Messaggioda paperofranco » 26 mag 2013 14:00
Amarone della Valpolicella Classico 2001 Manara.
Cercando in cantina la bottiglia per il pranzo, senza avere un'idea, ad un certo punto salta fuori questa che neanche ricordavo di avere. Ripenso un po' ai discorsi fatti sull'amarone con Davidef e Chicco76, e data la mia indole accomodante e conciliante decido di bere questo, ma porto in casa anche un barolo, non si sa mai.
Non ha un gran colore: un granato cupo e poco vivace. Non è male ai profumi, con della prugna secca e del cioccolato fondente, un leggero tocco di scorza d'arancia, un fondo brodoso che va e viene; se ne fosse andato del tutto ero più contento. Bocca abbastanza seria, senza eccessi di appassimento e di alcol, un tannino completamente risolto ed una beva tutto sommato piacevole più da vino secco che da vino mezzo e mezzo. Un discreto compagno a tavola.
Mentre faccio tutti questi discorsi ad alta voce, la mi' moglie, ancora con il bicchiere pieno mi fa: "sì sì, buono buono, mi apriresti un barolo?"..........
Barolo Cannubi San Lorenzo- Ravera 2001 Rinaldi.
......e vai col barolo.
Ne avevo prese diverse bottiglie all'uscita e me ne ero subito pentito, via via che lo bevevo. Un vino evoluto, scontroso, anche un po' squilibrato, che secondo me non sarebbe andato da nessuna parte. Sbagliando, come spesso mi capita.
Lo ritrovo oggi in splendida forma, ringiovanito, e il piacere che mi dà nel berlo va ben oltre l'orgoglio ferito per averla buttata in bilia.
Il colore è anche qui un granato cupo, ma bello vivo. La liquirizia è una nota di evoluzione che non amo, ma solo perché la si trova spesso insieme al caffé e ai funghi; un abbinamento schifoso. Qui è solitaria, apre lo spettro olfattivo in modo eclatante, con grande personalità, e allora ne colgo tutta l'eleganza. Ovviamente c'è dell'altro: una rosa appassita, una ciliegia sotto spirito, un leggero tono fumé; un profumo intenso, aristocratico, complesso.
Bocca imponente, che mi sorprende, più da Brunate che da Cannubi, con un tannino ancora di grande presa sul palato, di grande personalità; l'unico neo è che frena leggermente l'allungo.
Un Sig. Barolo, austero, elegante, con il sigaro toscano in bocca, e la saggia pazienza di chi la sa lunga. Bravo Beppe.