Messaggioda archie » 17 set 2013 15:50
Da esperienze recenti, nel Sulcis oltre a Calasetta 6 Mura.
In entrambi i casi ottimo rapporto prezzo qualità (mi sembra che in cantina si parta da 8-9 Euro per il Piede Franco e si sta sotto i 15 per Aina, per 6 Mura 7-8 Euro il base e 16-17 per la selezione, una vera scoperta).
Da qualche chiacchierata scambiata a Calasetta mi pare che le uve siano sostanzialmente analoghe per le tre selezioni (Piede Franco, Tupei, Aina: tutte a piede franco, anche se non dichiarato ufficialmente, quindi non escludo piccole "contaminazioni") e cambiasse soprattutto la modalità di affinamento. In ogni caso non stiamo parlando di barriques prevaricanti.
6 Mura mi è piaciuto molto per lo stile raffinato e non particolarmente opulento (a differenza ad esempio di Mesa). Santadi è forse il più facile da reperire ovunque fuori dalla Sardegna e ad agosto lo shop sembrava un supermercato
Dal punto di vista logistico, Santadi, Sardus Pater, Calasetta hanno uno shop dove si può assaggiare (anche se non hanno vere e proprie strutture di degustazione ...), per 6 Mura meglio chiamare e accordarsi, per quanto ho visto sono estremamente disponibili ma meno strutturati.
Curioso anche Tanca Gioia a Carloforte (buoni sia U Roussou che U Giancu).
Per il Cannonau, Dettori fa vini eccellenti, anche se talvolta difficili da interpretare (personalmente ho grosse difficoltà con il Bianco) e con un posizionamento di prezzo elevato per le etichette più prestigiose (se mi ricordo bene in cantina 35 Euro per il Tenores e 40 per il Dettori). L'agriturismo merita, la cena con vista sul golfo dell'Asinara altrettanto, sia Alessandro che il padre sono disponibili a raccontarvi di vino e cibo. Se volete degustare i vini forse meglio farlo in cantina e poi bere il base (Renosu) o al limite il Tuderi a cena. Lo dico solo per poterli apprezzare meglio, in quanto gli accoppiamenti non sono ideali (zuppa e Tenores, maialetto e Dettori, ...), con i vini sovrastanti. Tieni presente che è a Sennori, vicino a Sassari, quindi logisticamente distante rispetto alla maggior parte degli altri produttori di Cannonau che contano.
Nel nuorese, suggerirei a Mamoiada Sedilesu. Lavoro in biologico, bella struttura con sala degustazione, Emilio (il familiare che gestisce l'accoglienza) che vi racconterà e farà assaggiare di tutto. h 5 o 6 Cannonau diversi che si differenziano per selezione, affinamento, vinificazione, livello zuccherino, ... Una scuola! Da assaggiare anche il Perda Pintà, bianco molto peculiare da uve autoctone (Granazza). Costi intorno ai 10 Euro per i base (S'Annada e Mamuthone, paradigmatico come rapporto prezzo-qualità), fino ad arrivare intorno ai 25 per l'alto di gamma (Ballu Tundu o Carnevale)
Si accoppia bene con una visita anche a Montisci, sempre a Mamoiada, più "genio e sregolatezza" alla Dettori e quindi (sulla base di qualche assaggio, non sono stato direttamente) con grandi punte e qualche incostanza.
Sempre nel nuorese possibili alternative Gabbas (Nuoro) o Gostolai (Oliena), oltre a decorosissime cantine sociali (Oliena, Dorgali), su cui non mi giocherei le prime carte ma terrei presente se fossero sul cammino.
Giusto per completare, sui Vermentini direi Depperu o Tondini (tutte e due non lontane da Tempio, anche se da trovare...) e non mi perderei la Malvasia di Bosa (sia nella versione tradizionale secca che in quella dolce), anche perché fuori dalla Sardegna è un panda. Merita in particolare Columbu, che ha anche un albergo diffuso ed una proprietaria gentilissima- una signora di origini friulane, ma ormai del tutto "sardizzata"
Buon divertimento!