormente personalizzata.
Io mi limito a registrare che tutte le aziende che, in qualunque settore, in passato si erano precluse il rapporto con il cliente finale (costruendo negli anni lunghe e pesanti catene distributive), adesso stanno correndo ai ripari, investendo molti soldi e molto tempo per tornare ad avere il "polso del mercato". Tecnicamente questo sta accadendo perchè la vendita del prodotto sta cedendo il passo al marketing. Non entro nei dettagli perchè sarebbe lungo e noioso ma spero di essere stato più chiaro.


La frase che hai scritto nel virgolettato, esula da questa discussione perche' non e' apparsa e sicuramente non condivisa dai 2/3 produttori che si sono palesati. E' talmente stupida da non meritare ulteriore commento.
La scelta del modello distributivo idoneo alla propria attivita' ma nel caso del vino sequenziale al proprio prodotto e' argomento difficile, complesso e di difficile analisi con l'influenza di variabili infinite e a volte imponderabili.
Arcor più' in questo tragico momento economico in cui le certezze sono prossime allo 0.
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda alì65 » 19 gen 2014 19:54

ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
Chi acquista dovrebbe collegare il cervello e ragionare. Se uno si sobbarca centinaia di km per risparmiare su un cartoncino di vino fa solamente tenerezza.
Pretendere di pagare il vino alla stregua di un distributore e' da stupidi, ma di quelli suonati forti.
Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
Il commercio esiste, i distributori pure, occorre farsene una ragione o segliere la vendita diretta e riga.


come la metti, allora, che negli ultimi mesi mando mail dirette, specificando la mia posizione di appassionato e non grosso acquirente, mi sento rispondere "le mandiamo la quantità che vuole, non ci sono problemi"....leggendo tra le righe "basta che paghi ti do quello che vuoi" e i prezzi, credimi, sono nettamente più bassi del famoso "prezzoforum"!!!
questa la leggo così: visto che molti ristoranti ed enoteche mi tirano il pacco perché non vendere anche ai privati con una entrata sicura? non mi costa nulla, faccio la mia confezione, mi paga il corriere e mi sbatto poco........
semplice, moneta cammello, cammello moneta!!!
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda george7179 » 19 gen 2014 19:59

alì65 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
Chi acquista dovrebbe collegare il cervello e ragionare. Se uno si sobbarca centinaia di km per risparmiare su un cartoncino di vino fa solamente tenerezza.
Pretendere di pagare il vino alla stregua di un distributore e' da stupidi, ma di quelli suonati forti.
Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
Il commercio esiste, i distributori pure, occorre farsene una ragione o segliere la vendita diretta e riga.


come la metti, allora, che negli ultimi mesi mando mail dirette, specificando la mia posizione di appassionato e non grosso acquirente, mi sento rispondere "le mandiamo la quantità che vuole, non ci sono problemi"....leggendo tra le righe "basta che paghi ti do quello che vuoi" e i prezzi, credimi, sono nettamente più bassi del famoso "prezzoforum"!!!
questa la leggo così: visto che molti ristoranti ed enoteche mi tirano il pacco perché non vendere anche ai privati con una entrata sicura? non mi costa nulla, faccio la mia confezione, mi paga il corriere e mi sbatto poco........
semplice, moneta cammello, cammello moneta!!!

Grande Claudio... esattamente quello che penso io. Veloce, semplice, sicuro e di grande soddisfazione per entrambe le parti!
#23# "The best there ever was, the best there ever will be" #23#
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda alì65 » 19 gen 2014 20:00

specifico, alcuni vini neanche compaiono da ste parti, a volte provo a chiedere ma nessuno si fa vivo quindi mi arrangio come posso, certo, non mando la mail a Tenuta S.Guido e ma ad altri un pochino conosciuti si e a volte funziona

porto qualche esempio borgognone; sarà anche una zona che vive del traino-vino ma resta il fatto che ognuno fa quel piffero che gli pare.....
in molti vendono senza considerare il prezzo esposto nell'enoteca di Beaune o di Nuit o Morey; molti di questi commercianti acquistano a meno se non uguale e poi rivendono a quello che gli pare, diventa difficile fissare un prezzo
naturalmente i nomi top non li trovi se non a prezzi normali, almeno la possibilità su alcuni non ce l'ho.....mi piacerebbe ma mica si può avere tutto!!!
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda ZEL WINE » 19 gen 2014 20:09

alì65 ha scritto:
ZEL WINE ha scritto:
alì65 ha scritto:per certi versi la ragione sta nel mezzo ma è anche normale che ognuno lo veda dall propria parte della barricata
chi acquista vorrebbe spendere sempre meno, chi vende la giusta remunerazione.......lo vorrei anch'io ma non sempre è possibile (parlo della remunerazione)

