CHE BEVISTE A MARZO 2013?

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davidef
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 11:38

paperofranco ha scritto:
Per davvero, e questo non fa altro che aumentarne il fascino, insieme alla difficoltà di accesso e di contatto(molti produttori non rispondono alle e-mail o al fax o al tel, quando sei sul posto, qualcuno non ha neanche il nome sul campanello, ecc.), a quella dimensione raccolta e rurale, a quel ritmo lento delle cose, che ti fa sentire in mezzo a vignaioli veri e ti proietta in una realtà quasi d'altri tempi.
Tutto questo mix di fascino e mistero secondo me può portare anche un degustatore esperto a perdere un po' di contatto con la realtà e a sopravvalutare certi vini, che assaggiati insieme al produttore nell'atmosfera magica della sua cantina storica ti sono sembrati fantastici, poi torni a casa, ne stappi una bottiglia e magari non ti sembra così straordinario. Lo dico con la massima umiltà verso gli altri e riportando quella che è un'esperienza personale.
Io penso che, a meno di avere portafogli e cantina illimitati, un appassionato debba gradualmente fare delle scelte che lo porteranno ad avere quelle tre o quattro referenze(butto lì un numero a caso) che lo soddisfano appieno e su cui poter contare nel tempo. All'inizio è normale pagare lo scotto della "prima volta", ma questo per me è successo anche con la Langa. Quando ho iniziato ad andarci e a bere nebbiolo compravo tutto di tutti; dopo oltre dieci anni di bevute e assaggi, i barolo che compro ogni anno per mettermi in cantina sono tre/quattro; naturalmente continuo ad esplorare e assaggiare con curiosità.
Sto cercando di fare la stessa cosa con la Borgogna, e per questo e per i motivi già discussi, ho eliminato dagli acquisti i base, il pn quotidiano.
Per i bianchi invece, sono ancora agli inizi, ma penso che possa essere un po' diverso, qui davvero mi piacerebbe trovare dei bourgogne blanc nella prima fascia di prezzo, da comprarne una cassettina e bere con una certa frequenza a casa nella bella stagione. Il classico "chardonnay quotidiano" :mrgreen: :wink:



appoggio totalmente il paperopensiero :!:

la mia visione di bevitore assolutamente poliglotta mi porta, dopo un periodo di studio diciamo, in un territorio vinicolo a selezionare quelle referenze che fanno per me ed a coltivarle senza incapponirmi a pigliare troppe cose con l'ottica dell'amore incondizionato verso la tipologia che può sfociare verso una sopravalutazione amorosa.

gioco forza più sono prestigiosi i territori più gli sforzi saranno indirizzati verso le bottiglie emozionali (per vari aspetti, prestigio, bontà assoluta, ricordi emozionanti, gastronomicità, ecc. ecc.) di quell'area tralasciandone gli esponenti/riuscite tutto sommato anonime o corrette/buonine, questo per esigenza di razionalizzazione della spesa che nasce dal fatto di essere appunto enologicamente poliglotta

piuttosto riverso energie e prove di acquisto verso aree enologiche "minori" o comunque meno battute mediaticamente/speculativamente dove le reali sorprese nel bicchiere ed il q/p eccezionale sono frequenti e quà si realmente emozionanti

per quello che alla fine, forzando giocosamente il mio caro concetto della Langa media, in Piemonte seleziono abitualmente 3-4 vini più un paio di ousider all'anno a rotazione, a Montalcino pure, in Borgogna idem, a Bordeaux ed in Rodano qualcuno di più e lascio gli acquisti più articolati (ma molto meno pesanti economicamente) ad aree diverse e mi indirizzo verso distretti vinicoli contigui o comunque facilmente verificabili di continuo per la beva quotidiana

capisco comunque anche l'appassionato monotematico che vede il sacro Graal in un territorio e tutto il resto passa in secondo piano, è questione di sensibilità od amore verso un territorio, mi sembra però a volte che l'esaltazione della difficoltà decriptativa, la confidenzialità delle bottiglie che si riesce a strappare quasi in amicizia con il produttore e l'esigenza di tornarci ogni anno per non perdere il privilegio acquisito, il concetto ordierno di bevibilità per cui la Borgogna rossa oggi sembra coniata a pennello, questi ed altri aspetti più o meno evidenti, spesso portino a perdonare performance nel bicchiere forse non eclatanti, la sensazione è che alla Borgogna si perdoni molto di quello che in altri vini verrebbe segnalato...tutto quà.

