The Wine Trio Private Tasting 2015 a Marano di Valpolicella

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Alberto
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The Wine Trio Private Tasting 2015 a Marano di Valpolicella

Messaggioda Alberto » 26 mar 2012 22:37

Ieri pomeriggio, nella tanto splendida quanto appartata cornice di Mezzane di Sotto, in una bella casa con giardino letteralmente ad un tiro di schioppo dall'azienda Corte Sant'Alda, ho avuto il privilegio di godere della cortesia, della disponibilità e della grande passione di Christian Patat di Nec-Otium, di sua moglie Serena Palazzolo proprietaria di Ronco del Gnemiz, e di Fabio Zanzucchi, socio di Christian nel portfolio The Wine Trio.

Occasione unica per poter approfondire i vini curati in tutto o in parte da Christian, e quindi il terzetto al vertice composto da Ronco del Gnemiz, Meroi e Miani, ma anche gli emergenti Ronc di Vico (Bellazoia di Povoletto, parte settentrionale dei COF) e Croatto (Buttrio), oltre ovviamente alla maison Nec-Otium. In assaggio anche parecchie altre belle aziende del catalogo The Wine Trio, da tutto lo Stivale.

Non l'ho scoperto di certo ieri, ma chiaccherando con Christian, e soprattutto facendo parlare il bicchiere, sono uscito dalla sessione di assaggi con la certezza di essere di fronte alla massima espressione dell'enologia friulana "classica", atta a trasformare in vini eleganti e dalla rigorosa chiarezza espressiva una materia prima di qualità assoluta, frutto di una conduzione in vigneto senza compromessi o scorciatoie, di rese infime, di uve che non entrano in cantina se non perfette, di cura e mantenimento dei vecchi vigneti e contemporanemente di una maniacale selezione sul materiale per i nuovi impianti. Sembrano cose scontate, ma non lo sono.

I vini nell'ordine di assaggio:

Delfino della Marchesa, Nec-Otium, 2011 (11,5%)
Il Friulano di Jacopo, Nec-Otium, 2011 (13%)
Ambedue prove di vasca, ambedue tocai quasi in purezza, frutto di più vigneti tra Collio e COF, con vinificazione analoga (tutto acciaio, no malo). A cambiare è l'età dei vigneti: più giovani per il Delfino, più vecchi (fino a 70 anni e oltre) per lo Jacopo, cosa che si rispecchia perfettamente nei vini, col secondo sicuramente più ampio e profondo.

Friulano, Ronc di Vico, 2009 (13%)
Mandorla dai tratti leggermente evoluti, nel tempo sconfinante verso l'amaretto, una certa maturità del frutto, ed uno sviluppo al palato piuttosto lungo; non è da cercare la finezza...qui parla, ruvidamente, il terroir della parte settentrionale dei COF.

Friulano, Meroi, 2010 (13%)
Molto fine la tostatura, profilo di frutto bianco fresco in bocca, quasi snello all'apparenza, gli manca il guizzo delle annate "di peso" ma nel tempo guadagna ampiezza da mezza bocca in poi. Un tocai che gioca la carta della gran bevibilità, degno pendant dello chardonnay.

Friulano Buri, Miani, 2010 (14%)
Nota quasi verde-pungente al naso, mineralità in progressione nel tempo, lungo, vino giovanissimo ancora tutto da farsi, ma trasmette un grande senso di nobilità, come tutti i vini dell'azienda del resto (accentuato, peraltro, da che i bianchi hanno da qualche anno leggermente ridotto l'impatto del legno).

Chardonnay, Meroi, 2010 (13%)
Naso poco espressivo ma che nel tempo concede una bella nota di camomilla, un sospetto di amaro all'attacco di bocca, legno (50% nuovo) sostanzialmente ininfluente. Non manca la stoffa (ma non ha la massa e l'austerità del Sol), deve trovare ancora l'amalgama.

Chardonnay Sol, Ronco del Gnemiz, 2010 (13%)
Alza il volume: più maturo e "più giallo" nel frutto rispetto a Meroi, ma contemporaneamente il tenore ed il "colore" dell'acidità sembrano più accesi; teso, sapido, lungo, sarà al suo massimo nel 2020 o giù di lì.

Chardonnay Sol, Ronco del Gnemiz, 2006 (14%) Magnum
Crema e mela golden, colpisce più che per una spiccata caratterizzazione aromatica, per il senso di pulizia e di precisione dell'equilibrio che il palato ti trasmette, per la sua chiarezza espressiva al di là di questo o di quel descrittore. E l'equilibrio lo terrà su per tanti anni ancora.

Miani Bianco, Miani, 2010 (14%)
Qui confluiscono tutta la ribolla e la malvasia dei vigneti di Enzo Pontoni, più il tocai e lo chardonnay degli impianti giovani e quanto dei vecchi vigneti non entra nel taglio finale degli imbottigliamenti "principali". Garbato tratto aromatico di fiori bianchi, ritorna anche la sottile nota verde del Buri, ancora notevolmente chiuso al momento, grande bevibilità grazie alla dotazione acida, ma è un vino lontano dalla sua espressività potenziale.

