vinogodi ha scritto:de magistris ha scritto:paperofranco ha scritto:
D'accordo, allora che vogliamo fare? Revisionismo?
Scherzi a parte, non metto in dubbio che quella specifica sia stata una gran boccia. Io l'ho bevuto diversi anni fa e non mi sembrò grande come viene qui descritto. Rispondevo solo alla domanda di Hansen che mi sembrava più generica. Se si vuole ritirar fuori qualche vecchia casa prestigiosa oggi caduta in disgrazia presso una certa schiera di appassionati, per me Ser Lapo di Fonterutoli o roba del genere erano meglio.
non voglio convincerti del contrario, Franco, ci mancherebbe. Però ti dico che le bottiglie che sono capitate a noi di quel periodo erano roba molto seria, di quelle che non temono nessun confronto.
L'88, per esempio, come potranno testimoniarti diversi forumisti che c'erano in quella occasione, aveva a fianco Sassicaia, Fontalloro, Pergole, Rancia, Solaia e qualche altra cosa che non ricordo della stessa annata. Fu per moltissimi il secondo vino della degustazione, e per tutti la grande "sorpresa" della giornata.
Stesso discorso per il '90 e l'85, poi ricordo anche un '69 ancora vibrantissimo nonostante l'annata sfigata..
...non posso che confermare: mosso da curiosità ed interesse per l'argomento, ricordo epiche bottiglie di Riserva Ducale Oro del 1964 e, se ricordo bene , 1961 . A quell'epoca si facevano grandi Chianti, soprattutto da parte delle grandi Maison, penso anche con l'aiuto straordinario non solo delle uve bianche, ma anche di uve pugliesi (

) , che senz'altro donavano struttura ad allora asfittici Sangiovesi assai poco corroborati dalle temperature dell'epoca... comunque, fra i ricordi degli anni cinquanta- sessanta e settanta, straordinari Chianti Nipozzano di Frescobaldi, Riserve epiche di Antinori, Pian D'Albola, Verrazzano, Casalbosco, Brolio Ricasoli , Bertolli (qualcuno le ricorda, quanto erano buone?) e , appunto, Riserve Ducale di Ruffino che , forse, era davvero numero uno. Dopo si sono persi? Senz'altro nel tempo hanno sbracato, ma allora erano l'anima del vero Chianti...

Spero mi perdonerete se scrivo piu' delle canoniche poche righe che generalmente si lasciano leggere volentieri.
Ricordo un vecchio numero del Gambero in cui viene proposta la verticale della riserva ducale oro fino al campione in botte del 93.
Erano i tempi in cui venivano pubblicate le verticali di grandi "classici" italiani, i bei tempi quando forse per maggiori possibilita' di spesa ,gli articoli sul vino avevano un "allure", consentitemi il termine, maggiore rispetto a quelli proposti oggi.
Il 90 pur classificato con 3 bicchieri, e' considerato inferiore , ad esempio rispetto all' 88. Ma si lascia bere alla grandissima. Condivido i vostri pareri perche' tutte le bottiglie di riserva ducale 88 bevute avevano una profondita' ed un rigore maggiore. Questa riserva insieme a Rancia, Poggio rosso, i cru di ama li ricordo come le migliori riserve di chianti da me assaggiate; come appunto posso dire che s ono stato sfortunato con i vini diMonsanto.
Oggi la riserva ducale, aldila' di esprimere correttezza manca del guizzo che l'ha resa famosa. Non ricordo vini tristi dal 97 in poi ma vini ben fatti come ce ne possono essere tanti.
Il papero ha menzionato il ser lapo, molto buono pero' ho finito da poco il concerto 88 e 90, li trovavo ancora meglio rispetto alla riserva(forse ilmio amore per le bituriche da una mano a scegliere).
Di certo e' che tantissimi vini anche poco nominati sul forum, supertscan e chianti tutti prodotti tra l'82 e i primi anni 90 se conservati bene oggi anche figli di annate minori riservano delle bellissime sorpere.
ho ancora qualche 85,88,90 toscano di vini quali cepparello, riserva poggio rosso, riserve di ama, vigorello,flaccianello o il sorbo tanto per fare qualche nome ed e' stupefacente come queste bottiglie, ripeto se figlie di conservazione e trasporto adeguata, ancora oggi si esprimono alla grande.