Partiamo con gli artigiani
Domaine Dehours: piaciuti i cru 2005, sia la Croix Joly, con un naso leggiadro, un po' morbido in bocca ma tutto sommato equilibrato sia soprattutto la Côte en Bosses, filo più complessa al naso e più armonica in bocca. Da bere subito senza pensieri.
Fleury: un domain che fa discutere molto, in questi anni ne ho sentite di tutti i colori e preferisco non entrare nelle polemiche ma basarmi esclusivamente su quanto assaggiato. Per quel che mi riguarda ho trovato, come spesso in passato, ottimi nasi in genere, non banali, giocati su toni floreali talvolta morbidi ma molto piacevoli. In bocca meno interessanti, talvolta stucchevoli, talvolta un po' legnosi, in genere disarmonici. Il miglior prodotto mi è sembrato ora come ora la Sonate n.9, che tolto un velo di solforosa aveva la bocca più armonica e piacevole.
Hebrart: Rive Droite Rive Gauche 2006 è probabilmente il miglior 06 assaggiato finora e l'unico che possa dire la sua anche a prescindere dal millesimo. Potenza e finezza abbinate, dosaggio presente ma integrato, stile classico ma piacevole.
Lancelot Pienne: Ottima as usual la Table Ronde, Marie Lancelot 08 ancora sgraziata e dal dosaggio importante ma secondo me si assesterà bene.
Pierre Paillard: Ottimo il BdB Les Mottelettes 2008, grande corpo, potente ma già ben equilibrato, naso ancora compresso ma diamo tempo al tempo
Pierre Peters: acidità quasi fuori controllo per l'Esprit de 2008, ma in ogni caso un tocco di luce su di una gamma secondo me decisamente sottotono rispetto al passato