Clas, Croatto, 2009 (14%)
Merlot in purezza principalmente da vigneti pianeggianti con suolo di Grave, con l'apporto di una parcella collinare in Buttrio, mostra un tratto vegetale (non sgradevole comunque, anzi di una sua certa eleganza) totalmente assente nei vini seguenti, corpo medio, nel quadro di un'apprezzabilissima stoffa complessiva. La mano in cantina è quella di Pontoni, ça va sans dire. Era da un pezzo che non bevevo questo q/p ottimo, anzi direi proprio da affare.

Rosso del Gnemiz, Ronco del Gnemiz, 2009 (14,5%)
Merlot per due terzi. Il più concentrato e strutturato tra tutti i rossi (Dominin escluso, ma si tratta di un vino dal taglio profondamente diverso), spara all'inizio, giusto per gradire, una viola intensissima al naso, ma poi è tutto una garbata dolcezza di frutto rosso, succoso, nitido, vivo, con tannini da lunga corsa. Grande sensazione di precisione, di nettezza, anche qui.

Cabernet Dott. Palazzolo 80, Ronco del Gnemiz, 2008 (13,5%)
Frutto di un'unica parcella (già presente in azienda al momento della sua costituzione, nel 1964), in maggioranza piantata a cabernet sauvignon, vendemmiata nel giorno dell'ottantesimo compleanno del fu Enzo Palazzolo. Profilo di frutto scuro, spezie, tabacco, controllata evoluzione, vino che omaggiando il fondatore rievoca (almeno così sembrerebbe...poi nel tempo si vedrà!) i fasti dei vecchi Rosso del Gnemiz anni '80, a quel tempo a larga base cabernet.

Ros di Buri, Meroi, 2009 (14,5%)
Si cambia registro, con questo merlot in purezza da varie parcelle di Buttrio di età differenti: meno estrattivo e più femminile (anche nei tannini) rispetto ai vini del Ronco, rimane la florealità di violetta assieme ad una bella nota di cenere nel tempo, una sensazione generale di "asciuttezza", alquanto attraente.

Dominin, Meroi, 2008 (14,5%)
Refosco in purezza. Vino di grande impatto sia aromatico che tattile, denso, frutto che è un cestino di more e mirtilli molto maturi davvero delizioso, qui però si sente un po' il legno e c'è anche una piccola nota amara sul finale, paga qualcosa in termini di nettezza e precisione (ma non è un vino squilibrato, intendiamoci), direi che l'annata fresca non gli rende appieno giustizia...sono curiosissimo di provare la 2009 (ed uscirà anche un merlot Dominin nel prossimo futuro).

Rosso Miani, Miani, 2009 (14,5%)
La rigorosa grandezza di Miani è evidente anche in questo vino "base" (se appunto si può definirlo così), frutto dei giovani vigneti di merlot e refosco e di quanto delle piante più mature non trova collocazione nei tre vini superiori. Il frutto è ricchissimo e vario, un dialogo tra la ciliegia e note più scure, di mora, la bocca è piena ed "edonistica" eppure con una vibrazione salina notevole, ma soprattutto colpisce ancora una volta la freschezza e la definizione di tutte le sue componenti, nel quadro di un'integrazione dei tannini semplicemente perfetta...in una parola, classe.

Matec, Ronc di Vico, 2009 (13%)
Picolit in purezza. Anche in questo caso, più che il varietale, è il territorio a parlar forte: verticale, acido, terroso, classicamente dolce-non-dolce (o meglio, dolce-amaro); peccato solo per qualche ritrosia aromatica, ma sicuramente merita di essere aspettato.

Continua...
Ultima modifica di Alberto il 23 mar 2015 17:38, modificato 2 volte in totale.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 28 mar 2012 07:50

Gli altri vini assaggiati Domenica:

Brunello di Montalcino, Podere Sante Marie - Colleoni, 2006 (14%)
Non che sia cattivo, ma mi ha stupito per la mancanza di tensione, l'ho trovato già un filo troppo risolto ed "avanti", soprattutto per un'annata di austerità come la 2006...mi è anche venuto il sospetto di una brutta bottiglia, ma Christian e Fabio hanno confermato che il vino è così, e che per il produttore rigorosamente "il tannino non si deve sentire". Boh... :roll:

Brunello di Montalcino Vigna Soccorso, Tiezzi, 2007 (14%)
Più comunicativo al naso, con tanta terra e corteccia, rispetto che al palato, dove la materia è evidentemente alquanto concentrata ed ancora un po' compressa, ottimi però l'equilibrio e la naturalezza di espressione.

Brunello di Montalcino, Tiezzi, 2007 (14%)
Molto valido parimenti, come interpretazione più immediata e sul frutto rispetto al Vigna Soccorso, perché si conferma una mano attenta all'equilibrio ed alla pulizia di beva. Qualche 2007 buono si trova alla fine, dai... :wink:

Barolo Cannubbio, Francesco Rinaldi & Figli, 2008 (14%)
Al naso rabarbaro, rosa, ed in bocca la susina più netta e precisa che uno possa mai sentire in un vino; pulitissimo (non avevo mai bevuto niente di questa cantina, ma so che si parlava di problemi di pulizia anni fa), con tannini dolcissimi e la classica nota "caramellata" dei Cannubi sul finale, ma è la finezza di tutte le suggestioni che ti trasmette nel complesso a stupirti. Splendido.

Barolo Cerretta, Giovanni Rosso, 2007 (14,5%)
Frutto rosso mooolto maturo, quasi "distillato", tannino feroce e qualche sfocatura che non so dove lo porterà nel tempo. Meglio il La Serra, anche come bevibilità.