la fascia di prezzo che io indicai ovviamente è semigiocosa ed il concetto di bere bene va interpretato, però io da alcuni territori mi aspetto per certe cifre maggiori acuti, maggiori emozioni, perdono meno se c'è il il prestigio e l'elettività della zona perchè quando bevi Borgogna dovresti bere l'apice emozionale delle rispettive fasce di mercato e non bottiglie corrette/buone pagate il doppio di altre poste in aree diverse.

:wink:
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda il chiaro » 24 mar 2013 11:57

davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Per davvero, e questo non fa altro che aumentarne il fascino, insieme alla difficoltà di accesso e di contatto(molti produttori non rispondono alle e-mail o al fax o al tel, quando sei sul posto, qualcuno non ha neanche il nome sul campanello, ecc.), a quella dimensione raccolta e rurale, a quel ritmo lento delle cose, che ti fa sentire in mezzo a vignaioli veri e ti proietta in una realtà quasi d'altri tempi.
Tutto questo mix di fascino e mistero secondo me può portare anche un degustatore esperto a perdere un po' di contatto con la realtà e a sopravvalutare certi vini, che assaggiati insieme al produttore nell'atmosfera magica della sua cantina storica ti sono sembrati fantastici, poi torni a casa, ne stappi una bottiglia e magari non ti sembra così straordinario. Lo dico con la massima umiltà verso gli altri e riportando quella che è un'esperienza personale.
Io penso che, a meno di avere portafogli e cantina illimitati, un appassionato debba gradualmente fare delle scelte che lo porteranno ad avere quelle tre o quattro referenze(butto lì un numero a caso) che lo soddisfano appieno e su cui poter contare nel tempo. All'inizio è normale pagare lo scotto della "prima volta", ma questo per me è successo anche con la Langa. Quando ho iniziato ad andarci e a bere nebbiolo compravo tutto di tutti; dopo oltre dieci anni di bevute e assaggi, i barolo che compro ogni anno per mettermi in cantina sono tre/quattro; naturalmente continuo ad esplorare e assaggiare con curiosità.
Sto cercando di fare la stessa cosa con la Borgogna, e per questo e per i motivi già discussi, ho eliminato dagli acquisti i base, il pn quotidiano.
Per i bianchi invece, sono ancora agli inizi, ma penso che possa essere un po' diverso, qui davvero mi piacerebbe trovare dei bourgogne blanc nella prima fascia di prezzo, da comprarne una cassettina e bere con una certa frequenza a casa nella bella stagione. Il classico "chardonnay quotidiano" :mrgreen: :wink:



appoggio totalmente il paperopensiero

la fascia di prezzo che io indicai ovviamente è semigiocosa ed il concetto di bere bene va interpretato, però io da alcuni territori mi aspetto per certe cifre maggiori acuti, maggiori emozioni, perdono meno se c'è il il prestigio e l'elettività della zona perchè quando bevi Borgogna dovresti bere l'apice emozionale delle rispettive fasce di mercato e non bottiglie corrette/buone pagate il doppio di altre poste in aree diverse.

:wink:


Quoto anche io convintamente.
Soprattutto la frase finale di Davide: in zone celebratissime spesso vengono richieste cifre folli anche per prodotti base che son si buoni, ma che al confronto economico con altre zone scompaiono quasi. Ed è un peccato che certi base non siano all'altezza della fama, perchè come mi disse Roberto Voerzio:" fare vino cattivo in Langa (Borgogna) è difficile, ci vuole impegno!
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda diamonddave » 24 mar 2013 12:04

Assaggi sparsi degli ultimi giorni...