Gabri, se il prezzo degli artigiani della tua zona è quello vengo dalle tue parti a lavorare...... :shock:


Non sono d'accordo.
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Pensavo fosse impossibile leggere certi ragionamenti, ma invece.
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come la metti, allora, che negli ultimi mesi mando mail dirette, specificando la mia posizione di appassionato e non grosso acquirente, mi sento rispondere "le mandiamo la quantità che vuole, non ci sono problemi"....leggendo tra le righe "basta che paghi ti do quello che vuoi" e i prezzi, credimi, sono nettamente più bassi del famoso "prezzoforum"!!!
questa la leggo così: visto che molti ristoranti ed enoteche mi tirano il pacco perché non vendere anche ai privati con una entrata sicura? non mi costa nulla, faccio la mia confezione, mi paga il corriere e mi sbatto poco........
semplice, moneta cammello, cammello moneta!!!

Non la metto in nessun modo per vari motivi. Il principale e' che non ho capito cosa mi vuoi comunicare con " basta che paghi.... " boh.
Se intendi pero' senza nomi ,cognomi , prezzi ecc.ecc. che le aziende vendono anche ai privati, penso che lo sappiamo tutti.
Se sottendi senza nomi,cognomi,prezzi ecc.ecc che alcune aziende vendono con particolari sconti, penso sia probabile ed anche non particolarmente originale, in questo periodo, poi...
Claudio sono sincero, non capisco dove vuoi parare rispetto ai concetti che ho scritto sopra.
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda alì65 » 19 gen 2014 20:10

guardate, dico l'ultima poi la finisco qua perché non voglio creare malumori inutili perché alla fine così è; quando paghi quello richiesto e subito (se non in contanti in cantina) ti viene dato quello che vuoi, subito e ben confezionato con tanti ringraziamenti.............e non ci vedo niente di male

questa cosa dei vari passaggi dalla cantina al consumatore è già stata sgranellata anni fa non senza qualche infumanata di qualche forumista del settore; per quel che vedo in giro dai vari ristoranti che conosco l'acquisto dalla rete distributiva è limitato solo a quelle bt che non si trovano, o raramente, in giro, enoteche di fiducia o e-commerce se non direttamente dalla cantina
per di più molti (e anche tristellati) tendono ad avere una cantina snella, la bt top di gamma ma una sola per fare carta
un amico ristoratore (ammetto, è appassionato di vino e competente quindi una rarità) si è aperto il suo bel import e si acquisat le bocce direttamente dalla Francia con bt niente male a prezzi irrisori e con, ovviamente, ottimi prezzi in carta ma dove il ricarico è molto alto
per quel come la vedo io l'acquisto diretto sarà in aumento proprio per il fatto del pagamento sicuro e per una rete di corrieri ormai ben posizionata
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda alì65 » 19 gen 2014 20:13

proprio l'ultima....a Parma il miglior cliente dei rappresentanti è un privato.....ma non dovrebbero vendere solo al settore??? e questo alla luce del sole perché tutti lo sanno ma visto che acquisat anche da enoteche da un colpo al cerchio e uno alla botte.....un po' come faccio io ma a livelli MOLTO ma MOLTO più bassi.... :D
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda ZEL WINE » 19 gen 2014 20:39

A mio avviso la discussione e' trascesa, intrecciando argomentazioni, tutte utili, ma su piani logici disattesi.
il fulcro della discussione, più' volte affrontata su questi lidi, e titolo del thread riguarda la famosa visita da semplice privato/appassionato in cantina con annesso il famigerato acquisto di qualche bottiglia.
Il fulcro del contendere e' sempre stato il "giusto prezzo" d'applicare alle btg oggetto di vendita durante la visita diretta.
Ognuno ha la propria storia, la propria verità, ma purtroppo le chiacchiere stanno a 0.
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda Wineduck » 19 gen 2014 21:34

ZEL WINE ha scritto:A mio avviso la discussione e' trascesa, intrecciando argomentazioni, tutte utili, ma su piani logici disattesi.
il fulcro della discussione, più' volte affrontata su questi lidi, e titolo del thread riguarda la famosa visita da semplice privato/appassionato in cantina con annesso il famigerato acquisto di qualche bottiglia.
Il fulcro del contendere e' sempre stato il "giusto prezzo" d'applicare alle btg oggetto di vendita durante la visita diretta.
Ognuno ha la propria storia, la propria verità, ma purtroppo le chiacchiere stanno a 0.