Barolo La Serra, Giovanni Rosso, 2007 (14,5%)
Anche qui grande intensità e calore del frutto, a coprire un po' tutto il resto, ma la bocca si riscatta grazie ad una bella freschezza, vino equilibrato che maturerà bene, anche se l'annata si conferma non essere la mia tazza di tè.

Barbaresco, Socré, 2008 (14%)
Garbata suggestione di dolcezza nel tratto fruttato, ma fresco, vivo, pungente quasi (si fa sentire l'annata "classica" in un piccolo esubero di durezze)...un bel piccolo Barbaresco.

Barbaresco Roncaglie, Socré, 2008 (14,5%)
Si sale di un gradino in termini di espressività e dettaglio aromatico, rosa e viola, leggiadri tratti balsamici, mantenendo lo stesso carattere "peperino" del base. Molto buono, una degna chiusura di una bellissima giornata di vino. :D
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Antonio64 » 28 mar 2012 10:45

Alberto ha scritto:Barolo Cannubbio, Francesco Rinaldi & Figli, 2008 (14%)
Al naso rabarbaro, rosa, ed in bocca la susina più netta e precisa che uno possa mai sentire in un vino; pulitissimo (non avevo mai bevuto niente di questa cantina, ma so che si parlava di problemi di pulizia anni fa), con tannini dolcissimi e la classica nota "caramellata" dei Cannubi sul finale, ma è la finezza di tutte le suggestioni che ti trasmette nel complesso a stupirti. Splendido.



Questo l'ho provato anche io il mese scorso, era un campione di botte, come immagino quello da te provato. Mi aveva molto molto colpito.
Il mio nick sarebbe Torciaumana, ma non sono riuscito a registrarmi e ho dovuto usare molta fantasia per trovarne un'altro.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda arnaldo » 29 mar 2012 09:29

Alberto......Se fossi un esponente della regione FRIULI.......ti darei un titolo importante ad honorem per come descrivi molto bene i vini di questa regione, per la precisione e l'amore nei particolari tutti, dal primo all'ultimo, con capacita' e dovizia unica.Davvero complimenti,anche se lo sapevo gia',e te l'ho sempre riconosciuto!!!!!!!Gran bell'evento e solo tu potevi riferirci cosi' bene dei vini cosi' ben pensati da Christian!

Fine della parte seria

inizio della parte meno seria

su gli altri vini, e sulle altre regioni possiamo invece discutere :lol: :lol: :lol: no dai.....scherzavo!!!! UN ABBRACCIO!!!A PRESTO!!!! :lol: :lol:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 29 mar 2012 09:42

arnaldo ha scritto:Alberto......Se fossi un esponente della regione FRIULI.......ti darei un titolo importante ad honorem per come descrivi molto bene i vini di questa regione, per la precisione e l'amore nei particolari tutti, dal primo all'ultimo, con capacita' e dovizia unica.Davvero complimenti,anche se lo sapevo gia',e te l'ho sempre riconosciuto!!!!!!!Gran bell'evento e solo tu potevi riferirci cosi' bene dei vini cosi' ben pensati da Christian!

Fine della parte seria

inizio della parte meno seria

su gli altri vini, e sulle altre regioni possiamo invece discutere :lol: :lol: :lol: no dai.....scherzavo!!!! UN ABBRACCIO!!!A PRESTO!!!! :lol: :lol:

Ti ringrazio di cuore Aldo, ma sento di non meritarmi tutti questi elogi...cerco semplicemente di descrivere quello che trasmettono i vini, cercando di restare il più possibile con i piedi per terra... :D
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 29 mar 2012 09:45

Antonio64 ha scritto:Questo l'ho provato anche io il mese scorso, era un campione di botte, come immagino quello da te provato. Mi aveva molto molto colpito.

Le bottiglie del tasting erano etichettate, non so se fosse un campione di botte o una partita pronta in attesa dei termini legali per la commercializzazione, mi pare ci fosse anche la capsula per cui propendo per la seconda ipotesi.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda esorciccio79 » 29 mar 2012 09:54

siete tra i pochi (Alberto e Arnaldo) che hanno il desiderio di comunicare la loro passione con entusiasmo e condividerla soprattutto e uno dei pochissimi motivi perchè il forum sia ancora un libro aperto di informazioni e confronto. detto questo ,che non è un elogio frocesco :mrgreen: , saluto entrambi ! :wink:

bella bevuta e note come sempre lucidissime Alberto :wink:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda vinogodi » 29 mar 2012 13:27

esorciccio79 ha scritto:siete tra i pochi (Alberto e Arnaldo) che hanno il desiderio di comunicare la loro passione con entusiasmo e condividerla soprattutto e uno dei pochissimi motivi perchè il forum sia ancora un libro aperto di informazioni e confronto. detto questo ,che non è un elogio frocesco :mrgreen: , saluto entrambi ! :wink:

bella bevuta e note come sempre lucidissime Alberto :wink:
...sì, penso pure io che loro due siano fra le poche persone serie del forum... di contro, noi... 8) :roll:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 07 apr 2013 13:16

Anche quest'anno si ripete, con inizio ieri pomeriggio fino a Mercoledì 10, il bel simposio organizzato dal pool Nec-Otium-Ronco del Gnemiz-The Wine Trio a Mezzane di Sotto. Giornata non soleggiata ma ugualmente con un piacevole clima, che ha permesso gli assaggi all'aperto, sotto il portico della bella casa di campagna, per quasi tutto il pomeriggio.