Contado riserva 2007 - Di Majo Norante :D :D :D :D
Solita bottiglia in belle condizioni. Piacevolmente speziato al naso, tannino e legno che va addomesticandosi. Buona persistenza.
A mio modesto parere in crescita rispetto alle bottiglie della stessa annata bevute in passato.

Rossese di dolceacqua superiore 2007 - Terre dei Doria :D :D :D :)
Il mio primo rossese ... boh, non so.
Questo aveva una nota smaltata evidente, anche troppo, che non me lo ha fatto gradire sino alla fine del bicchiere.
Bottiglia appena aperta, in un ristorante che le conserva benissimo, mi vien da dire che necessita di tempo per digerire il legno, forse eccessivo.
Alla fine non mi lascia un buon ricordo la mia "prima volta da rossese", anche perché non mi dice nulla di particolare rispetto ad altri vitigni. Ecco, forse manca di carattere, mi racconta poco.

Fatagione 2008 - Cottanera :D :D :D
Nerello mascalese "contaminato" ... il bicchiere viene servito dal cameriere come "nerello in purezza", ma quando lo vedo e lo bevo il dubbio mi prende subito: troppo scuro, troppo carico. Infatti torno a casa e leggo che ha un 15% di vitigni internazionali... peccato.
Naso carico di china, anche troppo, e bocca un pelo scomposta. Il nerello per me non va violentato.

Prosecco - Coste Piane :D :D :D :D
Ottimo. Mi piace molto alla prima snasata e poi fino alla fine.
Premesso che il prosecco non mi fa girare la testa, questo qui mi è garbato. Bei profumi sinceri floreali, senza urlare, delicati, quasi portati dal vento. Primaverile anche la mineralità della bocca. Non lo conoscevo, l'ho apprezzato più di tutti gli altri. Bottiglia da scolare nel tepore di un pomeriggio primaverile con qualche tarallo ad accompagnare le chiacchiere con un amico...
... per intenderci: la differenza fra me ed un sommelier è la stessa che passa fra un porno attore ed un ginecologo. © diamonddave 8)
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 15:14

Immagine

giusto per non essere tacciato di antiborgognismo scendo in cantina, scelta rapida, stappo, verso, bevo....ahhhh che bel bicchiere!!! coerente con quello che ti devi attendere, fresco, un frutto finissimo nitido ed una chiusura lievemente tartufata di corollario, in equilibrio , adeguatamente lungo, pronto ma con diversa strada ancora davanti

non è un mostro ma una bella bottiglia sicuramente con un prezzo adeguato, questa Borgogna si può bere :D
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 15:16

che colorino...
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 15:24

invece .....

Immagine

bottiglietta infrasettimanale

manco sapevo di avere questo vino...preso in mano per caso l'altra sera lo stappo curioso e senza aspettative, ragazzi che bella bottiglietta, un lagrein dove fruttone si è smussato restando parte importante ma non schiacciante del vino assieme ad una gradevolissima nota di muschio, bocca con ina acidità spiccata, fresco, sicuramente ricco ma bilanciato nelle componenti dure lievemente in appoggio in bocca che ne danno un profilo sicuramente schietto ma molto gradevole

intendiamoci, le grandi bottiglie sono altre, ma nel bicchiere c'è una bella sostanza e molto piacere, bravi
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 15:27

Immagine

infrasettimanale esempio di langa media...media...media...
chris715
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda chris715 » 24 mar 2013 15:33

ottimo direi !
Allegati
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ottimo
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Ciao ,
Chris .
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 15:35

chris715 ha scritto:ottimo direi !


