pippuz ha scritto:Non ho letto tutti gli interventi su quanto successo domenica perchè ero a Merano. Chedo preventivamente scusa se se ne è già discusso.
Ma com'è che stavolta sono tutti così garantisti con questo demente di poliziotto, mentre nel caso del carabiniere del G8 no ?
Aggiungo che secondo me ci sono molte più attenuanti nel caso dell'uccisione di Giuliani rispetto a quello che è successo domenica.
In effetti leggendo a freddo può sembrare strano che gli interventi più garantisti nei riguardi di un poliziotto pistolero vengano da sinistra e da persone di cultura democratica, mentre chi sta più a destra sembra cavalcare la rabbia verso lo sciagurato.
Se riflettiamo un po' non ci troviamo niente di strano.
In Italia abbiamo una classe politica che privilegia gli interessi del gruppo di appartenenza rispetto a quelli generali, del clan insomma sulla collettività. Abbiamo avuto Presidenti del consiglio che avevano messo in piedi un giro pazzesco di tangenti per finanziare i partiti, altri che invitavano gli operai in cassa integrazione a lavorare in nero o ministri dell'economia che con condoni a raffica hanno strizzato l'occhio all'evasione. Le tasse, invece che essere una riequilibratura del reddito per garantire a tutti servizi indispensabili (sanità, sicurezza, viabilità, ecc.) sono denunciate come un furto. Le deviazioni nei corpi separati dello Stato sono la regola piuttosto che l'eccezione. La magistratura, che ci mette anche del suo in eccesso di protagonismo viene additata come un cancro o un nemico politico. Potremmo continuare a lungo ma il succo è la perdita di credibilità dello Stato e l'impunità di gruppi illegali che hanno preso sempre più spazio.
Come ho detto altrove di persone uccise dal poliziotto dalla pistola facile ce ne sono state tante negli ultimi anni senza mai suscitare scandalo. In questo caso la reazione mediatica è stata spropositata perchè la vittima apparteneva ad un sottogruppo sociale al centro dei riflettori, quello dei tifosi calcistici, con tanto di radio e di squadracce organizzate.
Qualcuno dubita che se l'episodio fosse accaduto durante la settimana e la vittima fosse stata un passante qualsiasi la notizia sarebbe finita in sesta pagina dei giornali?
Chi ha provato a ragionare e dire queste cose è stato tacciato di essere un provocatore o di difendere a sproposito il poliziotto. Non si tratta di questo, quello che è ormai indispensabile è il rispetto di quella norma che, non a caso un ministro aveva fatto togliere: LA LEGGE