Divido le note sui vini per tipologia e/o azienda...

Per iniziare, un' ORIZZONTALE DI COF FRIULANO 2011:

COF Friulano Obelisco, Croatto, 2011 (13,5%)
Inizio vegetale non pulitissimo, poi meglio anche se il frutto rimane sempre in secondo piano; bocca grassa con leggero residuo carbonico, ed un filino di alcol nel tempo. Ha una sua droiture, comunque.

COF Bianco San Zuan, Ronco del Gnemiz, 2011 (13%)
Fieno e marna, poi foglia di pomodoro, cremoso e fresco assieme, molto molto lungo e preciso, alcol perfetto, beva super...ha tutte, ma proprio tutte, le cose a suo posto. Cristallino e splendido ora.

COF Bianco San Zuan Sol, Ronco del Gnemiz, 2011 (13,5%)
Solo due barriques prodotte, di cui una nuova. Parecchio più legno al naso, infatti ora come ora il vino ne è molto compresso e fa fatica ad uscire. Non manca in ogni caso l'acidità, come per il San Zuan "normale". Da attendere.

COF Friulano, Meroi, 2011 (14%)
Naso dalla tostatura fine ma ben presente (sui bianchi di Meroi c'è sempre il disclaimer: "astenersi legnofobi"), quasi idrocarbuirico all'inizio ma nel tempo in evoluzione verso una bella florealità. Sapido, non ha la presenza in bocca dei friulano del Ronco o di Miani, ma gioca un'ottima sua partita nel dinamismo e nell'agilità della silhouette. Bello.

COF Friulano, Miani, 2011 (14%)
Dal frutto di più vigne giovani, che in precedenza entrava assieme a ribolla e malvasia nel Miani Bianco. Naso burroso e vegetale assieme, largo e caldo all'ingresso al palato, per poi partire nella solita progressione salina da mezza bocca in poi. Praticamente la stazza è quasi quella dei due crus, senza averne la cilindrata (leggi profondità, allungo e ricchezza di dettagli).

COF Friulano Buri, Miani, 2011 (14%)
Già dal naso ti puoi rendere conto della concentrazione estrema di questo vino, e ti sembra davvero che una macedonia di frutti freschi abbia preso il posto del liquido nel bicchiere: c'è la pesca, c'è il melone, c'è l'arancia bionda e anche un tocco di ananas. Ed il legno invece non c'è, zero, niet. Bocca enorme e saturante, rocciosa, lunghissima. Corazzata inaffondabile.

COF Friulano Filip, Miani, 2011 (14%)
Lieve esordio tostato al naso, seppur in finezza (tratto assente invece nel Buri). Più snello e meno strabordante di frutto rispetto al fratellone, non lo definirei però più acido, anche se all'apparenza potrebbe sembrarlo: ha solo un po' meno corpo, rispetto all'altro mostro. Vino quasi agile e mi verrebbe da dire "beverino" anche se proprio all'ultimo l'alcol da una scodatina. Forse bottiglia non al 100%, chissà.

COF Friulano Titut Blanc, Ronc di Vico, 2011 (13,5%)
Un bel po' sacrificato dopo i Miani, anche se pensavo che la rusticità di questo vino proveniente da una diversa zona, più "nordica" dei COF potesse comunque non venir sminuita. Infatti è piacevolmente ruvido e verde, ed anche con una bella pera ed un'acidità molto marcata, ma non ha chiaramente il passo dei vini precedenti. Qualche tono ancora fermentativo lo frena, peccato.

Continua...
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda paperofranco » 07 apr 2013 13:54

Domanda del cavolo: Alberto, c'è Miani a Vinitaly?
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 07 apr 2013 17:40

SAUVIGNON E CHARDONNAY:

COF Sauvignon Peri, Ronco del Gnemiz, 2011 (14,5%)
Sambuco e salvia ed un bel frutto nel tempo, piena coerenza naso-bocca, fresco, vino non enorme ma preciso e limpido.

COF Sauvignon Sol, Ronco del Gnemiz, 2011 (14,5%)
Qui si sale di volume ed intensità: "giallo" e cremoso, solare, saturante, lunghissimo. L'acidità ed il sale ovviamente fanno però sì che sia tutto tranne che un vino statico. Grande.

COF Chardonnay, Meroi, 2011 (14%)
Rileggendo, mi trovo ad aver scritto suppergiù le stesse cose del friulano provato un'ora prima: legno elegante e note quasi idrocarburiche al naso! Ma anche un bel burro ed un frutto chiaro, lontanissimo da accaloramenti e sovramaturazioni. Non trova però l'allargamento, il cambio di passo in bocca, finendo un po' brusco. In chiusura?

COF Chardonnay Sol, Ronco del Gnemiz, 2011 (14,5%)
Fieno e melone in apertura, nel tempo e coll'alzarsi della temperatura invece di far uscire note più calde e mature, volge addirittura verso una vegetalità fresca, quasi mentolata: un naso complesso e già molto definito, anche se ovviamente è un vino ancora praticamente in fasce. Bocca sapida e diritta, coerente. Che gran chardonnay.

P.S.: Alcol? Fiacchezza per l'annata calda? :roll: Non nei vini di ieri.