Beh se le chiacchere stessero sempre a zero, potremmo chiudere il forum e buonanotte.
Sul fatto che oltre un certo livello sarebbe bene non andare, sono d'accordo. Lo dico principalmente per me stesso, ben inteso.
E' forse sufficiente che riporti la mia esperienza di appassionato con "qualche" bottiglia in cantina: io seleziono i produttori (da cui compro varie bottiglie, in varie annate, spesso divento acquirente seriale) solo se posso comprare in cantina a prezzi più competitivi rispetto alla distribuzione tradizionale. Non solo: sconsiglio vivamente gli altri a tutti coloro con cui posso interagire diretttamente o via web, spargendo la voce che sono soggetti da cui tenersi lontani. Al massimo mi possono fregare una volta ma non di più. In qualsiasi zona vinicola del mondo, prima mi informo dei prezzi in enoteca e poi vado a trovarli: se mi propongono prezzi identici o superiori, spesso non compro e comunque non ritornerò mai più da loro. Ognuno faccia come crede ma io su questo non transigo: mi faccio tanti km per andare da loro, mi informo, studio e mi preparo. Essere "immolato" sull'altare della "tutela" di qualche enotecario locale mi fa attorcigliare le budella. Preferisco di gran lunga quelli che decidono di non vendere al pubblico (magari nemmeno ricevendo i clienti) oppure quelli che ti fanno assaggiare di tutto ma che ti indicano le loro enoteche di riferimento per concludere eventuali acquisti.
Punto.
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Re: ECCO DI NUOVO LA FORUMISTA

Messaggioda il chiaro » 19 gen 2014 21:49

george7179 ha scritto:Chiaro siccome sei del settore e siamo in argomento ti chiedo consiglio...

io sono un appassionato, lavoro in tutt'altro settore, le mie passioni principali sono Barolo e Bordeaux... purtroppo nelle enoteche della zona si trova poco, semplicemente perché la domanda è bassa, vanno altre tipologie di vini e quel poco che c'è è sullo scaffale da anni a prendere luce, caldo, freddo, umidità ecc. ecc.

a questo punto le possibilità sono poche, o si contatta direttamente la cantina per visita o spedizione o nel caso di Bordeaux si può provare con gli importatori!

Fare un giro nelle langhe non è proprio il massimo della comodità, nel senso che ci vuole una giornata tra andata, ritorno, visita/e... però se la cosa fosse sostenuta da prezzi "da enoteca" ci potrebbe anche stare... ma se devo spendere la stessa cifra, se non di più... perché capita anche questo... con in aggiunta spese varie di viaggio be' allora mi passa proprio la voglia sarebbe come dire cornuto e mazziato... :D arrivato qui rimangono i canali alternativi come internet, gambero rosso forum ecc. ecc. Qui però non ho garanzie sulla conservazione e bevibilita'

Passiamo agli importatori... molto brevemente, ho contattato Sarzi... sono stato trattato praticamente a pesci in faccia... e mi sono ridotto a comprare Bordeaux da un commerciante tedesco consigliatomi da una cantina californiana! Non ti dico a quante persone ho dovuto rompere i coglioni per fare l'ordine, pagare, trasportare, consegnare, tradurre ecc.

concludo... non sono il cliente rompi palle che poi fa ordini da 25 euro... poi è verissimo che dall'altra parte nessuno può saperlo a priori. Però non sai che rabbia mi fa il fatto di essere considerato zero da miei connazionali ed essere trattato come il migliore dei clienti da gente che sta a migliaia di km di distanza e dover dare a loro i miei soldi invece di poterli lasciare in Italia!

Per questo quoto al 100% Alessandro... e ti chiedo come fare in queste situazioni!

grazie
Stefano


Come detto gia da qualcuno, la visita in cantina se finalizzata a spender meno è patetica. Se invece vai da un produttore che ti piace perchè vuoi capire come lavora, la filosofia che sta alla base delle sue scelte..... Allora pagare uguale che in enoteca o forse anche due spiccioli in più non sarà un problema, soprattutto dopo che il tizio ti avrà dedicato tempo e avrà pure aperto delle bottiglie.
Bordeaux: hai un'enoteca di fiducia? Scassagli i maroni. Distributori come Sarzi, Brovelli, vino e design etc etc consegnano porti franchi "leggeri" se rapportati a certe bottiglie e magari sono già fornitori dell'enoteca. Ordini, lasci una caparra (è buona cosa se l'enotecaro non ti conosce) e passi a ritirare. Piccolo trucco: a settembre, quando le enoteche ordinano a Meregalli Sassicaia farai loro un piacere a ordinare del bordeaux visto che solitamente l'enoteca deve ordinare anche altre cose oltre al sassicaia.

Chiunque abbia un'attività e pure la passione del vino pensi se anche il proprio settore fosse "selvaggio" come si vorrebbe per il vino e se si vedrebbe contento della situazione.
Il mercato libero ha delle regole nonostante si chiami "libero". In ogni caso io ribadisco che le cantine debbano far quello che credono, salvo poi non lamentarsi delle conseguenze, tipo perdere clienti, perdere forza vendita...
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