la foto a bottiglia chiusa e capsula integra non vale... :mrgreen:

altrimenti ne metto un po' di interessanti....
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda l'oste » 24 mar 2013 16:29

il chiaro ha scritto:
davidef ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Per davvero, e questo non fa altro che aumentarne il fascino, insieme alla difficoltà di accesso e di contatto(molti produttori non rispondono alle e-mail o al fax o al tel, quando sei sul posto, qualcuno non ha neanche il nome sul campanello, ecc.), a quella dimensione raccolta e rurale, a quel ritmo lento delle cose, che ti fa sentire in mezzo a vignaioli veri e ti proietta in una realtà quasi d'altri tempi.
Tutto questo mix di fascino e mistero secondo me può portare anche un degustatore esperto a perdere un po' di contatto con la realtà e a sopravvalutare certi vini, che assaggiati insieme al produttore nell'atmosfera magica della sua cantina storica ti sono sembrati fantastici, poi torni a casa, ne stappi una bottiglia e magari non ti sembra così straordinario. Lo dico con la massima umiltà verso gli altri e riportando quella che è un'esperienza personale.
Io penso che, a meno di avere portafogli e cantina illimitati, un appassionato debba gradualmente fare delle scelte che lo porteranno ad avere quelle tre o quattro referenze(butto lì un numero a caso) che lo soddisfano appieno e su cui poter contare nel tempo. All'inizio è normale pagare lo scotto della "prima volta", ma questo per me è successo anche con la Langa. Quando ho iniziato ad andarci e a bere nebbiolo compravo tutto di tutti; dopo oltre dieci anni di bevute e assaggi, i barolo che compro ogni anno per mettermi in cantina sono tre/quattro; naturalmente continuo ad esplorare e assaggiare con curiosità.
Sto cercando di fare la stessa cosa con la Borgogna, e per questo e per i motivi già discussi, ho eliminato dagli acquisti i base, il pn quotidiano.
Per i bianchi invece, sono ancora agli inizi, ma penso che possa essere un po' diverso, qui davvero mi piacerebbe trovare dei bourgogne blanc nella prima fascia di prezzo, da comprarne una cassettina e bere con una certa frequenza a casa nella bella stagione. Il classico "chardonnay quotidiano" :mrgreen: :wink:



appoggio totalmente il paperopensiero

la fascia di prezzo che io indicai ovviamente è semigiocosa ed il concetto di bere bene va interpretato, però io da alcuni territori mi aspetto per certe cifre maggiori acuti, maggiori emozioni, perdono meno se c'è il il prestigio e l'elettività della zona perchè quando bevi Borgogna dovresti bere l'apice emozionale delle rispettive fasce di mercato e non bottiglie corrette/buone pagate il doppio di altre poste in aree diverse.

:wink:


Quoto anche io convintamente.
Soprattutto la frase finale di Davide: in zone celebratissime spesso vengono richieste cifre folli anche per prodotti base che son si buoni, ma che al confronto economico con altre zone scompaiono quasi. Ed è un peccato che certi base non siano all'altezza della fama, perchè come mi disse Roberto Voerzio:" fare vino cattivo in Langa (Borgogna) è difficile, ci vuole impegno!

Sono d'accordo che esistano purtroppo dei ricarichi folli ed eccessivi per prodotti mediocri ma con una "località" celebrata in etichetta. Capita con i Borgogna ma anche e soprattutto a Bordeaux o persino in Italia, se penso a quanti prodotti scadenti con il nome Montalcino, Barolo o Amarone in etichetta.
Fortunatamente sul tema in discussione, grazie a tanti nomi fatti, alle esperienze positive di molti forumisti e all'ammissione che certe sparate erano "semigiocose" mi pare che la "provocazione" iniziale chhe per bere bene in Borgogna ti devi svenare sia un bel po' sfatata.
Non si tratta di essere di parte, anche se ognuno di noi ha il proprio gusto, ma di dare un peso oggettivo alle affermazioni generiche, altrimenti mi pare solo un gioco per vedere l'effettto che fa. Che in forum ci sta anche bene visto che comunque genera discussioni che possono portare ognuno di noi a fare esempi e raccontare la propria personale esperienza e qualche info utile a chi legge può sempre scapparci, ssempre se non si resta sulla polemica tout court.

Su quanto dice paperofranco rispetto all'influenzabilità durante le visite in cantina, sarò poco sensibile o saranno troppi anni che entro nelle cantine, ma nel valutare e comprare mi attengo sempre a quanto trovo nel bicchiere, non all'affabilità e alla capacità commerciale del produttore, nè al fascino del luogo, della persona o delle tette debordanti della produttrice.