Continua...
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Sydney » 07 apr 2013 19:38

Bravo Alberto, bellissimo resoconto!!! :P
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda gabriele succi » 07 apr 2013 21:28

Alberto ha scritto:Gli altri vini assaggiati Domenica:
...

Brunello di Montalcino, Tiezzi, 2007 (14%)
Molto valido parimenti, come interpretazione più immediata e sul frutto rispetto al Vigna Soccorso, perché si conferma una mano attenta all'equilibrio ed alla pulizia di beva. Qualche 2007 buono si trova alla fine, dai... :wink:
...

Bevuto questo proprio oggi a pranzo, pulitissimo, netta arancia sanguinella, frutto fresco e croccante...
...si sente Montalcino a un metri dal bicchiere...

PS
Grazie per tutte le note Alberto.
Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l'ora precisa (Anonimo)
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 08 apr 2013 17:55

Mi scuso per lo "spezzatino": scrivo nei ritagli di tempo... :roll:

Appendice friulana in rosso con i vini di punta di Paolo Meroi, provenienti dalla Vigna Dominin in Buttrio:

COF Merlot Vigna Dominin, Meroi, 2009 (14,5%)
Vino di splendida gourmandise, viola e cioccolato ed un frutto sensuale e maturo, arricchito in bocca da una vena salmastra deliziosa. Dall'animo quasi giocoso, ma intendiamoci è un vino dalla materia super. Quel (non poco) che costa, lo vale tutto; non ho mai testato i merlot 2009 di Enzo Pontoni, ma a naso non siamo tanto distanti.

COF Merlot Vigna Dominin, Meroi, 2010 (14%)
Diversissimo profilo, com'è diversa l'annata, piovosa e difficile per i rossi friulani (Christian Patat dice che con questo vino Paolo Meroi ha tirato fuori dal cilindro uno dei pochi 2010 di livello davvero superiore in tutta la regione). Molto meno in primo piano il frutto rispetto al 2009, un carattere quasi silvestre e ombroso, una bocca tannica, grafitosa, setosa e fresca senza sbandamenti vegetali o diluizioni; anche una nota sfumata, non spiacevole, di plastilina. Freddo, ma non rigido.

COF Refosco Vigna Dominin, Meroi, 2010 (14%)
Naso sorprendente, fungino, quasi tartufato all'inizio, poi tanto frutto scuro (una mora non eccessivamente matura); corpo pieno e tannino severo al palato, con qualche "strettura" verde verso il finale. Compresso e dal carattere meno nitido rispetto al merlot, di sicuro più indietro. La vigna è parzialmente ancora giovane, i margini di miglioramento per questo vino (non prodotto nel 2009 causa grandine) sono amplissimi.

Chiusura del bel capitolo Meroi (ed ultimo vino assaggiato Sabato), un COF Picolit, 2010 (14,5%) dalla bella pesca succosa al naso, fresco e non grasso. Manca giusto quel pizzico di zucchero in più...

Continua...
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 09 apr 2013 12:14

In compagnia del produttore, il bravo e simpatico Maurizio Anfosso, ho potuto finalmente anch'io testare una delle aziende di riferimento del Rossese di Dolceacqua: KA' MANCINE'. Vini di mare senza mezze misure, con una dimensione salmastra quasi onnipresente:

Rosato Sciakk, Kà Mancinè, 2012 (13%)
Rosa "psichedelico", fragola e benzina al naso, bocca salina e tesa. Slurp.

Rossese di Dolceacqua Beragna, Kà Mancinè, 2012 (12,5%)
Tanti fruttini golosi ed una nota di sottobosco umido al naso, bocca snella e verticale.

Rossese di Dolceacqua Beragna, Kà Mancinè, 2011 (13%)
Più caldo e largo del vino precedente: gran floreale (viola, rosa) quasi appassito ed una nota affumicata al naso, palato grintoso e fitto. Per me gran bel vino...alla faccia dell'annata (mi dicono dalla regia) scarsa... :shock:

Rossese di Dolceacqua Galeae, Kà Mancinè, 2011 (13,5%)
Anch'esso emanante un certo calore, ma in modo più speziato e "mediterraneo"; pure una nota tabaccosa un po' spiazzante. Bocca tannica, quasi severa. Mi è piaciuto meno dell'altro cru.

Prosecuzione degli assaggi di marca langarola, con i Barolo di BUSSIA SOPRANA (azienda di Monforte, ça va sans dire):

Barolo Colonnello, Bussia Soprana, 2008 (14%)
Fragolina golosa e nitida al naso, bocca snella, lieve, precisa: nonostante il nome, un Barolo al femminile...ma che non rinuncia ad una certa austerità tannica. Facile la tracannabilità. Ottimo.

Barolo Mosconi, Bussia Soprana, 2007 (14%)
Prugna e gelato ai frutti di bosco, "molto 2007", si fa bere ma non incanta (sicuramente me, che dell'annata sono un detrattore della prima ora).

Barolo Bussia, Bussia Soprana, 2006 (14%)
Duro, scarno ed asciugante. Non il mio vino.

Barolo Gabutti della Bussia, Bussia Soprana, 2006 (14%)
Frutto "spesso" ed al limite della surmaturazione al naso, ma non bisogna lasciarsi sviare: in bocca ha, scusate il francesismo, i coglioni. L'eleganza e la finezza quelle no, ma sarebbe pretendere troppo. "Barolaccio", da risentire fra 10 anni.

