Grazie a palma per:
1) Avermi invitato
2) Non avere portato in degustazione CF90, non si sa mai poi come poteva andare a finire..
Detto questo:
Champagne special club 1999 Grongnet: discreto e nulla più, naso abbastanza evoluto, bocca che scorre, ma non lascia il segno.
Dom Perignon 2002: solito grande Dom, naso tipico di tostature e minerale, gran bella bocca, persistente, grande champagne.
Batard-Montrachet Ramonet 2005: concordo con manichi, naso di nocciola e canditi, bocca gustosa, chiusura con rimandi di cassata alla siciliana, definito durante il pranzo “il vino cassata”, buono..!
Les Clos Dauvissat 2005: gran bella boccia, naso floreale, pulito, in bocca energica spinta acido-sapida, saporito..!
Montrachet Comtes Lafon 2005: concordo nuovamente con manichi, naso giallo di fiore frutta, bocca sia larga che dritta, quadrata la definirei, grande persistenza..! Grande, quasi ingombrante..
Pergole 2008: naso da manuale, piacevolissimo, sentori di ciliegia croccante e viola fresca, franchi e puliti, in bocca beva paurosa, buonissimo..!
Asili Giacosa 2008: fruttino rosso, fragolina, leggera speziatura e tocco balsamico, un filo di alcol in evidenza, ma in bocca scende molto bene anche lui..!
Chambolle-Musigny Les Amoreuses 2008 Jadot: naso che tende al selvatico, quello buono ovviamente, buona grana tannica, bel vino..!
Chambertin-Clos de beze Drouhin 2006: buonissimo perchè l’ho portato io..! A parte gli scherzi mi è piaciuto davvero molto, brilla per pulizia olfattiva, naso leggiadro di fruttini rossi purissimi e speziatura fine, tannino fitto e molto ben disegnato, si beve molto bene, buon corpo.
Chateau Latour e Lafite 1998: li descrivo insieme perchè si abbinavano l’un l’altro perfettamente, giocavano a rincorrersi, a passarsi il testimone, inizialmente passa in testa Lafite con note di tabacco e frutta rossa e scura, fresca ed in confettura, poi Latour mette la freccia e sorpassa, ma lentamente, con grazia, uscendo con note di cioccolato, speziatura e balsamiche, un tocco di minerale. Ancora un po’ nel bicchiere ed è di nuovo Lafite che sembra avere la meglio. Il bello di questi vini è proprio la dinamicità, il concedersi seguito dal ritrarsi per poi concedersi nuovamente, più di prima e le minime differenze si giocano su dettagli di finezza e dinamicità. Per me alla fine vince di un soffio Latour.
Brezza ’70: Ancora integro, naso pulito, possiede ancora una buona freschezza, chiude piacevolmente agrumato, buono.
Non do voti così nessuno si incazza, non vorrei sbagliarne uno che poi dopo c’è subito qualcuno pronto a darmi dell’incompetente.
Buonanotte.