E' vero comunque che forse per colpa di produttori e commercianti furbetti, in Borgogna si trovano fior di ciofeche in ogni fascia di prezzo ma soprattutto in quella medio-bassa (10-40 €) che è più "accessibile" ed appetibile per l'appassionato neofita che "vuole provare un Borgogna" e spesso ne rimane delusissimoprende la fregatura. Tra i tanti esempi, ricordo un amico esaltato dall'aver portato a casa un paio di Echezeaux di Montessuy a soli 50 € l'uno e quanto era rimasto gelato dalla mia esperienza poco positiva con le bottiglie di quel produttore. Apertane una bottiglia fu costretto a darmi ragione e a provare a "riciclare" la seconda boccia rimastagli.
E' vero anche che dal millesimo 2005 troppi porduttori borgognoni hanno aumentato in escalation i listini grazie ad un filotto di annate dall'ottimo al più che sufficiente.
Ho però la sensazione che questo teorema possa valere per tutte le zone appunto più celebrate ma anche per quelle "emergenti", in Francia come in Italia. Basti pensare alla piccola ma famosa bolla, peraltro mediatica, dei 1997 in Toscana o ad alcune annate in Rodano che si vendono al doppio delle altre.
E' una triste operazione commerciale che fa leva sul brand, su un millesimo acclamato e sulla complicità di certa stampa ma anche su una scarsa dose di informazioni in possesso del consumatore-target. Qui sul forum mi sa che di fregature se ne prendono meno, grazie proprio alla condivisione delle esperienze comuni, fatta ovviamente una tara sui gusti e affidabilità di chi scrive.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda davidef » 24 mar 2013 16:45

l'oste ha scritto: all'ammissione che certe sparate erano "semigiocose" mi pare che la "provocazione" iniziale chhe per bere bene in Borgogna ti devi svenare sia un bel po' sfatata.


.


bhe...ho detto semigiocosa, non campata in aria...avevo giusto esacerbato le cifre di +\- 10 € per far capire il concetto

sul fatto che ci si debba svenare invece qua non cambio certo parere, per bere bene io intendo altro rispetto alle gradevoli bottiglie che ho visto citare, prodotti interessanti in alcuni casi anche di più ma fermiamoci lì

giusto per ribadire la diversità di approccio insomma :mrgreen:
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Re: CHE BEVISTE A MARZO 2013?

Messaggioda l'oste » 24 mar 2013 17:51

davidef ha scritto:
l'oste ha scritto: all'ammissione che certe sparate erano "semigiocose" mi pare che la "provocazione" iniziale che per bere bene in Borgogna ti devi svenare sia un bel po' sfatata.


.


bhe...ho detto semigiocosa, non campata in aria...avevo giusto esacerbato le cifre di +\- 10 € per far capire il concetto

sul fatto che ci si debba svenare invece qua non cambio certo parere, per bere bene io intendo altro rispetto alle gradevoli bottiglie che ho visto citare, prodotti interessanti in alcuni casi anche di più ma fermiamoci lì

giusto per ribadire la diversità di approccio insomma :mrgreen:


davidef ha scritto:Immagine

giusto per non essere tacciato di antiborgognismo scendo in cantina, scelta rapida, stappo, verso, bevo....ahhhh che bel bicchiere!!! coerente con quello che ti devi attendere, fresco, un frutto finissimo nitido ed una chiusura lievemente tartufata di corollario, in equilibrio , adeguatamente lungo, pronto ma con diversa strada ancora davanti

non è un mostro ma una bella bottiglia sicuramente con un prezzo adeguato, questa Borgogna si può bere :D

Mi rifaccio al tuo approccio visto che i nomi fatti da altri per te non vanno oltre al "gradevole".
Noto una piccola contraddizione considerando che il 1er 2001 di Harmand Geoffroy all'epoca lo avrai pagato max una trentina di euro e comunque oggi costa poco più di 50 € (in enoteca francese) e forse qualcosa meno in cantina.
Anche esacerbando, i 100 eurini sono ancora lontani.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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