Difficilissimo trovare un filo conduttore in questi quattro vini! :roll:

Continua...
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 09 apr 2013 21:43

Concludo il mio resoconto con le note meno positive...ma anche di quelle, per dovere di cronaca, bisogna parlare...

Cirò Classico Superiore, 'A Vita, 2010 (13,5%)
Salamoioso e con un netto residuo carbonico, tanta acidità ma pure un tannino che prosciuga letteralmente la bocca. Boh.

Cirò Classico Superiore Riserva, 'A Vita, 2008 (14,5%)
Prugna secca (o meglio, cotta) e ferro, carente di freschezza e con toni ossidativi molto poco piacevoli. Ri-boh.

Avevo delle belle aspettative su 'A Vita, mi appello alla speranza di una giornata-no... :cry:

Infine, a margine degli altri assaggi nebbioleschi:

Gattinara, Franchino, 2007 (13,5%)
Maturo nel frutto come giustamente l'annata comanda, ma non è quello il problema, anzi...il problema è che il frutto (dai contorni e dai colori non ben definiti, però), i proverbiali toni ferrosi ed una nota vivida di chiodo di garofano, coesistono in un vino che al palato è davvero un manuale di rusticità ed imprecisioni varie, tanto da passare il segno. Chiedo ai nordpiemontesisti: quale annata di Franchino da bere ora con soddisfazione?

A dire il vero, prima di arrivare nel pomeriggio di Sabato a Mezzane, ho avuto modo di passare un'oretta abbondante ad una piccola nuova manifestazione sul filone "veroverista", al primo anno di svolgimento...della quale però, per non rovinare la sorpresa ai più curiosi di voi, parlerò più avanti in altra sede... :wink:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda arnaldo » 11 apr 2013 19:12

Poco intelligente pero' il Bravo organizzatore dell'evento....sapendo che ci sono
VINITALY
VINIVERI
VINnatur
SUMMA

andare a fare un altro evento concomitante, interessante o meno che sia.......non dirmi che era pieno...siii sincero.....in quanti eravate....una decina in tutto ???? :D :D
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 12 apr 2013 12:09

arnaldo ha scritto:Poco intelligente pero' il Bravo organizzatore dell'evento....sapendo che ci sono
VINITALY
VINIVERI
VINnatur
SUMMA

andare a fare un altro evento concomitante, interessante o meno che sia.......non dirmi che era pieno...siii sincero.....in quanti eravate....una decina in tutto ???? :D :D

Ciao Aldo.
Ma ti riferisci alla rassegna di Mezzane? Io sono andato al primo giorno, con il tasting però iniziato solo dal primo pomeriggio; quando sono arrivato con la mia lei, erano quasi le 5 e Christian, Fabio, Serena e "brigata" stavano dietro ad un gruppo di visitatori penso danesi che erano lì da un po', diciamo sulla dozzina di persone più o meno, quasi tutti penso fossero professionisti. Poi è arrivata altra gente verso sera, per poi fermarsi a cena; credo che possano avere avuto 150-200 visitatori in tutto nei quattro giorni e mezzo. Se ho occasione di sentirli, glielo chiederò. In realtà per gli organizzatori (e rispondo così, scusandomi del ritardo, anche a Paperofranco che chiedeva se Miani fosse presente al Vinitaly) si tratta del "loro" Vinitaly, infatti usano il nome Vinitaly per pubblicizzare l'evento (ad esempio: http://www.roncodelgnemiz.com/notizie.php?id=37, http://www.necotium.it/vinitaly.php), e credo che se l'Ente Fiera di Verona o quello proprietario del marchio non siano, d'accordo glielo avrebbero già anche fatto notare, visto che la cosa si svolge già da qualche anno.
Se invece ri riferisci all'altra rassegna (dal nome particolare, "O bevi o affoghi"), vorrei dire due parole con calma appena ho una mezz'oretta libera; anche lì era appena iniziata (si è svolta Sabato pomeriggio e Domenica tutto il giorno presso l'agriturismo Palazzetto Ardi di Gambellara) ed effettivamente eravamo una decina come dici tu, mi informerò anche da loro eventualmente. Ne aveva parlato il Gazzettino regionale, per cui magari un certo numero di persone interessate lo hanno trovato.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 12:35

Ahhh pure due micro rassegne allora........direi talmente esclusive da contarsi guardandosi in faccia.... :D :D
Probabilmente sono state fatte e pensate per portare pochi clienti mirati......e forse,dico forse.....siccome i prezzi stand al Vinitaly ormai rasentano la follia per i tempi che sono....forse forse è meglio starsene nelle vicinanze.......spendere MOOOOLTO MENO.....e portare con qualche taxi i clienti che m'interessano......,,,,,forse il ragionamento è stato questo....forse..... :D :D e per fortuna che ci sei andato tu....almeno ne sappiamo qualcosa............grazie!!!!!!!!!!!!!!!
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 12:37

Alberto ha scritto:; credo che possano avere avuto 150-200 visitatori in tutto nei quattro giorni e mezzo. .


pensa il rapporto: VINITALY 148.000 visitatori nei 4 gg. NECotium 150/200 nei 4 gg, praticamente una festa privata! :lol:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda arnaldo » 12 apr 2013 15:26

Alberto ha scritto:Cirò Classico Superiore, 'A Vita, 2010 (13,5%)
Salamoioso e con un netto residuo carbonico, tanta acidità ma pure un tannino che prosciuga letteralmente la bocca. Boh.

Cirò Classico Superiore Riserva, 'A Vita, 2008 (14,5%)
Prugna secca (o meglio, cotta) e ferro, carente di freschezza e con toni ossidativi molto poco piacevoli. Ri-boh.

Avevo delle belle aspettative su 'A Vita, mi appello alla speranza di una giornata-no... :cry:

:


Stesse medesime impressioni su entrambi i vini...anch'io avevo altre aspettative su 'A Vita....non credo fosse una giornata-no------son proprio cosi'. 8)
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 06 apr 2014 22:28

E anche per quest'anno ė andata...grazie davvero a Fabio Zanzucchi, Christian Patat e Serena Palazzolo per l'ospitalità, ieri ė stata proprio una gran bella giornata di vino! :D Con cambio di location: sempre un antico rustico di collina con vista magnifica sui vigneti, ma questa volta non più a Mezzane di Sotto, bensì a Marano di Valpolicella, nel cuore della zona Classica...precisamente in località Tenda.

Non pochi gli assaggi fatti, tra Friuli, Toscana, Piemonte e altro...a breve qualche nota... :wink:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 07 apr 2014 10:41

FRIULI: I BIANCHI

Delfino della Marchesa, Nec-Otium, 2012 (13,5%)
Unico vino nel novero seguente ad includere uve del Collio (vecchie vigne di tocai e malvasia dalla cosiddetta Tenuta della Marchesa in Cormons), unite al tocai di una vigna giovane in Buttrio: perciò un IGT Venezia Giulia, vinificato in acciaio. Partenza subito in quarta, ed un esempio perfetto di come un vino può essere lineare e "facile" senza esprimersi banalmente, anzi tutt'altro: al naso pesca bianca, tocchi vegetali e di marzapane nel tempo, assieme ad una florealità complessa di pot-pourri, bocca fresca e agrumata (arancia bionda precisa), dall'altissimo tasso di sgargarozzabilità. Pulizia e precisione.

Bianco San Zuan, Ronco del Gnemiz, 2012 (13,5%)
Tocai in purezza, in annata più matura e materica della precedente testata l'anno scorso (non è stato prodotto nel 2012 il San Zuan Sol, perciò questo include anche le vigne più vecchie, di cui una di più di 80 anni). Sin da subito una pesca gialla nitidissima e succosa al naso, poi escono anche toni vegetali (felce?), bocca dall'attacco minerale quasi sulfureo e dalla iniziale vena di carbonica residua, con il classico dialogo tra tensione salina e cremosità risolto con leggera predominanza del secondo aspetto (evidente il cocco). Lungo e pieno.

Sauvignon, Serena Palazzolo e Figli, 2013 (13,5%)
Un prelievo dalla massa pre-imbottigliamento, si tratta di una nuova etichetta che includerà (quest'anno solo un sauvignon, dal prossimo anche un cabernet franc) il frutto di alcune parcelle direttamente condotte ma non di proprietà del Ronco del Gnemiz; predominanza acciaio con solo una parte minoritaria fermentata in legno piccolo. Già definito nel carattere, ed è un bel sauvignon per me: uva spina netta al naso, assieme ad un filo di crema pasticcera, in bocca "grip" e buon volume, senza forzare la mano sulla concentrazione, ed ancora questa sensazione già di compiutezza ed armonia che lo fa bere con piacere, nonostante la gioventù.

Sauvignon Salici, Ronco del Gnemiz, 2013 (??%)
Assemblaggio effettuato al volo da Christian prelevando il vino dalle barriques. Sauvignon che include tutte le vigne più giovani del Ronco, e che quindi da quest'anno sostituirà in qualche modo il sauvignon "classico" ponendosi di fianco alle altre due menzioni Peri e Sol. Molto più indietro ed in fase magmatica rispetto al vino precedente, naso un po' pungente, finanche acre, bocca ancora pervasa dalla carbonica, comunque all'apparenza alquanto "sul frutto" (quasi tropicale!) e piena.

Sauvignon Sol, Ronco del Gnemiz, 2012 (14%)
Un Sol meno maturo ed esuberante di altre annate, più verticale forse, ma potrebbe essere una fase del vino in bottiglia: frutto dai toni chiari ed aciduli perfino, bocca dalla trama serrata, quasi severa e dalle screziature vegetali; legno ad ogni modo già splendidamente integrato, e secondo me un potenziale di crescita molto interessante in bottiglia, perché di base presenta una freschezza notevole.

Sauvignon Cru-Chale, Sirch, 2012 (14%)
Vigneto in Cividale. Frutto giallo ed una florealità dolce quasi profumosa, bocca coerente ma "squadrata", che accanto alla polpa, che non manca, non trova dettagli espressivi degni di particolare nota. Anche un fondo amaro per me un po' fuori luogo, nel contesto generale. So-so.

Sauvignon, Miani, 2012 (14,5%)
Unico sauvignon di Pontoni nel millesimo, considerato non all'altezza del precedente in cui era uscito addirittura con tre (o quattro perfino? :roll: ) etichette singole (vedansi le note dello scorso anno). Naso affascinante, che parte caldo e maturo (crème brulée, cotognata/mostarda) ma che si rinfresca nel tempo aggiungendo una nota di fiori bianchi freschi stupenda, è un vino stracarico di sapore, che letteralmente ti esplode in bocca, lunghissimo sul frutto giallo (prugna goccia d'oro) e perfino con sconfinamenti sul fruttino rosso! Palato in questa fase "relativamente" meno complesso del naso, ma ragazzi, avercene: difficile far meglio nell'annata, per chiunque.

Chardonnay Cru-Chale, Sirch, 2012 (14%)
Provenienza sempre Cividale, assicura Christian Patat (il sito dell'azienda parla invece di Prepotto). Tostato e sostanzioso, sapido ma nuovamente piuttosto monolitico e compresso nel registro espressivo: la polpa ed il sale ci sono, ciò che manca è sostanzialmente la complessità dei migliori. Meglio in ogni caso rispetto al sauvignon pari annata.

Chardonnay Baracca, Miani, 2012 (15%)
L'unico, grande chardonnay di Enzo Pontoni. Al naso un frutto dalla coloritura chiara, la mielosità più sottile immaginabile, e soprattutto ancora una netta florealità, di glicine, mentre in bocca è un tanko ( :wink: ) dai cingoli foderati di velluto, meno aggressivo del sauvignon, più complesso, più "riservato" nella sua gioventù, se vogliamo. Finale eterno. Non chiedetemi dell'alcol, perché sapete già che zero, nein, non si sentiva per niente. Mamma mia che vino, in potenziale.

Ribolla Gialla, Antico Broilo, 2011 (13%)
Chiusura della batteria di bianchi con un vino da macerazione pellicolare da questi giovani produttori di Prepotto: dunque un bello stacco da quanto assaggiato in precedenza, e purtroppo (ma del resto non sarebbe stato possibile! :( ) non in positivo. Rusticano e perfino ruvido nei suoi toni sulfurei al naso e nell'assenza pressoché completa di frutto al palato, con finale tannico-astringente, inelegante. Azienda comunque assolutamente da seguire sullo schioppettino, come si vedrà dopo...

CONTINUA...
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda Alberto » 07 apr 2014 16:10

FRIULI: I ROSSI

Schioppettino di Prepotto, Antico Broilo, 2011 (13,5%)
Profilo "buccioso" e scuro al naso, in bocca si aggiunge anche un signor tannino, non comune nella tipologia: è uno schioppettino di polpa e maturità dove la speziatura pepata non è affatto scomparsa, quanto piuttosto meno evidente di altri esempi, essendo controbilanciata dalla ricchezza del frutto e dalla concentrazione di materia, in assenza totale però di tentazioni surmature. Molto gustoso e "serio", bravi! :D

Vicorosso, Ronc di Vico, 2010 (14,5%)
Maggioranza merlot, più un saldo di refosco: vi confluisce tutta la produzione in rosso di Del Fabbro per quest'annata, non facile. Prugna e viola al naso, bocca dalla polpa sostanzialmente tenera, gentile, liscia; bello l'allungo al palato sull'acidità, così come il finale tabaccoso e speziato. Un 2010 "dritto", goloso e rifinito, giustamente interpretato sulla precisione di beva. Bello: il miglior vino di Ronc di Vico bevuto finora.

Titut Ros, Ronc di Vico, 2011 (14%)
100% merlot. Qui la nota di viola si fa ancora più nitida, quasi pungente, tanto quasi da coprire il frutto in questa fase. Tannico e concentrato, ancora quasi tutto da capire, sicuramente molto indietro dal punto di vista evolutivo; l'impressione generale tuttavia è quella che i tannini siano un po' verdi e rigidi.

Refosco, Ronc di Vico, 2011 (14%)
Inizio non pulitissimo al 100%, sembra imballato al naso, ma poi l'aria lo fa letteralmente fiorire: nota fumé al naso, frutto scuro, spezie, bocca concentrata, anche alcolica se vogliamo, di gran nerbo e spinta acida e dal lungo finale nuovamente affumicato. Non spiacevole, nel complesso, pure una certa sottotraccia animale, quasi amarognola, non prevaricante e bene armonizzata al resto delle sensazioni. Già di suo molto mobile nel bicchiere, ed è una gran cosa, ma lasciamogli altri 3-4 anni: mi è sembrato una "bombetta" mica da ridere.

Rosso Miani, Miani, 2010 (14%)
Unico rosso 2010 imbottigliato da Pontoni. Profumi di frutto scuro, cioccolato al latte ed un coté balsamico/mentolato: si sente molto il contributo del refosco. C'è di base freschezza, che in bocca si concretizza perfino in agilità di beva (sempre ovviamente parlando di un vino in stile Miani, tendenzialmente saturante il palato); non c'è però verde, cosa non automatica nei 2010 friulani. Nel tempo esce anche qui la florealità scura, in qualche modo veicolata dalla non trascurabile forza alcolica. Riuscita solidissima in annata minore, in termini di integrazione ed equilibrio, senza voli pindarici (o "barocchismi", come ha suggerito giustamente Patat).

CONTINUA...
Ultima modifica di Alberto il 07 apr 2014 16:40, modificato 3 volte in totale.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Marano di V.lla

Messaggioda vinogodi » 07 apr 2014 16:25

...non fate prima a descrivere i vini che "non" avete bevuto? ... :lol:
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